6 mag 2010

06/5 Alpino a Piedi dal Veneto a Bergamo (Prov. Bergamo)




PROVINCIA DI BERGAMO
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UFFICIO STAMPA
Bergamo, 06 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA
Questa mattina il marciatore alpino Eliseo Zago è stato ricevuto nella sede provinciale di via Tasso da Fausto Carrara assessore alla Protezione civile, Attività giovanili, Politiche montane e Polizia provinciale.
Ci è arrivato rigorosamente a piedi, come da oltre 10 anni a questa parte, ovunque sia il ritrovo delle penne nere in Italia per rappresentare il Comune di Negrar, in provincia di Verona, all'Adunata nazionale alpini, che prende il via domani 7 maggio.
Ha macinato 135 chilometri in due giorni nulla o quasi rispetto ai 720 chilometri del 2009 per il raduno di Latina. Zago, 68 anni, infermiere in pensione, da oltre 20 anni nel gruppo alpini di Parona, ha portato omaggi culturali ed enologici dell'amministrazione provinciale e soprattutto i saluti del suo sindaco Giorgio Dal Negro.
L’assessore Carrara ha ricambiato i doni e soprattutto la dimostrazione di affetto, e ha dichiarato:“E’ un piacere per la Provincia stringere una collaborazione con il Comune di Negrar in occasione di un evento così importante che ci lega per tradizione, cultura e per uno spiccato senso di appartenenza alla comunità alpina”.

06/5 Truffa contro extracomunitari per lavori inesistenti (Maria Valota)

Tra le società implicate c’è la ForCoop di Venezia. Le truffe contro gli extracomunitari portano solo ad esasperazione e reazioni inconsulte: i negrieri e gli sfruttatori devono pagare, ma questo è un’illusione in Italia.
Truffa nei confronti di 500 immigrati: si iscrivevano a pagamento a a stage formativi a pagamento, con la promessa di essere assunti, ma poi non avveniva. Ci sono state per perquisizioni in Veneto, Lazio e Friuli in case e aziende: era una struttura organizzata a gestire l’immigrazione illegale.

06/5 Armi della camorra trovati a Napoli in una fabbrica dismessa (Luigi Rossi)


Arsenale della camorra scoperto in un capannone abbandonato. Il tutto era pronto all’uso e si provavano le armi come in un poligono: si sparavano agli animali ed è stato trovato un gatto ucciso a colpi d'arma da fuoco. Il tutto dimostra che le cosche sono tutt’altro che finite e troppi individui, spesso giovani, si dedicano alla criminalità.
In una fabbrica dismessa, nel rione Villa, alla periferia orientale di Napoli sono state scoperte pistole, munizioni, fucili a canne mozze, candelotti di esplosivo, con Passamontagna con guanti.

06/5 Caccia ai pedofili in tutta Italia (Paolo Rossi)

La ricerca dei pedofili è in corso in 17 città ed è la polizia postale che sta procedendo ordine della Procura di Catania: gli indagati sono 18 e sono accusati di divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet.Si stanno facendo accertamenti per identificare le vittime. Si stanno perquisendo in abitazioni di numerose città in cerca delle vittime e dei carnefici dei filmati divulgati su Internet: Alessandria, Ancona, Bologna, Brescia, Brindisi, Cremona, Cuneo, Lecco, Macerata, Milano, Napoli, L'Aquila, Reggio di Calabria, Crotone, Rimini, Udine e Vercelli.

06/5 Pedofili in rete (Paolo Rossi)

Si stanno facendo accertamenti per identificare le vittime. Si stanno perquisendo in abitazioni di numerose città in cerca delle vittime e dei carnefici dei filmati divulgati su Internet: Alessandria, Ancona, Bologna, Brescia, Brindisi, Cremona, Cuneo, Lecco, Macerata, Milano, Napoli, L'Aquila, Reggio di Calabria, Crotone, Rimini, Udine e Vercelli.
La ricerca dei pedofili è in corso in 17 città ed è la polizia postale che sta procedendo ordine della Procura di Catania: gli indagati sono 18 e sono accusati di divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet.

06/5 Fini, Scajola, Berlusconi e i magistrati che non complottano (Angelo Mistri)

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini crede nel lavoro della magistratura e Berlusconi, ora solo nella sua maggioranza commenta: "… penso che tutto va avanti come è sempre andato avanti e cioè con alcuni magistrati politicizzati e basta. Io di natura credo di non avere mai detto congiura in vita mia. Mai, non è assolutamente un mio vocabolo ………. non ho mai detto né congiura né complotto". Ora si vede che Scajola è messo proprio male e si comincia a lasciar cadere ciò che deve cadere, o meglio a non difendere chi non è più difendibile: Scajola aveva una casa non comprata da lui, ma da altra gente a sua insaputa, o così afferma. I complotti sono un’altra cosa e Silvio ora sa bene che certe cose non si fanno: chi compra case sotto costo dovrebbe sapere che il mercato non …… perdona, a si fa “ripagare”.

06/5 Nord africano picchia figli e moglie (Paolo Rossi)

Aggredita pure la moglie che difendeva i figli, la prima figlia fu costretta a rompere con un fidanzato italiano perché non gradito, il figlio maschio portava l’orecchino e il padre non voleva. La lotta per l’emancipazione dei figli degli emigrati e delle donne deve essere seguita con attenzione e con intelligenza.
Magrebino di 46 anni picchiava e minacciava i figli, accusati di essere troppo occidentali: i carabinieri lo hanno arrestato perché ha minacciato di morte i due ragazzi.

06/5 Picchiava i figli troppo occidentalizzati (Luigi Rossi)

Magrebino di 46 anni picchiava e minacciava i figli, accusati di essere troppo occidentali: i carabinieri lo hanno arrestato perché ha minacciato di morte i due ragazzi. Aggredita pure la moglie che difendeva i figli, la prima figlia fu costretta a rompere con un fidanzato italiano perché non gradito, il figlio maschio portava l’orecchino e il padre non voleva. La lotta per l’emancipazione dei figli degli emigrati e delle donne deve essere seguita con attenzione e con intelligenza.

06/5 Truffate finanziarie, si sono spacciati da statali (Mecca Elisa)

Sono stati arrestati in 4 in carcere, 2 sono ai domiciliari e 7 hanno il divieti di dimora. E’ sorprendente che le finanziarie ci siano cascate, con i controlli che fanno sui loro clienti. Invece è sorprendente che ci sia gente rassegnata a farsi arrestare, prima o poi certamente, sicura che se la caveranno. Costoro hanno nascosto la refurtiva e non dovrebbero uscire di prigione sino a quando non l’abbiano restituita o ripagata in qualche modo.
Nell'Agrigentino e nel Nisseno dei truffatori, 13 persone, avevano prodotto delle buste paga da dipendenti pubblici, ma in realtà non lo erano. Così ottenevano dei prestiti garantiti per prestiti da 20mila, 30mila euro: rifacendo il gioco con più società finanziarie sono riuscite a impossessarsi sino a un milione e mezzo di euro.

06/5 Truffa contro finanziarie da parte di falsi dipendenti pubblici (Mecca Elisa)


Nell'Agrigentino e nel Nisseno dei truffatori, 13 persone, avevano prodotto delle buste paga da dipendenti pubblici, ma in realtà non lo erano. Così ottenevano dei prestiti garantiti per prestiti da 20mila, 30mila euro: rifacendo il gioco con più società finanziarie sono riuscite a impossessarsi sino a un milione e mezzo di euro. Sono stati arrestati in 4 in carcere, 2 sono ai domiciliari e 7 hanno il divieti di dimora. E’ sorprendente che le finanziarie ci siano cascate, con i controlli che fanno sui loro clienti. Invece è sorprendente che ci sia gente rassegnata a farsi arrestare, prima o poi certamente, sicura che se la caveranno. Costoro hanno nascosto la refurtiva e non dovrebbero uscire di prigione sino a quando non l’abbiano restituita o ripagata in qualche modo.