8 giu 2011

FRUTTA NELLE SCUOLE 2010-2011



Si è concluso consuccesso il programma FRUTTANELLE SCUOLE 2010/2011, che in Italia ha coinvolto più di8 mila scuole elementari, per un totale di 1.340.000alunni.

Nel nostro paese sonostate distribuite milioni di porzioni di frutta fresca, spremute diarancia e centrifughe di verdura, sono state organizzate migliaia divisite guidate nelle fattorie didattiche, laboratori di semina inclasse e tantissime giornate a tema.



In Valle d’Aostasono state distribuite più di 76 mila porzioni di frutta,circa 150 bambini hanno potuto visitare le fattorie didattiche, oltre400 alunni hanno partecipato alle giornate tematiche e più di600 alla costruzione di piccoli orti in classe. Superando consuccesso tutti gli obiettivi delle misure di accompagno prefissatenel Programma frutta nelle scuole della Regione Autonoma ValleD’Aosta.



L’iniziativatriennale dell'Unione europea di distribuire frutta e verduranelle scuole, giunta alla sua seconda edizione, tende a scoraggiarel’eccessivo consumo di merendine industriali piene di zuccherie grassi, per contrastare la grave incidenza nella nostrasocietà del sovrappeso e dell’obesità infantile.Infatti l’Italia, nonostante la tradizione culinariamediterranea, che vede frutta e verdura presenti sulle nostre tavole,ha il preoccupante primato, insieme al Portogallo di obesitàfra i ragazzi più giovani.



Al contrario il bilancioitaliano è confortante in particolar modo se si guarda il datodi adesione al programma e il conseguente aspetto finanziarioriferito all'anno scolastico in corso. Per il primo anno delprogramma Frutta nellescuole(2009/2010), il finanziamento era di 26 milioni di euro -di cui 15 comunitari e 11 di fonte nazionale – e ha raccoltol’adesione di oltre 4 mila scuole primarie, coinvolgendo untotale di 868.900 alunni. Quest'anno le adesioni sono piùche raddoppiate e anche i finanziamenti per l'anno scolastico incorso sono stati maggiori: in totale 36 milioni di euro, di cui circa21 dall'Ue e 15 da fondi statali.


Il problema dell’obesità e del sovrappeso neibambini ha acquisito un’importanza crescente non solo in Europama anche negli USA. La first lady americana, Michelle Obama, comeabbiamo appreso dai media di recente, si è impegnata in primapersona per combattere l’obesità  nel suo Paese, scegliendo cometestimonial la cantante Beyonce’knowles che perl’occasione ha inciso un 



video musicale dedicatoai bambini per convincerli a rinunciare al cibo“spazzatura”. La piaga sociale dell’obesitàinfantile va tenuta sotto controllo, sia per le implicazioni direttesulla salute del bambino (ipertensione, iperinsulismo, diabete tipo 2e steatosi) sia perchè è un importantissimo  fattore predittivo diobesità nell’età adulta.



In Italia - secondo la ricerche delMinistero della salute - il 23,6 per cento dei bambini risulta insovrappeso e il 12,3 per cento obeso, cioè più di 1bambino su 3 ha un peso superiore a quello che dovrebbe avere per lasua età. Riportando questi valori a tutta la popolazione dibambini di età compresa fra i 6 e gli 11 anni, si arriva a unastima di più di un milione di piccoli italiani in sovrappeso oobesi. Questo è il contesto che ha dato vita al programma Frutta nelle scuole, il cui successo dunque risulta digrandissima importanza strategica.





A questo importante obiettivo della UE,proposto dal programma FRUTTANELLE SCUOLE, hanno dato piena collaborazione numerosi entiistituzionali fra i quali il Ministero delle politiche agricole (chegestisce il programma), il Ministero della salute, il Ministerodell’istruzione e le Regioni.





 

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