22 ott 2016

Onu e Nato, ferri vecchi di politiche destinate a naufragare

La scelta infelice dellUnesco di cancellare la storia di Israele da Gerusalemme appare tanto ridicola e patetica, quanto sciocca, ma soprattutto  dimostra quanto il peso delle teocrazie arabe sia grande nella politica estera statunitense.
L'assurdo storico sta nel tenere vive situazioni e istituzioni che i tempi stanno scavalcando, come la Nato, dopo la guerra fredda, un Onu che è  manipolato solo da Stati Uniti e Gran Bretagna, come se fossimo appena dopo la Seconda Guerra Mondiale.
I tempi cambiano e l'impero inglese non esiste più e le teocrazie appartengono al medioevo, come i terroristi islamici, eredi dei pirati saraceni: i leader occidentali cambiano modo di pensare o l'Occidente è  finito.

Stato islamico, resiste ancora incredibilmente

La sua resistenza ha solo un motivo, non miracoloso, ma solo geo politico: serve e sino a quando esisterà  tale nemico il mondo si sentirà  unito contro il pericolo generato dalle politiche che lottavano per il controllo della regione.
Ora il contrasto è  classico, Russia contro Stati Uniti, ma in realtà  in confronto è  all'interno dell'Occidente, con interessi economici, il prezzo del petrolio e la fine della sua era, sempre più  vicino ormai.

21 ott 2016

Vaccini e cultura ostile, che ci prepara l’inferno in terra

Se da noi si combattono i vaccini, la più potente arma che abbiamo contro le malattie  provocate da virus, non rimane che disperare per gli altri popoli,  lontani che hanno visioni differenti, anti scientifiche per motivi culturali, sarà difficilissimo proteggere questa Umanità dalle future e sicure pandemie.

Fuori l’Italia dalla Nato, fuori la Nato dall'Italia

Questo era un vecchio slogan, che i giornalisti di turno ripetono con disprezzo…. Loro sono più avanti, dicono e forse lo credono, ma in realtà la sua attualità è grande: l’Italia sta subendo l’occupazione di truppe straniere da troppo tempo, dal lontano 1945 e ormai non ci sono più comunisti nella zona, né oltre il muro di Berlino.
Da cosa ci difendiamo?
Da Putin, dicono i nostri giornalisti, ma se popi gli mettiamo i carrarmati davanti a casa forse gli aggressori siamo noi.

La politica neo coloniale degli usa, oso dire fascista ci interessa proprio: non sarebbe meglio uscire da questa cultura degli embarghi a servizio del prezzo del grezzo, per aiutare Obama?

Clinton for President? I poteri forti la vogliono.

Lei vincerà… perché è la donna giusta… per loro, ma in realtà dietro a lei ci sono interessi economici negli Stati Uniti e nel mondo, che la mantengono al suo posto, la faranno vincere è il vecchio ordine mondiale con sorrisi e logiche politiche ed economiche … tradizionali, destinate a declinare, a ritirarsi come l’alta marea.

La politica di Clinton sarà come del suo predecessore, la testarda e continua logica di dominio del Paese, ma alla fine l’impero perderà le province.

Lavoro e caporalato, allarghiamo il reato anche a chi lo fa con i migranti

Il crimine è tra i più disumani di sempre, di fatto è una forma di riduzione in schiavitù, sfruttando la disperazione e la fame.

La guerra tra poveri  prosegue, per un posto di lavoro, si usano i migranti contro i più miseri della nostra gente: questo scontro genera razzismo e xenofobia, ma tagliando alla fonte il problema si vince… la guerra, colpendo caporali, anche se vestiti da … responsabili di qualche cooperativa.

Matteo Renzi, lo scaltro in politica

Lui sa bene accontentare i… fessi con quattro regalini, che magari servono ai suoi …. padroni: l’esempio migliore sta nella pensione anticipata, Ape, che è una fregatura  per i lavoratori, mentre per le banche e le assicurazioni sono introiti tranquilli e sicuri.
Poi fa una politica che favorisce il il lavoro precario, doveva dare qualche posto di lavoro in più, ma per ora abbiamo solo disperati e nulla più.

I soldi che…. regala finiscono in tasse, poi vedremo con le regalie pre referendum, ci chiederà il conto dopo.

Immigrazione, risse e violenze, stupri… ospitali

I casi di violenze abnormi nelle stazioni o nelle periferie proseguono, gli stupri sono argomenti di 4° pagina per i nostri pennivendoli, mentre le massi risse sono all’ordine del giorno e solo per caso qualcuno le filma: i feriti invece si nascondo o sono protetti dai soliti medici….  compiacenti.
La politica dell’accoglienza ci sta preparando un futuro infernale, questo è solo l’inizio, ma i pennivendoli dei padroni continueranno a ripetere le loro frasi, sempre uguali del tipo “abbiamo bisogno di loro”.


20 ott 2016

1a Festa transfrontaliera Lo Pan Ner - I pani delle Alpi

Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, giovedì 21 ottobre 2016
1a Festa transfrontaliera
Lo Pan Ner – I pani delle Alpi
L'Assessorato dell'istruzione e cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta comunica che la 1a Festa transfrontaliera Lo Pan Ner – I pani delle Alpi, svoltasi nei giorni 15 e 16 ottobre 2016, in occasione dell'11^ edizione della Giornata mondiale del pane, ha riscosso un grande successo. Per una realtà piccola come la Valle d'Aosta, i numeri sono significativi: i Comuni che hanno effettivamente partecipato all'iniziativa sono stati 50, i forni accesi sono stati 65 e i volontari che si sono prodigati per la preparazione e la cottura del pane di segale e dei pani dolci sono stati oltre 900. È ad essi che va il plauso generale perché il loro ruolo è stato essenziale per la buona riuscita dell'intera manifestazione.
Domenica 16, alle 16.30, in Piazza Chanoux ad Aosta, si è svolta la premiazione del concorso per il migliore pane nero e il migliore pane dolce della tradizione, riservato ai forni dei villaggi. Questa la classifica:
Per il miglior pane nero della tradizione:
1° classificato: il forno di Pià de Veulla di La Salle
2° classificato: il forno di Chez-les-Coccoz di La Salle
3° classificato: il forno di Margnier di Chambave
Per il miglior pane dolce della tradizione:
1° classificato: il forno di Fleuran di Issogne
2° classificato: i forni della Tsapella e di Tchappé di Cogne
3° classificato: il forno di Le Coudrey di Doues

I premi sono stati consegnati ai vincitori dal Presidente della Regione Valle d'Aosta, dall'Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia e dal rappresentante della Val Poschiavo.
La Commissione non ha invece ritenuto di dover procedere all'attribuzione del premio per il miglior pane della nuova tradizione, riservato ai panettieri professionisti, in quanto è pervenuta l'iscrizione di un unico concorrente, Caterina Ottino della ditta Micapan La Bottega di Fénis. A questa professionista va il riconoscimento da parte dell'Assessorato per l'impegno profuso nel ricercare soluzioni innovative nel segno della tradizione.

Fonte: Assessorato dell'Istruzione e Cultura – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta

Gli astronomi italiani che cercano altri mondi si riuniscono ad Aosta

Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, giovedì 20 ottobre 2016
Gli astronomi italiani che cercano altri mondi si riuniscono ad Aosta
Da lunedì 24 a mercoledì 26 ottobre 2016 una cinquantina di ricercatori provenienti da osservatori astronomici e università di tutta Italia si ritroveranno alla Cittadella dei giovani di Aosta, per discutere dello stato dell'arte di uno dei campi di punta dell'astronomia contemporanea: lo studio degli esopianeti cioè i pianeti che orbitano non attorno al Sole, bensì alle altre stelle della nostra galassia, la Via Lattea.
Si tratta del nono Progress Meeting del programma GAPS dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), organizzato dai responsabili di questo progetto scientifico in collaborazione con la Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS, che gestisce l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta e il Planetario di Lignan, e il Valle d'Aosta Convention & Visitors Bureau, organizzazione regionale che promuove e supporta lo sviluppo del turismo business in Valle d'Aosta.
La parola chiave del programma GAPS è sinergia - spiega Alessandro Sozzetti, ricercatore dell'INAF-Osservatorio Astrofisico di Torino e componente del consiglio direttivo del progetto. Negli ultimi vent'anni sono stati scoperti migliaia di esopianeti, ma ancora non sappiamo bene come si formano e da che cosa dipendono le caratteristiche del sistema composto da una stella e dai suoi pianeti. Per comprendere questi meccanismi, dal 2011 i ricercatori di vari istituti italiani hanno deciso di unire le proprie forze per studiare in modo globale, dall'astronomia alla fisica alla chimica, l'architettura dei sistemi planetari.
L'acronimo GAPS sta infatti per Global Architecture of Planetary Systems, giocando anche sul significato del termine inglese gap, cioè la lacuna da colmare nella nostra conoscenza. Per raggiungere questo obiettivo, il programma si avvale dello strumento HARPS-N, il più avanzato spettroscopio dedicato all'osservazione degli esopianeti, installato al Telescopio Nazionale Galileo, telescopio italiano da 3,58 m di diametro situato alle isole Canarie.
Il coordinatore della ricerca scientifica all'Osservatorio Astronomico a Saint-Barthélemy, Paolo Calcidese, ricorda che anche il miglior strumento al mondo può non bastare. Quando un astronomo pensa di aver fatto una scoperta, per esserne sicuro deve chiedere ai colleghi di osservare l'astro in questione. Queste osservazioni sono dette di follow up. Per esempio, tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 abbiamo dedicato 60 notti all'osservazione della stella XO-2S con i nostri telescopi. È stato anche sulla base di questi dati che i ricercatori di GAPS hanno potuto confermare di aver individuato con HARPS-N due pianeti attorno a quella stella: perciò siamo stati co-autori della pubblicazione scientifica che annunciava la scoperta.
Grazie alla fruttuosa collaborazione scientifica in corso da anni, il consiglio direttivo di GAPS ha chiesto ai ricercatori valdostani di partecipare anche all'organizzazione del nono meeting per a fare il punto sui progressi scientifici e tecnici del programma. Non si tratta quindi di un incontro di divulgazione, ma di un confronto tra esperti che si scambiano idee, opinioni e risultati per organizzare insieme il lavoro dei prossimi anni.
Il nostro centro di ricerca non è inserito nel programma GAPS - sottolinea Jean Marc Christille, da poco nominato direttore della Fondazione C. Fillietroz-ONLUS. Però siamo l'unico osservatorio astronomico regionale ad avere un accordo di collaborazione con l'INAF per attività di ricerca, didattica e divulgazione. In particolare collaboriamo con l'INAF di Torino per il progetto APACHE, finalizzato allo studio di un campione di stelle nane rosse vicine al Sole con una batteria di cinque telescopi robotizzati da 40 cm di apertura.
Conclude Christille: Abbiamo accolto molto favorevolmente la proposta di ospitare il meeting in Valle d'Aosta. Ringraziamo il Valle d'Aosta Convention & Visitors Bureau per il prezioso supporto organizzativo e la Cittadella dei giovani per la disponibilità e l'accoglienza. La collaborazione con l'Assessorato del turismo è sottesa a valorizzare l'Osservatorio come polo di eccellenza scientifica per promuovere l'organizzazione di meeting nei luoghi incantevoli della nostra Regione. Siamo contenti di portare la scienza italiana di avanguardia direttamente nel cuore della città di Aosta. Il programma prevede anche la visita dei partecipanti al nostro Osservatorio Astronomico. L'incontro con i colleghi ci permetterà di valutare le modalità con cui potremo contribuire alle future ricerche, eventualmente formalizzando la nostra collaborazione con GAPS e con i programmi affini che lo seguiranno. Speriamo di ritrovarci al prossimo meeting per parlare delle nuove scoperte compiute insieme.
Per info sul programma GAPS e sul nono GAPS Progress Meeting:
www.oact.inaf.it/exoit/EXO-IT/Projects/Entries/2011/12/27_GAPS.html

Fonte: Assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta