18 mag 2010

18/5 Iran contro Israele, un quasi suicidio (Angelo Ruben)



La repubblica islamica dell’Iran ha deciso di trovare un piccolo e potente nemico: Israele ha armi sufficienti per … disarmare l’atomica iraniana con qualche bombardiere, preciso ed efficace.
L’Iran, o meglio i governanti iraniani, con gli Ayatollah più intelligenti in testa lo sa benissimo: tutti sanno che l’Iran non arriverà mai al nucleare.
Se non interverrà l’Occidente, o gli Stati Uniti da soli, sarà l’esercito israeliano a porre fine alle velleità del Presidente iraniano.
E’ un gioco delle parti, tutti sanno quale sarà il finale, militare o diplomatico: l’Iran non avrà le sue bombe atomiche.
Quale sarà il prezzo da pagare per tutti sta il fattore enigmatico.
Si riconosceranno diritti al governo degli ayatollah?
Si pagherà con un decenni di terrorismo e di antiterrorismo?

18/5 Legge sul lavoro e lavoro nero (Arduino Rossi)



La nuova legge sul lavoro che si sta discutendo al Senato dovrebbe inserire l’arbitrato di un personaggio di “fiducia” da entrambi le parti, datore di lavoro e dipendente: solo in una fase di crisi economica il governo sta facendo passare scelte impopolari, che tendono a distruggere i diritti dei lavoratori dipendenti.
E’ vero che a questo punto che un lavoratore si potrà trovare senza posto di lavoro con 4 soldi in tasca e un calcio nel sedere, perché la forza contrattuale del datore di lavoro è mille volte maggiore di quella di un poveraccio che ha necessità di guadagnarsi il pane.
Queste sono concetti normali che qualsiasi persona ha: distruggere il diritto dei lavoratori porterà ad avere un mondo di schiavi, di disperati, ma pure di violenti.

18/5 La legge sul lavoro e il lavoro in nero (Mecca Elisa)



Si sta discutendo al senato la legge sul lavoro, con la norma sull’arbitrato privato, non più davanti al giudice del lavoro, per contrasti tra datori di lavoro e dipendenti.
Questa legge, tanto voluta dalla maggioranza, che esprime una cultura imprenditoriale antica, sta favorendo inevitabilmente l’espulsione dei lavoratori, poi per farli rientrare nel mondo terribile del lavoro nero.
Lo schiavismo moderno sta giungendo a livelli assurdi, ma la perdita dei diritti comporta un arretratezza tecnologica: solo un costo del lavoro accettabile può spingere gli imprenditori a investire in nuove tecnologie, altrimenti si vince la concorrenza portando i lavoratori alla fame, facendo arretrare il Paese.

18/5 Legge lavoro a tempo determinato (Teresa Togni)



Sono 100 gli emendamenti presentati al “collegato lavoro”, all’attenzione della commissione Lavoro del Senato.
Circa sessanta vengono dal Pd e 33 dall’Idv e si discuterà in aula il 26 maggio: in discussione è l’innovazione sull’arbitrato, estraneo ai giudici del lavoro e a favore chiaramente dei datori di lavoro.
Si parla pure di licenziamento a voce per il lavoro determinato, che favorirebbe una grande confusione e il lavoro nero: pare che la maggioranza sia tutta impegnata a togliere diritti ai lavoratori, con una cultura che si può definire da padron delle ferriere, antiquata e pericolosa per lo sviluppo economico dell’Italia.

18/5 Fracci Carla e l’opera Roma (Maria Valota)



Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno è stato aggredito verbalmente da Carla Fracci: ''Vergogna, vergogna, per due anni non mi ha mai ricevuto''.
Carla Fracci era arrabbiatissima per la sorte del Teatro dell'Opera di Roma: contesta il decreto di riforma delle Fondazioni liriche.
Carla Fracci ha spiegato il perché di questa sua sfuriata: ''Non sono cose che dico per me, ma per il futuro di questo teatro''.
Le difficoltà dei teatri sono note e i soldi mancano, soprattutto per la scienza e la cultura: si vede che a questa maggioranza la conoscenza non interessa, l’arte non piace e preferiscono un popolo amante solo del Grande Fratello, dell’Isola dei famosi, della Pupa e il Secchione.

18/5 Marrazzo con moglie e figli ….. è il vizietto dei potenti italiani? (Barbara Valota)



Il trans Natalì accusa solo i carabinieri per il ricatto dei 100mila euro: "I carabinieri volevano centomila euro, altrimenti avrebbero chiamato la stampa per rovinare Marrazzo".
Prosegue la transessuale difendendo Marrazzo: “…quella mattina ho aperto la porta, avevano bussato dicendo di essere carabinieri. In casa non c'era droga, non c'erano altri trans, non c'era Cafasso, c'eravamo solo io e Piero e hanno fatto il filmato".

18/5 Marrazzo Piero e la famiglia (Michele Belotti)



Marrazzo avrebbe fatto bene a pagare per salvare la famiglia e il suo “onore”?
La trans Natalì così spiega il “triste” avvenimento dell’ex Governatore della Regione Lazio: "E' stata una trappola fatta dai carabinieri, le altre trans per invidia hanno detto che c'entravo anche io".
La famiglia per noi italiani è tutto e l’immagine che ne esce, dopo un fattaccio simile, porta alla distruzione dei rapporti interni, normalmente.
Marrazzo era già separato, ma un minimo di immagine serve sempre, per tutte le carriere, anche se il mondo è un po’ avariato oggi, oltre all’immagine positiva o negativa e tutto è normale, anche ciò che non lo è.

18/5 Il video di Pietro Marrazzo (Angelo Ruben)



Durante l'incidente probatorio, la trans Natalì ha dichiarato che l'ex governatore del Lazio Piero Marrazzo aveva subito un ricatto da 100mila euro da parte dei carabinieri.
Il filmato via Gradoli doveva essere ripagato per questa somma, i carabinieri “infedeli” così si sarebbero fatto la loro pensione alternativa.
Il trans Natalì non affidabile?
Si vedrà, ma tanti punti oscuri sono celati in questa vicenda e qualche sospetto porta oltre ai carabinieri in cerca di denaro facile.

18/5 Piattorforma petrolifera e il siringone (Paolo Rossi)



Il siringone fa il suo dovere e il pozzo, in fondo all’oceano Atlantico,nel bel mezzo dello stupendo Golfo del Messico, che sgorga petrolio senza freno sarà arrestato in 7, 10 giorni.
Ad affermarlo è stata la compagnia petrolifera Bp: quello che viene definito il siringone è un tubo che scende in profondità ed aspira il petrolio, si è riparerà pure la valvola difettosa del pozzo e si sigillerà il tutto con un cemento speciale.
Ecco trovata la soluzione ai problemi, al più grande disastro ecologico del pianeta: forse occorreranno decenni per riportare il mare come era prima, forse alcune specie di pesci si estingueranno e la soluzione c’era.

18/5 Piattaforma petrolifera e il lavoro per fermare la marea nera (Antonio Rossi)



Ora il siringone farà il suo dovere e il pozzo petrolifero verrà sigillato, ma probabilmente a convincere la Bp a trovare una soluzione è stata l’ipotesi di Obama: impedire di fare altre trivellazioni in oceano.
Così la soluzione per la Bp è giunta, quasi miracolosa: dopo i primi goffi tentativi di fermare la fuoriuscita del grezzo con cupole e cupolette.
Si vede che la politica e l’opinione pubblica che spinge può aiutare a un maggior rispetto dell’ambiente, anche se in questo caso il disastro è di dimensioni catastrofiche.