3 mag 2010

02/5 Recensione della raccolta di poesie "Arianna allo specchio" (recensita da Arduino Rossi)



Stampato da QuaStampa.it

Arianna allo Specchio
Iezzi Arianna
Pag. 84
Dicembre 2009 Euro 12


Arianna è una poetessa non alla sua prima esperienza e così ci ha voluto dare una prova di versi che sono intimi, ma non troppo, personali ed un po' enigmatici.
Si incomincia con liriche luminose: “Musica, sempre musica. Luci accese per avvisare che ci sei...”
I sentimenti sono lievi e gentili, lei osserva e guarda, forse con sguardo di bambina che scopre il mondo: ”Un sorriso, un semplice sorriso basta per essere felici”.
Arianna però conosce pure una sua poetica in apparenza “assurda”: “Aprire bidoni della spazzatura e trovarli pieni. Aprire i bidoni della spazzatura e trovarli vuoti”.
Le cose normali quindi hanno qualcosa di sorprendente, il banale e l'ovvio appare come qualcosa che ricorda un incubo ossessivo: segnala un pessimismo esistenziale, forse il male di vivere già conosciuto da altri poeti.
Questi versi sono i più insoliti e personali di Iezzi, sono frasi che paiono contenere un segreto o un enigma: “Io non so se riuscirò a portare la macchina, ma la macchina deve portare me”.
Quindi questo enigma poi supera il significato delle parole e diventa solo desiderio di esprimere emozioni, ma anche paure e turbamenti: “Rido immersa nelle carte, che non sono da gioco. Rido nella macchina, che non è una giostra, rido a tavola e sono a dieta...”
Brava è nel descrivere le situazioni e le emozioni, sempre viste in modo personale, quasi interiore: “L'applauso irrompe come una pioggia in primavera e poi, dolcemente riprende quella musica soave e melodica....”
Anche l'amore ha il suo peso, forse è l'amore che dà forza alla poesia di Arianna: “....e la gioia del bello e sorridi felice con quattro occhi d'azzurro splendente....”
I momenti della vita, senza pretese, ma vissuti nella loro semplice bellezza vengono ricordati: “....è uno stupendo gioco architettonico: Città Alta con i suoi tetti ricoperti di neve.....Una grossa stella ovattata e i rami scheletrici di un albero mi dicono che esisto....”
Non manca il desiderio di lealtà e di schiettezza in un mondo spesso falso: “Gli autentici ballano in armonia con il loro amore....la vera noia della vita intrisa di falsi divertimenti...”
Pare quindi che ci siano momenti belli e veri, per la poetessa, immersi un un mondo intrigante e bugiardo.
Infatti fa terminare la sua raccolta poetica con la poesia di suo figlio Alessandro di nove anni: “L'altro ieri si faceva il baratto...Oggi i soldi hanno il potere....Domani pochi avranno tutto. Dopodomani più niente. Nel mondo”.
Arianna Iezzi ancora crede nel sole e nelle cose belle, ma odia l'avidità umana che rende sterile tutto.
Per la poetessa l'ingordigia è la causa di tutti i mali, della perdita dell'innocenza umana, da una dimensione magica e poetica a quella tetra, arida di un'esistenza quotidiano e banale senza futuro.

Arduino Rossi


02/5 La bomba atomica iraniana sta diventando un vicolo cieco della politica internazionale (Arduino Rossi)



Se Ahmadinejad continuerà con queste sue posizioni provocatorie, senza trattare, avremo embarghi e poi azioni militari sino alla distruzione del sistema economico dell'Iran.
In tanti, in troppi, attendono questo tragico momento, terribile: sarebbe l'inizio di altre soluzioni dure e feroci che segneranno la politica estera delle nazioni più ricche e potenti su quelle deboli. guidate da dittatori da ricovero per problemi psichiatrici.
Io sono sempre del parere che l'Iran potrebbe trovare la sua strada democratica al suo interno, con la sua gente, con il dialogo, senza essere tolleranti con i prepotenti che li guidano.
Le armi e la tecnologia che utilizza l'Iran è tutta importata e non è tutta di origine cinese, o russa, anzi è quasi tutta europea, direttamente acquistata o per vie intermedie.

02/5 La bomba atomica iraniana e la sfida di Ahmadinejad (Arduino Rossi)



La strategia del presidente iraniana sembra folle, ma è solo il tipico comportamento dei dittatori, che devono sempre inventarsi nemici e alzare la voce per sfidare chi è più forte di loro sperando in un scontro, ma piccolo, poco più di una scaramuccia, per far sapere al suo popolo che ha affrontato l'orso americano e l'ha fatto fuggire con qualche graffio sul sedere.
Invece l'orso americano quando si infuria lascia delle ferite profonde e il dittatore teocratico si troverebbe nei guai seriamente, ma questa è tutta un'altra storia, dell'orrore se avvenisse veramente.
Sono tanti che vogliono dare una “santa” lezione all'Iran: i primi sono i nemici delle teocrazie in Occidente, ma anche nel resto del mondo, compreso i nuovi politici negli ex-imperi del socialismo reale.
Ci sono coloro che credono nella diplomazia esportata con i cannoni, coloro che vogliono dare una batosta a quel regime nato negli anni Ottanta, che sconvolse il mondo: non ne comprese il significato perché era il ritorno della guerra tra Occidente laico e cristiano contro l'Islam.
Per noi tutto questo ricordava il Medioevo, ma per loro era tutta attualità.
Poi ci fu la teoria di Oriana Fallaci, con il suo scontro di civiltà, tesi discutibile: io preferisco parlare di incontro di civiltà con attriti e qualche scintilla.

02/5 Ahmadinejad si infuria contro le testate atomiche Usa in Italia (Arduino Rossi)



Ahmadinejad si scatena a New York, nel palazzo dell'Onu, si difende ed attacca: "Possedere armi nucleari non è affatto una cosa di cui essere fieri....Non esiste una sola credibile prova........usano la minaccia nucleare contro altri Paesi, compreso l'Iran. L'utilizzo di armi nucleari da parte degli Usa ha scatenato una corsa al nucleare”.
Non solo nega di voler costruire armi nucleari: sfida il mondo e pretende le prove da parte degli accusatori.
Lui ha gli argomenti e i metodi per riassicurare il mondo, ma lascia il dubbio sia per le sue intenzioni di costruire o non di costruire armi atomiche.
Il suo attacco più duro è rivolto ai Paesi come l'Italia e la Germania, che non hanno armi atomiche, ma ospitano centinaia di testate con bombe atomiche pronte all'uso, di proprietà statunitense.
Ora il presidente iraniano ha lanciato la sfida e sa bene che i pacifisti europei non hanno mai amato le bombe atomiche straniere sul loro suolo: probabilmente Ahmadinejad spera nell'alleanza “strategica” con i pacifisti di professione, che grazie a Dio sono pochi, ma purtroppo hanno ancora tanta voce per strillare nelle strade.
Invece la situazione si fa drammatica, la Casa Bianca pretende certezze e in una fase di difficoltà la politica di Obama, non si possono avere incertezze: tutto porta verso a scelte pesanti.

02/5 Prete polacco denunciato perché frequentava siti pedo-pornografici (Angelo Mistri)



Gli agenti della polizia postale di Torino hanno scoperto un giovane prete polacco che sfruttava il computer della parrocchia per cercare immagini pornografiche, anche con minori.
Pm Pollidorio della Procura di Roma ha denunciato il sacerdote del reato di pedopornografia: il fatto risale al 2006 e fu scoperto dopo una vasta operazione di repressione della pornografia via Internet.

02/5 Apparizione in Galilea e missione universale - Vangelo S. Matteo

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16 Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. 17 Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. 18 E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. 19 Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

02/5 L'apparizione alle pie donne - Vangelo S. Matteo

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9 Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. 10 Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».
Sopruso dei capi giudei
11 Mentre esse erano per via, alcuni della guardia giunsero in città e annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. 12 Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: 13 «Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato, mentre noi dormivamo. 14 E se mai la cosa verrà all'orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia». 15 Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi.

02/5 La tomba vuota. Messaggio dell'angelo - Vangelo S. Matteo


Cap. 28
1 Passato il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare il sepolcro. 2 Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3 Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4 Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. 5 Ma l'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. 6 Non è qui. E' risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E' risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto». 8 Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli.

02/5 La custodia della tomba - Vangelo S. Matteo

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62 Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: 63 «Signore, ci siamo ricordati che quell'impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. 64 Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: E' risuscitato dai morti. Così quest'ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». 65 Pilato disse loro: «Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete». 66 Ed essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.

02/5 La sepoltura - Vangelo S. Matteo

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57 Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. 58 Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato. 59 Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo 60 e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. 61 Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria.