26 gen 2024

Conferenza: "Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d’Italia"



Il ven 26 gen 2024, 15:55 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, venerdì 26 gennaio 2024

                                                                       

Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta

Conferenza

Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che la Biblioteca regionale Bruno Salvadori, in occasione del Giorno del Ricordo, organizza una conferenza sull'argomento. La ricorrenza è stata istituita con legge dello Stato nel 2004 con l'obiettivo di conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.

Giovedì 8 febbraio 2024, alle ore 18, nella sala conferenze della Biblioteca, lo storico Enrico Miletto dialogherà con Maria Pia Simonetti, scrittrice.

Le protagoniste del libro "Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia" sono due donne molto diverse fra loro: Maria Pasquinelli è un'ardente militante fascista e repubblichina, ossessionata dal nazionalismo al punto da uccidere un ufficiale inglese a Pola nel 1947; Maria Bernetic è un'esponente di primo piano del movimento operaio triestino e della lotta partigiana, dirigente comunista negli anni della frattura fra Tito e Stalin. Due figure agli antipodi per formazione, ideali e progetto politico, che, pur non incrociando mai direttamente le loro strade, furono, metaforicamente, l'una avversaria dell'altra e mossero i loro passi nel medesimo spazio geografico, lungo la linea del confine orientale italiano. I loro percorsi biografici rappresentano una lente di ingrandimento attraverso la quale approfondire alcuni tasselli del composito mosaico dell'area Alto adriatica, da Trieste a Pola, passando per la Dalmazia e l'Istria, territori lungo i quali si snodò una parte importante delle loro esistenze. Uno sguardo declinato al femminile che, inserendosi nelle maglie del lungo Novecento, riesce a tratteggiare sequenze di storia e di storie, frammenti di vita pubblica e privata, segnati, nelle loro diverse sfumature, da valori e identità opposte, aspirazioni e ideali, perseveranza ed estreme convinzioni personali. Elementi che, trascinandosi dietro il loro carico di tensione, appaiono rivelatori del clima che in quegli anni bui e tormentati permeava la frontiera orientale d'Italia.

 

Enrico Miletto è ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne dell'Università di Torino, dove svolge anche attività didattica. Tra le sue pubblicazioni sul tema del confine orientale d'Italia: Gli Italiani di Tito. La Zona B del Territorio Libero di Trieste e l'emigrazione comunista in Jugoslavia (1947-1954) (Rubbettino, 2019); Novecento di confine. L'Istria, le foibe, l'esodo (FrancoAngeli, 2020). Ha curato con S. Tallia: Vite sospese. Profughi, rifugiati e richiedenti asilo dal Novecento a oggi (FrancoAngeli, 2021).

 

Info: Biblioteca regionale Bruno Salvadori, via Torre del Lebbroso 2, Aosta.

Tel. 0165-274802 - email: brao-cultura@regione.vda.it

 

Bibliothèque régionale Bruno Salvadori d'Aoste

Conférence

Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia

 

L'Assessorat des activités  et des biens culturels, du système éducatif et des politiques des relations intergénérationnelles de la Région autonome Vallée d'Aoste annonce que la Bibliothèque régionale Bruno Salvadori organise une conférence à l'occasion du Jour du souvenir, instauré en 2004 par une loi nationale dans le but de préserver la mémoire de la tragédie des Italiens et de toutes les victimes des foibe, ainsi que de l'exode, après la guerre, des habitants de l'Istrie, de Fiume et de la Dalmatie, mais aussi des vicissitudes complexes de notre frontière orientale.

Jeudi 8 février 2024, à 18 h, dans la salle des conférences de la Bibliothèque, l'historien Enrico Miletto dialoguera avec l'écrivaine Maria Pia Simonetti.

Les protagonistes du livre "Le due MarieVite sulla frontiera orientale d'Italia", sont deux femmes très différentes : Maria Pasquinelli est une ardente militante fasciste et repubblichina, tellement obsédée par le nationalisme qu'elle tue un officier anglais à Pula en 1947 ; Maria Bernetic est une représentante de premier plan du mouvement ouvrier de Trieste et de la Résistance, dirigeante communiste dans les années de la rupture entre Tito et Staline. Deux figures diamétralement opposées par leur formation, leurs idéaux et leurs projets politiques qui, tout en ne croisant jamais directement leurs chemins, furent métaphoriquement l'une l'adversaire de l'autre, évoluant dans le même espace géographique, le long de la frontière orientale italienne. Leurs parcours biographiques permettent d'analyser dans le détail certaines tesselles de la complexe mosaïque de la région du haut Adriatique, de Trieste à Pule, en passant par la Dalmatie et l'Istrie, territoires où une partie importante de leur vie s'est déroulée. C'est un regard décliné au féminin qui, à travers les mailles de ce long XXe siècle, parvient à tracer des séquences d'histoires et de l'Histoire, des fragments de vie publique et privée, marqués, dans toutes leurs différentes nuances, par des valeurs et des identités opposées, par des aspirations et des idéaux, ainsi que par la ténacité de convictions personnelles extrêmes. Autant d'éléments chargés de tensions et révélateurs des conditions de vie qui, au fil de ces années sombres et tourmentées, ont profondément marqué la frontière orientale de l'Italie.

Enrico Miletto est chercheur en histoire contemporaine au Département de langues et de littératures étrangères modernes de l'Université de Turin, où il exerce également une activité d'enseignement. Parmi ses ouvrages sur le thème de la frontière orientale, figurent Gli Italiani di Tito. La Zona B del Territorio Libero di Trieste e l'emigrazione comunista in Jugoslavia (1947-1954) (Rubbettino, 2019); Novecento di confine. L'Istria, le foibe, l'esodo (FrancoAngeli, 2020). Avec S. Tallia il a publié : Vite sospese. Profughi, rifugiati e richiedenti asilo dal Novecento a oggi (FrancoAngeli, 2021).

 

Renseignements : Bibliothèque régionale Bruno Salvadori – 2, rue de la Tour du Lépreux, Aoste.

Tél. : 0165 274802 – Courriel : brao-cultura@regione.vda.it

 

LOCANDINA EVENTO

 

X: @vdaufficiale  

IG: regionevalledaosta.official

FB: Regione Valle d'Aosta

 

0075

us

 

Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

Iniziative commerciali e proposte imprese alla Fiera di Sant’Orso



Il ven 26 gen 2024, 16:02 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, venerdì 26 gennaio 2024

 

Iniziative commerciali e proposte imprese alla Fiera di Sant'Orso

 

L'Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile, in relazione a segnalazioni pervenute agli uffici, comunica che l'Amministrazione regionale è del tutto estranea a iniziative commerciali, proposte alle imprese valdostane, legate all'organizzazione e alla promozione della fiera di Sant'Orso.

Si rammenta che il sito istituzionale della Fiera di Sant'Orso, gestito dalla Regione autonoma Valle d'Aosta, è il seguente www.lasaintours.it.

 

X: @vdaufficiale  

IG: regionevalledaosta.official

FB: Regione Valle d'Aosta

 

0076

us

 

Fonte: Assessorato dello Sviluppo economico, Formazione, Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta



Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

Dal 1° febbraio visite accompagnate al Castello Sarriod de la Tour



Il ven 26 gen 2024, 16:28 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, venerdì 26 gennaio 2024

 

Imagines Pietatis. la Scultura senza Tempo di François Cerise

Dal 1° febbraio visite accompagnate al Castello Sarriod de la Tour

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali è lieto di comunicare che a partire dal 1° febbraio 2024, presso il Castello Sarriod de La Tour, verrà proposta ogni giorno (ad eccezione del lunedì), alle ore 16, una visita accompagnata alla mostra Imagines Pietatis. La scultura senza tempo di François Cerise.

Appena terminata la Fiera di Sant'Orso, di cui Cerise era indiscusso protagonista, si intende prolungare idealmente il percorso nel solco della scultura di tradizione valdostana con la mostra presente al Castello Sarriod de La Tour, dedicata alle opere a carattere religioso di François Cerise (1932-2020).

Trait-d'union tra le opere in esposizione permanente e quelle temporaneamente in mostra è l'imago Pietatis, soggetto che conosce nel XV secolo un grande favore nella produzione scultorea europea e particolarmente amato anche da Cerise.

Al Compianto di Jean de Chetro, esposto nel salone delle Feste, fanno riscontro le Pietà di Cerise, che ha declinato il tema in varie versioni mai uguali: un confronto in cui presente e passato si inseriscono sulle stesse linee emozionali, intrecciandosi con il senso del sacro, senza tempo e senza confini culturali.

Il dialogo coinvolge anche la decorazione pittorica del castello, animata da figure di santi che, attraverso i secoli, sono giunti fino all'atelier aostano di François Cerise.

 

https://valledaostaheritage.com/events/visite-accompagnate-mostra-imagines-pietatis-francois-cerise/

 

LOCANDINA

 

Ufficio Comunicazione

Struttura Patrimonio storico-artistico

e gestione siti culturali

  1. + 39 0165 274327/67

 

Castello Sarriod de La Tour

Rue du Petit-St-Bernard

  1. + 39 0165 904689

 

X: @vdaufficiale  

IG: regionevalledaosta.official

FB: Regione Valle d'Aosta

 

0077

us

 

Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

Avviso per incarico di veterinario regionale



Il ven 26 gen 2024, 17:45 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, venerdì 26 gennaio 2024

 

Avviso per incarico di veterinario regionale

 

La Presidenza della Regione comunica che è stato pubblicato l'avviso per la designazione del nuovo veterinario regionale della Struttura organizzativa Prevenzione, sanità pubblica, veterinaria e sicurezza alimentare.  L'incarico dirigenziale sarà conferito con decorrenza 1° aprile 2024 e avrà durata triennale.

L'avviso è rivolto a soggetti esterni all'Amministrazione regionale in possesso della laurea in veterinaria e di esperienza professionale almeno quinquennale maturata nell'ultimo decennio o con contratto dirigenziale alle dipendenze di enti, pubblici o privati, o nell'esercizio della libera professione con relativa iscrizione all'Albo. È inoltre richiesta la conoscenza in materia di sistema sanitario regionale, sanità animale e sicurezza alimentare.

Il conferimento dell'incarico è altresì subordinato all'accertamento della conoscenza della lingua francese.

Il termine di presentazione delle domande, che devono pervenire al Dipartimento personale e organizzazione dell'Amministrazione regionale esclusivamente in modalità telematica (all'indirizzo di posta elettronica certificata: personale@pec.regione.vda.it oppure tramite mail all'indirizzo usupcoorpersonale@regione.vda.it ) è il 15 febbraio alle ore 12.00.

Per info

https://www.regione.vda.it/anteprima.aspx?infopath=/amministrazionetrasparente/personale/dirigenti/pubblicazioneincarichidirigenziali/default_est_i.aspx

 

X: @vdaufficiale  

IG: regionevalledaosta.official

FB: Regione Valle d'Aosta

 

 

0078

us

 

Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

Il mondo cambia in peggio.

Quando ero giovane, a ragione, volevo vedere la fine di tutte le caste di raccomandati, allora più di oggi altezzosi, ridicoli e ben sistemati.
Oggi abbiamo la possibilità, per tutte le situazioni, di farci valere con Internet, che  è uno strumento potentissimo, nel bene e nel male.
I raccomandati restano nei loro uffici da passacarte, ma ormai fanno solo ridere, quasi sempre.
Invece tutto pare evolversi troppo velocemente e fare i profeti è troppo difficile.
Invidio i giovani di oggi per le occasioni che hanno, ma non per la confusione culturale che sta attorno a loro, per la mancanza di valori sani da seguire, per i modelli demenziali che hanno da imitare, per esempio gli influencer, idioti nazionalpopolari.
Mi pare tutto confuso e non vedo nulla di nuovo, se non vecchiume e banalità, mentre il lavoro si degrada per i più deboli socialmente ed è sempre meno pagato.
Quando avevo vent'anni un netturbino guadagnava quanto un impiegato e qualche volta anche di più, un manovale nell'edilizia aveva un salario maggiore di quello di un professore.
So di tanti cottimisti nell'edilizia che si sono fatti letteralmente la casa, spesso una villetta singola, hanno mantenuto i figli e li hanno fatti studiare sino all'università.
Oggi tutto questo è solo un ricordo che lascia increduli i ragazzi di oggi.
Oggi puoi studiare, laurearti da casa, lavorare con  smart working, in italiano telelavoro, ma sono scomparse le comunità popolari di quartiere, di borgo, di paese, che proteggevano i più fragili, i vecchi e i bambini.
I ragazzini erano difesi da maniaci e da bulli, i vecchi soli avevano sempre chi li aiutava e nessuno moriva senza nessuno al fianco.
Sì, il mondo è peggiorato tanto, pare che in troppi sperino di vivere di rendita, cresciuti da mamme che li esaltano e i padri che vanno a picchiare i professori per una nota giusta e sacrosanta.
Non nascondo che rimpiango i tempi in cui spesso la vita era dura, anche ingiusta, ma avevi a che fare con volti umani, che oggi non vedo più.

25 gen 2024

Faraone Industrie Spa: Nominata Finalista agli IAPA Awards



Il gio 25 gen 2024, 16:44 Laura per Faraone Industrie <l.volpe@faraone.com> ha scritto:

Comunicato Stampa

Faraone Industrie Spa: Nominata Finalista agli IAPA Awards nella Categoria "Scissor Lifts & Vertical Masts"

Tortoreto, 25/01/2024

Faraone Industrie Spa è lieta di condividere la notizia della sua nomina come finalista agli IAPA Awards (International Awards for Powered Access). La selezione, che riguarda la categoria "Scissor Lifts & Vertical Masts", è un riconoscimento del contributo dell'azienda nel campo dell'elevazione in quota.

La piattaforma innovativa Elevah 6 è stata scelta per rappresentare Faraone Industrie Spa in questo prestigioso contesto. L'attenzione costante all'innovazione e l'impegno nel fornire soluzioni avanzate per l'accesso in quota sono stati determinanti per questa selezione.

Da sottolineare che gli IAPA Awards sono a livello mondiale, coinvolgendo aziende provenienti da diverse parti del globo. Le finali si terranno il 13 e 14 marzo 2024 a a Copenhagen, Danimarca, offrendo un'opportunità unica di confronto e scambio di conoscenze a livello internazionale.

Questo rappresenta la quarta volta che Faraone Industrie Spa è inserita nella shortlist degli IAPA Awards, avendo già vinto un premio con l'Elevah 40. Questi risultati testimoniano il costante impegno dell'azienda per l'eccellenza e la qualità dei propri prodotti.

La recente innovazione, l'Elevah 6 Move, ha ottenuto un meritato posto nella shortlist degli IAPA Awards 2024 nella categoria "Scissor Lifts & Vertical Masts", confermando la dedizione di Faraone Industrie Spa all'innovazione nel settore.

Cordiali saluti,

Laura Volpe 
Marketing & Communications
Faraone Industrie Spa
Ph: +39 340.2924864
l.volpe@faraone.com - www.faraone.com - www.elevah.com

Concerto « Sent or eun mezeucca »: 45 an avouì le Trouveur Valdotèn



Il gio 25 gen 2024, 14:52 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 25 gennaio 2024

 

SAISON CULTURELLE SPECTACLE 2023/2024

                                                                       

Concerto « Sent or eun mezeucca »: 45 an avouì le Trouveur Valdotèn 

Un viaggio nella tradizione e nell'innovazione musicale valdostana

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali ricorda che, nell'ambito della Saison Culturelle Spectacle 2023/2024, mercoledì 31 gennaio 2024, alle ore 20.30, al teatro Splendor di Aosta è in programma il concerto SENT OR EUN MEZEUCCA.

Sent Or Eun Mezeucca - 45 An Avouì Le Trouveur Valdotèn è una celebrazione del 45° anniversario del gruppo musicale valdostano, autentico custode della tradizione musicale e culturale della Valle d'Aosta e delle Alpi Occidentali.

Per quasi mezzo secolo, i Trouveur Valdotèn hanno dedicato la loro arte alla conservazione e valorizzazione della ricerca storica, delle canzoni e della musica tradizionale alpina. Questo evento rappresenta un'occasione imperdibile per apprezzare il loro inestimabile contributo culturale.

La serata vedrà la straordinaria collaborazione del trio sperimentale Estremìa, noto per la sua capacità di fondere la tradizione con l'innovazione. Insieme, i Trouveur Valdotèn ed Estremìa offriranno un'esperienza musicale senza precedenti, dove la storica famiglia Boniface, da generazioni portavoce della memoria culturale valdostana, incontra l'audacia e il talento di artisti che esplorano nuovi orizzonti musicali.

Questo spettacolo non sarà solo un ritorno alle radici, ma anche un audace passo verso il futuro. Il repertorio tradizionale verrà eseguito con una varietà di strumenti, che spaziano dall'organetto diatonico al sintetizzatore, passando per il violino e la ghironda elettroacustica. La voce, elemento centrale dello spettacolo, si esprimerà anche attraverso la beatbox, creando un ponte tra passato e presente.

Tra gli ospiti speciali ci saranno Luis de Jyaryot, celebre cantante della Valle di Ayas e Maura Susanna, autrice e storica interprete delle canzoni di Magui Bétemps.

Lo spettacolo è inserito tra le iniziative promosse dall'Assessorato Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile in occasione della 1024a edizione della Fiera di Sant'Orso, la Saint Ours.

Il concerto è a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

INFORMAZIONI:

Mail : saison@regione.vda.it 

Sito internet : https://saisonculturellevda.it/

Instagram: https://www.instagram.com/saisonculturellevda/

Facebook:https://www.facebook.com/SaisonCulturelleValledAosta/

 

La Saison Culturelle 2023/2024 è realizzata dall'Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d'Aosta col patrocinio della Fondazione CRT Cassa di Risparmio di Torino e il sostegno di Rai Radio 3.

 

X: @vdaufficiale 

IG: regionevalledaosta.official

FB: Regione Valle d'Aosta

 

 

71

us

 

Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

Il 2023 conferma e consolida l’attrattività dell’offerta culturale regionale



Il gio 25 gen 2024, 11:45 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 25 gennaio 2024

                                                                       

Il 2023 conferma e consolida l'attrattività

dell'offerta culturale regionale

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali rende noto il considerevole successo di pubblico ottenuto dall'offerta culturale nel corso del 2023, registrando oltre 662.000 presenze nei castelli e nei siti di proprietà regionale.

Un risultato straordinario che supera di ben 66.000 unità i dati, peraltro già lusinghieri, ottenuti nel 2022, ribadendo il forte potere attrattivo del nostro patrimonio culturale regionale, sempre più vera e propria motivazione di viaggio durante l'intero arco dell'anno.

Se, infatti, il periodo natalizio e i mesi estivi continuano a essere i più gettonati, con una spiccata preferenza per agosto, non si può dire che anche le cosiddette "basse stagioni" non riscontrino numeri considerevoli nei siti culturali della regione.

I castelli giocano un ruolo da protagonisti con un totale che supera le 360.000 presenze annue.

Oltre 124.000 i visitatori del Castello di Fénis, che si conferma così campione d'incassi dei castelli valdostani, seguito da Castel Savoia che, con più di 74.000 presenze, attesta una crescita di pubblico del 7,35% rispetto al già ragguardevole risultato dell'anno scorso. Soddisfacenti anche i riscontri del Castello Sarriod de La Tour che, dopo un anno di chiusura per l'esecuzione di lavori edili, impiantistici e allestitivi utili a migliorarne fruibilità e accessibilità, dal 5 agosto al 31 dicembre ha accolto oltre 9.000 visitatori.

Stabili i risultati del Castello di Aymavilles che sfiora 50.000 presenze, del Castello Reale di Sarre che si attesta sui 37.000 utenti e di quello di Issogne, in leggera crescita con oltre 38.000 passaggi.

Eccellenti riscontri anche per i siti archeologici che nel 2023 hanno accolto oltre 302.000 presenze. Si conferma sul primo gradino del podio il Teatro Romano con ben 97.000 biglietti staccati, 12.000 in più rispetto al 2022 (malgrado la chiusura nei mesi di novembre e dicembre), seguito a ruota dal Criptoportico Forense con il ragguardevole afflusso di oltre 96.000 visitatori, ben 20.000 in più rispetto all'anno precedente.

Anche il MAR-Museo Archeologico Regionale, è passato dai 32.000 visitatori del 2022 agli oltre 40.000 nel 2023.

L'Area megalitica, infine, nei soli due mesi di apertura, ha sfiorato le 5.500 presenze, segnando una ripartenza decisamente promettente.

"Senza dubbio un 2023 dai risultati eccezionali che attesta e conferma la solidità e la forza attrattiva del nostro patrimonio culturale – afferma l'Assessore Jean-Pierre Guichardaz - che, oltretutto, dal mese di giugno 2023, può avvalersi di un sito web e di canali social espressamente dedicati: Valledaostaheritage. Un'ulteriore importante vetrina che ha senz'altro contribuito a implementare la conoscenza dei castelli, dei musei e dei siti archeologici regionali."

"Le oltre 660.000 presenze del 2023 rappresentano la risposta ai tanti sforzi e al costante impegno profuso affinché il patrimonio culturale sia tutelato, valorizzato, nonché adeguatamente comunicato e proposto al pubblico in occasione delle numerose ricorrenze e rassegne annuali, andando pienamente a giustificare le politiche di investimento e i progetti finalizzati ad ampliarne conoscenza, fruibilità e, in particolare, accessibilità".

 

INFO

Regione Autonoma Valle d'Aosta

Assessorato Beni culturali Turismo, Sport e Commercio

P.zza S. Caveri, 1

11100 Aosta

Tel. 0165-24327 / 274367

 

 

X: @vdaufficiale 

IG: regionevalledaosta.official

FB: Regione Valle d'Aosta

 

 

69

us

 

Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'A


Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

IT-alert: domani, venerdì 26 gennaio, alle ore 12, test nei comuni di Valgrisenche, Arvier e Villeneuve



Il gio 25 gen 2024, 11:56 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

 Aosta, giovedì 25 gennaio 2024

 

 

IT-alert: domani, venerdì 26 gennaio, alle ore 12, test nei comuni di Valgrisenche, Arvier e Villeneuve

 

 

Il Dipartimento Protezione civile e Vigili del fuoco della Presidenza della Regione ricorda che domani, venerdì 26 gennaio, alle ore 12 circa, i telefoni cellulari presenti nei comuni valdostani di Valgrisenche, Arvier e Villeneuve saranno raggiunti da un messaggio di test IT-alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale, già sperimentato su scala regionale lo scorso settembre.

Tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile nel territorio dei comuni di Valgrisenche, Arvier e Villeneuve suoneranno contemporaneamente, emettendo un suono distintivo diverso da quello delle notifiche a cui siamo abituati.

Sul messaggio sarà scritto: TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO il collasso di una diga nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per il collasso di una diga vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST

Si precisa che non essendoci corrispondenza tra celle telefoniche e confini amministrativi, il messaggio potrà essere ricevuto anche nei comuni limitrofi a quelli direttamente interessati dalla sperimentazione.

Sul sito di IT-alert (www.it-alert.gov.it), dall'homepage si accederà a una pagina di approfondimento dedicata dove sarà possibile visionare il testo del messaggio che i cittadini riceverebbero in caso di pericolo reale per quel determinato rischio e le informazioni sul caso specifico.

 

 

 

 

70

us

 

 

Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 

 



Ufficio stampa - Bureau de presse
T. 0165 27 32 00 - 32 90
F. 0165 27 34 02
u-stampa@regione.vda.it
www.regione.vda.it

 
Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo
Municipium

È ora di buttare nella spazzatura il politicamente corretto.

Io odio, da sempre, le imposizioni mentali e sottoculturali, di chiunque.
Nessuno mi deve imporre concetti preordinati, questo era già ai lontani tempi della scuola e ho sempre disprezzato quei miseri insegnanti che se ne approfittano della loro posizione per imporre banalità e luoghi comuni.
Da diversi anni leggo che ci sono valori da rispettare, assoluti, che raccontare le barzellette sui pederasti è un crimine contro l'Umanità, con tante altre idiozie al seguito.
La più grande imbecillità che ho letto sta nell'accumulare le tradizioni popolari, come la festa del Natale, il presepio, come tradizioni fasciste.
Questo lo lessi sul famigerato giornalaccio La Repubblica qualche settimana fa.
In pratica il misero pennivendolo aveva detto che San Francesco era un camerata, visto che secondo la tradizione fu lui a inventare il presepio.
Quindi togliersi di tutti i beni e darli ai poveri, vestirsi con un sacco di iuta e vivere in assoluta povertà è da fascisti, secondo il miserello.
Di imbecillità ne leggo tante ed esiste il famigerato ceto mediocre, con La Repubblica sotto braccio, che la tiene con orgoglio, che si adegua allo stile, alle panzane sputate dalla televisione e si reputa pure intelligente e colto.
Mi ricordo che per decenni c'era "il Nome della Rosa" di Umberto Eco come modello di lettura progressista, ma i suoi sostenitori non amavano leggere, preferivano leggersi i riassunti e le valutazioni di altri critici, che spesso non leggevano neppure loro.
Così io, unico amante della lettura integrale, me lo lessi tutto come un fesso e non lo trovai mai un capolavoro e poi di errori storici, per esempio l'arsenico posto sulle pagine dell'immaginario libro di Aristotele, che provocava la morte dei suoi lettori, era impossibile che esistesse, in quella concentrazione, in pieno Medioevo.
Scoprii con tristezza che il libro non poteva essere discusso, che le nozioni sulla chimica del Medioevo, che non esisteva ancora e non erano in grado di sintetizzare sostanze altamente tossiche, almeno in Europa, erano sbagliate, perché lo aveva scritto Umberto Eco e costui non sbagliava.
Ricevetti risposte sprezzanti, da coloro che non avevano letto il libro, ma sostenevano di conoscerlo perfettamente.
Sì, Umberto Eco sbagliava grossolanamente, ma non si poteva criticare perché lui era l'intellettuale progressista di moda e così le sue tesi banali e comuni sul passato non potevano essere discusse.
Altro che dogma di fede, qui siamo all'imbecillità di un popolo di tesserati, di idioti con il giornale sotto braccio che vivono il loro Medioevo personale, che si nutre di certezze assolute, di atteggiamenti patetici e meschini.