I boy scout statunitensi hanno taciuto per vent'anni degli abusi sessuali che capitavano da loro, questo silenzio è dovuto a molte cose, prima fra tutte, secondo l'accusa, il timore di uno scandalo.
Ora gli scout sono persone serie, dove i ragazzi imparano ad amare la natura e la vita sociale, con un'uniforme e nessuna differenza al suo interno.
Gli scout negli Stati Uniti sono milioni, che se moltiplicati per i vent'anni diventano anche decine di milioni di ragazzini e ragazzoni che entrano e escono dall'organizzazione.
Il discorso è il solito: i genitori dei ragazzini dovevano andare alla polizia e non dai capi scout a denunciare ciò che stava capitando, poi un tempo non si credeva alle segnalazioni.
Ora migliaia di casi per 10 o 20 milioni di scout sono in percentuale uno su cento o meno, come capita, purtroppo a scuola, ma soprattutto nelle case, nelle strade e nelle attività sociali comuni..
Questa pare una volgare campagna di stampa che deve vendere qualche notizia in più e null'altro, in america sono dei professionisti per tutto ciò.
Probabilmente preferiscono i ragazzini nelle strade e nelle bande criminali: forse credono che lì la pedofilia e gli abusi non ci sono.