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27 mag 2024

Impegni del Presidente e degli Assessori dal 27 maggio al 3 giugno 2024



Il lun 27 mag 2024, 11:06 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


Aosta, lunedì 27 maggio 2024

 

Impegni del Presidente e degli Assessori

dal 27 maggio al 3 giugno 2024

 

Lunedì 27 maggio 2024

ore 8.00 – Aosta, Sala Giunta di Palazzo regionale

Riunione della Giunta regionale

ore 10.00- Aosta, Sala Consiglio

Il Presidente della Regione viene audito in II Commissione consiliare sulla Proposta di legge regionale n. 145 inerente "Modificazioni alla legge regionale 28 agosto 2001, n. 17 (Disciplina del funzionamento dell'Ufficio del Difensore civico. Abrogazione della legge regionale 2 marzo 1992, n. 5 (Istituzione del Difensore civico)"

ore 11.00 – In Videoconferenza

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna partecipa alla riunione di insediamento delle Cabine di coordinamento, istituite per l'attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, coordinata dal Presidente del Consiglio dei Ministri

 

Martedì 28 maggio 2024

ore 07.00 - 12.00 – Saint-Christophe (Sede Assessorato)

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali riceve amministratori e pubblico su appuntamento

ore 08.00 – 12.00 – Pollein (Sede Assessorato)

L'Assessore al Turismo, Sport e Commercio riceve su appuntamento Amministratori e cittadini

ore 8.00 – 13.00 – Aosta, Via Promis (Sede Assessorato)

L'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente riceve gli amministratori e il pubblico su appuntamento

ore 09.30 - Courmayeur, Skyway Monte Bianco

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali partecipa all'evento Parcour évènementiel Respiration Jeunesse

ore 10.30 – Courmayeur, Skyway Monte Bianco

Il Presidente della Regione partecipa alla sottoscrizione dell'Accordo di collaborazione tra la Regione e il Comune di Courmayeur da una parte e la Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. dall'altra finalizzato a usufruire dei servizi di assistenza e consulenza nell'ambito del programma Eurounitario Investeu, a supporto dell'iniziativa Nuovo trasporto alpino

ore 15.00 – Aosta, Sala Giunta di Palazzo regionale

Il Presidente della Regione incontra il Console Generale d'Austria a Milano Wolfgang Strohmayer

 

ore 15.00 - Aosta, Sede Celva

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali partecipa alla riunione del CELVA (Consorzio degli Enti Locali della Valle d'Aosta)

 

Mercoledì 29 maggio 2024

ore 08.30 – Aosta, Palazzo di Giustizia "Giovanni Selis"

Il Presidente della Regione partecipa al Memorial Day 2024 – XXXII Anniversario delle stragi di Capaci e via d'Amelio – Ricordo delle vittime e partenza tedofori ciclisti

ore 09.30 – Aosta, Area Megalitica

Il Presidente della Regione interviene all'incontro annuale di Coordinamento delle Autorità Audit italiane per il 2024

ore 09:30 – Saint-Vincent, Palais di Saint-Vincent

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali partecipa alla manifestazione Edutech 2024 momento conclusivo dei percorsi didattici sviluppati nelle scuole aderenti alle reti Robotica Educativa Valdostana e Projet Energie 

In mattinata – Aosta, Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale

Il Presidente della Regione, l'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile, l'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali e l'Assessore al Turismo, Sport e Commercio partecipa al convegno Le imprese valdostane si raccontano – Il quadro economico attuale e le sfide future organizzato dalla Chambre Valdôtaine

ore 11.15 – Aosta, Aula del Consiglio regionale

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali e l'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente sono auditi in V Commissione consiliare permanente in merito alla mozione "Impegno del Governo regionale a promuovere uno studio sulla presenza di metalli pesanti nelle rocce, nelle acque superficiali e nelle sorgenti per una valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute"

ore 11.30 – Quart, Fondazione Ollignan

Il Presidente della Regione interviene al Memorial Day 2024 – XXXII Anniversario delle stragi di Capaci e via d'Amelio – Arrivo dei ciclisti e cerimonia di accensione del braciere votivo

 

Giovedì 30 maggio 2024

ore 10.30 – La Thuile

L'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile, l'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna e l'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente sono presenti alla cerimonia di apertura del Colle del Piccolo San Bernardo

ore 17.30 – Aosta, Sala BCC

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna é presente alle celebrazioni del 50° Anniversario della Fondazione dell'Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta

ore 18.00 – Bard, Forte di Bard

L'Assessore al Turismo, Sport e Commercio partecipa all'inaugurazione della mostra di Davide Camisasca Terre Bianche

ore 18.30 – Cogne, Maison de la Grivola

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna e l'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali partecipano all'evento finale del Progetto Alcotra Respiration Jeunesse

 

Venerdì 31 maggio 2024

ore 10.00 – Aosta, Pépinère d'entreprises, via Lavoratori Vittime del Col du Mont 24

L'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile interviene all'evento Demoday24 – Innovazione in Valle d'Aosta: esposizione e networking con startup, imprese innovative e centri di ricerca

ore 10.00 – Aosta, Università della Valle d'Aosta /Université de la Vallée d'Aoste

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna partecipa al Workshop NEW FRONTIERS IN BIG DATA AND ARTIFICIAL INTELLIGENCE (BDAI 2024)

ore 11.00 – Aymavilles, La Grandze Castello di Aymavilles

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali e l'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali partecipano alla presentazione ufficiale della Guida Vitae 2024 dell'Associazione Italiana Sommelier Valle d'Aosta

ore 14.00 – Saint-Christophe (Sede Assessorato)

L'Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali presiede la riunione della Consulta Faunistica regionale

ore 15.30 – Aosta, Sede Università della Valle d'Aosta/Université de la Vallée d'Aoste

Il Presidente della Regione partecipa alla seduta del Consiglio dell'Università della Valle d'Aosta/Université de la Vallée d'Aoste

ore 18.00 – Aymavilles, Castello di Aymavilles

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali partecipa all'evento Concorso miglior Sommelier della Valle d'Aosta 2024

 

Sabato 1° giugno 2024

ore 09:45 – Sarre, Castello di Sarre

L'Assessore ai Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali partecipa al XX° anniversario del gemellaggio tra Sarre e La Turbie

ore 10.00- Courmayeur, Skyway Monte Bianco, Pavillon

Il Presidente della Regione interviene all'Assemblea annuale di Federmanager Valle d'Aosta

ore 10.00 – Gressoney-Saint-Jean, Castel Savoia e Gressoney-La-Trinité, Centrale idroelettrica

L'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna e l'Assessore al Turismo, Sport e Commercio partecipano alla presentazione dei lavori presso la diga del Gabiet e, a seguire, all'inaugurazione della mostra extraEAUrdinaire presso la centrale idroelettrica di Gressoney-La-Trinité

 

Domenica 2 giugno 2024

ore 11.00 – Aosta, Sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale

Il Presidente della Regione, l'Assessore allo Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile, Assessore all'Agricoltura e Risorse naturali e l'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente partecipano alla cerimonia del 78° Anniversario della proclamazione della Repubblica Italiana

ore 14.30 – Aosta, Piazza Chanoux

Il Presidente della Regione e l'Assessore al Turismo, Sport e Commercio partecipano alla Giornata Nazionale dello Sport

 

Lunedì 3 giugno 2024

ore 8.00 – Aosta, Sala Giunta di Palazzo regionale

Riunione della Giunta regionale

ore 14.00 – Courmayeur, Skyway Monte Bianco, Pavillon

Il Presidente della Regione, l'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna, l'Assessore al Turismo, Sport e Commercio e l'Assessore alle Opere pubbliche, Territorio e Ambiente partecipano al convegno Comunicare il cambiamento climatico. Storie ed esperienze tra media tradizionali e digitali

Gli impegni del Presidente e degli Assessori possono variare durante il corso della settimana. Si consiglia di verificare gli orari prima degli appuntamenti.

 

 

0429

us

 

Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste



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3 mar 2024

La nuova strategia della tensione.

La strategia della tensione aveva risvolti criminali gravi, con stragi e terrorismo vario, depistaggi delle indagini, il tutto coperto dai vari servizi segreti, dentro la logica della guerra fredda.
Oggi invece pare solo il maldestro tentativo di salvare i posti comodi nelle pubbliche amministrazioni, dati ai fedeli tesserati, così si confondono fatti storici lontani nel tempo con la realtà di oggi.
Le sedie sotto il sedere di molti traballano, i falsi diritti per delinquenti e individui, diciamo ambigui, sono messi in discussione ed ecco che sbuca questo strano e ridicolo antifascismo.
La nuova resistenza pare solo un maldestro tentativo di molti individui che si sono legati alla poltrone ed infatti i sindacati alzano la testa, io le chiamo le cosche per il loro stile di agire e di proporsi.
L'Italia è cambiata e sta mutando rapidamente, sotto il peso della globalizzazione, ma i resistenti non si arrendono e credono di essere fermi a 100 anni fa, quando la maggioranza degli italiani lavoravano la terra ed erano semianalfabeti in gran parte.
Il mondo cambia, ma gli imbecilli restano e resistono, mandano avanti i ragazzini, contro la polizia e poi frignano per le manganellate, ma loro si erano ben nascosti per non prenderle.

22 dic 2023

31 anni di carcere e 154 frustate per il Premio Nobel per la Pace


Change.org

Arduino - domenica scorsa, Narges Mohammadi - attivista iraniana - non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la Pace che le è stato assegnato, perchè imprigionata nel carcere di Evin, in Iran. Narges è stata arrestata 13 volte e condannata cinque volte, per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate.
Il premio è stato ritirato ad Oslo dai due figli diciassettenni di Narges, Kiana and Ali, che hanno letto un messaggio della madre.
Shady si rivolge al Governo Italiano e al Parlamento Europeo per liberare Narges e tutte le persone che il regime Iraniano sta detenendo illegalmente e condannando a morte.
Sei con lei?

Libertà Narges Mohammadi Premio Nobel per la Pace nuovamente processata il 19/12/2023

21.356 hanno firmato la petizione di Shady Alizadeh. Arriviamo a 25.000 firme!

Firma con un solo click

"Sono una donna iraniana orgogliosa e onorata di contribuire a questa civiltà, che oggi è vittima dell'oppressione di un regime religioso tirannico e misogino".

Oggi, 10 dicembre, Narges Mohammadi, attivista iraniana, non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la Pace assegnatole "per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran e per la sua lotta a favore dei diritti umani e della libertà per tutti".

Non c'era Narges, ma una sedia vuoto a monito della sua assenza e delle tante donne che hanno visto la loro vita sacrificata e negata per la libertà.

La rivoluzione culturale di Narges Mohammadi le ha comportato enormi costi personali, come riferito dal Comitato per il Nobel, l'attivista è stata arrestata 13 volte e condannata cinque volte, per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate.

Narges Mohammadi è ancora imprigionata nel carcere di Evin. In questo momento è in una cella, soffre di gravi patologie cardiache ed è in pericolo di vita. Nonostante ciò, ha iniziato lo sciopero della fame, la sua stessa esistenza è sotto il ricatto di un regime dispotico che le vieta cure adeguate ed ha iniziato lo sciopero della fame.

"La resistenza è viva e la lotta persiste. La resistenza, continua e non violenta, è la nostra strategia migliore. Sono fiduciosa che la luce della libertà e della giustizia risplenderà luminosamente sulla terra d'Iran. In quel momento, festeggeremo la vittoria della democrazia e dei diritti umani sulla tirannia e il totalitarismo e l'inno del trionfo del popolo sulle strade d'Iran risuonerà in tutto il mondo". Queste sono le sue parole riportate dai figli Kiana e Ali ad Oslo.

Nonostante le violenze e le angherie perpetrate dal regime patriarcale iraniano, il suo grido è riuscito a sfondare le porte e i muri della temibile prigione di Evin in cui è rinchiusa.

Nell'ultima lettera recapitataci da Narges Mohammadi, scritta di suo pugno pochi giorni fa l'attivista ci ricorda il suo continuo impegno e sacrificio.

La Premio Nobel per la Pace scrive:

"Un ottavo oppositore appartenente al movimento "Donna, Vita, Libertà", Milad Zohrehvand, è stato impiccato e il giorno seguente è stato mandato al patibolo un ragazzo di 17 anni. Qualche tempo fa, un altro prigioniero politico di nome Qasem Abeste è stato impiccato nel carcere di Qezelhesar. La macchina delle esecuzioni ha accelerato in tutto il Paese, trasmettendo alla società il messaggio dell'oppressiva Repubblica Islamica: il massacro e le esecuzioni continueranno. Io non la considero altro che una "guerra" del regime con tutti i suoi strumenti di repressione e di morte contro il popolo iraniano oppresso, indifeso e in rivolta.

Queste esecuzioni sono una macchia indelebile per il regime repressivo e renderanno le proteste più intense nel tempo. Ma sono profondamente scioccata per il modo in cui il mondo assiste impassibile al massacro e alle esecuzioni del popolo iraniano. Pensano che le esecuzioni dei giovani della nostra terra sia un fatto scontato in questo angolo dell'Oriente? O forse credono che le condanne a morte siano state eseguite sulla base delle leggi e ordinate da tribunali equi e aperti, dove la difesa dell'imputato è tutelata?

È un grande dolore. Ma sembra che, in assenza delle immagini delle esecuzioni della gioventù oppressa dell'Iran, il mondo rimanga indifferente ormai saturo di immagini.  Che tragica morte è quella nell'oscurità della notte con la chiamata alla preghiera dalla temuta cella di isolamento e con il condannato che cammina verso la forca nella fredda alba autunnale vestito con i leggeri abiti carcerari.  

Un crimine è un crimine. Un massacro è un massacro.  Anche se nessuna bomba è caduta, nessun terribile incendio è divampato, nessun lamento dal petto del condannato ucciso è giunto alle orecchie di qualcuno.

Il regime religioso, con l'inganno e con l'astuzia, replica nelle aule dei tribunali rivoluzionari per mano di giudici complici degli organi militari di sicurezza le regole dei massacri perpetrati sui campi di battaglia dai generali. Queste stragi sono definite in modo grottesco e cerimonioso "applicazione della legge". Alla fine, il regime iraniano del mondo se ne fa beffe, con i suoi rappresentanti dalle scarpe di vernice nelle sale e nei corridoi delle Nazioni Unite.

Ciò che nel frattempo viene fatto a pezzi è l'"umanità" e nient'altro.

In questo mondo in cui tutto è globalizzato, l'"umanità" è forse un'eccezione? È sufficiente rilasciare una dichiarazione sulla carta? Manca forse la volontà globale di fermare le esecuzioni incessanti e diffuse in tutte le città dell'Iran con scuse infondate, volte solo a intimidire e a terrorizzare il popolo iraniano oppresso e in rivolta?

Chiedo all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani di intraprendere un'azione urgente e decisiva in nome dell'"umanità" per fermare le esecuzioni in Iran.

Invito il popolo iraniano a non lasciare sole e soli coloro che cercano giustizia e a lasciare che le coscienze vigili siano la voce risonante delle persone condannate a morte e la voce di chi protesta contro le esecuzioni in questa terra martoriata".

Narges Mohammadi - Novembre 2023 - Carcere di Evin

La Repubblica Islamica dell'Iran non è un attore internazionale con cui dialogare per accordi di pace, accordi economici e commerciali, ma è una dittatura che promuove terrorismo, mafie e guerre.

Uniamoci alla richiesta del Premio Nobel per la Pace, Narges Mohammadi.

Chiediamo con forza che il Governo Italiano, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo si spendano per fermare le esecuzioni in Iran; si impegnino con determinazione affinché il regime iraniano lasci in libertà Narges Mohammadi.

Chiediamo anche che Bahareh Hedayat, Sepideh Qolian, Fatemeh Sepehri, Toomaj Salehi e tutte le donne e gli uomini arrestati per il loro impegno a favore della libertà in Iran siano rilasciati immediatamente e che il regime fermi gli atti persecutori e minatori anche qui in Europa.

"L'indifferenza è il peso morto della storia", scrive Gramsci, e questa volta la nostra storia la grideremo, per un Oriente pacifico, per un mondo in pace, per la donna, la vita, la libertà.

Movimento italo iraniano Donna Vita Libertà

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3 feb 2023

Gli italiani, gli europei, non possono essere sostituiti dagli immigrati.

La politica economica europea pare in pugno, anzi, è in pugno, a personaggi che potrebbero trattare i peggiori criminali della storia come dilettanti incapaci.
I dittatori feroci, le pulizie etniche, i grandi massacri hanno sempre origine da situazioni di forte disagio sociale, economico, culturale ed etnico.
Quando trasformi un continente, quello europeo, in un avamposto del disordine e del crimine, con orde feroci di sbandati, che ne prendono possesso, senza trovare resistenza, favorisci sempre una reazione uguale e contraria.
L'Italia, per esempio, è in un gelido inverno demografico, ma se ne sono accorti solo oggi, benché la politica demenziale e criminale dei progressisti era sempre contro le famiglie naturali, dove nascono e crescono i figli, vengono educati, bene o male che sia, con qualche problema oggi, perché crescono un po' confusi, sbandati, in cerca, di abitudini malsane, in diverse situazioni. 
Di questo non se ne parla, ma tra chi ha figli spesso si sente parlare del problema di crescere i figli oggi, perché i figli del vicino si sono persi, sono entrati in bande pericolose.
Sì, si parla dei costi economici, ma mai dei costi sociali, o meglio due figli sono troppi, perché bisogna seguirli e molti entrano in adolescenze da sbandati.
Quindi non ci sono più i polverosi cortili, dove i bambini giocavano tutti i pomeriggi, senza pericoli, talvolta anche durante le vacanze.
Un tempo i bambini erano di tutti e l'intera comunità, di borgo, di quartiere, di villaggio, vigilava sulla loro sicurezza.
Invece, al loro posto oggi, abbiamo le bande criminali, formate dai figli degli immigrati, che a 18 anni diventeranno cittadini italiani.
Già oggi abbiamo centinaia di migliaia di nuovi italiani senza arte né parte, incapaci a svolgere lavori complessi, con il computer o nelle officine come tecnici, per motivi appunto culturali, ovvero la razionalità non cala dall'alto nelle loro teste. 
Poi ci sono i nostri disoccupati, che non sono cattivi e brutti, ma solo poco accorti e non capiscono che, per entrare oggi nel mondo del lavoro, serve un minimo di capacità tecnica e tecnologica o si è esclusi.
Infatti, con internet, è possibile cercare lavoro, anche da casa, se si hanno le doti mentali adatte.
Invece ricreare le situazioni dell'Africa anche da noi, con le bidonville, le bande criminali feroci, serve solo a far iniziare qualcosa di orrendo.
Per esempio, uno dei nostri super tecnici futuri, abile a manovrare l'IA, se subisse un attacco, una rapina, un'aggressione da parte dei delinquenti multietnici, come potrebbe reagire?
Potrebbe preparare, magari da una posizione remota, distante, un po' di robot o altri strumenti simili, con qualche virus informatico, facendo stragi di costoro.
Oppure una banda di neonazisti, che temono la fine del nostro mondo, potrebbero fare cose terribili, sopra e pure contro il potere costituito pubblico, che resta sempre in ritardo sulla realtà, perché i burocrati sono i meno adatti a comprendere questi mutamenti.
Quindi, quando  il mondo del lavoro e l'economia ci porterà a considerare gli immigrati più un costo che un vantaggio, probabilmente vedremo cose terribili, da pre apocalisse.
Cosa ne dicono i buonisti tardoni a riguardo di tutto questo?

11 feb 2019

Resistenza e stragi celate, la libertà e il suo sangue - Arduino Rossi


Criticare il periodo storico e i suoi eccessi è facile oggi, l’ipocrisia spesso ha la coscienza rigida, ma solo sugli altri: gli orrori del nazifascismo furono combattuti da molti con eccessi feroci, ma non sono da confondere, tranne per il caso delle Foibe, dove a morire furono civili.
Le fucilazioni dopo il 25 aprile furono ingiuste, perché sommarie, ma non tutti i fucilati erano….innocenti, finiti per caso sotto la vendetta partigiana.
Il tentativo pericoloso e sta nel fatto che si tende a mettere ogni cosa sullo stesso livello, stragi naziste, genocidi vari e la risposta partigiana: mi dispiace, ma se ci sono stati degli eccessi non significa che le faccende siano simili.
I nazisti volevano sterminare intere popolazioni, in modo scientifico, perché considerate inferiori, i qualche partigiano si fece prendere la mano e volle vendicarsi contro costoro, sbagliando, ma dopo anni di lotta contro chi aveva progettato e in parte realizzato mostruosi crimini contro l’Umanità.
Se non vedete la differenza significa che siete in malafede.

4 ott 2013

Papa... vergogna... papa Francesco vergogna per la strage di Lampedusa e tutte le altre stragi simili

Quante stragi si vedono di questo tipo nel mondo?
Troppe e assurde, sono  frutto di una politica che vuole sfruttare manodopera a basso costo, senza problemi sindacali o di resistenza organizzata.
Così si fa arrivare una massa di disperati per sfruttarli meglio, per creare contrasti sociali tra gruppi etnici diversi.
Tutto questo è criminale e chi favorisce questi traffici è un farabutto e dovrebbe provare vergogna e non dire ad altri di provare vergogna.

25 apr 2010

25/4 Il 25 aprile e le polemiche (Maria Valota)



Mentre Giorgio Napolitano alla scala partecipa alla «festa della riunificazione d'Italia», consiglia di rafforzare l'anniversario e parla di un «nuovo clima» nel Paese, per superare le contrapposizioni, la polemica prosegue: in qualche festa in borghi con giunte più o meno ostili alla resistenza e ai partigiani.
La storia del Novedento è tutto da riscrivere, ma non per negare i crimini nazisti, ma ricordare tutte le stragi, di tutti i fronti e di tutti i gruppi di combattenti.