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10 giu 2010

10/6 Iran, Israele e guerra (Arduino Rossi)

L'Iran invierà due navi di “aiuti umanitari” verso Gaza, per superare il blocco israeliano: la provocazione del regime iraniano segue le iniziative dei pacifisti, che su navi turche prima e su una nave irlandese poi, cercarono di vincere l'embargo contro Gaza.
E' probabile che l'Iran, con i suoi gravi problemi interni, cerchi uno scontro con il nemico giurato, Israele: questa iniziative potrebbe avere conseguenze disastrose, con una scintilla che porterebbe a un conflitto allargato nella regione.

1 nov 2015

Libia, governo di Tobruk minaccia l'Italia


Il governo.... filo occidentale di Tobruk minaccia le nostre navi, per un improbabile sconfinamento di tre navi da guerra italiane nelle loro acque.
La vicenda pare ricordare i tempi di Gheddafi, quando si rischiava, a parole di finire in un conflitto militare.
Il governo italiano mette la coda tra le gambe... e dice che non è  vero, ma il problema sta nella nostra debolezza... internazionale: siamo sempre pronti a inchinarci con chi fa la voce grossa.

4 ago 2010

I cinesi giungono a Taranto



I cinesi sono giunti a Taranto, sono 2 navi della Marina militare cinese: cacciatorpediniere “Guangzhou” e dalla fregata “Chaohu” sono stati accolti dalla fanfara del Dipartimento Militare dello Ionio.
E' il cambiamento della strategia politica e militare della Cina, che svolge un'attività congiunta con due navi della marina italiana, nel Golfo di Aden: ora i cinesi non sono più nemici e la diplomazia del sorriso è giunta pure da noi.
E' un fatto che ci deve tranquillizzare ed è prova che la globalizzazione sta portando pace e e collaborazione, pur non essendo tutto rose e fiori.

L'inizio di una nuova era, quella cinese



I cinesi sono giunti a Taranto, sono 2 navi della Marina militare cinese: cacciatorpediniere “Guangzhou” e dalla fregata “Chaohu” sono stati accolti dalla fanfara del Dipartimento Militare dello Ionio.
E' il cambiamento della strategia politica e militare della Cina, che svolge un'attività congiunta con due navi della marina italiana, nel Golfo di Aden: ora i cinesi non sono più nemici e la diplomazia del sorriso è giunta pure da noi.
E' un fatto che ci deve tranquillizzare ed è prova che la globalizzazione sta portando pace e e collaborazione, pur non essendo tutto rose e fiori.


20 mar 2019

Il caso delle navi a servizio degli schiavisti - Arduino Rossi


Il mercato degli schiavi prosegue e loro, attraverso i soliti loro amichetti giornalisti, proseguono nel tentativo del commercio: dietro abbiamo i padroni, razza bastarda da sempre, disumana e schifosa.
Il sistema è chiaro come il sole: costoro hanno bisogno di gente da sfruttare, quasi sempre illegalmente, anche per la criminalità organizzata.
Quindi ci raccontano le storielle da libro cuore in televisione, a nostre spese, per pensionati e casalinghe, poi importano disperati dal Sud del mondo con le ONG, in modo illegale e lo chiamo soccorso in mare, infine abbiamo l’arruolamento dei ribelli e degli ex terroristi in operazioni di salvataggio.
E’ tutto regolare?
Sì, è tutto …. criminale.

8 giu 2010

8/06 Iran, la guerra cercata (Arduino Rossi)


L'Iran invierà due navi di “aiuti umanitari” verso Gaza, per superare il blocco israeliano: la provocazione del regime iraniano segue le iniziative dei pacifisti, che su navi turche prima e su una nave irlandese poi, cercarono di vincere l'embargo contro Gaza.
E' probabile che l'Iran, con i suoi gravi problemi interni, cerchi uno scontro con il nemico giurato, Israele: questa iniziative potrebbe avere conseguenze disastrose, con una scintilla che porterebbe a un conflitto allargato nella regione.

31 ago 2013

oggi Venti di guerra per la Siria...Le navi da guerra Usa nel Mediterraneo

La Siria minaccia la pace mondiale, o meglio gli interventisti vorrebbero una nuova guerra, che io definisco interna all'Islam, gli sciiti contro i sunniti, ma per questo motivo che questo è un pasticcio, una palude militare preoccupante.
La guerra è ormai vicina, ma non si sa quando finirà, ce conseguenze porterà.
L'Iran vorrebbe intervenire, pure la Turchia, l'Arabia Saudita fornirebbe armi e soldi ai sunniti, lo scontro porterà terrorismo nella regione e ance nel resto del mondo.
Forse è preferibile un'altra soluzione, non militare. 

14 giu 2018

Immigrazione e giochi di immagine, ma la pulizia etnica si fa in altro modo - ARDUINO ROSSI

La tecnica della pulizia etnica, più diffusa sul pianeta, non è quella delle navi bloccate e respinte, ma  sta nell’emarginazione delle popolazioni che non si integrano nel sistema economico dominante.
Per esempio la mancanza di norme igieniche, la cattiva alimentazione, il concentramento in quartieri ghetto di sempre più gente, portano e porteranno in futuro, a vere mattanze, senza responsabili….politici diretti, o così appare sia sui libri di storia, ciechi ed assurdi e soprattutto sui mass-media.
Invece è appunto questa la principale tecnica di massacro verso i poveri: i campi di concentramento, inventati dagli anglosassoni, furono perfezionati dai nazisti con le camere a gas, che poi erano solo uno strumento per  accelerare la morte di persone, per condizioni fisiche e per gli stenti, già predestinate a una prossima morte.
Quindi, a sorpresa, i veri criminali attuali, che stanno preparando i grandi genocidi del futuro sono i buonisti: più arrivano e peggio stanno, loro e gli altri poveri già presenti, italiani o extracomunitari che siano, l’igiene e l’alimentazione peggiora, la massa di disperati aumenta di numero e di densità, facendo esplodere, prima o poi, epidemie di diversa natura, causando moltissimi morti.
E’ certamente una tecnica per l’olocausto d Terzo Millennio, celata da….ospitalità.

17 nov 2023

Talebani e tesserati uniti nella lotta.

Trovo divertente osservare che spesso abbiamo luoghi comuni, tanto banali quanto assurdi e ridicoli, di gente che non legge, probabilmente non ha mai letto nulla o quasi, ma si nutre di affermazioni ripetute: Il Corano è come la Bibbia, le religioni sono tutte uguali, sono la causa delle violenze.
Poi scopri che costoro non sappiano cosa sia la Bibbia, non sanno che esiste il Nuovo e il Vecchio Testamento, non sanno cosa sia appunto la legge ebraica, la storia del popolo di Israele, se per non qualche affermazione trovata sul quotidiana progressista, scritto da un poveretto che ne sa meno di loro.
Allora la legge ebraica, la Torà, fu applicata sino a quando il popolo di Israele aveva una sua autonomia amministrativa, sino alla distruzione del tempio di Gerusalemme, sino alla diaspora del popolo ebraico.
Era una legge durissima, con la lapidazione delle adultere, dei blasfemi, per esempio, ma loro, gli ebrei, non la imponevano ai popoli vicini, non facevano guerre per trasformarla in legge universale.
Poi, nei secoli successivi, rimase una parte della loro cultura che li sprona a un loro rigore morale, non mi risultano lapidazioni ed altro avvenute dopo la riconquista romana di Gerusalemme, nel 70 dopo Cristo.
Altro importante particolare, utile ai semianalfabeti che ripetono che è tutto uguale, sta nel fatto che i cristiani seguono il Nuovo Testamento, con i Vangeli, gli Atti degli Apostoli, le Lettere, l'Apocalisse.
In questi libri non si parla di violenza, di guerre sante, anzi, si disarmano i contendenti, infatti chiesi al solito poverino dove si trovassero le frasi che invitano alla violenza nei Vangeli, tranne per espressioni che sono facilmente comprensibili come simboliche, anche per i più tonti, "Sono venuto a portare la spada e non la pace, mettendo fratello contro fratello,.........."
Anche i più stupidi comprendono, leggendosi tutto nel contesto, che la guerra in questione non è fisica, reale, ma simbolica, ovvero a portare distanze tra chi lo segue e chi no.
Il poverino si inventò qualche passo immaginario dei Vangeli e lo lasciai parlare.
Quindi esistono distanze tra religione e religione, per esempio il Buddismo è, nei suoi principi di base, una religione tollerante, che rifiuta tutte le violenze, non solo contro gli esseri umani, ma anche contro gli animali.
Eppure dai templi buddisti sono uscite le migliori arti marziali, i migliori guerrieri, i più feroci e i kamikaze li inventarono loro, i buddisti giapponesi, che si gettavano con i loro aerei contro le navi statunitensi.
In conseguenza gli esseri umani predicano bene, ma razzolano male da sempre, poi se la religione invita a fare la guerra il gioco è fatto.
Io ho letto un pezzo di Corano, poi ne ho letto un altro, di un'altra versione ed erano diversissimi, cercai spiegazioni in rete e trovai risposte molto stupide, quelle che davano colpa alle traduzioni, ma le differenze erano tali da non essere spiegate con una traduzione poco fedele.
Altre parlavano di pronuncia e la cosa mi fece pure ridere ovviamente, infine scovai la risposta, ovvero le scuole coraniche hanno diversi testi sacri, tradizioni differenti e guai a contestarle.
Ci sono i sunniti e gli sciiti, ma tantissime correnti anche tra i sunniti, in pratica si riconoscono per i loro 4 principi: la preghiera, l'elemosina legale, il digiuno nel mese di Ramadan. il pellegrinaggio a La Mecca.
Sì, se uno volesse, potrebbe essere quasi islamico, tranne per il viaggio a La Mecca, perché Allah significa il Signore, il Dio unico, un digiuno si può pur fare e le elemosini pure.
Chiaramente ad accompagnare tutto abbiamo le leggi islamiche, norme di giurisprudenza, che regolano i compartimenti dei vari gruppi di fedeli, ma le scuole coraniche, si dice, siano a migliaia. 
Ovviamente a queste osservazioni logiche, oggettive e razionali, hanno provocato le reazione del popolo dei tolleranti, sì, quelli le cui case sono appunto case di tolleranza.
Ho avuto quello che si vanta che mangia con loro, io gli chiedo se va pure al cesso con loro.
Allora spiego perché ritengo che alla fine si faranno la guerra tra loro, per prima cosa perché le hanno sempre fatte, in modo feroce, come i popoli cristiani, che si odiavano e si uccidevano, durante le guerre di religione, sentendosi tutti buoni cristiani.
Sì, come il Buddismo non è colpevole se tra i suoi seguaci sono sorte le migliori scuole per creare guerrieri feroci, così l'islam, i Corani, io li chiamo così, al plurale, perché ci sono tante versioni, come tutte le altre religioni, con i loro principi base, non sono responsabili delle tante guerre che si fanno in loro nome.
Però abbiamo un'eccezione, se muoio in battaglia per i cristiani non significa che andrò in Paradiso, per i buddisti non significa che entrerò nel Nirvana, ma se la guerra la faccio ai nemici della mia fede per i mussulmani sarò un martire e il paradiso sarà spalancato per me.
Sì, credo che sia l'unica religione al mondo che premi gli assassini, i tagliagole, tutte le altre li mandano all'inferno o a scontare qualche esistenza per purificarsi, alla peggio.
Le banalità e i luoghi comuni fanno ridere e basta, il tutto è uguale, questo o quello per loro è simile, l'importante è non fare fatica con il cervello.
I beoti mangiano, bevono e sono tolleranti, vanno pure nelle case di tolleranza, sono il popolo tesserato, fedele alla linea del partito unico, non badano alle contraddizioni, ma sono ridicoli e patetici. 
Non aggiungo altro, ma se avete dei dubbi non fidatevi dei fanfaroni, che parlano di ciò che non conoscono, usate il cervello e leggete con senso critico, altrimenti si fanno figuracce.

19 mar 2011

News Gheddafi oggi è il cattivo di turno


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Così Gheddafi oggi è il cattivo di turno e se questa campagna proseguirà verrà colpito pesantemente, come fu capitò a Saddam Hussein.
Gheddafi ha fatto il lavoro sporco sotto i riflettori mondiali dell'informazione e sarà facile trovare le scuse per imporre pace e democrazia con i cannoni, peccato che gli altri interventi sono stati tutti disastrosi: Iraq, Afghanistan, Somalia sono alcuni esempi che dovrebbero far riflettere.
In quei Paesi, dopo pesanti interventi militari occidentali, non si è visto l'ombra della democrazia, anzi tutto è degenerato e si è incancrenito.
Perché non si è cercato di fermare il flusso di denaro che serviva e serve a Gheddafi per pagare i suoi mercenari?
Perché non si è cercato di fermare le navi che portavano armi e munizioni a Gheddafi in questi giorni?
L'intervento, quando ormai il dittatore libico ha schiacciato i ribelli, è ridicolo, poi è risibile colpire un tiranno, che è stato foraggiato e ha comprato azioni, ville, aziende ed alberghi in Occidente per decenni.
Si sono accorti solo ora che è un sanguinario?

4 dic 2011

OXFAM E WWF INSIEME CON GLI ARMATORI SOLLECITANO UN ACCORDO SULLE EMISSIONI DEL TRASPORTOMARITTIMO


COP 17 Conferenza sul clima

OXFAM E  WWF INSIEME CON GLI ARMATORI SOLLECITANO UN ACCORDO SULLE EMISSIONI DEL TRASPORTOMARITTIMO

Alla Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite in corso a  Durban, Sudafrica,  Oxfam e WWF avanzano insieme una proposta aigoverni per arrivare a un'ulteriore riduzione delle emissioni di gas a effettoserra derivanti dal traffico marittimo internazionale attraverso una  migliore regolamentazione mondiale delsettore. 

Oxfam, WWF e la International Chamber ofShipping (che rappresenta oltre l'80% della flotta mercantile mondiale)chiedono ai delegati della COP 17 di dare all'Organizzazione MarittimaInternazionale (IMO) chiare indicazioni su come ridurre le emissioni deltrasporto marittimo attraverso lo sviluppo di incentivi.

Secondo le tre organizzazioni, un quadro normativo efficace per arginare leemissioni di CO2 da trasporto marittimo internazionale deve essere di naturaglobale e progettato in modo da ridurre la possibilità del cosiddetto 'carbonleakage' (la rilocalizzazione delle emissioni), tenendo pienamente conto degliinteressi dei paesi in via di sviluppo, del principio dell’UNFCCC diresponsabilità comuni ma differenziate e delle rispettive capacità (CBDR).

Tra le misure proposte dalleorganizzazioni c’è l‘adozione da parte dell'IMO di un meccanismo dicompensazione attraverso il quale una quota significativa di ricavi raccoltidal trasporto marittimo internazionale potrebbe essere destinata ai paesi invia di sviluppo per fornire una nuova fonte di finanziamento a sostegno deiloro sforzi per affrontare i cambiamenti climatici. I ricavi  potrebbero essere stanziati attraverso uncanale appropriato, quali il Fondo verde per il clima, di cui si discuterà aDurban.

Se è vero che ci sono alcune differenze di opinione sui dettagli di un talemeccanismo, sia la società civile che le organizzazioni dell'industriamarittima sottolineano che la priorità immediata per i governi riuniti inoccasione della COP 17 a Durban non è lavorare sui dettagli tecnici per iltrasporto marittimo, ma facilitare la risoluzione della discussione politicasulle modalità di applicazione del principio delle responsabilità comuni madifferenziate e delle rispettive capacità nel settore del trasposrto marittimo e assicurare il rapidocompletamento dei lavori dell'IMO.

Per quanto riguarda le tasse sulle emissioni di carbonio che potrebbero essereproposte dai governi, Oxfam, WWF e l’International Chamber of Shipping credonoche il recente accordo sulle misure tecniche e operative per ridurre leemissioni del trasporto marittimo dimostra che l’IMO è in grado di sviluppareun ulteriore accordo internazionale. Vista l'urgenza necessaria per evitarecambiamenti climatici catastrofici, le tre organizzazioni invitano i governi aprendere tutte le misure necessarie per accelerare un tale accordo in sede IMO.

Mariagrazia Midulla responsabile PolicyClima e Energia WWF Italia:

"Siamo molto lieti che il settore dei trasporti marittimi riconosca lapropria responsabilità e voglia  fare lasua parte per un'ulteriore riduzione delle emissioni di gas serra. Con circa il3% delle emissioni totali del mondo, la piena partecipazione del settore deltrasporto marittimo sarà di grande aiuto per mantenere il riscaldamento globaleal di sotto dei 2 ° C concordato dai governi. Introdurre una tassa sul carbonioemesso nel settore del trasporto marittimo globale può significare enormivantaggi nella realizzazione dei nostri obiettivi. Siamo d'accordo con gliarmatori che la sede migliore, per elaborare i dettagli su come le emissionidel trasporto marittimo possono essere affrontate con un meccanismo diincentivi economici, è l'Organizzazione marittima internazionale. Un fortesegnale da parte dei leader riuniti a Durban, che mostri la loro determinazionea compiere progressi in questo settore, contribuirà ad accelerare il processo."

Tim Gore, consigliere per il clima diOxfam:

"Accogliamo con favore l'impegno costruttivo del settore del trasportomarittimo nella ricerca di soluzioni alla crisi climatica. Industria e societàcivile concordano sul fatto che le emissioni del settore marittimo possonoessere regolate in un modo più equo, tale da contribuire a generare le risorsenecessarie per affrontare il cambiamento climatico ".

" Ai colloqui Onu sul clima a Durban è essenziale che i governi diano ilsegnale necessario affinché l’accordo nell’ambito dell'Organizzazione MarittimaInternazionale posa diventare realtà".

Segretario Generale ICS, PeterHinchliffe:

"L'industria  del trasportomarittimo accoglie con favore il riconoscimento da parte di questi importantisettori dell'ambiente e dello sviluppo. E’ nell'interesse di entrambi regolareil trasporto marittimo tramite il nostro organismo di settore, l'OrganizzazioneMarittima internazionale. Le stesse regole per la riduzione del carbonio devonoessere applicabili a tutte le navi commerciali a livello internazionale, nelrispetto dei principi della Convenzione sul clima delle Nazioni Unite". 

"Se i governi decidono che il trasporto marittimo deve contribuire al'Fondo verde per il clima' dell'UNFCCC, l'industria può probabilmente sostenerequesto principio a patto che  i dettaglisaranno concordati in sede IMO, come chiediamo”. 

31 mar 2011

Extracomunitari in Italia - Migranti in rivolta a Lampedusa e i rimpatri dell'avvenire


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A Lampedusa aerei e navi stanno svuotando l'isola, portando gli immigrati in diverse regioni italiane, tra le proteste degli abitanti.
Intanto i tunisini hanno inscenato una protesta contro gli abitanti dell'isola, che li hanno sopportati in questi giorni: tra loro c'è già la cultura dei futuri padroni, ma non sanno che sono solo lo strumento di chi vuole una politica dura e feroce, contro gli immigrati non integrati.
Non sanno che i mezzi per reprimere una folla in rivolta ci sono, ma non si usano per motivi.....di immagine.
Più protesteranno, più alzeranno la voce e la politica sarà repressiva, fascista, razzista, ma solo perché non potranno integrarsi nel nostro mondo.
Se fossero ingegneri, ricercatori scientifici, tecnici, sarebbero accolti in altro modo: di manovali ne abbiamo abbastanza, anzi troppi.
Non credano nella nostra sinistra: saranno i primi ad organizzare i rimpatri, quando le condizioni politiche lo consentiranno.

22 mar 2011

Libia - Gheddafi - Italia Francia e la guerra coloniale


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L’Italia contesta alla Francia il suo accanimento contro le truppe di Gheddafi e ricorda che il comando militare deve passare alla Nato e non deve essere una questione francese.
Il Mediterraneo non è un mare francese e l’ostinazione di Sarkosy contro Gheddafi prova che questa guerra ha pochi se non nessuno scopo umanitario.
Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

Bombardamenti in Libia - Gheddafi - Italia Francia e la guerra coloniale


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L’Italia contesta alla Francia il suo accanimento contro le truppe di Gheddafi e ricorda che il comando militare deve passare alla Nato e non deve essere una questione francese.
Il Mediterraneo non è un mare francese e l’ostinazione di Sarkosy contro Gheddafi prova che questa guerra ha pochi se non nessuno scopo umanitario.
Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

16 set 2013

Costa Concordia oggi verrà raddrizzata e si inizia a liberare l'Isola del Gilio

L'Isola del Gilio sospira ed attende la liberazione da questo immenso rottame che ci riguarda tutti, perché rappresenta l'Italia e le sue inadeguatezze, le sue vergogne, le sue assurdità.
Al comando delle nostre .... grandi navi, in senso lato, troviamo capitani incapaci e non coraggiosi, né intelligenti, talvolta, anzi spesso, corrotti.
Non basterà raddrizzare la Costa Concordia, serve mandare a casa una classe dirigente pubblica, che è inadeguata, indegna, talvolta disonesta.

22 mar 2011

Guerra - Gheddafi - Libia e Francia, Italia e ...Sarkozy e il Mediterraneo


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Il Mediterraneo non è un mare francese e l’ostinazione di Sarkosy contro Gheddafi prova che questa guerra ha pochi se non nessuno scopo umanitario.
L’Italia contesta alla Francia il suo accanimento contro le truppe di Gheddafi e ricorda che il comando militare deve passare alla Nato e non deve essere una questione francese.
Un sincero fine umanitario porterebbe a soccorrere in mare i profughi libici, ma questo fatto non si vede, anzi la Francia non muove un dito, non mobilita le sue navi e lascia la questione dei profughi in mare tutta in mani italiane: invece il soccorso francese si limita ai …. bombardamenti e questi sono duri e feroci.
Già diversi morti tra i civili rendono impopolare le operazioni belliche nel mondo arabo e già diverse manifestazioni ci sono mosse contro l’intervento occidentale.
Contro i bombardamenti abbiamo la Lega Araba e l’Unione Africana, oltre alla Russia e alla Cina.

25 gen 2012

“PESCHERECCI EUROPEI ALL’INSOSTENIBILE CONQUISTA DEGLI OCEANI”


 Riforma pesca UE
WWF: “PESCHERECCI EUROPEI ALL’INSOSTENIBILE CONQUISTA DEGLI OCEANI”
Nuovo rapporto WWF sull’espansione delle flotte dal 1950 a oggi con
mappa interattiva su www.wwf.it

SUBITO LA RIFORMA UE PER SALVARE PESCE E PESCA
La petizione WWF online sulla nuova piattaforma europea wwf.it/petizionepesca

Pescherecci europei in alto mare alla “conquista” degli oceani del mondo, con un’attività di pesca che in 60 anni, e in particolare dagli anni Ottanta, è diventata sempre più insostenibile. È l’immagine che emerge dal nuovo rapporto WWF “L’espansione delle flotte europee ed internazionali nell’oceano dal 1950 ad oggi”, corredato da una mappa animata pubblicata su www.wwf.it, che mostra come le flotte europee siano tra quelle che si sono spinte più lontano nei mari del mondo per pescare e trovare nuovi stock di pesce totalmente ignoti a noi consumatori, con un’intensità sempre maggiore e spesso al limite della sostenibilità e potenzialmente della legalità.
Un primato negativo stimolato dal calo delle catture nazionali e dagli sforzi per ridurre il numero dei pescherecci che pescano nelle acque europee, ciò ha portato gran parte delle flotte a concentrare i propri sforzi all’estero, il tutto favorito da accordi di pesca con i Paesi in via di sviluppo. La pratica immorale del cambiamento di bandiera (per cui le navi dell'UE eludono le norme comunitarie cambiando bandiera con quella di un paese non UE) e i sussidi per i carburanti hanno determinato l’attuale stato di sovrasfruttamento delle risorse ittiche, con  conseguenze deleterie non solo sugli stock ittici mondiali, ma anche nel lungo termine sullo stesso settore della pesca.

Per avviare la necessaria, ambiziosa riforma della Politica Comunitaria della Pesca (PCP), il WWF chiede all'UE di rendere la sua flotta da pesca sostenibile, e di impegnarsi a rendere ancor più sostenibile anche la gestione della pesca sulla scena internazionale. Serve coerenza tra le norme applicate in acque europee e quanto accade in acque internazionali o nei Paesi in via di sviluppo. Il WWF chiede anche che il miliardo di euro destinato alla gestione delle flotte in alto mare non venga in alcun modo utilizzato per finanziare pratiche di pesca distruttive e non sostenibili.

“La riforma della politica comunitaria della pesca è un'occasione unica per fare in modo che tutti i pescherecci dell'UE siano rispettosi di habitat e stock ittici, ovunque essi operino nel mondo - ha dichiarato Marco Costantini Responsabile del Programma Mare WWF Italia - Se l'UE non riuscirà ad assumere un ruolo di leadership nella gestione della pesca e nella protezione degli oceani sulla scena internazionale, contribuirà essa stessa in maniera preponderante alla crisi globale della pesca, mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare globale nel lungo periodo. L'Europa ha purtroppo sempre mal gestito la pesca ed è quanto mai urgente una vera e propria riforma, radicale e coraggiosa, della Politica Comunitaria della Pesca.” conclude Costantini.

LA PETIZIONE PESCA ONLINE: OBIETTIVO 500.000 FIRME ENTRO SETTEMBRE
La Commissione Europea tende a partecipare con deboli mandati di negoziazione a livello internazionale, e mostra poca ambizione nel processo di riforma della pesca globale. Per sollecitare l'UE ad assumere un ruolo guida per eliminare la pesca illegale e promuovere attività che promuovano pratiche di pesca sostenibile a livello globale, proprio oggi il WWF rilancia su una nuova piattaforma europea la petizione pesca online suwwf.it/petizionepesca indirizzata al Presidente e ai Membri del Parlamento Europeo, per chiedere con l’aiuto di tutti i cittadini:

  • Di interrompere le pratiche distruttive di pesca (gestire la pesca in maniera coerente, costante e con prospettive di lungo termine, a livello di bacino, per consentire agli stock di ricostituirsi)
  • Di assicurare la presenza di pesce per le future generazioni (stabilire un insieme di regole condivise che consentano ai pescatori di prendere ciò che è ragionevole, scientificamente deciso, e soprattutto quando è necessario)
  • Di salvare i pescatori, le nostre tradizioni culturali e il pesce che mangiamo
  • Di applicare questi stessi principi a tutti i pescherecci europei ovunque essi operino nel mondo
NOTA: QUALCHE NUMERO SULLA FLOTTA EUROPEA

Ufficialmente, la flotta dell'Unione Europea che opera in acque extra-europee è composta di 718 pescherecci che rappresentano il 25% della flotta UE in termini di stazza lorda. Il 59% opera sotto la bandiera spagnola, il 14% sotto bandiera francese e il 10% sotto bandiera portoghese.

L'Unione europea consuma il 25% del pesce del mondo. Oggi importa il 65% dei prodotti della pesca disponibili sui propri mercati interni.
Il report e la mappa sono consultabili: www.wwf.it  
Firma la petizione su: wwf.it/petizionepesca

11 mag 2012

Salmo 104 - Gli splendori della creazione


Cap. 104

Gli splendori della creazione

 1  Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
 2  avvolto di luce come di un manto.
Tu stendi il cielo come una tenda,
 3  costruisci sulle acque la tua dimora,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento;
 4  fai dei venti i tuoi messaggeri,
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.
 5  Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.
 6  L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne.
 7  Alla tua minaccia sono fuggite,
al fragore del tuo tuono hanno tremato.
 8  Emergono i monti, scendono le valli
al luogo che hai loro assegnato.
 9  Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno,
non torneranno a coprire la terra.

 10  Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti;
 11  ne bevono tutte le bestie selvatiche
e gli ònagri estinguono la loro sete.
 12  Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
cantano tra le fronde.

 13  Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
 14  Fai crescere il fieno per gli armenti
e l'erba al servizio dell'uomo,
perché tragga alimento dalla terra:
 15  il vino che allieta il cuore dell'uomo;
l'olio che fa brillare il suo volto
e il pane che sostiene il suo vigore.

 16  Si saziano gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
 17  Là gli uccelli fanno il loro nido
e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.
 18  Per i camosci sono le alte montagne,
le rocce sono rifugio per gli iràci.

 19  Per segnare le stagioni hai fatto la luna
e il sole che conosce il suo tramonto.
 20  Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;
 21  ruggiscono i leoncelli in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.
 22  Sorge il sole, si ritirano
e si accovacciano nelle tane.
 23  Allora l'uomo esce al suo lavoro,
per la sua fatica fino a sera.

 24  Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
 25  Ecco il mare spazioso e vasto:
lì guizzano senza numero
animali piccoli e grandi.
 26  Lo solcano le navi,
il Leviatàn che hai plasmato
perché in esso si diverta.

 27  Tutti da te aspettano
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
 28  Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,
tu apri la mano, si saziano di beni.
 29  Se nascondi il tuo volto, vengono meno,
togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere.
 30  Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.

 31  La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
 32  Egli guarda la terra e la fa sussultare,
tocca i monti ed essi fumano.
 33  Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
 34  A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.

 35  Scompaiano i peccatori dalla terra
e più non esistano gli empi.
Benedici il Signore, anima mia.




30 dic 2022

ONG e altre associazioni strane.

Loro sfidano le nostre leggi e non le rispettano, per esempio riconoscono le leggi tedesche, anche se sono in Italia, quindi sono dei colonialisti, dei neonazisti hitleriani.
Infatti le leggi tedesche le abbiamo conosciute durante l'occupazione nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale e loro si comportano come se fossero delle nuove SS. 
Chiaramente sono anti europei e anti unione, perché favoriscono crisi e conflitti tra i Paesi dell'UE.
La mia domanda ormai è diventata un mantra: "Chi li finanzia e perché?"
Sono forze anti italiane, razziste con gli italiani, con tutti i pregiudizi sprezzanti che stanno in questa viscida Europa contro di noi, contro i nostri migranti, sfruttati e maltrattati per esempio.
Poi giocano a destabilizzarci, perché i migranti da noi sono un grave problema sociale e criminale da tempo, ma loro ce ne portano altri, per trasformarci in un Paese autoritario, oppure in una landa desolata, senza legge e senza futuro.
Capire chi paga e perché servirebbe a scoprire chi gioca sporco dietro.
Per esempio Sorros di umanitario non ha nulla, ma rappresenta interessi speculativi che si arricchiscono con le crisi sociali e finanziarie, poi risorgono, prendendo il rimbalzo dei mercati finanziari, con l'ordine e la disciplina, con governi autoritari.
La storia è zeppa di situazioni simili, con crolli di poteri costituiti e la rinascita di regimi autoritari, feroci, ma funzionanti ed efficienti.
Qui il discorso si fa difficile e bisognerebbe spronare le indagini non solo contro i corrotti del Qatar, a livello europeo, ma anche contro il riciclaggio di alto livello, dove le mafie, tutte, si fanno il trucco e appaiono belle e umane, dove i soldi, cambiando di posizione, passando dagli Emirati Arabi per esempio, tornano pulitissimi e abbiamo non più capi cosca, ma abili investitori, imprenditori capaci, pur non avendo mai fatto un affare pulito in vita loro.
La mafia si colloca dove c'è il potere, che oggi si trova a Bruxelles.
Quindi c'è di più, molto di più dietro queste famigerate ONG, un po' di sequestri, non solo di navi, ma anche di soldi sui Conti Correnti, farebbero bene, in modo di avere meno politici e pennivendoli che si vendono per una manciata di Euro, per un paio di scarpe e un abito elegante, come le puttane di alto borgo.

17 ago 2017

#ONG e #Libia, lo #scontro tra le #bande - ARDUINO ROSSI

La Libia era ed è divisa in tribù, ovvero realtà contrapposte che detengono e contendono il potere locale, in conflitto con altre realtà, da sempre nemiche.
Il traffico dei migranti arricchisce un gruppo, contro altri, quindi era inevitabile che chi si sentiva danneggiato da questo commercio, che vedevano gli altri arricchirsi e comprare armi da usare contro di loro, cercasse di fermare il commercio.
Ecco a voi le minacce delle motovedette alle navi delle ONG, ormai impopolari, quindi facile preda di costoro, anche perché sono l’anello debole di tutto questo trasporto di disperati dal Sud al Nord del Mediterraneo.