Ci stiamo incamminando verso il
giorno della ricorrenza del 2° anno, da quando la povera Yara ha
lasciato in modo violento la scena di questo mondo, venendo strappata
agli affetti delle persone a lei care.
Penso, in primis, ai familiari
che hanno trepidato per lei dal giorno della sua misteriosa
sparizione al momento del ritrovamento del suo corpo, precisamente
due mesi dopo l’uccisione (26 novembre 2010).
In quel arco di
tempo, sono state molte le manifestazioni di affetto verso la
famiglia, così duramente provata!
La vicinanza e la condivisione del
dolore e dello smarrimento che ne deriva, in simili frangenti, si è
avuta anche per la morte di Sarah Scazzi, morta anche lei in modo
violento, ma il cui omicidio si è consumato all'interno del
mondo parentale, quel mondo che avrebbe dovuto proteggerla!
Questi e
altri sono stati i crimini che hanno “colorato” la cronaca della
tv e dei giornali.
Una domanda sorge spontanea: per Sara non è
stato difficile “trovare” coloro che hanno compiuto tale atrocità, anche se le persone in questione hanno continuato a scaricarsi la
colpa a vicenda.
Per Yara la cosa sembra sempre più lontana: perché
dopo indagini, interrogatori e prelievi del DNA a migliaia di
persone, non si è ancora giunti al traguardo?
Quale è la
motivazione per cui non si è ancora riusciti a “trovare” il o i
responsabili ?
Margherita Longhi