Volevo fare notare ai super visori di Facebook che utilizzare gente che controlla il prossimo in rete è un reato, infatti si sa che certi poveri cretini si sentono furbi controllando gli altri, per sapere che idee hanno, ma violano la legge sulla privacy, sui dati sensibili, quelli sulle idee politiche e religiose.
Inoltre Facebook o altri social, che raccolgono questi dati, dovrebbero risarcire i danni economici.
Poi ho saputo che pure dei datori di lavoro utilizzano informazioni riservate, raccolte attraverso la rete, con il beneplacito di Facebook, che non vede e non parla.
Io avviso loro e chi agisce in questo modo, che se per caso scoprissi fatti simili, con prove, mi rivolgerei prontamente alla Procura della Repubblica, nessuno ha il diritto di spiare il prossimo, se non per un'indagine, autorizzata dal magistrato, essendo un membro delle forze dell'ordine.