19 mag 2010

18/5 Immigrati in italia 2009



Misterioso è comportamento dei nostri politici, che vedono nel voto agli immigrati il toccasana contro tutti i problemi di mancata integrazione di costoro: invece il dramma degli immigrati sta nella loro scarsa o nulla specializzazione: spesso non conoscono bene neppure la nostra lingua, inoltre svolgono lavori marginali, di nessuna particolare capacità professionale, per il 99% dei casi.
La seconda generazione tende così ad essere emarginata, come è già capitato in Francia: costoro, senza arte ne parte, diventano dei giovani ribelli e distruttori senza futuro e speranza.

18/5 Immigrati e lavoro -Antonio Rossi )



Dopo che molti sono entrati illegalmente, dopo aver concesso pure regolarizzazioni su regolarizzazioni, per colpa di una prima legge del fu (politicamente) Calo Martelli, luogotenente di Craxi, oggi si vuole dare agli immigrati il voto.
Il diritto al voto è l’ultimo dei diritti che uno deve e conviene conquistare: il primo sta nel diritto di lavoratore, il secondo di quello di persona e di cittadino straniero, poi una volta che si è deciso di rispettare leggi e Costituzione, si può diventare cittadini.

18 mag 2010

18/5 News, Michele santoro esce dalla Rai (Arduino Rossi)


Però Internet nel nostro Paese è sempre più uno strumento ancora per pochi, non tanto per il flusso di persone che le usano, ma per lo sfruttamento al minimo di questo strumento.
Potrebbe essere un mezzo per dare lavoro a molti, aiutare gli studi e la ricerca scientifica, i commerci, il turismo, ma in troppi non ne comprendono la portata e il peso.
Sono convinto che Internet, come qualcuno ha affermato, sia la seconda scoperta più importante per l'uomo dopo il fuoco: la maledizione della torre di Babele non c'è più, i popoli possono comunicare, nonostante le diverse lingue parlate.
Le culture del pianeta si possono finalmente confrontare, scambiare idee e scontrarsi, pure odiarsi, ma sempre verbalmente e virtualmente.
Così l'impero della televisione, che dominava sino a ieri le telecomunicazioni oggi è finito, per fortuna: ora le idee possono circolare e credo proprio che sarà impossibile a chiunque mettere in prigione i giornalisti, perché esprimono pensieri differenti da quelle del Principe dominante.

Non credo nel giornalismo televisivo indipendente, ma almeno Michele Santoro era una voce contro un modo di fare giornalismo molto addomesticato. Un fatto è certo, o meglio io continuo a esserne sicuro: Internet non è censurabile, lo si può limitare, si può intimorire chi osa contrastare il parere dei principi, ma mai sarà totalmente limitato, anche nelle peggiori tirannie.

18/5 E' finita per Michele Santoro e Rai News 24 ? (Arduino Rossi)



Sempre oggi pure RaiNews 24 pare che sia stata oscurata.
Qualche preoccupazione c'è, sapendo poi che in Italia la libertà di stampa e di opinione non è ai livelli massimi: siamo al 72esimo posto.
Per fortuna che hanno inserito la Turchia tra i Paesi europei, altrimenti saremmo lMichele Santoro lascia la Rai, pure lavorando ancora per i programmi Rai. Un comunicato di Viale Mazzini riferisce: ''…..deve essere implementato attraverso contratti applicativi che saranno messi a punto nei prossimi giorni, prevede la realizzazione di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati da Michele Santoro nei prossimi due anni”. 'ultima nazione in questo continente, almeno nella parte occidentale.

18/5 Michele Santoro on line (Arduino Rossi)



Michele Santoro ha il diritto di dire ciò che vuole, come è giusto rispondere e controbattere alle sue tesi.
Io sono convinto di un fatto: in troppi non si accorgono cosa sia Internet, né che potere immenso possiede, né quanto cambierà il mondo nel futuro.
Se i politici, ma pure i tiranni scoprissero tutto questo metterebbero fine a questo strano nuovo strumento.
Il pensiero non lo si può fermare, né la critica può essere bloccata.
In tanti sperano di vincere questa battaglia con leggi e leggine, ma prima o poi si dovranno arrendere: non c'è nazione che può permettersi di chiudere la rete, ne va dell'economia, dei commerci, della finanza, della pubblicità delle merci, da mostrare al mondo.
Ora chiudono i programmi televisivi, ma se si resta al proprio posto senza timore, in questa battaglia, tutto finirà come deve finire, con il trionfo degli uomini liberi.

18/5 Michele Santoro e l'Web (Arduino Rossi)



Michele Santoro ha il diritto di dire ciò che vuole, come è giusto rispondere e controbattere alle sue tesi.
Io sono convinto di un fatto: in troppi non si accorgono cosa sia Internet, né che potere immenso possiede, né quanto cambierà il mondo nel futuro.
Se i politici, ma pure i tiranni scoprissero tutto questo metterebbero fine a questo strano nuovo strumento.
Il pensiero non lo si può fermare, né la critica può essere bloccata.
In tanti sperano di vincere questa battaglia con leggi e leggine, ma prima o poi si dovranno arrendere: non c'è nazione che può permettersi di chiudere la rete, ne va dell'economia, dei commerci, della finanza, della pubblicità delle merci, da mostrare al mondo.
Ora chiudono i programmi televisivi, ma se si resta al proprio posto senza timore, in questa battaglia, tutto finirà come deve finire, con il trionfo degli uomini liberi.

18/5 Michele Santoro e Rai News 24 (Arduino Rossi)



Non credo nel giornalismo televisivo indipendente, ma almeno Michele Santoro era una voce contro un modo di fare giornalismo molto addomesticato.
Un fatto è certo, o meglio io continuo a esserne sicuro: Internet non è censurabile, lo si può limitare, si può intimorire chi osa contrastare il parere dei principi, ma mai sarà totalmente limitato, anche nelle peggiori tirannie.
Però Internet nel nostro Paese è sempre più uno strumento ancora per pochi, non tanto per il flusso di persone che le usano, ma per lo sfruttamento al minimo di questo strumento.
Potrebbe essere un mezzo per dare lavoro a molti, aiutare gli studi e la ricerca scientifica, i commerci, il turismo, ma in troppi non ne comprendono la portata e il peso.
Sono convinto che Internet, come qualcuno ha affermato, sia la seconda scoperta più importante per l'uomo dopo il fuoco: la maledizione della torre di Babele non c'è più, i popoli possono comunicare, nonostante le diverse lingue parlate.
Le culture del pianeta si possono finalmente confrontare, scambiare idee e scontrarsi, pure odiarsi, ma sempre verbalmente e virtualmente.
Così l'impero della televisione, che dominava sino a ieri le telecomunicazioni oggi è finito, per fortuna: ora le idee possono circolare e credo proprio che sarà impossibile a chiunque mettere in prigione i giornalisti, perché esprimono pensieri differenti da quelle del Principe dominante.

18/5 La trasmissione di Michele Santoro (Arduino Rossi)



Michele Santoro lascia la Rai, pure lavorando ancora per i programmi Rai.
Un comunicato di Viale Mazzini riferisce: ''…..deve essere implementato attraverso contratti applicativi che saranno messi a punto nei prossimi giorni, prevede la realizzazione di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati da Michele Santoro nei prossimi due anni”.
Sempre oggi pure RaiNews 24 pare che sia stata oscurata.
Qualche preoccupazione c'è, sapendo poi che in Italia la libertà di stampa e di opinione non è ai livelli massimi: siamo al 72esimo posto.
Per fortuna che hanno inserito la Turchia tra i Paesi europei, altrimenti saremmo l'ultima nazione in questo continente, almeno nella parte occidentale.

18/5 Protezione civile della Provincia di Bergamo


PROVINCIA DI BERGAMO
Via Torquato Tasso 8, 24121 BERGAMO
Tel. 035 387237- 035 387530 Fax. 035 219.880
http://www.provincia.bergamo.it e-mail: info@provincia.bergamo.it
UFFICIO STAMPA
Bergamo, 18 maggio 2010
COMUNICATO STAMPA
Al via la formazione di base per i volontari dell’antincendio boschivo: il servizio Protezione civile della Provincia di Bergamo, in collaborazione con Regione Lombardia e la Scuola Provinciale Antincendi della Provincia di Trento, ha organizzato uno specifico corso a partecipazione gratuita.
La formazione è indirizzata ai volontari che operano per le squadre AIB della Provincia, delle Comunità Montane e dei Parchi Regionali, ed è conforme agli standard della Scuola Superiore di Protezione Civile della Regione Lombardia.
Il corso, con la partecipazione di circa 70 persone, si terrà presso il Centro Operativo AIB del Corpo Forestale dello Stato di Curno venerdì 21 e sabato 22, mentre domenica 23 maggio si svolgerà l’esercitazione sui colli della Maresana di Bergamo in località Pighet.
“Si tratta di una iniziativa didattica che la Provincia di Bergamo ha voluto organizzare con l'obiettivo di potenziare le capacità operative dei volontari dell'antincendio boschivo” ha osservato l’assessore alla Protezione civile Fausto Carrara. “Abbiamo privilegiato i volontari bergamaschi in prima battuta e poi, essendoci ancora posti disponibili, l’iniziativa è stata estesa alle Province confinanti di Brescia e Lecco in quell’ottica di collaborazione tra enti che contraddistingue l’azione degli enti locali con competenze in materia di protezione civile”.
Il percorso formativo si propone di offrire ai volontari le conoscenze necessarie per le azioni di supporto allo spegnimento degli incendi: dall’organizzazione AIB in Lombardia alla sicurezza, dalle tipologie di incendio boschivi alle tecniche di contenimento e spegnimento; le prove pratiche e la simulazione di intervento completano l’offerta formativa per i volontari.
“Il corso si inserisce nell’ambito del progetto formativo che la Provincia di Bergamo ha voluto organizzare per offrire ai volontari di Protezione civile le conoscenze necessarie per affrontare i loro delicati compiti” ha concluso l’assessore Fausto Carrara. “Voglio ringraziare in primis il Corpo Forestale dello Stato per la disponibilità e collaborazione dimostrate nell’ospitare la sessione del corso: per i volontari è fondamentale essere a fianco di coloro i quali sono impegnati professionalmente sul fronte del fuoco. Ma anche la sinergia con Regione Lombardia e la Scuola Provinciale Antincendi della Provincia di Trento è stata ottima, un lavoro di squadra che sta portando a risultati positivi per la comunità bergamasca”.

18/5 Carte di credito elettroniche, catturati dei falsari (Paolo Rossi)



Gli Hacker entravano nelle banche dati di banche e finanziarie, mentre gli italiani sfruttavano le carte sul territorio nazionale.
Un comunicato dell’Arma specifica: "In Calabria e Roma sono stati scoperti i maggiori centri mentre a Milano, Brescia e Napoli le cellule operative".

Hacker russi e esperti informatici italiani si erano messi in società per clonare le carte di credito di acquirenti dei centri commerciali e di Internet:
Sono 23 gli arresti, eseguiti dai carabinieri di Roma: sono accusati di associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla contraffazione di carte di credito, accesso abusivo a sistema informatico, truffe online, ricettazione e falsificazione di documenti d'identità.