26 gen 2011

Traffico di organi e film dell'orrore nel Kosovo dell'Uck

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Il traffico di organi, strappati dai corpi ancora caldi dei prigionieri di guerra serbi ora divide il Consiglio d'Europa: tra il 1998 e il 1999 avvennero queste orribili vicende ed a essere implicato è l'UcK , poi mutato nel PdK, partito al potere nel libero, ma non troppo Kosovo, indipendente dal 2008, riconosciuto da questa povera e meschina Europa.

Lo schifo che si prova è immenso: la comunità europea, la politica estera europea, i partiti europei hanno favorito una banda di delinquenti, di criminali, di predatori di organi, degni del peggiore film dell'orrore?

Le accuse contro l'UcK sono tante, tra cui quello di essere un'associazione a delinquere di stampo mafioso, di trafficare in armi e in droga.

E' tutto falso?

Invece non stupisce che questo sia avvenuto impunemente, tra l'indifferenza della stampa prezzolata dai partiti europei: la classe politica europea difende molti sporchi affari internazionali e nazionali.

Non c'è solo qualche caso di politico italiano legato a Cosa Nostra, con o senza condanna penale definitiva: abbiamo la verità rubata e venduta, i cretini urlanti, che vedono la politica come una partita di calcio allo stadio, tra strilli e parolacce e i trafficanti che fanno i loro sporchi affari.

Kosovo e il Consiglio d'Europa....povero, povero

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Il traffico di organi, strappati dai corpi ancora caldi dei prigionieri di guerra serbi ora divide il Consiglio d'Europa: tra il 1998 e il 1999 avvennero queste orribili vicende ed a essere implicato è l'UcK , poi mutato nel PdK, partito al potere nel libero, ma non troppo Kosovo, indipendente dal 2008, riconosciuto da questa povera e meschina Europa.

Lo schifo che si prova è immenso: la comunità europea, la politica estera europea, i partiti europei hanno favorito una banda di delinquenti, di criminali, di predatori di organi, degni del peggiore film dell'orrore?

Le accuse contro l'UcK sono tante, tra cui quello di essere un'associazione a delinquere di stampo mafioso, di trafficare in armi e in droga.

E' tutto falso?

Invece non stupisce che questo sia avvenuto impunemente, tra l'indifferenza della stampa prezzolata dai partiti europei: la classe politica europea difende molti sporchi affari internazionali e nazionali.

Non c'è solo qualche caso di politico italiano legato a Cosa Nostra, con o senza condanna penale definitiva: abbiamo la verità rubata e venduta, i cretini urlanti, che vedono la politica come una partita di calcio allo stadio, tra strilli e parolacce e i trafficanti che fanno i loro sporchi affari.

Predatori di organi del Kosovo

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Il traffico di organi, strappati dai corpi ancora caldi dei prigionieri di guerra serbi, ora divide il Consiglio d'Europa: tra il 1998 e il 1999 avvennero queste orribili vicende ed a essere implicato è l'UcK , poi mutato nel PdK, partito al potere nel libero, ma non troppo Kosovo, indipendente dal 2008, riconosciuto da questa povera e meschina Europa.

Lo schifo che si prova è immenso: la comunità europea, la politica estera europea, i partiti europei hanno favorito una banda di delinquenti, di criminali, di predatori di organi, degni del peggiore film dell'orrore?

Le accuse contro l'UcK sono tante, tra cui quello di essere un'associazione a delinquere di stampo mafioso, di trafficare in armi e in droga.

E' tutto falso?

Invece non stupisce che questo sia avvenuto impunemente, tra l'indifferenza della stampa prezzolata dai partiti europei: la classe politica europea difende molti sporchi affari internazionali e nazionali.

Non c'è solo qualche caso di politico italiano legato a Cosa Nostra, con o senza condanna penale definitiva: abbiamo la verità rubata e venduta, i cretini urlanti, che vedono la politica come una partita di calcio allo stadio, trastrilli e parolacce e i trafficanti che fanno i loro sporchi affari.










Reato e prostituzione


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Sorprende invece l’impegno della magistratura nella caccia ai vizi veri o presunti del premier: un tale dispositivo di forze e di mezzi è eccessiva e inspiegabile, perché il reato non è di corruzione, non è di criminalità organizzata.

E’ un reato grave per le minorenni, o la minorenne implicata, sempre se si dimostrerà vero tutto ciò che la stampa diffonde: la frequentazione delle prostitute è un vizio italiano.

Ci sono livelli e livelli, prezzi per tutte le tasche, da quelle di lusso a quelle per i pensionati e i cassaintegrati.

Lo sporco e il marcio che sta dietro a tutto questo è grande: c’è una forma di riduzione in schiavitù, nota da tempo, con lo sfruttamento pure della prostituzione minorile, che avviene impunemente sulle nostre strade periferiche.

La repressione non serve a molto, sino a quando ci saranno clienti che non badano all’età delle loro……vittima.

Il marcio è tutto ai vertici?

No, anche alla base c’è tanta spazzatura.

Comunque se fossero vere le accuse contro il Cavaliere, di aver sfruttato prostitute minorenni, dovrebbe trarne le sue giuste conclusioni e dare le dimissioni, ritirandosi dalla vita politica per sempre: è un crimine non gravissimo dal punto di vista penale, ma lo è dal punto di vista umano, sociale, morale.

Donne e prostituzione


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Sorprende invece l’impegno della magistratura nella caccia ai vizi veri o presunti del premier: un tale dispositivo di forze e di mezzi è eccessiva e inspiegabile, perché il reato non è di corruzione, non è di criminalità organizzata.

E’ un reato grave per le minorenni, o la minorenne implicata, sempre se si dimostrerà vero tutto ciò che la stampa diffonde: la frequentazione delle prostitute è un vizio italiano.

Ci sono livelli e livelli, prezzi per tutte le tasche, da quelle di lusso a quelle per i pensionati e i cassaintegrati.

Lo sporco e il marcio che sta dietro a tutto questo è grande: c’è una forma di riduzione in schiavitù, nota da tempo, con lo sfruttamento pure della prostituzione minorile, che avviene impunemente sulle nostre strade periferiche.

La repressione non serve a molto, sino a quando ci saranno clienti che non badano all’età delle loro……vittima.

Il marcio è tutto ai vertici?

No, anche alla base c’è tanta spazzatura.

Comunque se fossero vere le accuse contro il Cavaliere, di aver sfruttato prostitute minorenni, dovrebbe trarne le sue giuste conclusioni e dare le dimissioni, ritirandosi dalla vita politica per sempre: è un crimine non gravissimo dal punto di vista penale, ma lo è dal punto di vista umano, sociale, morale.

Minorile prostituzione


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Sorprende invece l’impegno della magistratura nella caccia ai vizi veri o presunti del premier: un tale dispositivo di forze e di mezzi è eccessiva e inspiegabile, perché il reato non è di corruzione, non è di criminalità organizzata.

E’ un reato grave per le minorenni, o la minorenne implicata, sempre se si dimostrerà vero tutto ciò che la stampa diffonde: la frequentazione delle prostitute è un vizio italiano.

Ci sono livelli e livelli, prezzi per tutte le tasche, da quelle di lusso a quelle per i pensionati e i cassaintegrati.

Lo sporco e il marcio che sta dietro a tutto questo è grande: c’è una forma di riduzione in schiavitù, nota da tempo, con lo sfruttamento pure della prostituzione minorile, che avviene impunemente sulle nostre strade periferiche.

La repressione non serve a molto, sino a quando ci saranno clienti che non badano all’età delle loro……vittima.

Il marcio è tutto ai vertici?

No, anche alla base c’è tanta spazzatura.

Comunque se fossero vere le accuse contro il Cavaliere, di aver sfruttato prostitute minorenni, dovrebbe trarne le sue giuste conclusioni e dare le dimissioni, ritirandosi dalla vita politica per sempre: è un crimine non gravissimo dal punto di vista penale, ma lo è dal punto di vista umano, sociale, morale.

Aosta, mercoledì 26 gennaio 2011
 
Modifiche alla circolazione lungo
la Strada regionale di Bionaz
 
 
L'Assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che, per consentire i lavori urgenti in seguito al cedimento del sedime stradale, è prorogata l'istituzione di un senso unico alternato regolato da impianto semaforico mobile o da movieri lungo la Strada regionale n. 28 di Bionaz, nel Comune di Gignod, località Margaille, dalle ore 18.00 del 28 gennaio alle ore 18.00 del 30 marzo 2011, festivi e prefestivi compresi.
 
 

“LIBERATE I FIUMI” SOLO 4 SU 30 IN BUONA SALUTE


WWF: "LIBERATE I FIUMI" SOLO 4 SU 30 IN BUONA SALUTE

"Clonare" le buone pratiche per passare dal dissesto idrogeologico alla
gestione responsabile dei bacini idrografici"
Il censimento dei 600 volontari nel Dossier che verrà presentato domani a
Roma Dalla Basilicata una buona notizia: 3 rarissime lontre avvistate e
filmate in un laghetto a poche centinaia di metri dal Fiume Agri (Foto e
filmato sul sito www.wwf.it)


  E' stato uno 30 fiumi censiti dal WWF, il fiume Agri nel cuore della
Basilicata, a regalare la sorpresa a poche ore dall'evento dedicato dal WWF
ai fiumi italiani: 3 splendidi esemplari della rarissima lontra (Lutra
lutra) intenti a nutrirsi in un laghetto, sono stati fotografati e filmati
dai responsabili locali  dell'associazione. E' accaduto nel cuore del Parco
dell'Appennino lucano, una notizia eccezionale dopo i tragici ritrovamenti
dello scorso anno con ben 4 lontre trovate morte. Il nuovo anno lascia
dunque ben sperare sia per la specie che per la biodiversità di quel tratto
di fiume, catalogato tra quelli più 'maltrattati' nella classifica del WWF
con 51 depositi abusivi di rifiuti mappati e 91 tra sbarramenti e traverse
che ne interrompono la continuità ecologica.

  Dalla Mappa del WWF i fiumi Melfa, Tagliamento, Angitola e Ciane sono
quelli in buono stato migliore. Seguono a metà classifica, in ordine
decrescente, torrente Arzino, Taro, Simeto, Biferno, Sangro, Piave, Ippari,
Magra, Adda, Ofanto, Oreto, Savio. Chiudono la classifica  Volturno,
Sagittario-Aterno, Arno, Aniene, Agri,  Tevere, Po di Primaro e buon ultimo
il Chiascio. Questa in sintesi la "fotografia" che emerge  dal dossier  WWF
"Fiumi d'Italia" che verrà presentata domani a Roma in un Convegno presso
Palazzo Valentini (Sala Monsignor Di Liegro - Via IV Novembre 119/a) a
seguito del censimento LIBERAFIUMI dello scorso maggio che ha coinvolto
oltre 600 volontari in tutta Italia per mappare lo stato di una trentina di
fiumi italiani. Al convegno, che ha il patrocinio della Provincia di Roma,
partecipa anche il Presidente, Nicola Zingaretti.

SINDROME DELL'ABBANDONO' PER I FIUMI ITALIANI Il ritardo politico,
istituzionale e culturale nella gestione dei fiumi, unito ad una endemica
incapacità di affrontare per tempo e  responsabilmente i problemi ambientali
sono forse le principali cause per comprendere i mali dei nostri fiumi
fotografati dal censimento WWF.
Mali come la canalizzazione e la diffusa infrastrutturazione della rete
idrografica,  il consumo e l'impermeabilizzazione dei suoli, che dovrebbero
essere lasciati all'esondazione naturale, la continua distruzione della
vegetazione naturale  che cresce lungo le sponde, i progetti di navigazione
come ultima scusa per cavare sabbia e ghiaia dal letto dei fiumi, l'aumento
e la diversificazione degli usi dell'acqua, fino ad usarla in maniera
indiscriminata per la neve artificiale.
A questo si aggiunga un devastante incremento dei piccoli impianti
idroelettrici, incentivati con i fondi per le energie rinnovabili,
soprattutto sull'arco alpino dove si tende a non "perdere" un goccio
d'acqua, a scapito del minimo deflusso vitale e con buona pace per chi sta a
valle.
Ma anche l'agricoltura, la florovivaistica e la zootecnia producono impatti
ambientali estremamente pesanti ai corsi d'acqua e alle falde in molte parti
del Paese, come nella media pianura padana tra l'Oglio, il Po e il Mincio o
nella piana dell'Arno nel pistoiese.
Gli eccessivi prelievi d'acqua per i differenti usi, spesso scoordinati tra
loro hanno stravolto i regimi naturali dei corsi d'acqua, enfatizzando i
fenomeni estremi (magre e piene) ai quali, recentemente, si sono  aggiunte
le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Nel rapporto appena ultimato dall'Agenzia europea per l'ambiente si
conferma, infatti, come tra il 1998 e il 2009 i disastri naturali hanno
causato in Europa poco meno di 100 mila morti, hanno colpito 11 milioni di
persone e hanno prodotto danni per 150 miliardi di euro.


I PESCI ITALIANI PARLANO 'TROPPE' LINGUE In questa generale situazione di
vulnerabilità degli ecosistemi acquatici negli ultimi anni si è avuto un
aumento delle specie alloctone (specie introdotte originarie di altre parti
del mondo) di animali e piante che hanno ulteriormente contribuito ad
impoverire la biodiversità originaria e ad alterare gli habitat. La "lista
rossa" delle specie di pesci italiane mostra una situazione allarmante un
po' per tutte, in particolare per lo Storione, lo Storione ladano e la
Lampreda di fiume, che in Italia sono considerate praticamente estinte. Ma
anche pesci apparentemente comuni come l'Anguilla, il Triotto, la Tinca, il
Luccio, la Scardola e il Latterino  da pochi anni sono considerati "quasi a
rischio" e sembrano proseguire il loro trend negativo anche dai dati
raccolti dal censimento WWF. Di contro aumentano le specie aliene che,
grazie alla vulnerabilità crescente degli ecosistemi fluviali e alle
infelici immissioni, continuano a diffondersi: è il caso dell'Abramide, del
Siluro, della Pseudorasbora, del Cobite di stagno orientale, che si sono
aggiunte alle numerose già presenti e "naturalizzate", come il Persico sole,
il Persico trota, il Pesce gatto, la Gambusia, il Lucioperca, il Carassio,
la Trota iridea e tanti altri. In totale gli studi identificano almeno 112
specie faunistiche alloctone, tra invertebrati e vertebrati, presenti nel
nostro Paese.

LA 'COSTANTE' DEI FIUMI: LE DISCARICHE
  Un capitolo del dossier è poi dedicato alle discariche abusive di rifiuti
ritrovate lungo tutti i tratti censiti.  Solo sul Volturno ne sono stati
rilevati 65, mentre sull'Agri (Basilicata) erano 51 i depositi di rifiuti,
mentre 25 sul Sangro (Abruzzo) o 24 sull'Ofanto (Puglia). Dei tratti
fluviali censiti dal WWF ben 12 sono interessati da depositi o presenza di
eternit; nel fiume Volturno delle 65 discariche rilevate oltre la metà
contenevano amianto.
Per passare dal dissesto idrogeologico alla gestione responsabile dei bacini
idrografici il WWF ha elaborato alcune proposte concrete.

RINATURAZIONE: PER TRASFORMARE 'BOMBE A OROLOGERIA' IN AMBIENTI SANI E
SICURI la vera risposta per diminuire i danni provocati da frane e
esondazioni sempre più frequenti è la rinaturazione dei corsi d'acqua per
ripristinare le caratteristiche ambientali e la funzionalità ecologica degli
ecosistemi, perché solo un ambiente  sano può reagire adeguatamente ad
alluvioni, siccità e frane dissesto idrogeologico.
Per fare questo occorre ripristinare la qualità dell'acqua, ridurre le opere
idrauliche di sfruttamento e difesa restituendo spazio al fiume (anche
attraverso delocalizzazioni e modifiche urbanistiche innovative),
ristabilendo le dinamiche geomorfologiche fluviali (riequilibrio nel
trasporto di sedimenti, possibilità di divagare e di esondare in modo
diffuso, ripristino di un regime idrologico  più  prossimo a quello
naturale) e di corridoio ecologico ( riqualificazione della vegetazione
della fascia riparia e del corridoio fluviale…).

DOVE TROVARE I FONDI:
Al di là di un necessario aumento delle disponibilità da parte del Governo,
si dovrebbero poter utilizzare  molte risorse che sono presenti sul
territorio e che già, in teoria, dovrebbero essere utilizzate per far fronte
al dissesto idrogeologico o per favorire la riqualificazione dei bacini
idrografici. Le principali sono quelle derivanti dai  canoni per l'uso
dell'acqua, che, sebbene spesso troppo bassi,  derivano dalla produzione
idroelettrica,dalle 'attività agricole,  dalle concessioni per la captazione
di  acque minerali e termali, dalle concessioni dei diritti di pesca, dalle
concessioni per  il demanio idrico…. Solo da un uso intelligente e
cootrdinato di queste risorse si avrebbero sufficienti risorse per un serio
cambio di rotta.

5 BUONE PRATICHE PER AIUTARE I FIUMI, TUTTE DA "CLONARE":
 Il WWF avanza una serie di proposte sulla scorta di una serie di esperienze
e buone pratiche in atto tra cui:

RIFORESTAZIONE DEL PO NEL MANTOVANO
La Provincia di Mantova, dal 2007, ha attivato la forestazione a scopo
ecologico e naturalistico delle zone di demanio idrico nelle golene del Po,
anche a seguito delle proposte avanzate dopo il censimento WWF sul Po del
2001.  I fondi occorrenti per piantumare i 1.000 ettari scopo del progetto
derivano in buona parte da "10.0000 ettari di nuovi boschi e Sistemi Verdi
multifunzionali della Regione Lombardia.  Il primo intervento denominato
"Isola Rodi" si è concluso nel 2009 con l'impianto di 60.000 piante su circa
50 ettari di superficie; i restanti interventi sono in corso di
realizzazione e prevedono l'impianto di ulteriori 180.000 piante.  E con la
richiesta di concessione di altre aree, il progetto sta proseguendo, un
patrimonio da lasciare alle generazioni future.


DARE SPAZIO AL FIUME: IL PROGETTO SULL'ESINO NELLE MARCHE Il fiume Esino
all'interno della Riserva Naturale oasi WWF Ripa Bianca è
spesso soggetto   da ripetute inondazioni che interessano prevalentemente i
terreni agricoli limitrofi il fiume.
Il progetto della Riserva, che  rappresenta una delle più importanti zone
umide delle Marche,  per gestire le esondazioni prevede di trasformare i
terreni agricoli in un'area dove il fiume possa scorrere liberamente
ritrovando i suoi spazi naturali nei momenti alluvionali, potenziando così
la funzionalità ecologica dell'area e riducendo il rischio per le zone più a
valle.

EDUCAZIONE AMBIENTALE LUNGO L'ANIENE
Nel 2005 il WWF Lazio con il contributo e la collaborazione della Provincia
di Roma, ha avviato un programma per la conoscenza e valorizzazione del
fiume Aniene.   Il progetto ha prodotto un  programma di educazione
ambientale per la conoscenza dell'ecosistema fluviale da parte delle scuole
elementari con lo svolgimento di un  laboratorio didattico lungo il fiume.
Sono stati poi redatti  due manuali di educazione ambientale, destinati ad
insegnanti ed alunni da promuovere  anche in altri comuni della media valle
dell'Aniene, in cui sono riportate le  testimonianze più interessanti
dell'esperienza educativa condotta dai ragazzi di Subiaco.

ECO-CERTIFICAZIONE EUROPEA DELL'IDROELETTRICO Il problema della diffusione
indiscriminata dell'idroelettrico può, almeno in parte, essere affrontato da
una certificazione che tenga conto dei bacini idrografici su cui insistono
queste attività. Il progetto europeo CH2OICE, al quale partecipa il WWF
Italia, promuove adeguati criteri per il "bollino verde" ai sistemi
idroelettrici che rispettano il più possibile l'integrità del bacino
idrografico in tutte le sue componenti ambientali. E' stata così sviluppata,
con il contributo di esperti provenienti da 5 paesi europei (Italia,
Slovenia, Francia, Slovacchia e Spagna), una metodologia di certificazione
tecnicamente ed economicamente fattibile per la produzione di energia
idroelettrica che, da una parte, consenta ai produttori di verificare
volontariamente la compatibilità dei loro impianti con il buono stato
ecologico dei corsi d'acqua interessati, dall'altra, permetta agli enti
pubblici e agli utilizzatori finali di verificare l'effettiva sostenibilità
ambientale dell'energia prodotta. Il lancio ufficiale a livello europeo di
questo marchio di certificazione avverrà il 25 febbraio a Roma
(www.ch2oice.eu).

CONSERVAZIONE DELLA TROTA MARMORATA NELL'ADDA Un programma di conservazione
della trota marmorata è stato avviato già dal
1999 sul fiume Adda grazie alla collaborazione delle Province di Lodi,
Cremona con l'associazione  Spinning Club Italia  ed altre associazioni
locali. Dopo aver raccolto dati sulla popolazione e lo stato dell'habitat
sono state realizzate azioni per recuperare le uova del pregiato pesce
durante le asciutte invernali per farle sviluppare in incubatoi della
Provincia e poi reintrodurre gli avanotti nel periodo adeguato . In questo
modo èstato possibile salvaguardare un'importante popolazione di questa
specie endemica del nord Italia

DISPONIBILI FOTO DEL CENSIMENTO 2 MAGGIO 2010
FILMATO AVVISTAMENTO LONTRA SU: http://www.youtube.com/watch?v=-TPcjeAexXI
DOSSIER PDF COMPLETO
http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=26999&content=1

INCONTRO INFORMATIVO SULL'IMPIANTO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

 

La Presidenza della Regione e l'Assessorato territorio e ambiente comunicano che si è tenuto ieri, mercoledì 25 gennaio a Quart, un incontro informativo sulla realizzazione del nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d'Aosta, organizzato dalla Comunità Montana Mont Emilius. All'appuntamento sono stati invitati tutti i consiglieri dei comuni della Comunità Montana Mont Emilius e del Comune di Aosta.

Nel corso dell'incontro, a cui erano presenti numerosi amministratori, sono stati esposti il percorso e le motivazioni delle decisioni tecnico-politiche che hanno portato alla scelta finale della tipologia dell'impianto di trattamento rifiuti, la pirogassificazione.

 

Tenendo conto delle disposizioni comunitarie in materia di gestione dei rifiuti, della normativa statale vigente e del fatto che la discarica può essere considerata solo come impianto residuale rispetto ad altri sistemi di smaltimento e di recupero, nel corso degli anni sono stati avviati studi e approfondimenti, presentati al Consiglio regionale, e finalizzati alla definizione del nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d'Aosta, con la priorità di chiudere il ciclo dei rifiuti all'interno della Regione.

La scelta finale, indirizzata ad un sistema innovativo di trattamento quale la pirogassificazione, è coerente con le azioni di gestione indicate dall'Unione Europea, che vedono in ordine gerarchico le azioni di riduzione , riciclo e riutilizzo dei rifiuti Il sistema di trattamento scelto fornisce garanzia di flessibilità e modularità del processo per adattarsi al flusso dei rifiuti e alla loro attesa riduzione; prevede inoltre una ridotta occupazione di suolo, dato il contenimento delle dimensioni dell'impianto; ha ridotti tempi di costruzione, di messa in opera e di avviamento; garantisce emissioni inquinanti compatibili con le migliori tecnologie (BAT, Best Available Technology); attende alla valorizzazione energetica contribuendo al contenimento dei costi; prevede l'eliminazione delle scorie da conferire in discarica;.

 

Per la riduzione e la prevenzione nella produzione dei rifiuti è stata avviata in Valle d'Aosta una procedura di appalto volta a perseguire un programma di azioni in tale direzione, come da deliberazione regionale n. 3393 del 26 novembre 2010.

 

Le varie fasi decisionali sono state via via presentate durante le sedute dell'Osservatorio Regionale dei Rifiuti (a cui partecipano rappresentanti degli enti locali, delle associazioni a tutela dei consumatori, delle associazioni ambientaliste, di Confindustria, di ARPA Valle d'Aosta), nel corso di incontri pubblici nel mese di maggio e giugno del 2009 e nel gennaio 2010. E' stato inoltre organizzato un Convegno specifico sulla pirogassificazione a giugno del 2010.

 

Sul sito dell'Assessorato territorio e ambiente è disponibile il documento, presentato nella serata del 25 gennaio 2011 all'incontro informativo, dal titolo Realizzazione del nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d'Aosta, scaricabile in formato pdf.

 

Ultima ora - Berlusconi insultato, insulta?

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Fuori da Palazzo Chigi Silvio sente una frase: “Sei un coglione!”

Lui risponde al ragazzo di circa 20anni, che forse urlava a un amico: ”Senti chi parla”.

Subito dopo le forze dell'ordine hanno fermato il ragazzo, solo lui: lo hanno identificato e poi rilasciato.

Bisogna ora capire se l'insulto era rivolto al Cavaliere o a un amico del ragazzo, comunque il premier ha prontamente reagito, rispondendo sentendosi chiamato in causa.