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I treni partono da Ventimiglia per la Francia e a piccoli gruppi i tunisini, con permesso di soggiorno provvisorio, attraversano il confine: qualcuno riuscirà nei suoi intenti altri no, ma alla fine passeranno tutti coloro che vorranno passare, senza no-global strillanti.
La Francia ha giustificato il blocco dei treni con motivi di sicurezza pubblica, per appunto la presenza dei centri sociali e dei presunti ……. pacifisti “allegati” al seguito.
La polemica tra Italia e Francia prosegue: il gioco delle parti è complesso, ma molto interessante e forse pure divertente.
Abbiamo il nostro governo che ha deciso di concedere ai tunisini, sbarcati a Lampedusa, il permesso di soggiorno temporaneo di 6 mesi, lasciandoli andare liberamente sul nostro suolo, tranne per i pregiudicati già noti.
Questi immigrati, in gran parte, circa 20mila, desiderano raggiungere la Francia e forse la Germania, ma questi Stati non li vogliono.
Ora l’Italia ha usato l’arma storica e sempre efficace dello “scarica badile”, ma a Nord sono parecchio furiosi e non vogliono riconoscere questi permessi, regolari e legali, perché stanno crescendo in tutta Europa, nel bel mezzo della crisi economica, sentimenti ostili ai migranti, per vari motivi, non ultimo quello della mancanza di posti di lavoro.
