18 nov 2013

Cancellieri spacca il governo e divide il pd, ma lei resta lì

Le poltrone sono importanti e lei rimane al suo posto, ma ormai mezzo Pd non la vuole più, il 90% degli italiani non la vuole più, ma resta seduta sullo scagno da ministro.
La signora Cancellieri dovrebbe fare una scelta giusta poi un ministro inquisito, proprio per una faccenda giudiziaria, proprio nessuno la vuole..
Fassino, del vecchio Pd, della linea guida del partito, ormai in  caduta libera, la difende, poi abbiamo Letta, poco amato e poco credibile, Napolitano e Pannella... Berlusconi è con Lei, mentre tutto è contro di lei.

17 nov 2013

Cristo Gesù e la forza della verità che apre le porte del mondo

La verità vince sempre, la menzogna viene sconfitta dalla forza che non conosce porte chiuse e segreti: nulla reste a quella forza imponente, ma solo nel tempo, negli anni, nei decenni, talvolta nei secoli, tutto esce e mostra il suo vero volto.
Il marcio di questa epoca corrotta cadrà sotto il peso della giustizia di Dio, questo è certo, ma quando avverrà non si sa. 

novità, notizie e pensieri ... Facebook login accedi e la lotta dei poteri diversi e ridicoli

La lotta si fa dura, tra gruppi che si contendono l'amicizia e la popolarità in rete, nei social network, la lotta porta a diffamazioni e insulti, parolacce e contraddizioni, confusioni e demenziali atteggiamenti.
Ora lo scontro si fa duro tra individui che ne raccontano tante di idiozie assurde, per essere popolari... 

Arabia Saudita e Israele uniti nella lotta contro Teheran?

La politica dei Paesi arabi segue una sua logica precisa e ovvia, la logica è sempre quella: il nemico del mio nemico è il mio amico.
Così dei nemici storici come Israele e l'Arabia Saudita hanno trovato un nemico comune, esattamente sarebbe l'Iran, ovvero un Paese Sciita, da sempre ostile ad entrambi.
La guerra così, per impedire il nucleare iraniano, interessa a loro e insieme potrebbero attaccare Teheran 

Niki Vendola e l'Ilva.. ora la sua posizione è senza precedenti... per la sua risata senza udore

Niki Vendola ride dei morti?
Sinceramente il riso verso i morti delude e provoca rabbia, ma qui lo scandalo è grande, perché è politico e da parte di un uomo che si propone di rappresentare i più poveri, la gente più debole.
Niki Vendola deve dare le dimissioni?
Decida lui. 

Concorsi pubblicie e dubbi in crescita, ma certezze infelici

I concorsi sono spesso cacchierati, ora pure messi in discussione, ma la casta non rinuncerà mai a controllarli, mettendo dei perfetti imbecilli nei posti sbagliati, con conseguenze ovvie per la gestione pubblica.
Oggi tutto segue una sua triste logica, una triste logica di sempre, la gente li vede rubare gli ultimi posti liberi e non ne può più, la rabbia cresce.

Pd e lo scontro interno tra le diverse anime

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La base elettorale del Pd è giustizialista e vuole chiarezza: i politici nazionali sono sempre meno popolari, a questo punto non rimane assecondare la base e certe persone, che sbagliano se ne devono andare.
Quindi deve andare a casa Berlusconi, isolato e populista non credibile, mentre Cancellieri lo deve seguire o precedere: a questo punto non rimane che chiedersi se conviene proseguire nella logica politica di sempre, difendere chi non merita di essere difeso, oppure proseguire la sua strada solita, di negare l'evidenza. 

Libia e la situzione in mano alle bande rivali

Questo fenomeno è un classico storico, dopo la morte, la fine di un dittatore arriva il caos nei paesi islamici, nei paesi arabi in particolare.
Lo scontro tra gruppi politici prosegue, tra gruppi tribali, anche tra gruppi religiosi differenti, anche per sfumature secondarie.
In gioco c'è il petrolio e il gas libico, così lo scontro si fa duro e i nemici hanno alle spalle altri interessi lontani: anche questo è un classico storico. 

Una parte del Pd si ribella e non è solo per Renzi

La base elettorale del Pd è giustizialista e vuole chiarezza: i politici nazionali sono sempre meno popolari, a questo punto non rimane assecondare la base e certe persone, che sbagliano se ne devono andare.
Quindi deve andare a casa Berlusconi, isolato e populista non credibile, mentre Cancellieri lo deve seguire o precedere: a questo punto non rimane che chiedersi se conviene proseguire nella logica politica di sempre, difendere chi non merita di essere difeso, oppure proseguire la sua strada solita, di negare l'evidenza. 

Cancellieri della discordia ... continua la polemica sulle sue eventuali dimssioni

Fassina non vuole, ma una parte del Pd ha deciso di agire con correttezza, vuole il ministro di Grazia e Giustizia, inquisita, è giusto parlare di dimissioni e la difesa di un personaggio simile offende l'intelligenza degli italiani, che no si possono essere presi per il naso ancora da questa casta svergognata, senza pudore.
Cancellieri non è difendibile e solo Napolitano, Letta e Pannella Marco la difendono, o credono alla sua buona fede: deve andarsene a casa, in buona compagnia.