3 mag 2010

02/5 Hakimullah Mehsud preannuncia altri attentati negli Usa(Adolfo Longhi)


Il fallito attentato a New York è stata rivendicata dai talebani, ma per ora non ci sono prove che sia questa organizzazione terroristica afghana e pachistana ad avere organizzato l’azione.
Il clima così diventa più pesante se gli statunitensi si sentono attaccati a casa loro, reagiscono pesantemente, colpendo in modo indiscriminato gli aggressori.
Ci saranno bombardamenti più efficienti e meno precisi sulla popolazione civile e i talebani in Afghanistan e in Pakistan?
Il capo dei talebani pachistani, Hakimullah Mehsud lo aveva detto su un video diffuso su Internet: “……nei prossimi giorni o un mese".
Sui soliti siti islamici c’è un filmato di dieci minuti, di aprile scorso: Mehsud quindi è ancora vivo, nonostante i servizi segreti pachistani e statunitensi ne avessero comunicata la morte per un attacco missilistico mirato.

02/5 I talebani hanno preannunciato il mancato attentato di New York (Adolfo Longhi)



Il capo dei talebani pachistani, Hakimullah Mehsud lo aveva detto su un video diffuso su Internet: “……nei prossimi giorni o un mese".
Sui soliti siti islamici c’è un filmato di dieci minuti, di aprile scorso: Mehsud quindi è ancora vivo, nonostante i servizi segreti pachistani e statunitensi ne avessero comunicata la morte per un attacco missilistico mirato.
Il fallito attentato a New York è stata rivendicata dai talebani, ma per ora non ci sono prove che sia questa organizzazione terroristica afghana e pachistana ad avere organizzato l’azione.
Il clima così diventa più pesante se gli statunitensi si sentono attaccati a casa loro, reagiscono pesantemente, colpendo in modo indiscriminato gli aggressori.
Ci saranno bombardamenti più efficienti e meno precisi sulla popolazione civile e i talebani in Afghanistan e in Pakistan?


02/5 Assalto a un supermercato a Gongonzola (Angelo Ruben)



Di disperati, pronto a tutto ce ne sono sempre più e le rapine, anche assurde, pericolose per tutti aumentano: forse serve una politica sociale più attenta e una repressione dura del crimine.
Al supermercato Snai a Gorgonzola 4 rapinatori hanno tentato una rapina: sono intervenuti i carabinieri di Monza e uno dei delinquenti è stato ferito a un piede e catturato con un suo complice.
Altri due sono stati fuggiti e sono ricercati: avevano il volto coperto da passamontagna e non sono stati riconosciuti.

02/5 Rapina a Gorgonzola con conflitto a fuoco con i carabinieri (Angelo Ruben)



Al supermercato Snai a Gorgonzola 4 rapinatori hanno tentato una rapina: sono intervenuti i carabinieri di Monza e uno dei delinquenti è stato ferito a un piede e catturato con un suo complice.
Altri due sono stati fuggiti e sono ricercati: avevano il volto coperto da passamontagna e non sono stati riconosciuti.
Di disperati, pronto a tutto ce ne sono sempre più e le rapine, anche assurde, pericolose per tutti aumentano: forse serve una politica sociale più attenta e una repressione dura del crimine.

02/5 Probabile blocco degli scrutini nella scuola a giugno (Barbara Valota)


Il Coordinamento dei Cobas della scuola accusa “le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicana”: in pratica la riforma Gelimini sta riducendo classi e insegnamenti, mandando a casa molti insegnanti precari, riducendo occasioni di apprendimento da parte degli alunni.
I Cobas della scuola sono intenzionati a proporre lo sciopero degli scrutini contro il taglio del governo: ci sarà un loro sciopero di due giorni, a giugno in concomitanza degli scrutini finali.

02/5 I Cobas della scuola contro la riforma che licenza i precari (Barbara Valota)



I Cobas della scuola sono intenzionati a proporre lo sciopero degli scrutini contro il taglio del governo: ci sarà un loro sciopero di due giorni, a giugno in concomitanza degli scrutini finali.
Il Coordinamento accusa “le drammatiche ripercussioni del più grande licenziamento di massa dell'Italia repubblicana”: in pratica la riforma Gelimini sta riducendo classi e insegnamenti, mandando a casa molti insegnanti precari, riducendo occasioni di apprendimento da parte degli alunni.

02/5 A Modena interrompono una messa con metodi fascisti (Maria Valota)



I Cie sono stati definiti dei lager, poi i ragazzoni “fumati” se ne sono andati: non hanno firmato l’azione, ma si sono riconosciuti ugualmente erano dei vecchi fascisti di sinistra, quelli che ritengono che impedendo un loro diritto di impedire agli altri di pensare, vivere e credere in ciò che vogliono.
La soluzione per loro c’è, ma non la dirò: la lascio immaginare.
Un gruppetto di giovani sono entrati in Chiesa, interrompendo la funzione, dimostrando di essere degli autentici fascisti, tutto per protestare contro un’associazione La Misericordia (e il suo presidente, il medico Daniele Giovanardi, fratello del sottosegretario alla presidenza del consiglio Carlo) che gestisce i Cie di Modena e Bologna.

02/5 Fascisti, nazisti, stalinisti o altro impediscono una Messa a Modena (Maria Valota)


Un gruppetto di giovani sono entrati in Chiesa, interrompendo la funzione, dimostrando di essere degli autentici fascisti, tutto per protestare contro un’associazione La Misericordia (e il suo presidente, il medico Daniele Giovanardi, fratello del sottosegretario alla presidenza del consiglio Carlo) che gestisce i Cie di Modena e Bologna.
I Cie sono stati definiti dei lager, poi i ragazzoni “fumati” se ne sono andati: non hanno firmato l’azione, ma si sono riconosciuti ugualmente erano dei vecchi fascisti di sinistra, quelli che ritengono che impedendo un loro diritto di impedire agli altri di pensare, vivere e credere in ciò che vogliono.
La soluzione per loro c’è, ma non la dirò: la lascio immaginare.

02/5 Clandestini spediti a casa loro (Teresa Togni)



Ora ci sono gli altri, circa uno o due milioni di persone che si aggirano sul territorio nazionale: le soluzioni come queste hanno scarso valore, servono decisioni coraggiose e pure impopolari, altrimenti ci troveremo centinaia di Rosarno sul territorio nazionale
Sono 39 gli extracomunitari clandestini riportati a casa via aerea: erano marocchini, tunisini e senegalesi senza permesso di soggiorno.
Sono stati imbarcati e riportati a casa loro, comodi, comodi, questo secondo una noto il Viminale.

02/5 Extracomunitari riportati a casa in aereo (Teresa Togni)



Sono 39 gli extracomunitari clandestini riportati a casa via aerea: erano marocchini, tunisini e senegalesi senza permesso di soggiorno.
Sono stati imbarcati e riportati a casa loro, comodi, comodi, questo secondo una noto il Viminale.
Ora ci sono gli altri, circa uno o due milioni di persone che si aggirano sul territorio nazionale: le soluzioni come queste hanno scarso valore, servono decisioni coraggiose e pure impopolari, altrimenti ci troveremo centinaia di Rosarno sul territorio nazionale.