24 apr 2010

24/4 Bossi e Fini, nemici costretti a convivere senza alternative (Arduino Rossi)



Bossi è all'attacco di Fini e lo definisce con cattive parole: "...invidioso e rancoroso........vecchio gattopardo democristiano,,,,,,, Berlusconi lo doveva buttar fuori subito senza tentennamenti invece di portarlo in Tv dandogli voce e rilievo".
E' l'ora dei regolamenti dei conti tra i due nemici amici, Bossi e il Presidente della Camera, Gianfranco Fini: sono avversari giurati perché uno crede nel federalismo l'altro nello Stato centralista, l'uno è un populista che sa entrare nelle menti delle persone semplici, l'altro è l'idolo del ceto medio conservatore con velleità progressiste.
Il primo è amato dagli artigiani, dagli operai, dai muratori del Nord, il secondo è adorato dai bancari, dai credenti della cravatta intonata alla giacca e alla camicia, della barba perfettamente rasata, delle lampade solari per abbronzatura da dopo ferie tutto l'anno.
Sì, sono nemici giurati, non si possono amare, ma la crisi non ci sarà perché sono legati dalle necessità che rappresentano il centrodestra e fuori da questa coalizione non c'è vita per loro, come pesci senz'acqua.

24/4 Bossi, Fini, Berlusconi e il crollo verticale che non ci sarà (Arduino Rossi)



Umberto Bossi insorge e anche lui alza la voce: “Siamo davanti a un crollo verticale del governo e probabilmente alla fine di un'alleanza, quella tra Pdl e Lega".
Visto che Gianfranco Fini non demorde dalla richiesta di ottenere più spazio o farà lo strappo, Lui, il trionfatore delle elezioni a Nord chiede e pretende di più.
Si gioca pesante e Bossi vuole il federalismo, mentre il Paese è sempre più diviso: le opposizioni sperano nella rottura che non ci sarà, alla peggio Fini se ne andrà dal Pdl, ma un Fini a sinistra parrebbe qualcosa di “esagerato” anche per Gianfranco che ci abituato a tanti cambiamenti negli ultimi vent'anni.
Per altri sarebbero contraddizioni e tradimenti, per lui è solo una questione di stile ed eleganza: signori si nasce e non si diventa.

23 apr 2010

22/4 Multa perché guidava con il velo islamico (Angelo Mistri)



Viene multata dalla polizia francese perché guidava con il niqab, il velo islamico: aveva solo gli occhi scoperti.
L'ammenda è stata solo di 22 euro ed è stato un'agente della polstrada a Nantes: la donna era una cittadina francese di fede islamica di 31 anni.
Si è fatta riconoscere, ha mostrato il volto, ma la piccola, oso dire troppo piccola ammenda le è stata ugualmente appioppata: aveva violato l'art. 412/6 del Codice della strada, perché indossava abiti che la limitavano, il campo visivo era limitato.
Speriamo che le punizioni siano più dure in futuro, non solo in Francia, ma in tutta Europa.

22/4 La tassa sul computer per finanziare la stampa se la paghino loro (Arduino Rossi)



Proprio non hanno pudore: ecco che arriva la proposta della tassa sull'Web.
A lanciarla è la Federazione editori giornali, per bocca di Carlo Malinconico: "La Fieg ha avviato un'iniziativa nei confronti dei motori di ricerca, Google in testa, per far pagare i contenuti editoriali. La procedura, però, è lunga e complessa. Nel frattempo si potrebbe intervenire con una misura transitoria, anche solo per due-tre anni. Basterebbe un prelievo di entità minima, l'equivalente di un caffè al mese, su chi ha la connessione a Internet per aiutare l'editoria ad affrontare la grave crisi che attraversa".
Si vuole imitare Francia e Germania, il problema sta appunto in questo fatto: dopo anni di lotta per il libero mercato, dopo lunghe accuse ai “poveri” fannulloni del pubblico impiego, ecco che arrivano a pretendere di farsi mantenere dall'Web.
Ma non hanno vergogna?
Alla faccia del libero mercato!
Se non riescono a campare, nonostante i sussidi pubblici, possono benissimo chiudere: è la legge di mercato in cui tutti noi crediamo.
Pure loro, i pennivendoli affermano di credere.
Perché dovremmo finanziarli?
Se proprio non riescono, cambino mestiere: non si sa cosa dire altro.
Il caffè me lo prendo quando voglio e non imposto da qualche giornalista che pretende di campare, con pane e companatico, con i soldi dei ragazzini che chattano.

22/4 Un tribunale del Brasile condanna Google per calunnia (Angelo Mistri)



Un tribunale civile dello Stato di Minas Gerais condanna Google per le calunnie, dimostrate poi false, di pedofilia, fatte su Internet dal solito ignoto.
Il motore di ricerca dovrà pagare 8.500 dollari al sacerdote: sostiene che non è responsabile dei suoi utenti né di cosa fanno gli anonimi, facilmente identificabili da Google, con i suoi potenti mezzi.
Si spera che si inizia a “bastonare” e non solo Google per i reati di altri.

22/4 Vescovo belga dà le dimissioni per un reato di pedofilia (Antonio Rossi)



Il vescovo belga di Bruges ha ammesso di aver abusato di un ragazzo: Mons.Roger Joseph Vangheluw ha dato le dimissioni e Benedetto XVI le accettate.
Il caso fa parte dell'operazione di pulizia dentro la Chiesa.
Il problema sta proprio in questo: solo la Chiesa di Roma pulisce il marcio.
Gli altri non fanno nulla?
Questa domanda continua a essere ripetuta da questo Blog, ma non si ricevono risposte.
Forse perché il marcio e l'omertà è così grande e forte da non poter essere scalfiti?
Temo proprio di sì.

22/4 Si separa dal marito e si getta in mare con i figli (Maria Valota)



Tragedia della disperazione: la madre si separe e così decide di morire con i figli: la donna disperata però non muore.

Trentenne separata si butta in mare con i figli a Gela.

Vanessa Lo Porto è sopravvissuta, ma i figli sono morti affogati: lei è in ospedale piantonata. E' stata una vendetta terribile: i suoi bambini avevano 2 e 9 anni.

22/4 Gianfranco Fini se la prende con calma e va oltre alle polemiche, con stile (Arduino Rossi)



Fini fa come se nulla fosse capitato e le liti per lui attorno a lui non lo riguardassero: “E' un fatto positivo che il premier abbia detto che è opportuno fare le riforme con il più ampio consenso possibile. Perché, spiega il presidente della Camera, le riforme condivise sono quelle che durano di più e sono più efficaci ….se c'è buona volontà”.
E bravo Gianfranco, si vede che hai classe, non è da tutti mantenere la calma mentre scoppiano certe cose sotto il sedere: sì le polemiche, le maledizioni, il consiglio di uscire dal partito, Pdl.
E' finito tutto?
Attento, ti potrebbero fare.....le scarpe, anzi la poltrona.

22/4 Gino Strada non perdona (Michele Belotti)



L'uomo di Emergency ha comunicato di aver querelato i quotidiani "Il Giornale" e "Libero" per aver scritto che i tre in prigione in Afghanistan avevano confessato: notizia già pubblicata dal Times di Londra.
Gino Strada è un uomo cortese e ben educato, sa bene cosa sia un insulto e non lo direbbe mai, per non essere querelato, infatti ha aggiunto: “Ci aspettiamo un titolo con scritto sono innocenti. Ma la spazzatura non lo farà!”
E sì, quando uno è arrabbiato quello che pensa lo butta fuori: speriamo che non sia così con i pazienti.
Mi fermo qui perché Gino è uno che ha la querela facile.

22/4 La Lega e l'esame d'italiano per tanti altri analfabeti (Arduino Rossi



La lega vuole un esame di italiano per i negozianti extracomunitari, con altre norme restrittive per tutte le attività gestite dagli stranieri.
A sinistra si urla allo scandalo, facendo il gioco della propaganda leghista: ormai la sinistra è in crisi in tutto il Nord, ma non ha ancora capito che alle provocazioni non si reagisce, poveretti.
State calmi ragazzi!
A proposito,
Qualche esame di lingua italiana lo farei pure a certi politici, di destra e di sinistra: questo non significa essere razzisti con qualcuno che litiga con i congiuntivi.
Non volgio fare insinuazioni, ma un ex …... è famoso.