Teramo, 1 Marzo 2019COMUNICATO STAMPAFai la Caccia al Tesoroî: nasce il Gruppo FAI Giovani di Teramo
sabato 2 marzo 2019 - ore 16:00Teramo, Piazza Martiri della Libert‡
Il FAI Giovani nasce nellíambito del FAI, che da sempre dedica una grande attenzione alla formazione dei giovani studenti, con un intenso programma per le scuole primarie e secondarie. La Fondazione ha da qualche anno ampliato il suo raggio díazionepromuovendo la nascita e lo sviluppo di Gruppi Giovani in tutta Italia con líesplicito obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere giovani di et‡ compresa tra i 18 e i 35 anni, attraverso iniziative ed eventi organizzati ad hoc, per portare nuova energia e linfavitale al difficile compito della tutela e della valorizzazione del nostro Patrimonio.Gli obiettivi del FAI Giovani sono educare, sensibilizzare e attivare i giovani sulla missione del FAI, avvicinare i giovani alla Fondazione e proporre di sostenerla attraverso líiscrizione e creare una rete nazionale virtuosa di giovani tramite il coinvolgimento dei Gruppi FAI Giovani nei progetti con le Universit‡ e lo sviluppo di progetti e convenzioni in sinergia con le Associazioni di giovani.Gli elementi chiave sono passione ed energia: due caratteristiche fondamentali dei giovani che si avvicinano al FAI, che fanno propri i valori della fondazione e li sostengono con grandissimo impegno e preparazione. In pochissimi anni il FAI Giovani si Ë sviluppato e si Ë radicato in tuttíItalia da nord a sud. Sono ragazzi universitari, ragazzi che lavorano e che dedicano ogni minuto del loro tempo libero al FAI: tutti condividono la passione culturale che da sempre anima la Fondazione e lo fanno con grande consapevolezza mettendo a disposizione il proprio tempo, formazione e professionalit‡ in modo volontario. Giovani sensibili alla tutela del paesaggio e dellíambiente, appassionati díarte, musica e di ogni aspetto della cultura, impegnati nello studio, nel lavoro e nella societ‡ che diventanoportavoce dei valori della Fondazione.
ìIl mio impegno personale ñ sostiene Giovanna Marinelli, Capo Delegazione di Teramo - e quello del FAI Giovani di Teramo Ë di stimolare le potenzialit‡ dei giovani, vero motore di sviluppo cui affidare le straordinarie eccellenze del nostro patrimonio.Una fonte di estrema autorevolezza come líex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha dichiarato ìDobbiamo essere tutti convinti che se vogliamo pi˘ sviluppo bisogna saper valorizzare la risorsa della culturaî ed il FAI in tutti questi anni ha intrapreso una battaglia strenua per indicare le risorse del nostro patrimonio culturale quale fonte di progresso per líeconomia del nostro paese.îIl primo appuntamento sar‡ ìFAI la Caccia al Tesoro. Alla scoperta di Teramoî un gioco/evento alla scoperta del patrimonio storico-artistico della citt‡. Tra luoghi da scovare e prove da superare, i partecipanti faranno un viaggio nel tempo e nello spazio, fino a raggiungere il tanto agognato tesoro. La partecipazione Ë aperta a tutti i ragazzi dai 16 ai 30 anni. Líevento si terr‡ sabato 2 marzo 2019 alle ore 16:00 con partenza e base in Piazza Martiri.ìIl FAI Giovani ñ racconta Pietro Costantini, Capo Gruppo FAI Giovani di Teramo - nasce con una grande storia alle proprie spalle, quella del Fondo Ambiente Italiano, ma con un ambizioso obiettivo: diventare un punto di riferimento per chi, oggi e nel futuro, Ë chiamato a impegnarsi in prima persona per proteggere e salvaguardare il nostro patrimonio culturale.îI Gruppi FAI Giovani propongono un programma ricco díiniziative, organizzano eventi pensati dai giovani per i giovani: dalle visite culturali a mostre, musei o a quartieri della propria citt‡, alle passeggiate/trekking/biciclettate alla scoperta del territorio; dagli eventi conviviali agli incontri con personalit‡ di spicco e molto altro ancora.Iscriversi al FAI Giovani Ë molto semplice: si puÚ fare on-line sul sito www.fondoambiente.it e comunicare la propria iscrizione a teramo@faigiovani.fondoambiente.it O direttamente in occasione degli eventi FAI Giovani con una quota di benvenuto di 15 eurovalida per la prima iscrizione e per il rinnovo (Fascia di et‡ 18-35). … stata aperta anche una pagina Facebook FAI Giovani ñ Teramo (@faigiovaniteramo) che terr‡ aggiornati sulle attivit‡ del Gruppo.Per informazioni e prenotazioni ai singoli eventi: teramo@faigiovani.fondoambiente.it
Gruppo FAI Giovani - Fondo Ambiente Italiano - Delegazione di Teramo
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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2 mar 2019
Fai la Caccia al Tesoro. iscrizioni aperte per il 2 Marzo, la giornata alla scoperta di Teramo
22 mar 2019
Giornate FAI di Primavera a Pineto il 23 e 24 Marzo
Comunicato Stampa – Giornate FAI di Primavera a Pineto il 23 e 24 Marzo
COMUNICATO STAMPA
Teramo, 21 Marzo 2019Presentato il programma delle Giornate FAI di Primavera 2019: alla scoperta di Pineto
- 23 e 24 marzo 2019
11 feb 2012
Olimpiadi 2020 WWF-FAI: “CANDIDATURA DI ROMA VA RIVISTA E CORRETTA”
29 set 2012
LA VECCHINA di Luigi Capuana - racconto
LA VECCHINA
C'era una volta un Re molto giovane, che voleva prender moglie, ma voleva sposare la più bella ragazza del mondo.- E se non è di sangue reale? - gli domandarono i ministri.
- Non me n'importa nulla.
- Allora sappiate, Maestà, che la più bella ragazza del mondo è la figliuola di un ciaba. Ma il popolo, che è maligno, potrebbe chiamarla: la regina Ciabatta... Maestà, non sta bene: rifletteteci meglio.
Il Re rispose:
- La figliuola del ciaba è la più bella ragazza del mondo? La figliuola del ciaba sarà dunque mia sposa e Regina. Andrò a vederla senza farmi conoscere; partirò domani.
Ordinò che gli si sellasse uno dei suoi cavalli, e, accompagnato da un solo servitore, s'incamminò per quel paese, dove il ciaba abitava.
Per via incontrarono una vecchia che domandava l'elemosina:
- Fate la carità! Fate la carità!
Il Re non se ne dava per inteso.
La vecchina arrancava dietro il cavallo.
- Fate la carità! Fate la carità!
Il cavallo del Re s'adombrò, e urtò la vecchina che cadde per terra.
Il Re, senza punto curarsene, tirò innanzi; ma il servitore, impietosito, scese da cavallo, la sollevò, e visto che non s'era fatta nulla di male, cavò di tasca le poche monete che aveva e gliele mise in mano:
- Vecchina mia, non ho altro.
- Grazie, figliuolo; si vede il buon cuore. Accetta in ricambio questo anellino e portalo al dito; sarà la tua fortuna.
Arrivati in quel paese, il Re accompagnato dal servitore passò e ripassò davanti la bottega del ciaba, finché non gli riuscì di vedere la bella ragazza, che era la più bella del mondo. Rimase abbagliato!
E, senza por tempo in mezzo, disse al ciaba:
- Io sono il Re: vo' la tua figliuola per moglie.
- Maestà, c'è un intoppo. La mia figliuola ha una malìa: chi le parlerà la prima volta e le farà provare una puntura al dito mignolo, quello dovrà essere il suo sposo. Possiamo provare.
Il Re a questa notizia rimase un po' turbato; ma poi pensò:
- Se questa malìa è la sua buona sorte, costei dev'essere destinata a sposare un regnante.
E tutto allegro, disse al ciaba:
- Proviamo.
Il ciaba chiamò la figliuola, senza dirle del Re; e come questi se la vide dinanzi, restò più abbagliato di prima.
- Buon giorno, bella ragazza.
- Buon giorno, signore.
Lei non sapeva nulla della malìa. Suo padre, che sarebbe stato felice di vederla Regina, le domandò:
- Non ti senti nulla?
- Nulla. Che cosa dovrei sentirmi?
Il povero Re, gli parve di morire a quella risposta. E stava per andarsene zitto zitto; quando il servitore, ch'era rimasto in un canto, credette opportuno di dire sottovoce alla ragazza:
- Badate, è Sua Maestà!
- Ahi! Ahi! Ahi!
La ragazza si sentiva un'atroce puntura al dito mignolo, e scoteva la mano:
- Ahi! Ahi! Ahi!
Figuriamoci il viso del Re, come capì che quella ragazza, la più bella del mondo, era destinata a quel tanghero del suo servitore!
Prese in disparte il ciaba e gli disse:
- Lascia fare a me; la tua figliuola sarà Regina.
Tornato al palazzo reale, chiamò il servitore:
- Prima che tu sposi la figliuola del ciaba, devi rendermi un servigio: mi fido soltanto di te. Portami questa lettera al Re di Spagna, e attendi la risposta; ma nessuno deve sapere dove tu vada e perché.
- Maestà, sarà fatto.
Prese la lettera e partì.
A metà di strada incontrò quella vecchina:
- Dove vai, figliuolo mio?
- Dove mi portan le gambe.
- Ah, poverino! Tu non sai quel che ti aspetta. Quella lettera è un tradimento! Se tu la presenti al Re, sarai subito ammazzato. Portagli questa, invece: farà un altro effetto.
Allora lui prese la lettera della vecchina, e quella del Re la buttò via. Ringraziò e proseguì il viaggio.
Era già passato un anno, e non si era saputo più nuova di lui.
Il Re tornò dal ciaba, e disse alla ragazza:
- Quell'uomo dev'essere morto: è già passato un anno e non si sa nuova di lui. Il meglio che possiamo fare è lo sposarci noialtri.
- Maestà, come voi volete.
Il Re fece i preparativi delle nozze, e quando fu quel giorno, andò insieme coi ministri a rilevare la sposa con la carrozza di gala.
In casa del ciaba trovarono una granata ritta in mezzo alla stanza, e il Re disse ai ministri:
- Ecco Sua Maestà la Regina!
I ministri, stupefatti, si guardarono in viso senza osar di rispondere.
- Maestà, è una granata!
Il Re in quella granata ci vedeva la figliuola del ciaba, la più bella ragazza del mondo; e, presala pel manico (lui credeva di prenderla per la mano) la portò in carrozza e cominciò a dirle tante belle cose.
I ministri erano costernati e si sussurravano nell'orecchio:
- Che disgrazia! Il Re è ammattito! Il Re è ammattito!
Però, prima di arrivare in città, dove il popolo aspettava l'entrata della Regina, si fecero coraggio; e uno di loro gli disse:
- Maestà, perdonate!... Ma questa qui è una granata!
Il Re montò sulle furie; la prese per un'offesa alla Regina. Fece fermar la carrozza e ordinò ai soldati che legassero quell'impertinente alla coda di un cavallo, e così lo trascinassero fino al palazzo reale.
Gli altri, vista la mala parata, stettero zitti. E il Re, giunto al palazzo reale, si affacciò alla finestra per mostrare al popolo la Regina:
- Ecco la vostra Regina!
Non avea finito di dirlo, che gli cadde come una benda dagli occhi e si vide lì, colla granata in mano, mentre tutto il popolo rideva, perché Sua Maestà pareva proprio uno spazzino.
Con chi prendersela? La colpa era della sua cattiva stella, e di quella malìa della ragazza!
Ma intanto s'incaponiva di più nel volerla per moglie.
Il servitore tornò sano e salvo, colmo di regali.
- Che rispose il Re di Spagna?
- Maestà, il Re di Spagna rispose:
Fai, fai, fai,Il Re fece finta di esserne contento, ma chiamò un Mago e gli raccontò ogni cosa:
Non l'hai avuta e non l'avrai.
- Come va questa faccenda?
- Maestà, la faccenda è piana. Quell'uomo possiede l'anello incantato della fata Regina, e finché lo avrà al dito, non vi sbarazzerete di lui. Bisogna trovare un'astuzia per portargli via quell'anello: la forza non vale.
Pensa e ripensa, un giorno il Re, visto che il suo servitore era tutto sudato dal gran lavorare che aveva fatto:
- Vien qua, - gli disse - vo' darti un bicchiere del mio vino; te lo meriti.
Quel vino era conciato coll'oppio, e il pover'uomo non l'ebbe bevuto, che cadde in un profondissimo sonno.
Sua Maestà gli cavò l'anello dal dito, se lo mise nel suo, e così andò a presentarsi alla figliuola del ciaba:
- Buon giorno, bella ragazza!
- Ahi! Ahi! Ahi!
La ragazza sentiva un'atroce puntura al dito mignolo e scuoteva la mano!
- Ahi! Ahi! Ahi!
Ora la cosa andava bene, e il Re ordinò di bel nuovo i preparativi per le nozze. E quando fu quel giorno, andò a rilevare la sposa colla carrozza di gala.
Giunti al palazzo reale, disse alla Regina:
- Maestà, questo è il vostro appartamento.
Ma, poco dopo, quando il Re volle andare a vederla, gira di qua, gira di là, non trovava l'uscio e vedeva scritto sui muri:
Fai, fai, fai,
Non l'hai avuta e non l'avrai.
La Regina veniva ai ricevimenti di corte, veniva nella sala da pranzo dove c'erano molti invitati; poi si ritirava nel suo appartamento.
Il Re voleva andare a vederla; ma, gira di qua, gira di là, non trovava mai l'uscio e vedeva sempre scritto sui muri:
Fai, fai, fai,
Non l'hai avuta e non l'avrai.
Si disperava, ma non diceva nulla a nessuno; non volea sentirsi canzonare.
Quel pover'uomo del servitore, dopo un sonno di due giorni, appena aperti gli occhi, si era subito accorto che gli era stato rubato l'anello, ed era uscito dal palazzo reale, piangendo la sua sventura.
Fuori le porte della città avea trovato la vecchina:
- Ah, vecchina mia! Mi han rubato l'anello.
- Non ti disperare, non è nulla. Quando il Re avrà sposato, appena la Regina sarà entrata nel suo appartamento, pianta questo chiodo sulla soglia dell'uscio e vedrai.
Perciò il Re non trovava mai l'uscio, quando voleva entrare nelle stanze della Regina. C'era quel chiodo piantato lì, che glielo impediva.
Il Re scoppiava dalla rabbia. Fece chiamare novamente il Mago, e gli raccontò in segreto ogni cosa.
- Come va questa faccenda?
- Maestà, la faccenda è piana. Quell'uomo ha avuto un chiodo incantato dalla fata Regina, e l'ha piantato sulla soglia. E questa volta, Maestà, non c'è astuzia che valga: rimarrete un marito senza moglie.
- Ma che offesa ho io fatto a codesta fata Regina? Non la conosco neppur di vista!
- No, Maestà. Vi rammentate d'una vecchina che vi domandò l'elemosina il giorno che voi andavate la prima volta dal ciaba? Vi ricordate che la urtaste col cavallo e cadde per terra?
- Sì.
- Era lei, la fata Regina.
Il Re dovette persuadersi che era inutile lottare con una Fata, e si rassegnò a sposare una bella ragazza, sì, ma non la più bella del mondo. Sposò la Reginotta di Francia.
Il servitore sposò la figliuola del ciaba; e il Re gli diè una ricca dote e lo fece intendente di casa reale.
Re e servitore ebbero molti figliuoli:
E noi restiamo da cetriuoli.
21 gen 2020
Teramo, iniziano gli incontri FAI un pomeriggio a Palazzo
7 ago 2019
La delegazione FAI Teramo presenta l'evento astronomico 9 agosto a Mutignano
Il Parco Castellaro di Mutignano è un'oasi panoramica nel cuore del centro storico di Mutignano che, fra alberi antichi, sentieri e belvedere, costituisce un luogo di ritrovo per cittadini e turisti, accogliendo inoltre numerose manifestazioni culturali.
Di seguito il programma della manifestazione:
ORE 18:00 - piazza Risorgimento Laboratori per bambini e ragazzi:
Costruiamo un aquilone e le mani in pasta
ORE 18:20 - partenza da Piazza Risorgimento
Visita guidata per le vie del Borgo raccontando la Mutignano di ieri e di oggi (Prenotazioni al 393.87.12.496)
ORE 20:00 - presso II Castellaro
Saluto alla Bella Addormentata: concerto al tramonto
a cura della Orchestra giovanile Amadeus e i piccoli cantori
ORE 21:30
area concerti parco Castellaro
Elena & Fabio Jazz duo
piazza Risorgimento
"La piccola bottega dello swing" in concerto
DALLE ore 21.30 parco Castellaro
osservazioni astronomiche al telescopio
a cura della Delegazione FAI di Teramo
in collaborazione con l'Unione Astrofili Teramo
Si parte alle 21.30 - Contributo FAI da 3 a 5€
Lungo via Castellaro, spettacolo delle bolle di sapone, truccabimbi, palloncini, caricature, mostra degli antichi mestieri. Aperitivo cenato con tante stuzzicherie proposto dal bar II Castellaro. É consigliata la prenotazione al 333.32.02.439
11 mag 2012
Salmo 104 - Gli splendori della creazione
Cap. 104
Gli splendori della creazione
1 Benedici il Signore, anima mia,Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
2 avvolto di luce come di un manto.
Tu stendi il cielo come una tenda,
3 costruisci sulle acque la tua dimora,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento;
4 fai dei venti i tuoi messaggeri,
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri. 5 Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.
6 L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne.
7 Alla tua minaccia sono fuggite,
al fragore del tuo tuono hanno tremato.
8 Emergono i monti, scendono le valli
al luogo che hai loro assegnato.
9 Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno,
non torneranno a coprire la terra.
10 Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti;
11 ne bevono tutte le bestie selvatiche
e gli ònagri estinguono la loro sete.
12 Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
cantano tra le fronde.
13 Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
14 Fai crescere il fieno per gli armenti
e l'erba al servizio dell'uomo,
perché tragga alimento dalla terra:
15 il vino che allieta il cuore dell'uomo;
l'olio che fa brillare il suo volto
e il pane che sostiene il suo vigore.
16 Si saziano gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
17 Là gli uccelli fanno il loro nido
e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.
18 Per i camosci sono le alte montagne,
le rocce sono rifugio per gli iràci.
19 Per segnare le stagioni hai fatto la luna
e il sole che conosce il suo tramonto.
20 Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;
21 ruggiscono i leoncelli in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.
22 Sorge il sole, si ritirano
e si accovacciano nelle tane.
23 Allora l'uomo esce al suo lavoro,
per la sua fatica fino a sera.
24 Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
25 Ecco il mare spazioso e vasto:
lì guizzano senza numero
animali piccoli e grandi.
26 Lo solcano le navi,
il Leviatàn che hai plasmato
perché in esso si diverta.
27 Tutti da te aspettano
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
28 Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,
tu apri la mano, si saziano di beni.
29 Se nascondi il tuo volto, vengono meno,
togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere.
30 Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
31 La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
32 Egli guarda la terra e la fa sussultare,
tocca i monti ed essi fumano.
33 Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
34 A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.
35 Scompaiano i peccatori dalla terra
e più non esistano gli empi.
Benedici il Signore, anima mia.
8 mar 2024
Re: Spettacolo “Tu mi fai girar (Come Fossi Una Bambola)”
Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, venerdì 8 marzo 2024
SAISON CULTURELLE SPECTACLE 2023/2024
Spettacolo "Tu mi fai girar (Come Fossi Una Bambola)"
L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali ricorda che, nell'ambito della Saison Culturelle Spectacle 2023/2024, venerdì 15 marzo 2024, alle ore 20.30, al Teatro Splendor di Aosta, si svolgerà lo spettacolo Tu mi fai girar (come una bambola), un viaggio emozionale e culturale senza precedenti con una serata di puro incanto, dove danza, narrazione e musica si intrecciano per svelare le storie nascoste di donne straordinarie, le cui voci risuonano forte attraverso i secoli.
In questa serata speciale, il pubblico è invitato a partecipare attivamente all'atmosfera dello spettacolo, indossando qualcosa di rosa - un capo, un accessorio o per i più audaci, un outfit completo - per immergersi completamente nello spirito dell'evento.
Tu mi fai girar (come una bambola) ripercorre la storia di fantasmi di donne eccezionali che hanno lasciato un segno indelebile nella società. Attraverso la pelle di Alessia Pinto, Denise Fimiano e Marco Augusto Chenevier, questi spiriti vengono evocati in un sabba contemporaneo che intreccia danza, parola e musica, offrendo al pubblico l'opportunità di esplorare le molteplici sfaccettature della femminilità e la sua evoluzione sociale.
La narrazione, potenziata dalla voce di Claudine Chenuil, guida lo spettatore attraverso storie di liberazione e resistenza, celebrando la creatività femminile contro le convenzioni che hanno cercato di limitare e addomesticare la figura della donna nel corso dei secoli. Tra i personaggi evocati, tutti eccezionali e tutti reali, spicca la figura di Barbie, simbolo di una femminilità idealizzata che diventa veicolo per sfidare e ridefinire le norme di genere.
Le coreografie e la drammaturgia, curate da Marco Augusto Chenevier e Alessia Pinto, insieme alle luci di Alberto Bich, creano un ambiente in cui il movimento e la parola si fondono per dare vita a un'esperienza teatrale di grande impatto emotivo e visivo.
Produzione : Cie Les 3 Plumes e Teatro Instabile di Aosta, con il sostegno della Regione Autonoma Valle d'Aosta, Comune di Arvier.
Con: Marco Augusto Chenevier, Alessia Pinto, Claudine Chenuil, Denise Chic Fimiano.
Regia e coreografie : Marco Augusto Chenevier e Alessia Pinto
Consulenza drammaturgica : Francesca d'Apolito
Musiche : Sophie Schnell Pyur
Scene e costumi : Sandrine Philippe e Ignazio Iannarino
Light design : Alberto Bich - MLab - e Marco Chenevier
Voci off : Alexine Dayné e Andrea Damarco
Fonica e registrazioni: Luca Minieri – Mlab
Sostegno in residenza: SACD Paris, CND Paris, Espace Cachin - Mairie de Romainville, Comune di Arvier, Cittadella dei Giovani di Aosta
Le prevendite sono disponibili online sul nuovo sito della Saison Culturelle: saisonculturellevda.it.
Lo spettacolo è incluso nell'abbonamento MIX VERDE
Biglietti: Intero € 15,00/Ridotto € 10,00
INFORMAZIONI:
Mail : saison@regione.vda.it
Sito internet : https://saisonculturellevda.it/
Instagram: https://www.instagram.com/saisonculturellevda/
Facebook:https://www.facebook.com/SaisonCulturelleValledAosta/
Regione Autonoma Valle d'Aosta
206
us
Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Va
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18 ott 2012
FAI LA SPESA CON IL PANDA
25 mag 2012
Salmo 65 - Inno di ringraziamento
Cap. 65
Inno di ringraziamento
1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. Canto. 2 A te si deve lode, o Dio, in Sion;a te si sciolga il voto in Gerusalemme.
3 A te, che ascolti la preghiera,
viene ogni mortale.
4 Pesano su di noi le nostre colpe,
ma tu perdoni i nostri peccati.
5 Beato chi hai scelto e chiamato vicino,
abiterà nei tuoi atrii.
Ci sazieremo dei beni della tua casa,
della santità del tuo tempio.
6 Con i prodigi della tua giustizia,
tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza,
speranza dei confini della terra
e dei mari lontani.
7 Tu rendi saldi i monti con la tua forza,
cinto di potenza.
8 Tu fai tacere il fragore del mare,
il fragore dei suoi flutti,
tu plachi il tumulto dei popoli.
9 Gli abitanti degli estremi confini
stupiscono davanti ai tuoi prodigi:
di gioia fai gridare la terra,
le soglie dell'oriente e dell'occidente.
10 Tu visiti la terra e la disseti:
la ricolmi delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu fai crescere il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
11 Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli.
12 Coroni l'anno con i tuoi benefici,
al tuo passaggio stilla l'abbondanza.
13 Stillano i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
14 I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di grano;
tutto canta e grida di gioia.