POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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30 mag 2014
REPORT RAI 3 - FEDERPETROLI ITALIA: definiamo la puntata disinformativa per il lavoro che stiamo facendo.
30 ago 2014
notizie e comunicati ... FEDERPETROLI ITALIA (Marsiglia): CHIUSURA RAFFINERIE, DIMOSTRA ASSENZA POLITICA INDUSTRIALE E SOCIALE
31 lug 2014
News oggi .. FEDERPETROLI ITALIA (Marsiglia): CHIUSURA RAFFINERIE, DIMOSTRA ASSENZA POLITICA INDUSTRIALE E SOCIALE
15 feb 2016
Stampa Comunicato, FederPetroli Italia punta sul Gas Naturale Liquefatto (GNL), nuovo piano di sviluppo ed investimenti.
COMUNICATO STAMPA
ROMA, 15 Febbraio 2016
> FederPetroli Italia punta sul Gas Naturale Liquefatto (GNL), nuovo piano di sviluppo ed investimenti.
Parte il Tavolo del GNL
Marsiglia: via al Piano di investimenti su reti domestiche, autotrazione ed industriale.
Tempi ormai maturi per il settore del Metano, consumi in forte aumento. Con liquefazione metano crescita esponenziale dei volumi.
FederPetroli Italia dà inizio al Piano di investimenti, stoccaggio ed approvvigionamento di Gas Naturale Liquefatto (GNL), il Gas Metano con poche emissioni di Co2 e minori agenti inquinanti.
Il Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia <<Non abbiamo fatto altro che ascoltare e raccogliere il malcontento delle aziende italiane che hanno investito nel Gnl. Un malcontento dovuto ad un nulla di fatto dei numerosi Tavoli Ministeriali, non abbiamo più tempo da perdere. Il momento era ormai maturo per lo sviluppo e la focalizzazione di FederPetroli Italia sul GNL, dopo un periodo di osservazione su quello che sarebbe stato lo sviluppo del Gas Naturale Liquefatto in Europa ed in particolare nel nostro paese. Abbiamo deciso di intervistare i maggiori fornitori sul mercato internazionale e focalizzare parte di investimenti mirando allo sviluppo del Gnl, dall'approvvigionamento strategico italiano ed estero allo stoccaggio e distribuzione su territorio nazionale, con un prodotto che occupa allo stato liquido un volume 600 volte minore rispetto allo stato gassoso.
In primis saranno sviluppate le Reti domestiche in quei Comuni e Zone Montane ancora prive di Metano e non servite da una Rete nazionale di gasdotti. Il Piano di sviluppo continuerà sull'installazione di impianti per uso autotrazione sulla Rete Carburanti ed industriale, con un grande risparmio per le flotte e veicoli aziendali>>.
FederPetroli Italia già da qualche anno, dialogando con le Amministrazioni locali, stava maturando l'interesse per questo Gas pulito e più economico.
La formazione del TAVOLO per il GNL raggrupperà fornitori ed importanti Player sul mercato nazionale ed internazionale: impianti ed infrastrutture, serbatoi criogenici, logistica e stoccaggio, approvvigionamento ed altri coinvolti nel processo di sviluppo, tutti attorno allo stesso tavolo per confrontarsi e raccogliere le manifestazioni di interesse ai prossimi investimenti in Italia.
Continua Marsiglia << Il Gas Naturale Liquefatto rappresenta, per FederPetroli Italia e l'indotto, un potenziale investimento per il presente e per il futuro. Il GNL anche in Italia diventerà uno dei pilastri del business petrolifero ed energetico. Certamente le infrastrutture in Italia come i Rigassificatori e Depositi Costieri saranno di particolare importanza per lo sviluppo del settore e per un piano di sviluppo di una Politica Energetica Europea nel rispetto dell'ambiente. Importante è stato anche aver seguito da anni lo sviluppo del trasporto marittimo ed aree portuali per la logistica di arrivo di Gas Naturale Liquefatto in Italia e relativi terminal di collegamento.
Riteniamo che il GNL sia un ottimo investimento per il futuro e sia il Futuro del settore petrolifero, puntando ad uno sviluppo sostenibile con l'ambiente ancorato alle Direttive del pacchetto dell'Energy Union, varato pochi mesi fa dall'Unione Europea.
18 mag 2015
Petrolio, Press Release - UNIONE DELL’ENERGIA: Italia fanalino di coda senza Politica Energetica Nazionale
31 gen 2011
WWF - CACCIA: CHIUSO UN ALTRO ANNO ORRIBILE - LE REGIONI NON RISPETTANO LE INDICAZIONI EUROPEE
CACCIA
WWF: CHIUSO UN ALTRO ANNO ORRIBILE
LE REGIONI NON RISPETTANO LE INDICAZIONI EUROPEE PER LA TUTELA DELLA FAUNA
A chiusura della stagione venatoria il WWF Italia ricorda come le Regioni
non applichino le norme europee a tutela della fauna selvatica, in vigore
in Europa dal 1979 e finalmente norme di legge anche in Italia dallo scorso
luglio, con l'approvazione dell'art. 42 della "legge comunitaria". Per
questo il WWF Italia (con Lav, Lipu, Legambiente, Enpa, Animalisti italiani,
Lac) ha promosso numerosi ricorsi contro i calendari venatori regionali
del 2010/11.
Al tema della caccia in Italia si è interessato recentemente anche Jonathan
Franzen, lo scrittore statunitense annoverato tra i venti più grandi
scrittori del XXI secolo dal New Yorker, che è anche un appassionato
birdwatcher. Lo scorso marzo è arrivato in Italia, seguendo il suo amore per
gli uccelli, e il suo viaggio è diventato un articolo di otto pagine
pubblicato a luglio sul New Yorker. "Emptying the Skies" è il titolo,
Svuotando i cieli, un j'accuse diretto ed inequivocabile contro la pratica e
la cultura della caccia, che nell'articolo liquida come "pratica culturale
molto antica" e oggi completamente anacronistica.
Jonathan Franzen ha rilasciato un'intervista esclusiva al WWF pubblicata sul
dorso di Ecomondo ora in edicola con il settimanale Vita e a febbraio la
potremo leggere su Panda, la rivista dei soci WWF.
Nell'articolo lo scrittore cita più volte il lavoro di Anna Giordano,
storica attivista WWF conosciuta per la sua difesa dei rapaci contro i
bracconieri dello stretto di Messina, e parla dell'impegno delle guardie
volontarie del WWF, in particolare del nucleo di Salerno ed il lavoro e la
passione di tutti quelli che si battono quotidianamente per la difesa della
natura e degli animali selvatici.
Proprio Anna Giordano organizza il campo di vigilanza sullo stretto di
Messina, per impedire gli spari contro i rapaci che in migrazione passano su
questo tratto di mare, ormai da trent'anni.
Parte infatti l'11 aprile il ventottesimo campo internazionale per la
protezione dei rapaci e le cicogne in migrazione sullo Stretto di Messina
organizzato da WWF Italia, Associazione Mediterranea per la Natura e NABU
(D) I dettagli sul campo su: www.migrazione.it .
Tra aprile e maggio inoltre nella zona di Salerno e Ischia una nuova
edizione del campo di vigilanza anti bracconaggio.
L'impressione sconfortante che il grande scrittore americano ha avuto del
modo in cui in Italia tuttora si pratica la caccia è condivisa dal WWF. Il
giudizio generale sulla stagione venatoria che si chiude il 31 gennaio
(tranne che nel Lazio dove le doppiette potranno sparare fino al 10
febbraio!) per il WWF è del tutto negativo.
"Una condotta irresponsabile quella tenuta dai Governi regionali in materia
di caccia, spesso sostenuta da atti illegittimi a danno del patrimonio
naturale nazionale ed internazionale, tante sono le specie migratrici che
attraversano o sostano nel nostro Paese. Un'urgenza della quale la
Conferenza Stato Regioni deve immediatamente farsi carico per ricondurre
l'esercizio dell'attività venatoria nell'alveo della legalità." ha
dichiarato Raniero Maggini vice Presidente WWF Italia.
Le Regioni non hanno applicato la nuova legge (art. 42 Legge 96/2010
"Legge comunitaria 2009) che ha modificato la legge quadro sull'attività
venatoria (Legge 157/1992) e recepito finalmente i principi fondamentali
della direttiva "Uccelli" (che risale al 1979) rispondendo anche a
diverse e pesanti procedure di infrazione comunitaria aperte contro
l'Italia, prevedendo per il nostro Paese nuovi e stringenti obblighi per la
tutela della fauna e per la regolamentazione della caccia: l'obbligo, da
parte dello Stato ed ancor più delle regioni (che approvano i calendari
venatori), di vietare la caccia nei periodi di particolare delicatezza per
gli uccelli selvatici ( riproduzione e migrazione ) e l'obbligo di
mantenerne o riportarne le popolazioni ad uno "stato di conservazione
soddisfacente".
In sostanza le Regioni avrebbero dovuto ridurre la stagione di caccia e
proteggere molte specie di uccelli, prima cacciabili. La stagione di caccia
che ora si chiude avrebbe potuto essere la prima di un "new deal" in cui
l'Italia avrebbe dovuto iniziare a "riempire i cieli " ed abbandonare molte
delle modalità barbare ed anacronistiche della caccia italiana.
Le Regioni, invece, non hanno rispettato la nuova legge, non hanno tenuto
conto dell'importante documento dell' Ispra "Guida per la stesura dei
calendari venatori ai sensi della legge n. 157/92, così come modificata
dalla legge comunitaria 2009, art. 42", inviato a tutte le Regioni il 29
luglio scorso; non hanno ascoltato le richieste del WWF e di decine di
altre associazioni ambientaliste ed animaliste che a giugno hanno inviato
puntuali note a tutte le Regioni e Province autonome italiane ed ai Ministri
competenti, segnalando l'obbligo di ridurre la durata della stagione
venatoria e il numero delle specie cacciabili, in ottemperanza delle
modifiche apportate alla legge 157/1992 dalla legge Comunitaria 2009".
Secondo ISPRA, salvo qualche eccezione, la caccia in Italia dovrebbe
aprirsi il 1° ottobre e chiudersi al massimo il 20 gennaio; molte specie
andrebbero sospese dai calendari venatori; per molte altre, la caccia
potrebbe essere autorizzata solo in presenza di piani di gestione adeguati.
"Ci appelliamo al senso di responsabilità dei governi regionali e dei
ministri, in particolare dell'Ambiente e dell'Agricoltura, affinché la nuova
legge apra una stagione di tutela della natura e rispetto delle regole
anziché di nuove infrazioni e pesanti contenziosi". Così concludeva la nota
inviata dalle associazioni alle Regioni a giugno prima che approvassero i
calendari venatori . Il senso di responsabilità e rispetto delle leggi è
invece risultato davvero scarso, tanto che abbiamo dovuto ricorrere al
giudice amministrativo per molte regioni che in diversi casi ha messo in
discussione gli atti regionali.
(------)segue testo completo in allegato
24 mag 2012
WWF - TUTELA COSTE IN ALTO MARE - DALLE OASI WWF APPELLO A CLINI
WWF - TUTELA COSTE IN ALTO MARE - DALLE OASI WWF APPELLO A CLINI
14 mar 2024
LIBIA, FEDERPETROLI: BENE INCONTRO PIANTEDOSI-HAFTAR. SEGNALE IMPORTANTE
COMUNICATO STAMPA
Roma, 14 Marzo 2024
LIBIA, FEDERPETROLI: BENE INCONTRO PIANTEDOSI-HAFTAR. SEGNALE IMPORTANTE
"Riteniamo che l'incontro in Libia del Ministro dell'Interno del Governo italiano Matteo Piantedosi e del Vice Ministro per gli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli con il Gen. Khalifa Haftar a Bengasi sia un segnale importante e coraggioso da parte del Governo italiano. Si delinea un grande passo in avanti nei rapporti bilaterali tra Italia-Libia in fase di stallo da anni" le dichiarazioni del Presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia a seguito della missione libica dei due esponenti del Governo.
Continua Marsiglia "Nel 2020 con FederPetroli Italia esprimemmo la nostra posizione a favore di un dialogo nei confronti del generale Haftar, ritenendo lo stesso un valido interlocutore su diverse posizioni internazionali, in primis la ripresa dell'industria dell'Oil & Gas tra l'Italia e la Libia. La nostra posizione, sostenuta negli anni, al tempo compromise i rapporti con un importante diplomatico italiano in Libia (oggi in altra sede europea), ritenendo 'FederPetroli Italia dalla parte di un criminale'. In pochi anni un cambio di rotta, un segnale importante e coraggioso da parte del Governo italiano che rafforza le posizioni della Federazione in politica estera".
"Siamo convinti e certi che, questa nuova fase di apertura istituzionale italiana, oltre a gestire al meglio il traffico di essere umani, porterà anche ad una fase di difesa commerciale e tutela della situazione che oggi vede la Libia e le attività italiane vittime di scioperi e tensioni su importanti impianti petroliferi locali" le parole del Presidente di FederPetroli Italia.
Le proteste hanno interessato i membri della milizia Petroleum Facilities Guard (PFG) con il blocco di flussi di gas in un complesso facente capo alla compagnia Mellitah Oil & Gas nella città di Al-Zawiya. Si tratta di un'azienda di cui ENI detiene l'80% della produzione. L'impianto è uno snodo per l'esportazione del gas libico verso la Sicilia.
Link e foto: http://www.federpetroliitalia.org/?p=2572
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3 dic 2010
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14 ott 2015
COMUNICATO STAMPA -REGIONE VENETO-FEDERPETROLI ITALIA:
ROMA, 14 Ottobre 2015