24 set 2010

Bergamo, provincia - Fattorie didattiche a porte aperte

PROVINCIA DI BERGAMO

Via Torquato Tasso 8, 24121 BERGAMO

Tel. 035 387237- 035 387530 Fax. 035 387.241

http://www.provincia.bergamo.it e-mail: info@provincia.bergamo.it

UFFICIO STAMPA



Bergamo, 23 settembre 2010



Domenica 26 settembre le fattorie didattiche della regione Lombardia si ripresentano a "porte aperte" per la 7ma edizione di un'iniziativa che raccoglie il gradimento dei cittadini: una giornata in campagna all'insegna dell'accoglienza, del rilassamento, del contatto e della riscoperta dell'agricoltura/natura.

Bergamo non poteva mancare considerato l'elevata percentuale di fattorie didattiche presenti sul territorio: delle 167 fattorie regionali 42 sono infatti bergamasche.

"Un segno dell'eccellenza del nostro territorio, vero e proprio fiore all'occhiello di una scelta che coniuga agricoltura e cultura", – afferma l'assessore all'agricoltura della Provincia Enrico Piccinelli. – "Un'opportunità per grandi e bambini di immedesimarsi per un giorno nella figura dell'agricoltore, di assaporare i ritmi scanditi dalla natura, di cogliere le sfumature della stagione, di percepire i tanti odori della terra e del lavoro. Una giornata per riconciliarsi con se stessi e per avvicinarsi a una realtà produttiva basilare per l'economia del Paese.

"Fattorie didattiche a porte aperte" si caratterizza sia per l'offerta di servizi ai visitatori nelle forme dell'agriturismo che nell'offerta didattica in cui la visita guidata e integrata da un percorso sensoriale si accompagna alla possibilità di fare il formaggio, di accarezzare una capretta, di pigiare l'uva o qualsiasi altra attività accessibile al pubblico e caratterizzante la fattoria didattica visitata.  

La scuola e la mensa di Adro e la carne di porco

  1. Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.

    l'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.

    E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.

    Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.

    Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.

    Parlano per esperienza?

Alla mensa scolastica di Adro niente menù islamico

Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.

l'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.

E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.

Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.

Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.

Parlano per esperienza?

Lo scemo del villaggio globale e la sua totale incapacità a ragionare senza insulti gratuiti

Dopo la pubblicazione dell'articolo sulla scuola di Adro lo scemo del villaggio globale ha colpito ancora, con un insulto degno della sua intelligenza.


Noi riproponiamo l'articolo qui sotto e consigliamo all'aristocratico cretino di farsi una bella sbronza, notando una sua grande  conoscenza di vino.
Barbera o Bonarda? Di che annata?


L'articolo insultato è qui riproposto:

Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.

l'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.



E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.

Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.


Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.


Parlano per esperienza?

Cosa si mangia nella mensa scolastica di Adro?

Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.
l'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.
E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.
Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.
Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.
Parlano per esperienza?

di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica



Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.
l'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.
E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.
Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.
Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.
Parlano per esperienza?

Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.

Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.
l'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.
E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.
Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.
Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.
Parlano per esperienza?

Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati....

Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.
l'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.
E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.
Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.
Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.
Parlano per esperienza?

L'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti

Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.
L'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.
E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.
Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.
Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.
Parlano per esperienza?

Adro e il menù islamico

Ora i pennivendoli nazionali si scagliano contro il povero comune bresciano di Adro per il menù dei ragazzi delle scuole.
l'Ucoii, l'unione comunità islamiche protestano e i patetici “giornalisti” periodici nazionali, pagati da noi si strappano le vesti: ''Gli alunni musulmani della scuola intitolata a Miglio di Adro sono discriminati.........che, di fatto, discrimina gli alunni di religione musulmana perché impone che chi vuole il menù alternativo senza carne di maiale deve portare una prescrizione medica''.
E' terribile! Come è possibile uno scandalo simile.
Certamente i cristiani, i non mussulmani ogni tanto vengono bruciati vivi nei paesi islamici, capita pure che i convertiti ad altre fedi si devono dare alla clandestinità, pure in Italia.
Tutto questo ai cari dipendenti statali di La Repubblica non interessa: costoro, che lavorano grazie alle sovvenzioni pubbliche con i nostri soldi di contribuenti, si scandalizzano per la carne di porco in più e in meno.
Parlano per esperienza?