16 ott 2010

Tutto è uguale e un solo dio "esiste e vince", ma non è quello trino, si chiama quattrino: così si intuisce dai discorsi di troppi giovani e meno giovani.

In pratica abbiamo un mondo di bambocci che credono solo in se stessi?

Una massa di ragazzotti, dalle periferie sino al centro, ben educati per fare concorsi pubblici o destinati all'emarginazione, non hanno altro ideale e valore che l'amor proprio: non sanno amare che se stessi, neppure le loro ragazze o i loro ragazzi contano qualcosa di più dei loro abiti, delle loro scarpe alla moda.

Io non sto accusando anzi sto denunciando un'educazione, che dalla scuola, ai giornali, ma in articolare dalle televisioni, ha generato una generazione vuota: non sono tutti così per fortuna e forse sono una minoranza, quella che si nota di più.

Comunque questo inizio di 3° Millennio sarà caratterizzato dal deserto dei sentimenti, dei valori: si può dire che dicono no all'amore, al Cielo, ma si al denaro, senza fatica.

Ripeto, è questa l'immagine che viene proposta oggi e pare quella vincente tra i giovani, così la vita umana non conta e basta poco per far scatenare la furia omicida.

Io non do mai la colpa agli educatori, perché le responsabilità sono sempre individuali, ma questi giovani che picchiano in periferia, questi ragazzi che schiacciano gli avversari nel mondo del lavoro e se ne infischiano di tutti gli altri, li abbiamo generati noi, o meglio coloro che hanno reso tutto uguale e relativo.

Personalmente l'unica relatività che mi interessa è quella di Albert Einstein, le altre le lascio ai vecchi, con l'anima da cinici 90enni.

Le generazioni di oggi e del passato a confronto

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.

Ragazzi alternativi o senza anima

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.

Successo e giovani d'oggi

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giova

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessual

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.

Il successo è l'unica "verità" che conta oggi?

Se non si vince con le buone si può vincere con le cattive, magari con una donna che ti chiede di essere un po' più educato, o per vendicare il cane ucciso accidentalmente da un guidatore distratto, colpevole sì, ma non punibile con la.....morte.

Un tempo si sarebbe ripreso a parlare di valori che mancano, ma ogni generazione ha i suoi e quelli precedenti pretendono di imporli ai nuovi venuti, che sono sempre visti come sbandati, senza nulla nella testa, al di là di futili discorsi.

Un fatto però è certo: questa è una generazione senza ideali, o con ideali invisibili.

Non è neppure una generazione ambiziosa ed affamata di successo come quella degli anni Ottanta.

I giovani di 40, 50 anni fa conoscevano gli ideali rivoluzionari, confusi e zeppi di contraddizioni, altri ebbero la politica sempre al primo posto, la patria, ma anche la famiglia: Dio, Patria e famiglia erano così radicati dentro le teste dei giovani di 60, 70, 80 anni fa da essere valori ereditati da padre in figlio.

Oggi non ci sono più improbabili rivoluzioni da fare, neppure patrie da difendere dallo straniero, che ci vuole invadere dai confini, ma solo ...stupidi programmi televisivi, un relativismo morale, che non colpisce solo gli usi, i costumi, la sessualità, ma pure i sentimenti più profondi, come quelli verso i genitori, i figli, gli amici.