La crisi italiana è profonda ed è una crisi culturale, umana e sociale, di valori, prima che economica, che è successiva, anzi secondaria.
La politica può poco, anzi è il frutto del male oscuro che colpisce il Paese.
Il male sta nella scomparsa della fede cristiana, nella perduta del valore provocando delle tradizioni popolari, nella dimensione umana e popolare della gente.
Gli italiani sono tutti dei piccolo borghesi senza coraggio, né voglia di lottare, faticare.