17 ago 2013

Bagno di sangue in Egitto, i morti sono tanti e non si contano, le cifre variano poche centinaia a miglia, i feriti sono a migliaia, pare che l'esercito abbia preso la decisione di colpire senza pietà i suoi nemici storici, quelli che non ragionano come i militari, da sempre razionali e terribili, da sempre ... occidentali per motivi strategici.
Ora la sommossa pare che continui, ma i morti aumentano e i carcerati pure, moltissimi moriranno per le ferite riportate e altri in prigione, nelle infernali prigioni egiziane, dove la morte arriva per stenti, per malattia.
Era tutto previsto e forse la brutalità fa parte della cultura occidentale, imprtata in Egitto, ma l'Occidente non ci bada, fa l'ipocrita e si strappa le vesti.

Europa e la sua risposta forte,solo quando fa comodo ai suoi interessi antiquati, con la cultura ipocrita da neocolonialisti

Pochi sanno che l'Islam fu favorito, per esempio in Asia, in particolare in Indonesia dai colonialisti europei, per favorire lo sfruttamento di quelle regioni, con quel rapporto ipocrita e con la sottomissione della popolazione, prima buddista.
Ancora oggi l'islam estremo, radicale permette all'Occidente di fare grandi affar economici, perché gli integralisti, da sempre sono pessimi affaristi.
Ora gli affari in Egitto potrebbero essere fatti alla pari e allora si interviene, ma solo per difendere gli islamisti, non per altre popolazione umiliate, massacrate, magari proprio dai fanatici islamici.
Gli affari sono affari e il sangue non conta.

Letta, Bonino, Merkel, Hollande... il peggio dell'Europa si mobilita per soccorrere i Fratelli Mussulmani

Morsi era stato ospitato in Europa, con simpatia e la stampa ne aveva pure parlato bene, Hollande è il guerra  neo colonialista che ha mandato le sue truppe in Africa e difendere gli interessi francesi.
Merkel è la nostra nemica economica, che ci ha imposto Monti ed ora Letta, Emma Bonino è già noto alle cronache e non serve dire altro, mentre Letta segue il branco, non avendo idee proprie, probabilmente.
Ora vanno tutti in soccorso del medioevo islamico per difendere i loro interessi, ma il pudore di tacere non l'hanno proprio.

Siracusa fa onere all'Italia ... dice Naolitano


nostro Capo dello Stato ancora parla e parla, parla, ma ...
Comunque il caso di Siracusa pare un caso ovvio, nessuno lascerebbe dei disperati con l'acqua alla gola, ma il problema è un'altro: il disonore dell'Italia sta nella manovalanza sfruttata da gruppi criminali per lavori di pochi euro, per lavori sporchi senza sicurezza né professionalità.
Questa falsa solidarietà a parole nasconde una cultura profondamente razzista, nessuno o quasi di costoro svolge attività con un minimo di professionalità.

Mille arresti i leader dei Fratelli Mussulmani sono stati catturati

Quando un movimento dal bassissimo livello culturale, come quello dei Fratelli Mussulmani, la base si sbanda e rischia, in parte di finire assorbita e utilizzata da gruppi terroristici, che sono pronti ad armare i rivoltosi.
Quello che sta alla base della repressione è solo un inizio di altre repressioni: la rivolta dei fratelli parte dalla miseria della periferia: loro si sono ... attaccati all'islam radicale perché qualcuno li foraggia, quindi li nutre.
Per reprimere il terrorismo e il fanatismo bisogna colpire, mi ripeto sono alla noi, i finanziatori, che non sono occulti: li si possono individuare per i loro interessi economici eclatanti. 

Egitto ... la rivolta degli islamisti e la repressione dell'esercito

L'Esercito egiziano non perdona i fratelli mussulmani, che subiscono una pesantissima repressione: il problema sta nella politica idiota dell'Occidente, nella cultura estremista favorita da individui loschi, senza scrupoli, che speculano sull'ignoranza volgare degli islamisti, personaggi usciti dal nero medioevo islamico.
La scelta di reprimere brutalmente fa parte della cultura militare, ma si è arrivati verso questa situazione per colpa dell'Occidente, che traffica con questi personaggi e poi non dimentichiamo che Morsi, che voleva imporre la legge coranica a tutto il Paese, ai laici e ai copti, fregandosene degli elementari diritti umani delle persone.

16 ago 2013

Pubblica Amministrazione, Pa, il prepensionamento è in arrivo?

Pubblica Amministrazione, Pa, il prepensionamento è in arrivo?
E’ quasi certo che il governo, questo o quello futuro, mandi a casa un po’ di gente e per far questo si dovrà, forse costringere qualcuno a stare a casa contro voglia: gli strumenti esistono già e si chiama mobilità, che ha carattere regionale, con un periodo di 2 anni con lo stipendio al 80%, l’obbligo di accettare il posto che viene proposto, in mobilità, o rischiare di essere licenziati alla fine dei due anni, per il proprio rifiuto, perché a quel punto lo Stato non assicura più neppure il sussidio che ha concesso.



Silvio Berlusconi non rinuncia al suo posto di capo del partito, del Pdl,

Silvio Berlusconi non rinuncia al suo posto di capo del partito, del Pdl, non sa fare un passo indietro eppure da fuori potrebbe essere più libero di agire e criticare, proporre, senza implicarsi troppo.
Al suo posto c’è chi lo potrebbe sostituire egregiamente, con la possibilità di farla finita con la politica che lo vede al centro del potere a tutti i costi.

E’ giunta l’ora di un cambio al vertice del partito e lui dovrebbe andare a fare il nonno, non il bunga bunga, si spera.

Prepensionamento nella Pubblica Amministrazione, PA, si parla di 200 mila esuberi da mandare a casa

Prepensionamento nella Pubblica Amministrazione, PA, si parla di 200 mila esuberi da mandare a casa, ma se in due anni, dal 2011 al 2013, si hanno avuto 350 mila persone in meno, si capisce che l’era del posto fisso sta per terminare anche nel pubblico.
Quindi i 200 mila esuberi in meno avrebbero senso se ci fosse un risparmio e si lasciasse in parte costoro, ancora efficaci e disposti a lavorare a svolgere altre attività, magari con l’apertura di paritta Iva: chi vuole produrre e lavorare deve essere aiutato, quindi lo stato risparmi pure sui dipendenti, ma non tagli le gambe a chi vuole fare. 

Pa, Pubblica Amministrazione e prepensionamento, le ipotesi arrivano

Pa, Pubblica Amministrazione e prepensionamento, le ipotesi arrivano e quando si parla di un argomento qualcosa, prima o poi capita, ma il problema è un altro.
Come applicheranno questa forma di prepensionamento?
Sarà su base volontaria o ci saranno le costrizioni, con persone messe in mobilità.
C’è pure il rischio, anzi la certezza, che taglieranno almeno un 10% sulla pensione ottenuta, ma con gli altri tagli, già esistenti, si rischia di perdere il 20%, anche il 30%.
Un fatto è certo, per lo Stato sarà un buon affare, ma per i lavoratori non si sa ancora.