7 ott 2013

Alfano è il nuovo leader di tutto il Pdl, ha vinto lui e la destra è sua

Alfano risponde al Pd  che non accetta ingerenze e vince la sfida con la destra del suo partito, mentre punta al centro politico, togliendo la palla al piede della questione Berlusconi: così punta al rilancio della destra in campo nazionale ed internazionale, senza il Cavaliere, peso morto ormai.
A sinistra abbiamo Renzi, sempre meno credibile e meno probabile leader di una sinistra vittoriosa, anzi potrebbe essere il generale... della disfatta.
Grillo resta sempre isolato e i telegiornali lo mostrano come u estremista, sale la voglia di censura da parte dei nostri politicanti del Pd, che rappresentano, con il sel, solo un terzo dei voti ormai, sono al minimo storico dalla fine della Seconda guerra Mondiale, ma loro non lo sanno e lo sprito stalinista aleggia ancora nella misera sinistra storica nazionale. 

Papa Francesco e la politica ... sociale della chiesa, che preoccupa

A Lampedusa la Chiesa ha perso una grande battaglia, ha perso l'occasione di vedere le cose oltre l'emotività e  oltre lo spirito negativo del periodo storico.
Infatti la notizia della strage di migrante ha colpito l'emozione pubblica,ma altre stragi di migranti non interessano, perché sono uno stillicidio continuo di morti, che non colpiscono l'emozione: i numeri dei morti non hanno effeti sulla mente dei singoli, i milioni di motti no interessano, interessano le immagini.
Per questo motivo papa Francesco ha preferito le emozioni ai dati e alla realtà della miseria quotidiana, entrando in pieno nella politica e non nella carità cristiana.

6 ott 2013

Beppe Grillo e la Rai vergognosamente di parte

Beppe Grillo è descritto dalla Rai come se fosse il nemico del Popolo in un Paese fascista o stalinista: lo spirito di fondo che regna nella televisione di Stato è quanto meno vergognoso.
Non c'è dibattito e il livello culturale è bassissimo, le  polemiche sono patetiche e le espressioni, con un solo clorore e una sola opinione, dei personaggi politici graditi al regime, appaiono senza pudore.
La televisione pubblica non è dei partiti,... 

Lampedusa e la strategia di attirare altri immigrati per... motivi politici

La scelta di aprire la strada all'immigrazione in Italia è doppiamente criminale, perché costoro sono arrivati in Italia nella speranza di trovare un lavoro, che non c'è, che ci sarà tagliando già i magri salari degli italiani di bassa specializzazione e degli extracomunitari sul nostro territorio.
Aprire la porta dell'immigrazione favorirebbe altri traghetti di disperati dalle coste Nord Africane, con altri naufragi e tanti, tanti morti lungo tutto il tragitto nel deserto.
Anche un tesserato del Pd può capire, se si impegna che spalancare la porta dell'immigrazione porterebbe altri naufragi, altri molti, guerra tra poveri in Italia e solo un vantaggio: eventuali voti futuri per la sinistra storica. 

Egitto, scontri in piazza tra islamisti, 34 morti


Gli islamisti sono scesi in piazza e la polizia ha sparato contro di loro, oggi i morti sono stati 34 e gli esaltati non si arrendono: i morti proseguiranno a colpire il paese e non solo l?Egitto, serve chiarezza contro certe tesi e teorie.
L'odio degli islamisti porterà morte e distruzione sino a quando la ragione e la cultura prenderà il posto all'oscurantismo. 

Papa Francesco e Letta sono sulla stessa linea politica... purtroppo

Gli imbecilli odiavano il .. papa tedesco, oggi invece abbiamo un papa gesuita, ovvero uno che conosce bene le leggi del mondo, della politica e dell'economia.
Gli imbecilli lo preferiscono al papa colto e intelligente, al papa professore, ma ora abbiamo un papa che si sa vestire bene nei panni del povero, ma in realtà favorisce proprio quella classe politica tanto legata all'economia  democristiana, vecchia, ma sempre attuale.
E' un papa gesuita e ce lo terremo... fino a quando non lo faranno santo subito.
Che Dio ci protegga. 

Letta è felice per la chiusura della stagione politica di Berlusconi, ma non sa che presto toccherà pure a lui

Letta festeggia per le fine di Berlusconi, fine politica, ma non sa che anche a lui toccherà la stessa sorte, se il Paese saprà risvegliarsi dal lungo torpore provocato dalle informazioni televisive, dalla bassa cultura e dal lasciar fare degli italiani.
Gli italiani assomigliano a tanti buoi rassegnati al giogo, accettano cose che altri popoli non sopporterebbero, lasciano afre cose incredibili, si lasciano derubare senza alzare la testa, ma a tutto c'è un limite. 

Boldrini e Kyenge.. se si criticano loro si criticano tutte le donne? Ridicolo!

Quando si criticano costoro, esempio tra i peggiori di donne in carriera, si criticano tutte le donne, ma il problema che loro hanno qualche difficoltà a rispondere alle critiche e i giornalisti prezzolati spesso fanno fatica a difenderle.
Puntano sul patetico, culle loro lacrime in diretta, ma le loro risposte, rigide, inopportune talvolta, anche assurde, come quella che definisce una critica a loro come un insulto alle donne.
Quindi se si critica Silvio Berlusconi si criticano tutti gli uomini, se si critica Niki Vendola si criticano tutti i gay, se si critica un prete pedofilo si criticano tutti i preti, se si critica un ladro siciliano o lombardo si criticano tutti i siciliani o i lombardi.
Chiaramente le signore si difendono malamente e non accettano le critiche infatti sognano la censura della rete, o se preferite, la regolamentazione. 

Beppe Grillo deve unire i suoi e cercare di preparare il governo del futuro o saranno guai

Beppe Grillo ha la forza di preparare un'alternativa al potere attuale?
Il difficile sta tutto nel palazzo in decadenza e per vincere i cortigiani servirà una vera e propria operazione di pulizia generale, mandando a casa, con il minimo pensionabile i boiardi del potere attuale.
Per far questo poi bisogna mandare a casa i parassiti delle pubbliche amministrazioni e dare la caccia serrata e spietata ai corrotti: tutto questo ovviamente non è facile.

La Repubblica e il Giornale diversi, ma tanto simili

I due giornali, i due periodici nazionali sono molto diversi, ma pure molto simili, con una stessa cultura di fondo, ovvero una stessa logica politica che li accomuna, il servilismo verso i loro editori, che sono pure nemici giurati.
Così lo sconfitto Silvio oggi piange, ma il suo nemico storico De Benedetti, vincente, perché amico del Pd e di certi gruppi di potere sotterranei, oggi ride, ma il vero nemico nazionale sta appunto in questo modo di agire, con lobby massoniche o gruppi mafiosi di potere che portano rcchezza a pochi e miseria a tanti, con la stanpa di proprietà che difende tutto quanto.