19 feb 2011

Il colonnello Gheddafi alle strette


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La rivolta è esplosa in libia, Algeria, Bahrein, Yemen e Bahrein: dopo il successo in Egitto e in Tunisia, pure i libici tentano di far cadere il loro dittatore, Gheddafi, l'ex colonnello, odiato e protetto dall'Occidente,
Le proteste sono esplose soprattutto a Bengasi e i morti sono stati 84 in Libia: la repressione è stata feroce, ma la protesta è sempre viva e Gheddafi è a rischio.
Parte dell'esercito non gli è più fedele e solo metà degli ufficiali sono disposti a comandare di sparare sulla folla.

Libici insorgono contro Gheddafi


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Le proteste sono esplose soprattutto a Bengasi e i morti sono stati 84 in Libia: la repressione è stata feroce, ma la protesta è sempre viva e Gheddafi è a rischio.
Parte dell'esercito non gli è più fedele e solo metà degli ufficiali sono disposti a comandare di sparare sulla folla.

Rivolta del pane anche in Libia


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News Libia - la rivolta dei libici


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Gheddafi resiste e fa sparare sulla folla


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Libia, Bengasi - la rivolta continua


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Le proteste sono esplose soprattutto a Bengasi e i morti sono stati 84 in Libia: la repressione è stata feroce, ma la protesta è sempre viva e Gheddafi è a rischio.
Parte dell'esercito non gli è più fedele e solo metà degli ufficiali sono disposti a comandare di sparare sulla folla.

La rivolta è esplosa in libia, Algeria, Bahrein, Yemen e Bahrein: dopo il successo in Egitto e in Tunisia, pure i libici tentano di far cadere il loro dittatore, Gheddafi, l'ex colonnello, odiato e protetto dall'Occidente,


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La rivolta è esplosa in libia, Algeria, Bahrein, Yemen e Bahrein: dopo il successo in Egitto e in Tunisia, pure i libici tentano di far cadere il loro dittatore, Gheddafi, l'ex colonnello, odiato e protetto dall'Occidente,
Le proteste sono esplose soprattutto a Bengasi e i morti sono stati 84 in Libia: la repressione è stata feroce, ma la protesta è sempre viva e Gheddafi è a rischio.
Parte dell'esercito non gli è più fedele e solo metà degli ufficiali sono disposti a comandare di sparare sulla folla.

Milano - affitti facili grazie al Pio Albergo Trivulzio

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L'elenco degli inquilini del Pio Albergo Trivulzio di Milano, i cui proventi dovrebbero servire ad aiutare i poveri di Milano, inizia ad essere diffuso: a quanto pare i prezzi degli affitti sono particolarmente calmierati, valutando il costo degli immobili e delle locazioni del centro di Milano.Oltre ai Vip abbiamo parenti e personaggi legati alla politica, vecchi e nuovi.La lista degli immobili non è completa e manca, a quanto pare, una parte che è stata venduta: il fatto che l'amministrazione del Pio Albergo Trivulzio abbia celato dei nominativi, con la vendita degli immobili, lascia perplessi.Per prima cosa l'arroganza di un certo tipo di potere, che si permette di nascondersi dietro ...la privacy poi dietro la tracotanza di personaggi che qualche volta assomiglia a quella a dei boss mafiosi per lo stile, ci fa capire che genere di gestione …. “cancerogena” stia dietro a certe logiche amministrative.Nel caso del Pio Albergo milanese si sospetta una vendita di favore, sotto costo, per personaggi di entrambi gli schieramenti.Chiudo con il caso di Milano e mi auguro dell'intervento della magistratura, con un risarcimento nei confronti di questo ente benefico: in passato molti ricchi hanno preferito lasciare i loro patrimoni a questo ente, certi che sarebbero serviti per i poveri, sì, per i barboni, per le famiglie numerose disagiate, per gli sfrattati e tanti altri.La rabbia cresce dentro, perché quando se ne approfitta dei poveri, da parte di gente che la casetta in centro se la possono affittare o comprare, rinunciando a qualche auto di lusso, lascia ….disgustati.Sinistra, destra e centro pari sono, a quanto sembra, in questo e in altri casi.Quanti sono gli enti benefici “mal gestiti” in Italia?Quanti appartamenti sono stati svenduti agli amici degli amici?Quanti abitazioni in centro città sono affittate sotto costo?A Milano ogni tanto qualcosa si muove, ma nelle città di provincia spesso tutto è fermo, immobile: le caste antiche e privilegiate si ingrassano con tutto ciò che di pubblico esiste, da sempre, “confondendo” spesso gli affari pubblici con gli affari privati, personali.Il problema è che spesso tutto questo è quasi......legale, tranne per un danno patrimoniale che dovrebbe interessare più il civile che il penale: a quel punto sarebbe giusto rivedere tante gestioni facili, richiedere ai benefattori e agli approfittatori di restituire ciò che hanno sottratto.Un tempo i ricchi non avevano scrupoli, ma almeno, prima di morire, volevano restituire ciò che avevano accumulato, anche in modo non pulito, per paura dell'inferno, così davano tutto o in parte ai poveri.Poi altri, ricchi ma con un forte senso cristiano della vita, erano sobri e non sperperavano, non si mostravano, ma erano filantropi verso i poveri.Non vi ribolle il sangue sapere che tanti vivono nella miseria, altri dormono tra i cartoni negli angoli delle strade e muoiono di freddo, di inedia, pur avendo un'eredità da nababbi.Sono i poveri a cui in troppi hanno sottratto la loro eredità, che sarebbe servita per dar loro un monolocale in periferia, un letto e qualche coperta.Non vi interessa la questione e simpatizzate per i ricconi senza scrupoli?Non volete infastidire i potenti e non gridate in coro di tacere a chi vuole aver ragione, dopo tutto questo....schifo?Non lamentatevi se un giorno vi toglieranno la casa, il lavoro e vi diranno, che il mondo è dei prepotenti, dei disonesti, dei mascalzoni.

Aosta, venerdì 18 febbraio 2011 CONCLUSi gli INCONTRI

Aosta, venerdì 18 febbraio 2011
 
CONCLUSi gli INCONTRI
SUL TERRITORIO per CLIMALPTOUR
 
 
L'Assessorato territorio e ambiente comunica che si è concluso ieri, giovedì 17 febbraio, a Valgrisenche il ciclo di incontri sul territorio nell'ambito del progetto di cooperazione europea Climalptour., l'iniziativa che vede coinvolte tutte le regioni dell'arco alpino e che nasce con l'obiettivo di aprire riflessioni e dibattiti scientifici sui cambiamenti climatici.
 
Nel corso del 2010, è stata completata la fase di analisi della situazione attuale dei siti pilota, Gressoney-La-Trinité e Valgrisenche per la nostra regione, attraverso una raccolta dati e la loro elaborazione nell'ambito di un set di indicatori ambientali e socioeconomici; inoltre è stata realizzata un'analisi turistico-sociale, attraverso una serie di interviste ad operatori locali e di turisti.
 
I workshop previsti all'interno del progetto sono stati condotti da esperti del Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università Cà Foscari di Venezia.
 
«Nel prendere atto con soddisfazione della qualificata e numerosa partecipazione degli amministratori locali e degli operatori economici agli incontri – riferisce l'Assessore regionale Manuela Zublena – ritengo molto utile che le riflessioni sul riscaldamento globale si affianchino ai temi dello sviluppo locale e ai possibili scenari futuri. L'auspicio è che le indicazioni scaturite dalle giornate di lavoro contribuiscano alla costruzione di una pianificazione territoriale attenta ai possibili nuovi scenari».
 
Il progetto è seguito dalla Direzione Ambiente dell'Assessorato al territorio e dal Servizio impianti a fune dell'Assessorato al turismo, sport, commercio e trasporti, con la collaborazione della Fondazione Montagna Sicura.
 
 

L'elenco degli affitti di Milano - Pio Albergo Trivulzio



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L'elenco degli inquilini del Pio Albergo Trivulzio di Milano, i cui proventi dovrebbero servire ad aiutare i poveri di Milano, inizia ad essere diffuso: a quanto pare i prezzi degli affitti sono particolarmente calmierati, valutando il costo degli immobili e delle locazioni del centro di Milano.
Oltre ai Vip abbiamo parenti e personaggi legati alla politica, vecchi e nuovi.
La lista degli immobili non è completa e manca, a quanto pare, una parte che è stata venduta: il fatto che l'amministrazione del Pio Albergo Trivulzio abbia celato dei nominativi, con la vendita degli immobili, lascia perplessi.
Per prima cosa l'arroganza di un certo tipo di potere, che si permette di nascondersi dietro ...la privacy poi dietro la tracotanza di personaggi che qualche volta assomiglia a quella a dei boss mafiosi per lo stile, ci fa capire che genere di gestione …. “cancerogena” stia dietro a certe logiche amministrative.
Nel caso del Pio Albergo milanese si sospetta una vendita di favore, sotto costo, per personaggi di entrambi gli schieramenti.
Chiudo con il caso di Milano e mi auguro dell'intervento della magistratura, con un risarcimento nei confronti di questo ente benefico: in passato molti ricchi hanno preferito lasciare i loro patrimoni a questo ente, certi che sarebbero serviti per i poveri, sì, per i barboni, per le famiglie numerose disagiate, per gli sfrattati e tanti altri.
La rabbia cresce dentro, perché quando se ne approfitta dei poveri, da parte di gente che la casetta in centro se la possono affittare o comprare, rinunciando a qualche auto di lusso, lascia ….disgustati.
Sinistra, destra e centro pari sono, a quanto sembra, in questo e in altri casi.
Quanti sono gli enti benefici “mal gestiti” in Italia?
Quanti appartamenti sono stati svenduti agli amici degli amici?
Quanti abitazioni in centro città sono affittate sotto costo?
A Milano ogni tanto qualcosa si muove, ma nelle città di provincia spesso tutto è fermo, immobile: le caste antiche e privilegiate si ingrassano con tutto ciò che di pubblico esiste, da sempre, “confondendo” spesso gli affari pubblici con gli affari privati, personali.
Il problema è che spesso tutto questo è quasi......legale, tranne per un danno patrimoniale che dovrebbe interessare più il civile che il penale: a quel punto sarebbe giusto rivedere tante gestioni facili, richiedere ai benefattori e agli approfittatori di restituire ciò che hanno sottratto.
Un tempo i ricchi non avevano scrupoli, ma almeno, prima di morire, volevano restituire ciò che avevano accumulato, anche in modo non pulito, per paura dell'inferno, così davano tutto o in parte ai poveri.
Poi altri, ricchi ma con un forte senso cristiano della vita, erano sobri e non sperperavano, non si mostravano, ma erano filantropi verso i poveri.
Non vi ribolle il sangue sapere che tanti vivono nella miseria, altri dormono tra i cartoni negli angoli delle strade e muoiono di freddo, di inedia, pur avendo un'eredità da nababbi.
Sono i poveri a cui in troppi hanno sottratto la loro eredità, che sarebbe servita per dar loro un monolocale in periferia, un letto e qualche coperta.
Non vi interessa la questione e simpatizzate per i ricconi senza scrupoli?
Non volete infastidire i potenti e non gridate in coro di tacere a chi vuole aver ragione, dopo tutto questo....schifo?
Non lamentatevi se un giorno vi toglieranno la casa, il lavoro e vi diranno, che il mondo è dei prepotenti, dei disonesti, dei mascalzoni.