25 nov 2015

Cristianesimo, cristiani, una fede debole?

In questa epoca priva di coraggio, dove la vita effimera è tutto, senza ideali, senza speranze e scopi esistenziali, senza domande sul perché siamo al mondo, con risposte deboli anche dal punto di vista matematico, ovvero noi siamo un caso unico nell'Universo o altri esistono come noi, ma non si sa perché abbiamo la coscienza di esistere, che nessuna spiegazione chimica sa dire cosa significa, da dove proviene.
In questa epoca per festanti imbecilli la fede in Cristo pare per sfortunati, oso dire sfigati, che nulla hanno capito come si sta al mondo.
Eppure la vittoria appartiene a chi capisce il senso delle cose, dell’esistenziale, quindi non serve essere martiri,  ma solo coraggiosi, non serve essere masochisti, ma solo disposti a qualche sacrificio, non serve ricercare la sofferenza fine a se stessa, ma solo non fuggire dalla durezza della vita.
Poi non ci si arrende davanti al nemico aggressivo, ma ci difende, soprattutto la codardia è da vigliacchi, come è da vigliacchi armarsi e far morire sotto le bombe o come attentatori suicidi poveri mentecatti, con la promessa di un paradiso impossibile.