20 set 2010

Per gli enti locali la revisione vale una conformità - Compensazione Iva over 15 mila euro

 



Compensazione Iva over 15 mila euro

Per gli enti locali la revisione vale una conformità

Visto di conformità ad hoc per gli enti locali. Per ottenere il via libera alla compensazione dei crediti Iva superiori ai 15 mila euro i comuni possono far sottoscrivere la propria dichiarazione dei redditi dall'organo di revisione (collegiale o singolo). Questa certificazione presuppone, infatti, gli stessi controlli e ha quindi la stessa valenza giuridica del visto di conformità.

Il chiarimento è arrivato con la risoluzione n. 90/E pubblicata oggi.

Una vigilanza vale l'altra

La vigilanza esercitata dal collegio dei revisori (o dal revisore singolo nei Comuni più piccoli), prescritta dall'articolo 234 del Testo unico degli enti locali, assicura la stessa funzione di garanzia – relativamente alla regolarità contabile e finanziaria dell'ente – che, per le società di capitali, è attribuita a revisori, società di revisione e collegio sindacale.

Conseguenza di tale equiparazione è la "sufficienza" della sottoscrizione della dichiarazione (proprio come avviene per i soggetti Ires) da parte dell'organo che, per l'ente locale, esercita la descritta revisione economico-finanziaria.

L'avallo della Corte dei Conti

L'interpretazione è – conclude l'Agenzia – confortata anche da un parere reso dalla Corte dei Conti (n. 305/2010 della sezione Lombardia), i cui giudici, seppur incidentalmente, hanno precisato che il collegio dei revisori ha il compito di "asseverare" i conti dell'ente locale presso cui esercitano la loro funzione. Proprio, cioè, quella garanzia di corrispondenza fra contabilità e risultati comunicati all'Amministrazione cui il Dl 78 del 2009 ha subordinato la possibilità di compensare i crediti Iva superiori a 15 mila euro.

Il testo della risoluzione n. 90/E è disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it. Inoltre, su FiscoOggi.it sarà pubblicato un articolo sul tema.



Agevolazione per investimenti in macchinari - La Tremonti-ter accoglie i misuratori fiscali

La Tremonti-ter entra nei registratori di cassa e accoglie anche gli investimenti per beni essenziali al loro funzionamento come, ad esempio, scanner per la lettura dei codici a barre o self scanning utilizzato autonomamente dai consumatori per individuare il prezzo di un prodotto. Senza questi accessori, infatti, i misuratori fiscali non potrebbero essere utilizzati. Inoltre, rientra nell'ambito degli investimenti agevolabili la creazione di impianti di riscaldamento e raffreddamento.

Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 91/E di oggi, specificando inoltre che alcuni beni sono agevolabili, anche se non rientrano nella divisione 28 della tabella Ateco 2007, a condizione che siano compresi nell'investimento complessivo.

È il caso di tubi, canali, quadri, cablaggi elettrici e relativo sistema di controllo, in quanto essenziali per gli impianti di condizionamento, purché questa circostanza sia riscontrabile in sede di accertamento.

Il beneficio previsto dal decreto legge n. 78/2009 consente di sottrarre dalla tassazione del reddito d'impresa un importo pari al 50% degli investimenti in nuovi macchinari e apparecchiature, effettuati dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2010.

Il testo della risoluzione n. 91/E è disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it. Inoltre, su FiscoOggi.it sarà pubblicato un articolo sul tema.

La Tremonti-ter accoglie i misuratori fiscali - La Tremonti-ter accoglie i misuratori fiscali

La Tremonti-ter entra nei registratori di cassa e accoglie anche gli investimenti per beni essenziali al loro funzionamento come, ad esempio, scanner per la lettura dei codici a barre o self scanning utilizzato autonomamente dai consumatori per individuare il prezzo di un prodotto. Senza questi accessori, infatti, i misuratori fiscali non potrebbero essere utilizzati. Inoltre, rientra nell'ambito degli investimenti agevolabili la creazione di impianti di riscaldamento e raffreddamento.

Lo ha chiarito l'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 91/E di oggi, specificando inoltre che alcuni beni sono agevolabili, anche se non rientrano nella divisione 28 della tabella Ateco 2007, a condizione che siano compresi nell'investimento complessivo.

È il caso di tubi, canali, quadri, cablaggi elettrici e relativo sistema di controllo, in quanto essenziali per gli impianti di condizionamento, purché questa circostanza sia riscontrabile in sede di accertamento.

Il beneficio previsto dal decreto legge n. 78/2009 consente di sottrarre dalla tassazione del reddito d'impresa un importo pari al 50% degli investimenti in nuovi macchinari e apparecchiature, effettuati dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2010.

Il testo della risoluzione n. 91/E è disponibile sul sito www.agenziaentrate.gov.it. Inoltre, su FiscoOggi.it sarà pubblicato un articolo sul tema.

Ancona - SEQUESTRATE 63 TONNELLATE DI PASTA

 EQUESTRATE 63 TONNELLATE DI PASTA

I funzionari dell'Ufficio delle Dogane di Ancona, con la collaborazione della Guardia di Finanza, hanno sequestrato 63 tonnellate di pasta trasportata su tre rimorchi provenienti dalla Grecia e destinati nel Nord Italia.

La pasta, evidentemente prodotta all'estero, riportava sulle confezioni la scritta "Made in Italy" ovvero segni e scritte fallaci tali da indurre il consumatore a ritenere la merce di origine italiana.

Emilia Romagna - OPERAZIONE ROMAGNA”: SEQUESTRATI CONTI

CONTI  CORRENTI BANCARI, POLIZZE ASSICURATIVE E IMMOBILI PER OLTRE 4 MILIONI DI EURO
Nell’ambito dell’operazione denominata “Romagna”, che tra il 2008 e il 2009 ha portato alla scoperta di una maxi frode “carosello” per oltre 4 milioni di euro e ha visto coinvolte 33 persone, sono stati sottoposti a sequestro preventivo beni immobili, conti correnti, assegni, titoli e polizze assicurative sulla vita, intestati ad alcuni degli indagati.

L’indagine, svolta dall’Ufficio delle Dogane di Forlì e dalle Fiamme Gialle di Cesena, è iniziata nel 2006 a seguito di un controllo in materia di accise effettuato nei confronti di un’impresa operante nel settore della grande distribuzione di bevande, che aveva utilizzato documentazione doganale falsificata per esportazioni di birra mai realizzate, al fine di ricavarne indebiti e ingenti rimborsi d’imposta.

L’attività investigativa, che ha interessato numerose società nazionali, ha accertato il coinvolgimento di amministratori e responsabili di aree commerciali di aziende operanti nel settore della grande distribuzione.

L’analisi dei flussi finanziari della frode fiscale, realizzata mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 200 milioni di euro di imponibile, con relativa evasione per circa 43 milioni di IVA e oltre 2 milioni di accise, ha permesso di ricostruire i rapporti tra le società “cartiere” italiane ed estere.

Parte dei sequestri del patrimonio immobiliare è stata effettuata a seguito di accertamenti presso le conservatorie immobiliari.

Dalle contestuali attività di verifica fiscale sono scaturite le contestazioni per le violazioni amministrative e fiscali alle società “cartiere”  e a quelle reali, di notevoli dimensioni, coinvolte nella frode, al fine di segnalare all’Agenzia delle Entrate e agli Uffici delle Dogane competenti quanto evaso per il successivo recupero a tassazione.

Bergamo Provincia - Domenica 19 settembre 2010, in occasione della giornata dell’apertura generale della stagione venatoria, il Corpo di Polizia Provinciale ha predisposto i consueti servizi di prevenzione e di controllo sin dalle prime ore dell’alba, coordinando anche le attività delle vigilanza venatoria volontaria della Provincia e in sinergia con quella delle Associazioni venatorie.


Domenica 19 settembre 2010, in occasione della giornata dell’apertura generale della stagione venatoria, il Corpo di Polizia Provinciale ha predisposto i consueti servizi di prevenzione e di controllo sin dalle prime ore dell’alba, coordinando anche le attività delle vigilanza venatoria volontaria della Provincia e in sinergia con quella delle Associazioni venatorie.



Le attività svolte nella giornata inaugurale della stagione seguono quelle effettuate nelle scorse settimane, anche in orario notturno, per prevenire forme di bracconaggio alla fauna: nello specifico sono stati eseguiti 147 controlli e accertati 7 illeciti amministrativi per:



Aver mantenuto distanze da immobili inferiori a quanto previsto,



Mancata annotazione del capo sul tesserino venatorio,



Uso di richiami con anelli difformi,



Inoltre è stato accertato un illecito penale per l’uso di munizionamento del calibro non consentito.







“L’azione di prevenzione del Corpo di Polizia Provinciale è stata organizzata sul territorio per tutelare la fauna e l’ambiente, che costituiscono un patrimonio importante per la terra bergamasca – spiega l’assessore alla Polizia Provinciale Fausto Carrara -. L’attività di controllo del Nucleo Ittico Venatorio del Corpo di Polizia Provinciale, volta a prevenire forme di bracconaggio della fauna, è condotta in stretto rapporto con i Comprensori alpini, gli Ambiti territoriali di caccia e le Associazioni venatorie, e si somma ad altre azioni importanti quali i censimenti della fauna o il soccorso alla stessa”.



Il presidente della Provincia Ettore Pirovano ha espresso la sua soddisfazione per la giornata di apertura: “I cacciatori hanno preso parte con passione all’inizio della stagione venatoria. Desidero salutare ciascuno di loro porgendo i miei migliori auguri per una stagione ricca di soddisfazioni”.

19 set 2010

Un Democristiano già fu, ora tocca a lui, a Nichi Vendola

Alla domanda da parte delle Jene se "Un gay può diventare Presidente del Consiglio?"

Nichi Vendola risponde: "Lo è già stato. Il nome non lo dirò neanche sotto tortura, ma sul partito concede una indicazione: Democristiano".

Così Vendola svela un segreto che anni fa si diceva a bassa voce per più di un leader della Dc: anzi si affermava, si urlava che nella Democrazia Cristiana ci fossero tanti ...culattoni.

Così avremo il nostro presidente del consiglio gay?

Non c'è nulla di strano, li abbiamo avuti anche in passato e i comunisti urlavano nelle strade i nomi di costoro con l'insulto pederasta.

Poi abbiamo avuto dei sovrani gay, basta ricordare Enrico III re dei francesi alla fine del XVI secolo, in piena guerra di religione: sì, però costui si macchiò di un massacro, la strage di San Bartolomeo, non fece onore ai gay.

Democristiani ed Enrico III furono i nobili predecessori, ora non ci rimane che attendere Nichi Vendola.

Gay for president? Vendola ci prova

Alla domanda da parte delle Jene se "Un gay può diventare Presidente del Consiglio?"

Nichi Vendola risponde: "Lo è già stato. Il nome non lo dirò neanche sotto tortura, ma sul partito concede una indicazione: Democristiano".

Così Vendola svela un segreto che anni fa si diceva a bassa voce per più di un leader della Dc: anzi si affermava, si urlava che nella Democrazia Cristiana ci fossero tanti ...culattoni.

Così avremo il nostro presidente del consiglio gay?

Non c'è nulla di strano, li abbiamo avuti anche in passato e i comunisti urlavano nelle strade i nomi di costoro con l'insulto pederasta.

Poi abbiamo avuto dei sovrani gay, basta ricordare Enrico III re dei francesi alla fine del XVI secolo, in piena guerra di religione: sì, però costui si macchiò di un massacro, la strage di San Bartolomeo, non fece onore ai gay.

Democristiani ed Enrico III furono i nobili predecessori, ora non ci rimane che attendere Nichi Vendola.

Democristiani e Gay con Nichi Vendola

Alla domanda da parte delle Jene se "Un gay può diventare Presidente del Consiglio?"

Nichi Vendola risponde: "Lo è già stato. Il nome non lo dirò neanche sotto tortura, ma sul partito concede una indicazione: Democristiano".

Così Vendola svela un segreto che anni fa si diceva a bassa voce per più di un leader della Dc: anzi si affermava, si urlava che nella Democrazia Cristiana ci fossero tanti ...culattoni.

Così avremo il nostro presidente del consiglio gay?

Non c'è nulla di strano, li abbiamo avuti anche in passato e i comunisti urlavano nelle strade i nomi di costoro con l'insulto pederasta.

Poi abbiamo avuto dei sovrani gay, basta ricordare Enrico III re dei francesi alla fine del XVI secolo, in piena guerra di religione: sì, però costui si macchiò di un massacro, la strage di San Bartolomeo, non fece onore ai gay.

Democristiani ed Enrico III furono i nobili predecessori, ora non ci rimane che attendere Nichi Vendola.

Le Jene, Nichi Vendola e un leader gay

Alla domanda da parte delle Jene se "Un gay può diventare Presidente del Consiglio?"

Nichi Vendola risponde: "Lo è già stato. Il nome non lo dirò neanche sotto tortura, ma sul partito concede una indicazione: Democristiano".

Così Vendola svela un segreto che anni fa si diceva a bassa voce per più di un leader della Dc: anzi si affermava, si urlava che nella Democrazia Cristiana ci fossero tanti ...culattoni.

Così avremo il nostro presidente del consiglio gay?

Non c'è nulla di strano, li abbiamo avuti anche in passato e i comunisti urlavano nelle strade i nomi di costoro con l'insulto pederasta.

Poi abbiamo avuto dei sovrani gay, basta ricordare Enrico III re dei francesi alla fine del XVI secolo, in piena guerra di religione: sì, però costui si macchiò di un massacro, la strage di San Bartolomeo, non fece onore ai gay.

Democristiani ed Enrico III furono i nobili predecessori, ora non ci rimane che attendere Nichi Vendola.