15 lug 2010

Dall’Acqua Nasce l’Anima


Comunicato Stampa Luogo: Sala Consiliare del Comune di BavenoPiazza D. Alighieri, 14 - Baveno (VB)Periodo: dal 17 al 25 luglio 2010Inaugurazione: sabato 17 luglio dalle 18,00Orari: Martedì - Domenica dalle 18 alle 22Info: T. 3285930092 info@camaver.comArtisti:Dalia Blauensteiner, Alejandro Capriles, Massimo Falsaci, Victoria Fontana, Isabelle Hosier, Jakub Jerabek, Emanuela Mezzadri, Urban Saxer, John Ligtenberg, Yari Ostovany, Rob Van Leeuwen.Curatori: Marcello Cazzaniga (Camaver Kunsthaus)Patrocini: Regione Piemonte, Provincia VCO, Distretto Turistico dei Laghi, Comune di Baveno, Camera di Commercio VCO.
Dall’Acqua Nasce l’Anima
L’acqua è uno degli elementi più intimamente legati all’uomo, alla sua storia al suo stesso essere e alla sua psicologia . Un elemento che fin dalla notte dei tempi è stato considerato magico e misterioso e dunque legato a infinite simbologie e culti religiosi.La città di Baveno trova un collegamento naturale con l’acqua essendo adagiata sulle sponde del lago Verbano o Lago Maggiore, specchiandosi nelle sue acque limpide , condividendone la bellezza il suo cambiare aspetto giorno dopo giorno ora dopo ora.
L’acqua sarà il mezzo per intraprendere un viaggio attraverso mondi altrimenti difficili da raggiungere e l’arte contemporanea sarà il traghettatore.Dall’acqua noi nasciamo ed essa rappresenta da sempre la fonte di purificazione e quindi di rinascita.
Immergersi nell’acqua ci catapulta in una dimensione particolare in cui tutto è distorto e ovattato: semplicemente diverso.
Ci si trova allora in una dimensione molto simile a quella dell’immaginazionee dei sogni, proprio da dove l’artista estrae immagini forti o ricche di simbolismo e che sappiano comunicare a un livello più profondo.
Inabissarsi in queste acque profonde che sono dentro di noi ci permette di varcare porte che si aprono nell’immaginifico permettendoci diplasmare un infinito numero di creature, pensieri, parole: arte.Secondo le numerose leggende le creature misteriose che popolavano le acque dell’antichità altro non erano che le nostre intime paure che oggi sono altrove e prendonoforme diverse ma che sono tutte riconducibili a ciò che non conosciamo o che è insondabile come in passato erano le profondità marine.
La nostra vita è stata spesso definita come la corrente di un fiume che scorre inesorabilmente senza mai fermarsi e così facendo ci arricchisce di esperienze e immagini nuove.L’artista a volte sembra essere sulla riva di questo fiume e quindi capace di carpire immagini e realtà che chi è nel mezzo dei flutti non riesce a percepire se non in maniera superficiale. L’ispirazione per l’artista è un po’ come l’acqua: una sostanza primordiale informe da cui tutte le forme possono nascere con infinite potenzialità che ancora non sono manifeste.L’acqua è tutto questo: è in grado di creare, purificare, dissolvere, cancellare, materializzare, donare la vita, guarire, ispirare saggezza, rendere immortali, essa è il primo specchio dell’uomo pensante, l’unico specchio che ci fornisce la capacità di vedere dentro le nostre emozioni.L’acqua ci piace, ci affascina e ci ispira perché essa rappresenta un po’ noi stessi con la nostra energia vitale; all’apparenza sempre la stessa ma sempre diversa goccia dopo goccia se analizzata in profondità.
L’acqua assomiglia all’anima dell’essere vivente, non ha principio e non ha fine, è differente e si presenta in innumerevoli forme.Con questa mostra ospitata a Bavenocompiremo un viaggio a bordo della “nave arte” verso luoghi lontani e misteriosi, ma semplicemente dentro di noi.La mostra rientra nel programma creato Antichi Palazzi creato da Camaver Kunsthaus

15/7 La logica che sta dietro la marea nera


La marea nera nel Golfo del Messico non è stato casuale: una grande potenza come gli Stati Uniti d'America non si può permettere di concedere licenze per la trivellazione in mare, in un'area così delicata, senza adeguati controlli e prevenzioni serie contro disastri.
Si vede che Obama è un puro, un idealista, ma con scarso senso pratico: per risolvere i problemi non bastano i proclami e la retorica propagandistica, ma servono idee chiare e progetti realizzabili altrimenti si fanno figuracce, come quelle del presidente statunitense.

15/7 La popolarità di Obama


Invece il presidente degli Usa Obama perde continuamente popolarità e nonostante il suo programma altamente ambizioso i fatti dimostrano che non bastano le buone intenzioni: il proverbio che dice “le strade dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni” pare più che mai veritiero.
Obama aveva promesso la pace e il rispetto dell'ambiente, oltre a una politica economica che avrebbe punito gli speculatori senza scrupoli della finanza statunitense, ma le parole non sono diventate fatti.

15/7 La marea nera nel Golfo del Messico e la pace nel mondo


Nel Golfo del Messico è stato posto un nuovo tappo, che dovrebbe risucchiare tutto, si spera, il petrolio che fuoriesce: bisogna attendere dalle 6 alle 48 ore per essere certi che l'operazione è andata bene.
Intanto la Bp continua a spendere miliardi per un disastro annunciato e solo una dura punizione verso la compagnia petrolifera darà la tranquillità a tutti per l'estrazione petrolifera in futuro.

15/7 La guerra e gli spinelli


Così abbiamo gli interventi militari delle forze occidentali a “difesa della civiltà” con morti e feriti per tutti.
Il finale di questa storia è però buffo: abbiamo i ragazzotti, anche quelli dell'inizio di questa tragica e comica “vicenda”, che scendono in piazza, dopo un buon spinello, per chiedere la.....pace.

15/7 Soldi e affari con le cosche


Il denaro sporco va alle cosche, che sfruttano pure le prostitute e le discariche clandestine, oltre a mettere le mani sugli appalti pubblici: si costruiscono edifici pubblici e non solo, che crollano alla prima scossa di terremoto, per una frana preannunciata, magari sulla testa dei nostri figli.
Parte di questi soldi poi finiscono nel traffico delle armi e foraggiano guerriglie e terroristi, in Afghanistan e in Colombia per esempio.

15/7 Droga e le guerre nel mondo


Non voglio fare la predica a nessuno: è solo una costatazione naturale e ovvia.
Quando qualcuno e sembrano tantissimi ormai, accettano di acquistare sostanze stupefacenti, arricchiscono i criminali da noi e all'estero.
Il mercato è abbastanza chiaro e ovvio: il ragazzotto figlio di papà si annoia e va con l'amico a divertirsi, questo gli fa provare la roba buona, che paga papà, più o meno consapevolmente.

15/7 Il crimine e le sue radici profonde


Bisogna chiedersi e valutare quanto il crimine ha messo radice nel tessuto sano della nostra economia, pure nella nostra società: la lotta contro la droga non è fatta solo di sequestri, ma di riconquista di spazi e di valori tra i giovani.
Il marcio del crimine non è solo nelle cosche, nei loro affari loschi o quasi puliti: sta in particolare dentro il nostro modo di vivere.

15/7 Mafia, finanza e politica


Ora bisogna trovare i collegamenti che hanno permesso a costoro di agire e di fare affari sporchi per anni, di reinvestire questo denaro: si parla già di politici compiacenti, ma pure di uomini d'affari senza scrupoli che cercano di guadagnare ad ogni costo, mettendosi a disposizione dei criminali, lavando il denaro sporco per un grande guadagno, anzi per una grande ricompensa.

15/7 Le cosche vanno al Nord


Si sa che la Ndrangheta non è l'organizzazione criminale più potente sul territorio, ce ne sono altre, come la mafia e i suoi sotto gruppi, le mafie dell'Est, la sacra corona unita, pugliese e le varie famiglie camorristiche, deboli perché divise e troppo rumorose con i loro omicidi, con le loro azioni eclatanti.
Invece è interessantissimo notare che a capo di queste cosche non ci sono giovani laureati, come ci si potrebbe immaginare in questa epoca, ma ancora vecchi pastori e montanari semianalfabeti, che mantengono usi e costumi arcaici.