13 feb 2011

Donne in piazza contro berlusconi


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Le donne di piazza del Popolo a Roma hanno urlato la loro indignazione contro Berlusconi e il suo modo di considerarle: circa un milione di donne, dall'estrema sinistra alle suore, hanno chiesto il rispetto per loro, per la loro immagine di donna, non solo come madri, mogli, ma anche come lavoratrici, come educatrici, come operaie, impiegate, libere professioniste, imprenditrici.
Sì, erano tutto questo tranne che ….puttane di lusso.
Si parla di un milione di donne che hanno chiesto rispetto per la loro dignità ed era giusto, sacro e santo il loro disgusto, la loro rabbia: sono donne non bambolone gonfiabili per chi li vuole acquistare.
Il problema però è un altro ed è grave.
Si sono accorte solo oggi che la loro immagine era stata abusata, tradita?
Non sono donne oggetto, non sono donne da vendere al primo acquirente?
Hanno ragione, ma sulle televisioni, non solo del Cavaliere, la donna era presentata solo per le sue doti fisiche, per la sua scarsa intelligenza e per la sua sudditanza al padrone, con tanti soldi.
Tutte le altre non contavano nulla, erano solo serve da disprezzare, con la loro intelligenza, la loro cultura, la loro sensibilità.

la Stampa, Corriere, il Giornale, la Repubblica, libero,


La libera stampa italiana, se preferite italiota, parafrasando sempre il premio Nobel Dario Fo, se ne è quasi infischiata delle foibe.
Oltre alle foibe, le vittime dei comunisti furono altre: ci furono i comunisti eretici, bollati come trotskisti, i veri o presunti seguaci di Trotzkij, il luogotenente di Lenin, nemico di Stalin ed assassinato dai sicari del dittatore sovietico a Città del Messico.
Costoro erano denunciati alla polizia fascista dai loro compagni: i morti italiani del comunismo furono tanti, tra cui i comunisti caduti in disgrazia, terminati in Siberia, dopo essere fuggiti dal fascismo italiano nell'Unione Sovietica, negli anni Trenta.
Ci furono pure le fucilazioni dopo la liberazione e non furono colpiti solo pericolosi criminali, ma anche fascisti a parole e non fascisti, sino agli antifascisti.
Inoltre ci sono i 60milioni di morti, vittime dei regimi comunisti: tanti ragazzi non conoscono neppure la parola gulag, non sanno cosa significa.
Ora non voglio essere anticomunisti, neppure anti-marxista, voglio solo essere difensori della verità storica: serve una giornata della memoria per le vittime del comunismo, identica a quella per le vittime del nazifascismo.
Bisogna ricordare per non ricordare in futuro nello stesso errore e negli stessi errori, ma la stampa nazionale se ne infischia perché ha altri problemi, quelli dei suoi editori, legati ai loro affari buoni o cattivi.

libero, la Stampa, Corriere, il Giornale, la Repubblica


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Costoro erano denunciati alla polizia fascista dai loro compagni: i morti italiani del comunismo furono tanti, tra cui i comunisti caduti in disgrazia, terminati in Siberia, dopo essere fuggiti dal fascismo italiano nell'Unione Sovietica, negli anni Trenta.
Ci furono pure le fucilazioni dopo la liberazione e non furono colpiti solo pericolosi criminali, ma anche fascisti a parole e non fascisti, sino agli antifascisti.
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Ora non voglio essere anticomunisti, neppure anti-marxista, voglio solo essere difensori della verità storica: serve una giornata della memoria per le vittime del comunismo, identica a quella per le vittime del nazifascismo.
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La libera stampa italiana, se preferite italiota, parafrasando sempre il premio Nobel Dario Fo, se ne è quasi infischiata delle foibe.

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Utopico, utopia, comunismo e vittime - le foibe e i gulag


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Foibe e il giorno del ricordo, con Napolitano che parla di non essere schiavi del passato, peccato che il comunismo non è del tutto morto e i morti pretendono giustizia, non solo quelli delle foibe, ma tutti i caduti per una rivoluzione che in Italia non ci fu, grazie a Dio, ma in altri Paesi costarono 60milioni di morti.
Mi dispiace, signor Napolitano, ma non basta dire due belle paroline una volta all'anno e poi chiudere il discorso, alla napoletana, “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, (la vita in questo caso) e scordiamoci il passato”.

Nel mondo comunismo e nazionalista, platonico , poi le ...foibe e le altre stragi


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Mi dispiace, signor Napolitano, ma non basta dire due belle paroline una volta all'anno e poi chiudere il discorso, alla napoletana, “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, (la vita in questo caso) e scordiamoci il passato”.

Marxismo - In Italia comunismo


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Foibe e il giorno del ricordo, con Napolitano che parla di non essere schiavi del passato, peccato
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Mi dispiace, signor Napolitano, ma non basta dire due belle paroline una volta all'anno e poi chiudere il discorso, alla napoletana, “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, (la vita in questo caso) e scordiamoci il passato”.

Fascismo e comunismo - foibe e massacri vati


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Mi dispiace, signor Napolitano, ma non basta dire due belle paroline una volta all'anno e poi chiudere il discorso, alla napoletana, “chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, (la vita in questo caso) e scordiamoci il passato”.