Essere cristiano, specialmente oggi, in un mondo sporco e squallido, dominato da politici corrotti, da faccendieri loschi, da mafiosi in carriera.
I peggiori sono i politicanti e i pennivendoli, venditori di luoghi comuni e di banalità, oltre ad essere sostenitori del tutto è uguale, ovvero del relativismo morale, favorevole anche all'omosessualità, all'uso delle droghe, allo sfruttamento della prostituzione.
Essere cristiani significa essere contro corrente ed essere derisi sul posto di lavoro, offesi sulla stampa da squallidi pennivendoli, da imbecilli che si spacciano per intellettuali, ma in realtà sono solo delle capre.