Roberto
Formigoni presenta la nuova giunta che a questo punto potrebbe
resistere anche alle elezioni: ha messo come vice presidente un
leghista, ma nel frattempo non vuole Maroni fra le scatole.
Formigoni
teme la caduta dalla poltrone di governatore e cerca di salvare la
sua posizione, il suo regno.
Mentre
Alfano, la stessa curia milanese, tendono a tenere le distanze da
tutto questo, cercando di convincere Formigoni a dimettersi e
lasciare il posto ad altri, ma lui resiste.