11 ago 2015

Papa Francesco, il politico abile e scaltro.

Abbiamo un nuovo dogma di fede, una certezza che solo la fede permette di … vedere: infatti i migranti oggi si chiamano profughi, ma in realtà non lo sono, sono semplicemente persone in cerca di lavoro meglio pagato e non fanno gli schizzinosi, tutto va bene, dalla raccolta della frutta e verdura, allo spaccio di sostanze stupefacenti, sino alla prostituzione, in qualche caso.
Tutti costoro sono… profughi, così si chiamano oggi e non altro, perché lo ha deciso il sommo pontefice di Roma e questa è una nuova verità di fede,…. Oppure no?

Login Facebook, accesso, accedi, twitter, la politica sta cambiando troppo rapidamente

Presto avremo dei problemi seri riguardante il … potere costituito e i suoi equilibri, la rete sta mettendo in crisi, nel bene e nel male, la logica di diffusione delle notizie, da sempre controllata direttamente dai padroni del potere, del denaro, della burocrazia e anche della religione.
E’ un fatto certo, anche se non raccontato con chiarezza, la reazione integralista islamica, violenta e sempre più assolutista, legata alle nuove idee che vengono portate avanti, in mille modi da una rete che è destinata a raggiungere 6 miliardi di persone su 7 miliardi, stravolgendo antichi ordini costituiti nei secoli.

immigrati e disoccupati, sbarchi e proposte per gli italiani senza casa e lavoro

Invece di stare in un auto, in un camper da sfascia carrozze, in un garage, propongo ai disoccupati italiani, con o senza famiglia, di migrare in Libia, farsi mettere su un barcone e arrivare in Italia come profugo.
Una volta arrivato avranno un alloggio in albergo, abiti e cibo per almeno un anno, se poi non trovassero lavoro nel frattempo, possono sempre farsi un altro viaggio, sempre il Libia, così avranno il trattamento uguale a quello dei presunti profughi, migliori di quelle dei poveri italiani.

Politica italiana, le due riforme istituzionali che nessuno vuol fare

Sono due le giuste riforme da fare, la prima riguarda la stampa, da rendere libera da contributi ricattatori pubblici, avremo meno mass media, ma più franchi, chiari e oggettivi.
La seconda riforma da fare sta nella libertà di opinione e di stampa, eliminando l’obbligo di essere giornalista per aprire un giornale, poi  facendo chiarezza nei reati di opinione, ovvero gli insulti devono essere oggettivi e non soggettivi, quindi una critica, senza parolacce, maledizioni e paragoni ad attività indegne, a bestie o ad attività criminali.
Tutto il resto deve essere accettato e nessuno si può ritenere offeso per critiche oggettive, valutazioni o altro ancora.
Quando queste riforme saranno fatte il nostro Paese sarà libero e tutto migliorerà, si vincerà la corruzione, i neo fascismi vari, le mafie.

Censura e giustizia ingiusta, la nostra campagna contro l’assurdo giuridico prosegue

Dire la verità non è un crimine, è un dovere morale, ma per la legge italiana, interpretata nei nostri tribunali dai soliti avvocatini da 4 soldi e da giudici dalla dubbia capacità …… critica, lascia perplessi.
Dare del ladro a un ladro con condanna esecutiva, non è un crimine, ma per loro sì e alla fine chi dice il vero rischia di più di chi commette il reato.
E' ovvio che questa malsana logica segue gli interessi di mafiosi, clientelari della casta, ma solo togliendo questo reato d'opinione il nostro Paese muterà e diventerà civile e democratico.

Migranti e insulti, La cei non ha mezzi termini, per amore del guadagno

Galantino, porta voce della Cei, ha un linguaggio da bar sport: "Affermazioni di piazzisti da quattro soldi".
L’attacco è contro Grillo e la Lega.
Salvini risponde pesantemente: "O non capisce o ci guadagna".
La scesa in campo della chiesa, o meglio degli interessi della santa… madre chiesa mostra le chiappe scoperte, ovvero gli interessi legati… ai soccorsi, fatto oggettivo e reale.
La menzogna, indegna di un cristiano, che parla di profughi per gente che cerca solo lavoro migliore, suo diritto, ma per questo non servono i soccorsi, bastano i respingimenti.

10 ago 2015

Borsa Italiana, finanza, politica economica

I titoli restano positivi, ovvero c’è una discreta crescita e nessuno crede a una crisi di governo, nei prossimi mesi, comunque il rischio politico è il maggiore in questo momento per il mercato finanziario italiano.
Infatti la questione greca pare definitivamente archiviata o ormai potrà solo infastidire le compravendite di un giorno o due e nulla più.
Le scelte di Renzi e del suo governo non danno grandi entusiasmi, ma almeno sono tiepide e lasciano tutto dormiente, mentre le prospettive dono due, un governo dei Grillini, che sarebbe una tempesta di breve durata o di Salvini, che sarebbe conservatore e quindi non preoccupa i mercati.

Lavoro sempre difficile da trovare, la fuga delle menti migliori

Molti giovani laureati in campo scientifico, ingegneri, medici, ricercatori, se ne stanno andando dall'Italia per lavorare all'estero e qualche decina di loro hanno depositato brevetti, fuori dall'Italia, che darebbero a questo povero Paese, una spinta economica tale da mandarci non solo fuori dalla crisi, ma dandoci una spinta economica propulsiva incredibile.
La politica demenziale degli ultimi decenni è chiara, le caste e i privilegi non si toccano e l’evidenza è negata: i baroni imbecilli e spesso ignoranti, restano al loro posto, con la loro arroganza, sotto rimane il popolo disperato dei senza futuro in Italia, ma se conoscono il mondo esterno, dove il merito è riconosciuto in modo oggettivo, loro passano da cretini del villaggio in geni ricchi e soddisfatti.

Politica italiana e la guerra delle riforme, Renzi in minoranza resiste, per ora

Renzi non ha i numeri per le riforme e Napolitano, ex presidente della Repubblica, non si ricorda che non è più in carica e manda i suoi messaggi, i suoi moniti, che nessuno ormai ascolta.
E’ la fine della casta anche se rimane ancora chi resiste, come la Boldrini che prima parla di poveri e poi non tocca i soldi dei privilegiati.
La guerra della casta prosegue e Renzi deve usare l’ultima carta,  un maggioritario risicato da repubblica aristocratica, sopra il 30%, con un po’ di voti comprati e altri ottenuti da un ceto medio sempre più povero e sempre più lontano dalla realtà.

Immigrati in Italia, usiamo i giornalisti come braccianti nei campi

Perché costringere tanti poveracci ad affrontare il deserto, le malattie dei campi profughi al di là del mediterraneo, attraversare il mare e poi finire in baracche per cogliere frutta e verdura nei nostri campi, sotto pagati, anche se poi il costo della verdura cresce sempre per gli speculatori.
Basterebbe togliere il finanziamento pubblici alla stampa… prezzolata e mandare così i nostri pennivendoli, che sono mantenuti da noi e che dicono che gli italiani certi lavori non li fanno più, a raccogliere rape e cipolle, pomodori e sedano