Per
una rinascita di Bergamo
intervista
a
MIRKO
ISNENGHI
candidato
Sindaco
alle
prossime elezioni del 25 Maggio 2014
di
Arianna Iezzi - e-mail: arianna.iezzi58@gmail.com
Cosa
l’ha spinto a candidarsi per la carica di Sindaco di Bergamo?
Noi abbiamo visto che le due passate amministrazioni di centro destra
e di centro sinistra non hanno portato nessun giovamento alla città.
La città è morta. Siamo nella convinzione che bisogna riunire gente
di destra e di sinistra con idee nuove, per ridare vita alla città
con un programma a lunga scadenza, non a breve scadenza. Noi non
vogliamo un programma a 5 anni ma a 20 / 25 anni, cioè pensare al
futuro della città.
Esiste
ancora “l’ideologia”?
L’ideologia deve esistere, o meglio, un ideale, un qualcosa che ci
spinge, ci sprona : che poi "l'ideologia" sia quella
socialista, democristiana, liberale, come la mia, repubblicana,
radicale, un’ideologia di base ci deve essere. Purtroppo pare sia
stata dimenticata, per cui troviamo gente di sinistra che si dice
liberale, che, molte volte, è più liberista che liberale e
viceversa. Gente di destra che è diventata liberale. In moltissimi
si dicono liberali senza conoscere la storia del Partito Liberale o
dell’idea liberale. La stessa cosa può essere vista da un
socialista, da un comunista. Senza una coerenza si arriva ad un
populismo alla Grillo, alla Berlusconi, alla Renzi in certi momenti.
Cosa
propone per migliorare Bergamo?
Parliamo di CULTURA. La cultura è stata spesso usata a scopo
personale, per un proprio tornaconto. Noi intendiamo programmare le
settimane di cultura della danza, della musica, del teatro: vuol
dire, ad esempio, che per una settimana la città vive in tutti i
suoi luoghi aperti, durante tutta la giornata, ogni tipo di musica. A
seguire un’altra settimana per il teatro, anche di strada, e così
via per la danza. Il tutto in forma gratuita. Dovrà essere una
grande vetrina per farsi conoscere e per gli artisti un trampolino di
lancio. La città, centro e periferie, rifiorirà. Avremo nuovi
flussi culturali. Venderemo un prodotto con alta risonanza. Con un
valido lavoro di marketing, e senza dimenticare i viaggiatori del
vicino aereoporto; 250.000 / 300.000 persone potrebbero giungere in
Bergamo, in quelle settimane, naturalmente con un apporto di
ricchezza alla città. CULTURA, COMMERCIO, TURISMO. Se noi riusciamo
a coniugare questi tre aspetti, la città diventerà più ricca
fornendo maggiori e migliori servizi e potremmo essere anche
d’esempio ad altre città. Occorre una sterzata. Nel contempo non
dimentichiamoci dei problemi urbanistici e di viabilità. Bergamo
deve interagire con tutti i Comuni limitrofi e soprattutto in termini
di viabilità. Deve sussistere un progetto condiviso atto a migliore
i trasporti e tale da apportare benefici a tutti anche in tema
Cultura/Commercio/Turismo.
Cosa
propone per il recupero degli edifici vecchi e dismessi che si
trovano nella città? Prima di concedere licenze edilizie per nuovi
complessi, non si potrebbero restaurare quelli vecchi?
Ci sono delle aree dismesse che possono essere rivalutate. Occorre
però molta attenzione e ponderazione. Non si può solo costruire.
Bergamo attualmente ha più di ottomila appartamenti
invenduti.Occorre una riflessione. Proponiamo che parte di questi
alloggi vengano assegnati a giovani coppie. Come? Proponiamo di
assegnare a giovani coppie 50.000,00 euro a fondo perso quale
contributo all'acquisto della prima casa in Bergamo. Abbiamo
calcolato sostenibile una erogazione di una decina di aiuti annui.
Nel giro di 10 anni cento nuove coppie sarebbero insediate in città.
Inoltre, una parte consistente del patrimonio immobiliare invenduto
in Bergamo può essere destinata sempre alle giovani coppie per mezzo
di un programma di finanziamenti agevolati che Bergamo può
presentare alla Comunità Europea per ottenerne il sostegno economico
come già fatto dalla città di Berlino. Ringiovanire, significa
anche benefici culturali ed economici per tutta la nostra città. Un
cenno per la caserma Montelungo che vediamo come polo multifunzionale
e multiculturale e luogo ideale per una Galleria d'Arte Moderna.
Cosa
propone per le piste ciclopedonali? A Bergamo sono state realizzate
per effettuare gradevoli passeggiate domenicali ma non per
collegare un quartiere ad un altro. Così come sono non stimolano il
cittadino a lasciare a casa l’auto per andare a piedi o utilizzare
la bicicletta. Grave la mancanza e l' incompetenza nella non
realizzazione di ciclopedonali che conducano all’ospedale Giovanni
XXIII almeno dai quartieri limitrofi.
Le piste ciclopedonali a Bergamo, nella situazione attuale e
considerando la ristrettezza di buona parte delle strade, sono di
difficile realizzazione. E’ inutile promettere. E' urgente una
politica diversa. La viabilità ha bisogno di interventi decisi e
concreti e non di qualche rattoppo quà e là. Più mezzi pubblici e
meno auto in città ed ecco che vi sarà maggior spazio anche per un
programma organico di ciclopedonali. Per quanto riguarda l’ospedale
nuovo, le ultime amministrazioni di Bergamo hanno commesso errori.
Occorre intervenire ultimando strade e marciapiedi con ciclopedonali
cha partano in tutta sicurezza dai quartieri limitrofi, meglio con
pista pedonale e ciclabile separte l'una dall'altra.
Come
riutilizzerebbe le strutture dell’ospedale vecchio? Il “Riuniti”
per intenderci?
Anche se il nostro attuale Sindaco non era del tutto convinto,
fortunatamente si è adeguato ed è forse la prima volta in Bergamo
che tutte le forze politiche concordemente hanno collaborato per
ottenere un risultato: Il vecchio ospedale sarà dell'Accademia di
Finanza a Bergamo.
Ai
bergamaschi non toccare l’Atalanta e le macchine… Cosa ne pensa?
Viabilità e stadio, tasto dolente per Bergamo! Zone 30 e ZTL, cosa
può dire al riguardo?
Prima di tutto dobbiamo ringraziare il Presidente della
Circoscrizione n.3, Sig.Lussana, che ha avuto l’idea della ZTL
durante le partite. Renzi ha proposto una cosa molto intelligente che
la sicurezza degli gli stadi sia gestita dalla società sportiva con
i relativi costi. Noi siamo i primi a dire che lo stadio deve
diventare di proprietà dell’Atalanta. Stante la odierna
situazione, non siamo d’accordo sulla costruzione di un nuovo
stadio. Adeguiamo quanto abbiamo, riformuliamo la sicurezza,
riqualifichiamo l'arredo urbano antistante lo stadio in sintonia con
il bel quartiere che lo ospita. Allo stadio ci si reca dai parcheggi
con i bus navetta per una giornata di festa.Viabilità: ripetiamo,
più bus e meno auto. Zone 30 da ampliare, sorvegliare e rendere
pienamente zone 30.
La
sicurezza come affrontarla? E i trasporti?
La sicurezza è uno slogan che dura il tempo di una campagna
elettorale, rendiamocene conto, l’unico modo per garantire la
sicurezza è che la città venga vissuta. Se le vie della città
sono deserte e il centro spopolato, la delinquenza prende piede. La
nostra proposta di "ripopolamento/ringiovanimento" della
città può costituire un valido baluardo al dilagare della
delinquenza. Proponiamo anche di adottare le luci LED ai lampioni con
risparmio energetico assicurato e maggiore e migliore illuminazione.
Proponiamo di portare l'organico a 250 vigili anziché gli attuali
170 (questo numero era già stato previsto 10 anni fa) anche, se
necessario per la sicurezza, in sostituzione di parte dei dipendenti
comunali posti in pensione. Trasporti: proponiamo un programma
alternativo e di lungo respiro. Vediamo città alta e bassa collegate
in modo diverso con la sostituzione della funicolare di viale
Vittorio Emanuele con una scala mobile gratuita funzionante 24 ore su
24 come per la città di Perugia. Tutte le scalette che portano alla
città alta, inserite in un percorso turistico descritto e
pubblicizzato, devono avere cartelli descrittivi circa il percorso,
la pendenza, il tempo medio di percorrenza e dotate di telecamere ed
illuminazione in tema con la suggestione delle vie percorse. Per la
città bassa vediamo la creazione, anche in alternativa al classico
bus pubblico, di tapis roulant che colleghino la stazione ferroviaria
con la funicolare/scala mobile, piazza Pontida con piazzetta Santo
Spirito. L'idea può essere estesa per il raggiungimento dello
stadio. Vorremmo che la città ridiventi luogo di frequentazione, di
interesse, di aggregazione con un rifiorire di attività culturali,
commerciali e turistiche. Una nuova città ricca di vita e di
opportunità per i giovani.
Per
quanto riguarda i parcheggi in città? Le
auto nei parcheggi periferici con frequenti navette verso i luoghi di
maggior interesse o direttamente i bus e/o verso i tapis
roulant/scalemobili. Inoltre chiusure temporanee al traffico di vie
congestionate come ad esempio si attua in via Del Corso a Roma.
Dove
prendere i soldi per tutto questo?
Le risorse che l'Amministrazione Centrale trasferisce alle città
sono limitate. Occorre spendere bene e saper spendere (vedasi fondi
europei non utilizzati). Certo che attuando quanto in precedenza
descritto avremmo una città più ricca e quindi una base imponibile
che fornirà maggior gettito fiscale senza alcun incremento della
pressione fiscale. Una città florida di cultura, commercio e turismo
avrà ricchezza sufficiente per gli investimenti per renderla ancora
migliore.
Per
il problema di via Quarenghi cosa pensa?
Il problema di via Quarenghi è molto complesso. A nostro parere
bisogna favorire l'insediamento di soggetti diversi, attività
diverse, extracomunitarie ed italiane, anche a mezzo di
sovvenzioni/finanziamenti in modo che si possa ristabilire un
equilibrio tra le "etnie". La delinquanza deve sentirsi
emarginata e l'onesto lavoratore, di qualsiasi provenienza, deve
sentirsi protetto e tranquillo. E' una politica a lungo termine ma
che reputiamo sia l'unica da perseguire in via Quarenghi come in
altri quartieri.
Tra
i candidati a consigliere nella lista RINASCE BERGAMO-Isnenghi
Sindaco: VISMARA FRANCESCO, nato a Bergamo il 08.09.1990