La risposta è evidente e aspettata: lei non si dimette e si trincera dietro l'atto umanitario, ma a decidere dovevano essere i magistrati e non lei, poi ci sono gli psicologi e altri per capire e fare.
Invece lei è un ministro e come tale non si doveva mettere a disposizione di un'imputata... eccellente.
Il coraggio di dare le dimissioni è mancato, ma anche altro è mancato.