Comunicato Stampa Luogo: Sala Consiliare del Comune di BavenoPiazza D. Alighieri, 14 - Baveno (VB)Periodo: dal 17 al 25 luglio 2010Inaugurazione: sabato 17 luglio dalle 18,00Orari: Martedì - Domenica dalle 18 alle 22Info: T. 3285930092 info@camaver.comArtisti:Dalia Blauensteiner, Alejandro Capriles, Massimo Falsaci, Victoria Fontana, Isabelle Hosier, Jakub Jerabek, Emanuela Mezzadri, Urban Saxer, John Ligtenberg, Yari Ostovany, Rob Van Leeuwen.Curatori: Marcello Cazzaniga (Camaver Kunsthaus)Patrocini: Regione Piemonte, Provincia VCO, Distretto Turistico dei Laghi, Comune di Baveno, Camera di Commercio VCO.
Dall’Acqua Nasce l’Anima
L’acqua è uno degli elementi più intimamente legati all’uomo, alla sua storia al suo stesso essere e alla sua psicologia . Un elemento che fin dalla notte dei tempi è stato considerato magico e misterioso e dunque legato a infinite simbologie e culti religiosi.La città di Baveno trova un collegamento naturale con l’acqua essendo adagiata sulle sponde del lago Verbano o Lago Maggiore, specchiandosi nelle sue acque limpide , condividendone la bellezza il suo cambiare aspetto giorno dopo giorno ora dopo ora.
L’acqua sarà il mezzo per intraprendere un viaggio attraverso mondi altrimenti difficili da raggiungere e l’arte contemporanea sarà il traghettatore.Dall’acqua noi nasciamo ed essa rappresenta da sempre la fonte di purificazione e quindi di rinascita.
Immergersi nell’acqua ci catapulta in una dimensione particolare in cui tutto è distorto e ovattato: semplicemente diverso.
Ci si trova allora in una dimensione molto simile a quella dell’immaginazionee dei sogni, proprio da dove l’artista estrae immagini forti o ricche di simbolismo e che sappiano comunicare a un livello più profondo.
Inabissarsi in queste acque profonde che sono dentro di noi ci permette di varcare porte che si aprono nell’immaginifico permettendoci diplasmare un infinito numero di creature, pensieri, parole: arte.Secondo le numerose leggende le creature misteriose che popolavano le acque dell’antichità altro non erano che le nostre intime paure che oggi sono altrove e prendonoforme diverse ma che sono tutte riconducibili a ciò che non conosciamo o che è insondabile come in passato erano le profondità marine.
La nostra vita è stata spesso definita come la corrente di un fiume che scorre inesorabilmente senza mai fermarsi e così facendo ci arricchisce di esperienze e immagini nuove.L’artista a volte sembra essere sulla riva di questo fiume e quindi capace di carpire immagini e realtà che chi è nel mezzo dei flutti non riesce a percepire se non in maniera superficiale. L’ispirazione per l’artista è un po’ come l’acqua: una sostanza primordiale informe da cui tutte le forme possono nascere con infinite potenzialità che ancora non sono manifeste.L’acqua è tutto questo: è in grado di creare, purificare, dissolvere, cancellare, materializzare, donare la vita, guarire, ispirare saggezza, rendere immortali, essa è il primo specchio dell’uomo pensante, l’unico specchio che ci fornisce la capacità di vedere dentro le nostre emozioni.L’acqua ci piace, ci affascina e ci ispira perché essa rappresenta un po’ noi stessi con la nostra energia vitale; all’apparenza sempre la stessa ma sempre diversa goccia dopo goccia se analizzata in profondità.
L’acqua assomiglia all’anima dell’essere vivente, non ha principio e non ha fine, è differente e si presenta in innumerevoli forme.Con questa mostra ospitata a Bavenocompiremo un viaggio a bordo della “nave arte” verso luoghi lontani e misteriosi, ma semplicemente dentro di noi.La mostra rientra nel programma creato Antichi Palazzi creato da Camaver Kunsthaus