L' Illegale rappresenta l'1%, circa del PIL italiano, mentre unita a quella non osservata, ovvero il lavoro nero, si arriva circa al 10% del PIL nazionale, ma tutto questo non è incluso nel Pil ufficiale.
In pratica tutto sarebbe meno pesante per tutti i cittadini onesti, se eliminassimo l'illegalità e rendessimo tassabile quella celata.
Chiaramente è solo un sogno, ma qualcosa si potrebbe fare, con controlli contro l'illegalità e il lavoro nero, che nessuno vuole infastidire.
Chi lavora, fa il manovale, dentro le bande criminali o nella raccolta da Terzo Mondo di frutta e verdura?
Sono i nostri immigrati, che hanno alle spalle bande criminali di ogni genere.
Abbiamo le ONG, che "qualcuno finanzia per buon cuore e gli asini volano felici in cielo", se uno crede in buona fede nella prima parte dell'affermazione crederà pure nella seconda parte.
Abbiamo giornalisti che fanno carriera in periodici ufficialmente in perdita, ma che non falliscono mai, perché, la matematica non sbaglia, qualcuno paga i loro tanti debiti, anche per le diffamazioni che devono rimborsare.
Stesso discorso vale per i partiti progressisti e pure la nostra Santa Chiesa, con sconosciuti benefattori segreti, rigorosamente celati.
Così, se il pensionato sbaglia riga nel 730 deve pagare per l'errore formale, anche per pochi Euro mancanti, con penali e tassi di interesse che li moltiplicano per 30, 40, 50 volte, ma i miliardi del nero, più di 190 miliardi di Euro ufficiali nei dati statistici, nessuno li vede.
Se per sbaglio un funzionario facesse il suo dovere finirebbe a Pantelleria a dirigere il traffico dei clandestini e quindi tutti tacciono.
Scusate, ma qualcuno sa dove finisce la mafia e inizia la legalità?