La
sinistra al potere soffre le pene di sempre: abbiamo personaggi che
nulla hanno a che vedere con il militante tipico della sinistra: un
tempo erano utopisti, duri e puri, non si vendevano mai e pativano
per la causa, ma restavano giovani e forti, sino alla fine della
lotta.
Oggi
invece abbiano gente perduta nel vento, senza avvenire e senza
futuro, senza coraggio e senza forza, ma solo con discorsi morbidi e
asserviti ai poteri forti appaiono anche molto simili ai soliti
avversari di untempo, capaci di agganciarsi al centro e nulla più,
al centro piccolo borghese, quello da cui derivano culturalmente,
senza più difendere i lavoratori.