2 ott 2010

Provincia di Bergamo - L’Esercito ad Alta Quota con la Provincia


Dall’ “Alta Quota” di Courmayeur, il Centro Sportivo Esercito-Sezione Sport Invernali scende al polo fieristico per condividere tre giornate con appassionati, amanti e curiosi della montagna e dello sport invernale.

“È un onore per Bergamo ospitare una rappresentativa dell’esercito italiano nella sua componente dedita agli sport invernali - sostiene con soddisfazione l’assessore alla Protezione Civile, Attività Giovanili e Politiche Montane, Fausto Carrara - il nostro esercito è conosciuto nel mondo sia per la sua capacità di dedizione nei confronti delle popolazioni che vivono la tragedia di eventi catastrofici di qualsivoglia natura e per il suo costante impegno volto al presidio del territorio sia per i suoi atleti di caratura mondiale che da anni regalano soddisfazioni ai tifosi italiani.
La storia delle imprese sportive, alcune a buon titolo eroiche, realizzate da atleti ed istruttori dell’esercito italiano riempie intere pagine come è possibile scoprire dal sito www.sportmilitarealpino.it.



“Sono oltre settanta anni di impegno, di fatiche, di successi e di lealtà sportiva – sottolinea il Col. Marco Mosso da Courmayeur - Il Reparto Attività Sportive inquadra la Sezione Sport Invernali del Centro Sportivo dell’ Esercito, la Sezione Sci Alpinistica ed il Gruppo Militare di Alta Montagna. Delle nostre squadre fanno parte i migliori atleti azzurri degli sport invernali, protagonisti di tanti successi nelle principali competizioni nazionali ed internazionali, ultima e prestigiosa la vittoria ad opera di Giuliano Razzoli della Medaglia d’Oro nello slalom speciale ai Giochi Olimpici Invernali di Vancouver 2010.

Ad “Alta Quota” l’esercito sarà presente in uno spazio all’interno dello stand in cui adulti e bambini avranno la possibilità di cimentarsi in una prova di una delle due discipline del biathlon, vale a dire il tiro al poligono.

Presso lo stand della Provincia sarà inoltre possibile visionare il materiale e l’attrezzatura necessari all’espletamento dell’attività sportiva e divertirsi a testare le proprie conoscenze sul mondo e sulla storia degli sport invernali grazie a un inusuale misuratore, lo “sciometro”.

Bergamo - Comunità montane: paesaggi e turismo per tuttiBergamo



“Le cinque Comunità Montane della provincia di Bergamo, vale a dire Valle Seriana, Valle Brembana, Valle Imagna, Valle di Scalve e dei Laghi Bergamaschi, hanno veramente tanto da dire e da dare – sottolinea l’Assessore Giorgio Bonassoli - Dai paesaggi alle attività umane una ricchezza e uno spessore di valori spesso silenziosi ma densi di significati”.
In Valle Imagna il Concerto della Banda del Silvì è ormai tradizione e oltre ad accompagnare l’apertura della fiera venerdì 1 ottobre e ne anticiperà la chiusura domenica 3 ottobre; una proposta musicale diversa da apprezzare sdraiati sul lettino da massaggio collocato nello stand per ricordare che la Valle Imagna grazie alle sue terme offre anche ampie e gradevoli possibilità di benessere.

La Valle Brembana accoglie i visitatori con una simpatica mascotte, la capra orobica dal cui latte si ricava l’ottimo formaggio che fa della Valle un vero fiore all’occhiello nella produzione di formaggi tipici.

Per la Valle Seriana “Alta Quota” sarà l’occasione per promuovere il progetto PROMOSERIO, dedicato allo sviluppo del turismo delle Orobie. Un piano di lavoro voluto per valorizzarne le differenti tipologie turistiche: dai comprensori sciistici alle chiese e ai musei, dai parchi regionali e locali ai chilometri di sentieri.



Anche la Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi coniuga natura e cultura pescando nella storia del territorio con tutta una serie di eventi e manifestazioni, come i due open day a cadenza semestrale, aprile e ottobre (il prossimo in data 16 e 17 ottobre), tra arte, gastronomia e cultura.

La Valle di Scalve propone natura di variegata bellezza tra cascate di ghiaccio e sentieri avvolti in una flora di squisita magnificenza.

Castagnata sotto la neve nello stand della provincia!
Infine per apprezzare l’atmosfera di momenti della vita e della tradizione di montagna domenica 3 ottobre alle 16,30 si terrà, nello stand della Provincia, una castagnata con vin brulè sotto una piacevole e inaspettata nevicata.



Osama Bin Laden e si rinnova con il suo nuovo messaggio

Osama Bin Laden ora mostra il suo volto.....migliore, fa l'ecologista e difende i più poveri, naturalmente tra i mussulmani e basta: “.....i cambiamenti climatici e la calamità che ne conseguono sono tali che non possiamo solo inviare aiuti immediati ma dobbiamo fare qualcosa in più......Dobbiamo creare un'organizzazione di aiuti che si occupi solo di questo settore la quale possa acquisire esperienze e conoscenze necessarie a metterla in condizione di intervenire con successo nelle tragedie di questo tipo..........che questo ente abbia grosse responsabilità e grandi doveri, deve ad esempio condurre uno studio su tutti i complessi residenziali presenti sui letti dei fiumi e delle valli nei Paesi islamici che sono la causa di molte tragedie, come ad esempio dell'inondazione che ha colpito in passato la città saudita di Geddah. La causa di questa tragedia sta nel fatto che nel corso della sua espansione, quartieri della città sono stati costruiti sui letti dei fiumi”.

Il super terrorista di al Qaeda diventa......buono: vuole aiutare e vuole creare un'organizzazione umanitaria, poi minaccia l'Unione Europea.
Quindi nessuna pietà per i nemici e “tenerezze” per i fedeli dell'Islam.
Bin Laden ha così tanti soldi da poter fare il filantropo?
Chi lo appoggia e chi lo finanzia?
Esiste ancora? E' morto e vive solo virtualmente?
Comunque è certo che il signore, se non esistesse, lo avrebbero ….creato come i personaggi dei cartoni-animati, al computer: assomiglia ai briganti, narrati in “Mille e una Notte”.
Vive in una grotta, è cattivo, anzi è feroce, ma mostra anche un volto ipocrita da buono: è pure ricchissimo, probabilmente nella sua grotta ci sono immensi tesori, da fiaba.
Inoltre è introvabile ed è più scaltro del diavolo: non lo si riesce a catturare, nonostante le ricerche fatte con tutti i mezzi possibili.
Se noi usiamo Internet, per ogni sciocchezza in anonimato, ci individuano sempre, se hanno voglia, mentre i migliori esperti mondiali di Internet nulla possono contro il solito terrorista che invia i messaggi di Bin.
Le taglie per milionari futuri non convincono nessun suo fedelissimo a conquistare in terra un pezzetto di paradiso: mai i satelliti hanno scoperto il suo nascondiglio sotterraneo o gli aerei lo hanno individuato in qualche angolo dell'Afghanistan.
Non voglio assolutamente sostenere che Bin Laden sia un'invenzione dei servizi segreti statunitensi, ma che qualcuno abbia interesse a renderlo imprendibile per fini politici ed economici forse è fin troppo chiaro.
Da anni la caccia al super terrorista non ha dato frutti: pure i mafiosi vengono catturati, ma lui resta imprendibile.
La paura che genera sulla popolazione mondiale è grande: per lui, questo brigante chiuso in una grotta, la politica estera dell'Occidente ha mutato corso.
Si vede che non hanno avuto bisogno di creare il personaggio, esisteva già, anzi ne esistono diversi: oso dire che sono individui folcloristici per i turisti in cerca di esperienze forti e pittoresche.
C'è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda, poi si sa che i poteri laici e religiosi nel mondo islamico sono uniti, che l'economia da loro è sempre stata in buoni rapporti con l'Occidente, che ha sempre avuto grandi vantaggi da questi commerci.
Gli esempi storici sono noti: La Repubblica di Venezia, i francesi nel Seicento e gli inglesi del XIX secolo trafficarono con gli arabi e con i turchi.
Spesso gli affari e la diplomazia erano ambigui, con mille compromessi e giochi sporchi.
Oggi non è più così?
Io, quando penso a Ben Laden, mi rammento di “Alì Babà e i quaranta ladroni”.
C'è qualcosa di progettato e gestito come in un vecchio e brutto film in tutto questo?

Al Qaeda diventa filantropa





Osama Bin Laden ora mostra il suo volto.....migliore, fa l'ecologista e difende i più poveri, naturalmente tra i mussulmani e basta: “.....i cambiamenti climatici e la calamità che ne conseguono sono tali che non possiamo solo inviare aiuti immediati ma dobbiamo fare qualcosa in più......Dobbiamo creare un'organizzazione di aiuti che si occupi solo di questo settore la quale possa acquisire esperienze e conoscenze necessarie a metterla in condizione di intervenire con successo nelle tragedie di questo tipo..........che questo ente abbia grosse responsabilità e grandi doveri, deve ad esempio condurre uno studio su tutti i complessi residenziali presenti sui letti dei fiumi e delle valli nei Paesi islamici che sono la causa di molte tragedie, come ad esempio dell'inondazione che ha colpito in passato la città saudita di Geddah. La causa di questa tragedia sta nel fatto che nel corso della sua espansione, quartieri della città sono stati costruiti sui letti dei fiumi”.
Il super terrorista di al Qaeda diventa......buono: vuole aiutare e vuole creare un'organizzazione umanitaria, poi minaccia l'Unione Europea.
Quindi nessuna pietà per i nemici e “tenerezze” per i fedeli dell'Islam.
Bin Laden ha così tanti soldi da poter fare il filantropo?
Chi lo appoggia e chi lo finanzia?
Esiste ancora? E' morto e vive solo virtualmente?
Comunque è certo che il signore, se non esistesse, lo avrebbero ….creato come i personaggi dei cartoni-animati, al computer: assomiglia ai briganti, narrati in “Mille e una Notte”.
Vive in una grotta, è cattivo, anzi è feroce, ma mostra anche un volto ipocrita da buono: è pure ricchissimo, probabilmente nella sua grotta ci sono immensi tesori, da fiaba.
Inoltre è introvabile ed è più scaltro del diavolo: non lo si riesce a catturare, nonostante le ricerche fatte con tutti i mezzi possibili.
Se noi usiamo Internet, per ogni sciocchezza in anonimato, ci individuano sempre, se hanno voglia, mentre i migliori esperti mondiali di Internet nulla possono contro il solito terrorista che invia i messaggi di Bin.
Le taglie per milionari futuri non convincono nessun suo fedelissimo a conquistare in terra un pezzetto di paradiso: mai i satelliti hanno scoperto il suo nascondiglio sotterraneo o gli aerei lo hanno individuato in qualche angolo dell'Afghanistan.
Non voglio assolutamente sostenere che Bin Laden sia un'invenzione dei servizi segreti statunitensi, ma che qualcuno abbia interesse a renderlo imprendibile per fini politici ed economici forse è fin troppo chiaro.
Da anni la caccia al super terrorista non ha dato frutti: pure i mafiosi vengono catturati, ma lui resta imprendibile.
La paura che genera sulla popolazione mondiale è grande: per lui, questo brigante chiuso in una grotta, la politica estera dell'Occidente ha mutato corso.
Si vede che non hanno avuto bisogno di creare il personaggio, esisteva già, anzi ne esistono diversi: oso dire che sono individui folcloristici per i turisti in cerca di esperienze forti e pittoresche.
C'è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda, poi si sa che i poteri laici e religiosi nel mondo islamico sono uniti, che l'economia da loro è sempre stata in buoni rapporti con l'Occidente, che ha sempre avuto grandi vantaggi da questi commerci.
Gli esempi storici sono noti: La Repubblica di Venezia, i francesi nel Seicento e gli inglesi del XIX secolo trafficarono con gli arabi e con i turchi.
Spesso gli affari e la diplomazia erano ambigui, con mille compromessi e giochi sporchi.
Oggi non è più così?
Io, quando penso a Ben Laden, mi rammento di “Alì Babà e i quaranta ladroni”.
C'è qualcosa di progettato e gestito come in un vecchio e brutto film in tutto questo?

Il super terrorista Ben Laden fa l'ecologista






Osama Bin Laden ora mostra il suo volto.....migliore, fa l'ecologista e difende i più poveri, naturalmente tra i mussulmani e basta: “.....i cambiamenti climatici e la calamità che ne conseguono sono tali che non possiamo solo inviare aiuti immediati ma dobbiamo fare qualcosa in più......Dobbiamo creare un'organizzazione di aiuti che si occupi solo di questo settore la quale possa acquisire esperienze e conoscenze necessarie a metterla in condizione di intervenire con successo nelle tragedie di questo tipo..........che questo ente abbia grosse responsabilità e grandi doveri, deve ad esempio condurre uno studio su tutti i complessi residenziali presenti sui letti dei fiumi e delle valli nei Paesi islamici che sono la causa di molte tragedie, come ad esempio dell'inondazione che ha colpito in passato la città saudita di Geddah. La causa di questa tragedia sta nel fatto che nel corso della sua espansione, quartieri della città sono stati costruiti sui letti dei fiumi”.
Il super terrorista di al Qaeda diventa......buono: vuole aiutare e vuole creare un'organizzazione umanitaria, poi minaccia l'Unione Europea.
Quindi nessuna pietà per i nemici e “tenerezze” per i fedeli dell'Islam.
Bin Laden ha così tanti soldi da poter fare il filantropo?
Chi lo appoggia e chi lo finanzia?
Esiste ancora? E' morto e vive solo virtualmente?
Comunque è certo che il signore, se non esistesse, lo avrebbero ….creato come i personaggi dei cartoni-animati, al computer: assomiglia ai briganti, narrati in “Mille e una Notte”.
Vive in una grotta, è cattivo, anzi è feroce, ma mostra anche un volto ipocrita da buono: è pure ricchissimo, probabilmente nella sua grotta ci sono immensi tesori, da fiaba.
Inoltre è introvabile ed è più scaltro del diavolo: non lo si riesce a catturare, nonostante le ricerche fatte con tutti i mezzi possibili.
Se noi usiamo Internet, per ogni sciocchezza in anonimato, ci individuano sempre, se hanno voglia, mentre i migliori esperti mondiali di Internet nulla possono contro il solito terrorista che invia i messaggi di Bin.
Le taglie per milionari futuri non convincono nessun suo fedelissimo a conquistare in terra un pezzetto di paradiso: mai i satelliti hanno scoperto il suo nascondiglio sotterraneo o gli aerei lo hanno individuato in qualche angolo dell'Afghanistan.
Non voglio assolutamente sostenere che Bin Laden sia un'invenzione dei servizi segreti statunitensi, ma che qualcuno abbia interesse a renderlo imprendibile per fini politici ed economici forse è fin troppo chiaro.
Da anni la caccia al super terrorista non ha dato frutti: pure i mafiosi vengono catturati, ma lui resta imprendibile.
La paura che genera sulla popolazione mondiale è grande: per lui, questo brigante chiuso in una grotta, la politica estera dell'Occidente ha mutato corso.
Si vede che non hanno avuto bisogno di creare il personaggio, esisteva già, anzi ne esistono diversi: oso dire che sono individui folcloristici per i turisti in cerca di esperienze forti e pittoresche.
C'è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda, poi si sa che i poteri laici e religiosi nel mondo islamico sono uniti, che l'economia da loro è sempre stata in buoni rapporti con l'Occidente, che ha sempre avuto grandi vantaggi da questi commerci.
Gli esempi storici sono noti: La Repubblica di Venezia, i francesi nel Seicento e gli inglesi del XIX secolo trafficarono con gli arabi e con i turchi.
Spesso gli affari e la diplomazia erano ambigui, con mille compromessi e giochi sporchi.
Oggi non è più così?
Io, quando penso a Ben Laden, mi rammento di “Alì Babà e i quaranta ladroni”.
C'è qualcosa di progettato e gestito come in un vecchio e brutto film in tutto questo?

Il terrore contro l'Ue del nuovo Ben Laden





Osama Bin Laden ora mostra il suo volto.....migliore, fa l'ecologista e difende i più poveri, naturalmente tra i mussulmani e basta: “.....i cambiamenti climatici e la calamità che ne conseguono sono tali che non possiamo solo inviare aiuti immediati ma dobbiamo fare qualcosa in più......Dobbiamo creare un'organizzazione di aiuti che si occupi solo di questo settore la quale possa acquisire esperienze e conoscenze necessarie a metterla in condizione di intervenire con successo nelle tragedie di questo tipo..........che questo ente abbia grosse responsabilità e grandi doveri, deve ad esempio condurre uno studio su tutti i complessi residenziali presenti sui letti dei fiumi e delle valli nei Paesi islamici che sono la causa di molte tragedie, come ad esempio dell'inondazione che ha colpito in passato la città saudita di Geddah. La causa di questa tragedia sta nel fatto che nel corso della sua espansione, quartieri della città sono stati costruiti sui letti dei fiumi”.
Il super terrorista di al Qaeda diventa......buono: vuole aiutare e vuole creare un'organizzazione umanitaria, poi minaccia l'Unione Europea.
Quindi nessuna pietà per i nemici e “tenerezze” per i fedeli dell'Islam.
Bin Laden ha così tanti soldi da poter fare il filantropo?
Chi lo appoggia e chi lo finanzia?
Esiste ancora? E' morto e vive solo virtualmente?
Comunque è certo che il signore, se non esistesse, lo avrebbero ….creato come i personaggi dei cartoni-animati, al computer: assomiglia ai briganti, narrati in “Mille e una Notte”.
Vive in una grotta, è cattivo, anzi è feroce, ma mostra anche un volto ipocrita da buono: è pure ricchissimo, probabilmente nella sua grotta ci sono immensi tesori, da fiaba.
Inoltre è introvabile ed è più scaltro del diavolo: non lo si riesce a catturare, nonostante le ricerche fatte con tutti i mezzi possibili.
Se noi usiamo Internet, per ogni sciocchezza in anonimato, ci individuano sempre, se hanno voglia, mentre i migliori esperti mondiali di Internet nulla possono contro il solito terrorista che invia i messaggi di Bin.
Le taglie per milionari futuri non convincono nessun suo fedelissimo a conquistare in terra un pezzetto di paradiso: mai i satelliti hanno scoperto il suo nascondiglio sotterraneo o gli aerei lo hanno individuato in qualche angolo dell'Afghanistan.
Non voglio assolutamente sostenere che Bin Laden sia un'invenzione dei servizi segreti statunitensi, ma che qualcuno abbia interesse a renderlo imprendibile per fini politici ed economici forse è fin troppo chiaro.
Da anni la caccia al super terrorista non ha dato frutti: pure i mafiosi vengono catturati, ma lui resta imprendibile.
La paura che genera sulla popolazione mondiale è grande: per lui, questo brigante chiuso in una grotta, la politica estera dell'Occidente ha mutato corso.
Si vede che non hanno avuto bisogno di creare il personaggio, esisteva già, anzi ne esistono diversi: oso dire che sono individui folcloristici per i turisti in cerca di esperienze forti e pittoresche.
C'è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda, poi si sa che i poteri laici e religiosi nel mondo islamico sono uniti, che l'economia da loro è sempre stata in buoni rapporti con l'Occidente, che ha sempre avuto grandi vantaggi da questi commerci.
Gli esempi storici sono noti: La Repubblica di Venezia, i francesi nel Seicento e gli inglesi del XIX secolo trafficarono con gli arabi e con i turchi.
Spesso gli affari e la diplomazia erano ambigui, con mille compromessi e giochi sporchi.
Oggi non è più così?
Io, quando penso a Ben Laden, mi rammento di “Alì Babà e i quaranta ladroni”.
C'è qualcosa di progettato e gestito come in un vecchio e brutto film in tutto questo?

Da anni la caccia al super terrorista non ha dato frutti: pure i mafiosi vengono catturati, ma lui resta imprendibile.


La paura che genera sulla popolazione mondiale è grande: per lui, questo brigante chiuso in una grotta, la politica estera dell'Occidente ha mutato corso.

Si vede che non hanno avuto bisogno di creare il personaggio, esisteva già, anzi ne esistono diversi: oso dire che sono individui folcloristici per i turisti in cerca di esperienze forti e pittoresche.

C'è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda, poi si sa che i poteri laici e religiosi nel mondo islamico sono uniti, che l'economia da loro è sempre stata in buoni rapporti con l'Occidente, che ha sempre avuto grandi vantaggi da questi commerci.

Gli esempi storici sono noti: La Repubblica di Venezia, i francesi nel Seicento e gli inglesi del XIX secolo trafficarono con gli arabi e con i turchi.

Spesso gli affari e la diplomazia erano ambigui, con mille compromessi e giochi sporchi.

Oggi non è più così?

Io, quando penso a Ben Laden, mi rammento di "Alì Babà e i quaranta ladroni".

C'è qualcosa di progettato e gestito come in un vecchio e brutto film in tutto questo?








Non voglio assolutamente sostenere che Bin Laden sia un'invenzione dei servizi segreti statunitensi, ma che qualcuno abbia interesse a renderlo imprendibile per fini politici ed economici forse è fin troppo chiaro.


Da anni la caccia al super terrorista non ha dato frutti: pure i mafiosi vengono catturati, ma lui resta imprendibile.

La paura che genera sulla popolazione mondiale è grande: per lui, questo brigante chiuso in una grotta, la politica estera dell'Occidente ha mutato corso.

Si vede che non hanno avuto bisogno di creare il personaggio, esisteva già, anzi ne esistono diversi: oso dire che sono individui folcloristici per i turisti in cerca di esperienze forti e pittoresche.

C'è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda, poi si sa che i poteri laici e religiosi nel mondo islamico sono uniti, che l'economia da loro è sempre stata in buoni rapporti con l'Occidente, che ha sempre avuto grandi vantaggi da questi commerci.

Gli esempi storici sono noti: La Repubblica di Venezia, i francesi nel Seicento e gli inglesi del XIX secolo trafficarono con gli arabi e con i turchi.

Spesso gli affari e la diplomazia erano ambigui, con mille compromessi e giochi sporchi.

Oggi non è più così?

Io, quando penso a Ben Laden, mi rammento di "Alì Babà e i quaranta ladroni".

C'è qualcosa di progettato e gestito come in un vecchio e brutto film in tutto questo?



Le taglie per milionari futuri non convincono nessun suo fedelissimo a conquistare in terra un pezzetto di paradiso: mai i satelliti hanno scoperto il suo nascondiglio sotterraneo o gli aerei lo hanno individuato in qualche angolo dell'Afghanistan.


Non voglio assolutamente sostenere che Bin Laden sia un'invenzione dei servizi segreti statunitensi, ma che qualcuno abbia interesse a renderlo imprendibile per fini politici ed economici forse è fin troppo chiaro.

Da anni la caccia al super terrorista non ha dato frutti: pure i mafiosi vengono catturati, ma lui resta imprendibile.

La paura che genera sulla popolazione mondiale è grande: per lui, questo brigante chiuso in una grotta, la politica estera dell'Occidente ha mutato corso.

Si vede che non hanno avuto bisogno di creare il personaggio, esisteva già, anzi ne esistono diversi: oso dire che sono individui folcloristici per i turisti in cerca di esperienze forti e pittoresche.

C'è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda, poi si sa che i poteri laici e religiosi nel mondo islamico sono uniti, che l'economia da loro è sempre stata in buoni rapporti con l'Occidente, che ha sempre avuto grandi vantaggi da questi commerci.

Gli esempi storici sono noti: La Repubblica di Venezia, i francesi nel Seicento e gli inglesi del XIX secolo trafficarono con gli arabi e con i turchi.

Spesso gli affari e la diplomazia erano ambigui, con mille compromessi e giochi sporchi.

Oggi non è più così?

Io, quando penso a Ben Laden, mi rammento di "Alì Babà e i quaranta ladroni".

C'è qualcosa di progettato e gestito come in un vecchio e brutto film in tutto questo?



Se noi usiamo Internet, per ogni sciocchezza in anonimato, ci individuano sempre, se hanno voglia, mentre i migliori esperti mondiali di Internet nulla possono contro il solito terrorista che invia i messaggi di Bin.


Le taglie per milionari futuri non convincono nessun suo fedelissimo a conquistare in terra un pezzetto di paradiso: mai i satelliti hanno scoperto il suo nascondiglio sotterraneo o gli aerei lo hanno individuato in qualche angolo dell'Afghanistan.

Non voglio assolutamente sostenere che Bin Laden sia un'invenzione dei servizi segreti statunitensi, ma che qualcuno abbia interesse a renderlo imprendibile per fini politici ed economici forse è fin troppo chiaro.

Da anni la caccia al super terrorista non ha dato frutti: pure i mafiosi vengono catturati, ma lui resta imprendibile.

La paura che genera sulla popolazione mondiale è grande: per lui, questo brigante chiuso in una grotta, la politica estera dell'Occidente ha mutato corso.

Si vede che non hanno avuto bisogno di creare il personaggio, esisteva già, anzi ne esistono diversi: oso dire che sono individui folcloristici per i turisti in cerca di esperienze forti e pittoresche.

C'è qualcosa che non quadra in tutta questa vicenda, poi si sa che i poteri laici e religiosi nel mondo islamico sono uniti, che l'economia da loro è sempre stata in buoni rapporti con l'Occidente, che ha sempre avuto grandi vantaggi da questi commerci.

Gli esempi storici sono noti: La Repubblica di Venezia, i francesi nel Seicento e gli inglesi del XIX secolo trafficarono con gli arabi e con i turchi.

Spesso gli affari e la diplomazia erano ambigui, con mille compromessi e giochi sporchi.

Oggi non è più così?

Io, quando penso a Ben Laden, mi rammento di "Alì Babà e i quaranta ladroni".

C'è qualcosa di progettato e gestito come in un vecchio e brutto film in tutto questo?