12 giu 2024

Immigrazione, arma per creare povertà.

Ora ripeto i dati già noti sulla distribuzione della ricchezza nel mondo.
Abbiamo un 1% che detiene il 50% della ricchezza prodotta, arriviamo al 10% che detiene 84%, se saliamo al 20% della popolazione si arriva al 93% della ricchezza mondiale, poi si aggiunge un altro 10% e si giunge al 30% della popolazione, con un 97% del PIL mondiale, quindi il 70% degli abitanti possiede a malapena il 3% della ricchezza prodotta, ovvero è alla fame.
In numeri questo 70% di esseri umani sono circa 5 miliardi e seicento milioni di individui, che per l'economia mondiale possono sparire, contando praticamente nulla dal punto di vista economico.
Certi esperti lo hanno pure affermato che costoro sono più dannosi che inutili e sarebbe meglio che scompaiano per sempre.
Però li ritroviamo lungo le vie migratorie e qualcuno li vende come manodopera sottocosto, per tutti gli usi legali ed illegali, da noi.
Che gioco schifosi c'è sotto?
Anche i più stupidi dei tardo progressisti si dovrebbero fare due domande e le risposte sono evidenti, razionali.
Cosa si dovrebbe fare per far uscire dalla miseria nera il 70% della popolazione mondiale?
Investire in istruzione, a casa loro, dando a tutti gli strumenti per creare un minimo di guadagno anche da loro, vincendo ignoranza, miseria e la maledetta abitudine di generare tanti figli, per avere poi braccia in aiuto, che oggi servono solo per ridurre sempre più le occasioni di sviluppo tra loro.
Invece cosa stanno facendo?
Stanno portando la miseria tra noi, con tutte le sue componenti culturali, con fatalismo, ignoranza, Islamismo, brutalità.
Costoro fanno concorrenza alla povera gente, tra noi, ai più deboli socialmente sia italiani, che di origine extracomunitaria.
Ecco a voi il risultato, la ricchezza anche da noi si concentra sempre più in poche mani.
Infatti i buonisti sono tutti di ceto medio alto o alto, non li trovi in quello popolare e si riducono in quello medio.
Chi deve prendere il treno per andare a lavorare sa cosa rischia tutti i giorni, chi ha un negozio pure, chi manda i figli a scuola, passando dalle stazioni, trema per loro.
Invece la concorrenza tra poveri, per lavori di nessuna specializzazione, porta a salari di uno o due Euro per ora lavorata, in nero, per tutti i nuovi e vecchi poveri.
Si voleva solo togliere reddito ai ceti popolari e a quello medio, per rendere più ricchi i ricchi.
A favore di questa politica abbiamo la sinistra e contro la destra?
Si sa che abbiamo il mondo al contrario, ormai i giochi politici ed economici sono tutti confusi o forse lo erano anche prima.