Sono 3 milioni di disperati che cercano lavoro, una condizione terribile per chi l'ha provata, mentre ci sono 3 milioni di persone che hanno rinunciato a cercare un lavoro regolare, si adattano a lavorati in nero e nulla più.
La disperazione tocca quindi 6 milioni di persone, giovani, ma anche non più giovani, che campano addosso ai genitori, ai parenti, almeno per l'alloggio.
Qiesta condizione è favorita da quella che io chiamo la guerra tra poveri, ovvero i nuovi arrivati, gli extracomunitari, che si scontrano con i nostri disoccupati per un posto sempre meno pagato.