1 ott 2011

Ultime notizie Parolisi non si arrende e si dedica alle attività ginniche



Parolisi non si arrende e si dedica alle attività ginniche in palestra, frequenta pure la biblioteca del carcere: in pochi lo vanno a trovare, qualche parente e nulla più.
Non importa, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno resiste e non si arrende alla dura sorte: attende sempre il tribunale del riesame, che gli dia uno spiraglio di libertà e le perizie di parte che lo salvino dai guai.
Lotta per il suo lavoro, la sua bambina, che la vuole incontrare in carcere, forse per le sue donne, che lo attendono fuori: in tante gli scrivono per esprimergli solidarietà.
Ragazze, almeno attendete una sentenza del tribunale prima di innamorarvi di costui.

Salvatore Parolisi non si arrende e si dedica alle attività ginniche



Parolisi non si arrende e si dedica alle attività ginniche in palestra, frequenta pure la biblioteca del carcere: in pochi lo vanno a trovare, qualche parente e nulla più.
Non importa, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno resiste e non si arrende alla dura sorte: attende sempre il tribunale del riesame, che gli dia uno spiraglio di libertà e le perizie di parte che lo salvino dai guai.
Lotta per il suo lavoro, la sua bambina, che la vuole incontrare in carcere, forse per le sue donne, che lo attendono fuori: in tante gli scrivono per esprimergli solidarietà.
Ragazze, almeno attendete una sentenza del tribunale prima di innamorarvi di costui.

News Parolisi non si arrende e si dedica alle attività ginniche



Parolisi non si arrende e si dedica alle attività ginniche in palestra, frequenta pure la biblioteca del carcere: in pochi lo vanno a trovare, qualche parente e nulla più.
Non importa, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno resiste e non si arrende alla dura sorte: attende sempre il tribunale del riesame, che gli dia uno spiraglio di libertà e le perizie di parte che lo salvino dai guai.
Lotta per il suo lavoro, la sua bambina, che la vuole incontrare in carcere, forse per le sue donne, che lo attendono fuori: in tante gli scrivono per esprimergli solidarietà.
Ragazze, almeno attendete una sentenza del tribunale prima di innamorarvi di costui.

Parolisi non si arrende e si dedica alle attività ginniche



Parolisi non si arrende e si dedica alle attività ginniche in palestra, frequenta pure la biblioteca del carcere: in pochi lo vanno a trovare, qualche parente e nulla più.
Non importa, il caporalmaggiore di Ascoli Piceno resiste e non si arrende alla dura sorte: attende sempre il tribunale del riesame, che gli dia uno spiraglio di libertà e le perizie di parte che lo salvino dai guai.
Lotta per il suo lavoro, la sua bambina, che la vuole incontrare in carcere, forse per le sue donne, che lo attendono fuori: in tante gli scrivono per esprimergli solidarietà.
Ragazze, almeno attendete una sentenza del tribunale prima di innamorarvi di costui.

Ultimissime - Berlusconi - ammazza i blog, i blog mandano a casa Berlusconi



La legge ammazza blog è il suicidio politico di Berlusconi e di tutta la sua maggioranza.
Questa strampalata norma repressiva, che nasconde una grande ignoranza da parte di chi la propone dello strumento Internet, oppure, fatto ben più grave, c’è la volontà di impedirne l’uso.
Questo non significa solo rendersi nemici i 100 mila blogger d’Italia, ma anche i loro utenti.
Quindi i 20 o 30 milioni di utilizzatori di Internet, quasi tutti hanno meno di 40anni, rischierebbero, anche sui loro social network, di prendersi ammende assurde di 12mila euro.
Tutta questa gente, almeno per il 90%, sarà contro il governo anche se in passato hanno votato per Berlusconi e Bossi.
Con Silvio e Umberto rimarranno i vecchi, o almeno coloro che hanno più di 50 anni e sono analfabeti informatici, che credono in Minzolini e Ferrara, in Feltri e simili.
I deputati del centro destra possono prepararsi a fare le valige, ma la colpa è tutta loro e nella loro scarsa pratica di Internet: chiedano ai loro figli come funziona, prima di votare per una così sciagurata legge.

Ultime notizie - Berlusconi - ammazza i blog, i blog mandano a casa Berlusconi



La legge ammazza blog è il suicidio politico di Berlusconi e di tutta la sua maggioranza.
Questa strampalata norma repressiva, che nasconde una grande ignoranza da parte di chi la propone dello strumento Internet, oppure, fatto ben più grave, c’è la volontà di impedirne l’uso.
Questo non significa solo rendersi nemici i 100 mila blogger d’Italia, ma anche i loro utenti.
Quindi i 20 o 30 milioni di utilizzatori di Internet, quasi tutti hanno meno di 40anni, rischierebbero, anche sui loro social network, di prendersi ammende assurde di 12mila euro.
Tutta questa gente, almeno per il 90%, sarà contro il governo anche se in passato hanno votato per Berlusconi e Bossi.
Con Silvio e Umberto rimarranno i vecchi, o almeno coloro che hanno più di 50 anni e sono analfabeti informatici, che credono in Minzolini e Ferrara, in Feltri e simili.
I deputati del centro destra possono prepararsi a fare le valige, ma la colpa è tutta loro e nella loro scarsa pratica di Internet: chiedano ai loro figli come funziona, prima di votare per una così sciagurata legge.

Silvio - Berlusconi - ammazza i blog, i blog mandano a casa Berlusconi



La legge ammazza blog è il suicidio politico di Berlusconi e di tutta la sua maggioranza.
Questa strampalata norma repressiva, che nasconde una grande ignoranza da parte di chi la propone dello strumento Internet, oppure, fatto ben più grave, c’è la volontà di impedirne l’uso.
Questo non significa solo rendersi nemici i 100 mila blogger d’Italia, ma anche i loro utenti.
Quindi i 20 o 30 milioni di utilizzatori di Internet, quasi tutti hanno meno di 40anni, rischierebbero, anche sui loro social network, di prendersi ammende assurde di 12mila euro.
Tutta questa gente, almeno per il 90%, sarà contro il governo anche se in passato hanno votato per Berlusconi e Bossi.
Con Silvio e Umberto rimarranno i vecchi, o almeno coloro che hanno più di 50 anni e sono analfabeti informatici, che credono in Minzolini e Ferrara, in Feltri e simili.
I deputati del centro destra possono prepararsi a fare le valige, ma la colpa è tutta loro e nella loro scarsa pratica di Internet: chiedano ai loro figli come funziona, prima di votare per una così sciagurata legge.

Vattene - Berlusconi - ammazza i blog, i blog mandano a casa Berlusconi



La legge ammazza blog è il suicidio politico di Berlusconi e di tutta la sua maggioranza.
Questa strampalata norma repressiva, che nasconde una grande ignoranza da parte di chi la propone dello strumento Internet, oppure, fatto ben più grave, c’è la volontà di impedirne l’uso.
Questo non significa solo rendersi nemici i 100 mila blogger d’Italia, ma anche i loro utenti.
Quindi i 20 o 30 milioni di utilizzatori di Internet, quasi tutti hanno meno di 40anni, rischierebbero, anche sui loro social network, di prendersi ammende assurde di 12mila euro.
Tutta questa gente, almeno per il 90%, sarà contro il governo anche se in passato hanno votato per Berlusconi e Bossi.
Con Silvio e Umberto rimarranno i vecchi, o almeno coloro che hanno più di 50 anni e sono analfabeti informatici, che credono in Minzolini e Ferrara, in Feltri e simili.
I deputati del centro destra possono prepararsi a fare le valige, ma la colpa è tutta loro e nella loro scarsa pratica di Internet: chiedano ai loro figli come funziona, prima di votare per una così sciagurata legge.

Berlusconi - ammazza i blog, i blog mandano a casa Berlusconi



La legge ammazza blog è il suicidio politico di Berlusconi e di tutta la sua maggioranza.
Questa strampalata norma repressiva, che nasconde una grande ignoranza da parte di chi la propone dello strumento Internet, oppure, fatto ben più grave, c’è la volontà di impedirne l’uso.
Questo non significa solo rendersi nemici i 100 mila blogger d’Italia, ma anche i loro utenti.
Quindi i 20 o 30 milioni di utilizzatori di Internet, quasi tutti hanno meno di 40anni, rischierebbero, anche sui loro social network, di prendersi ammende assurde di 12mila euro.
Tutta questa gente, almeno per il 90%, sarà contro il governo anche se in passato hanno votato per Berlusconi e Bossi.
Con Silvio e Umberto rimarranno i vecchi, o almeno coloro che hanno più di 50 anni e sono analfabeti informatici, che credono in Minzolini e Ferrara, in Feltri e simili.
I deputati del centro destra possono prepararsi a fare le valige, ma la colpa è tutta loro e nella loro scarsa pratica di Internet: chiedano ai loro figli come funziona, prima di votare per una così sciagurata legge.

Ruby - Berlusconi - ammazza i blog, i blog mandano a casa Berlusconi



La legge ammazza blog è il suicidio politico di Berlusconi e di tutta la sua maggioranza.
Questa strampalata norma repressiva, che nasconde una grande ignoranza da parte di chi la propone dello strumento Internet, oppure, fatto ben più grave, c’è la volontà di impedirne l’uso.
Questo non significa solo rendersi nemici i 100 mila blogger d’Italia, ma anche i loro utenti.
Quindi i 20 o 30 milioni di utilizzatori di Internet, quasi tutti hanno meno di 40anni, rischierebbero, anche sui loro social network, di prendersi ammende assurde di 12mila euro.
Tutta questa gente, almeno per il 90%, sarà contro il governo anche se in passato hanno votato per Berlusconi e Bossi.
Con Silvio e Umberto rimarranno i vecchi, o almeno coloro che hanno più di 50 anni e sono analfabeti informatici, che credono in Minzolini e Ferrara, in Feltri e simili.
I deputati del centro destra possono prepararsi a fare le valige, ma la colpa è tutta loro e nella loro scarsa pratica di Internet: chiedano ai loro figli come funziona, prima di votare per una così sciagurata legge.