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13 feb 2019

Integralismo religioso e intelligenza, lo scontro storico sarà in rete - Arduino Rossi


La guerra è proprio lì, la più pacifica e importante, se no lo scontro avrà altre forme, io le elenco, armate, con i robot killer, che sono sempre meno nella fantascienza, economico e finanziario, ma anche batteriologico, chimico, in mille modi possibili, infine anche….nucleare, l’ipotesi peggiore in assoluto.
Invece la razionalità, che io definisco santa, spalancherebbe le menti di molti e le teocrazie, tutte, sarebbero aperte alla ragione, infine le tesi terrificanti dei terroristi religiosi sarebbero travolte dalle risate e gli ultimi esaltati sarebbero curati in manicomi criminali.

26 dic 2016

Integralismo religioso islamico, terrorismo, l'integrazione è totalmente fallita

Dopo anni di parole e buone intenzioni dobbiamo dire ed affermare che abbiamo perso tutti, non perché  la cultura occidentali non abbia armi vincenti per disarmare l'integralismo, ma perché, di fatto, dietro i buoni propositi, espressi a voce, c'era il nulla, anzi l'intenzione di non integrare nessuno.
Infatti certi atteggiamenti violenti, all'interno delle loro famiglie e delle loro comunità, non sono stati censurati, il rispetto delle idee altrui non comporta la giustificazione ad atti violenti del passato e del presente, con il terrorismo per esempio, come ... intellettuali e giornalisti, politici ed opinionisti hanno fatto per decenni.
Tutto normale quindi?
Certamente, si volevano creare dei ghetti  per poi giustificare le espulsioni di massa per i..... non integrati.

8 dic 2012

Egitto . Morsi rinvia il referendum... ormai è solo ... con i suoi fratellini

Questa è la prima sconfitta storica dell'integralismo religioso in un Paese islamico, mentre la signora Clinton è .... preoccupata: la fine del fanatismo religioso era solo una questione di tempo, come è una questione di tempo la fine del governo Monti, la sua totale scomparsa.
La storia non perdona e le visione antiquate, anche se sostenute da personaggi ridicoli e patetici, ma con un grande potere economico in modo da poterli .... derubare facilmente.
I fanatici islamici hanno fatto la fortuna dell'Occidente da sempre, da quado è nato l'Islam, infatti l'economia occidentale è sempre cresciuta da quando l'Islam esiste.
Quindi è chiaro che in tanti volevan un Morsi al potere.....

27 set 2018

Orrore e terrore, che colpiranno l’Italia e l’Europa - ARDUINO ROSSI

Io sono certo che questo avverrà, perché l'emarginazione, legata al fondamentalismo e all'integralismo religioso favorisce rabbia, voglia di vendetta, disprezzo verso coloro che stanno meglio economicamente e non rispettano le regole del……vero credo, così ritengono costoro: tutte le belle parole sull'integrazione rimangono vuote, senza significato, senza realtà che le sostengano.
La risposta sarà violenta invece, contro noi infedeli, senza morale….senza la loro morale e per questo attendo, con molta preoccupazione, il terrorismo dei teocratici presenti sul nostro suolo, nazionale ed europeo.

12 gen 2011

Speculazione internazionale

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Questa è la prova che le situazioni democratiche del Sud del mondo sono sempre a rischio, basta poco per metterle in pericolo, per provocare morte e distruzione.

Poi l'Algeria è anche un Paese che estrae petrolio e gas naturale, che vende pure a noi: mentre il prezzo della benzina sale, da loro è calato il prezzo del grezzo, provocando minore entrate e ...fame.

Si capisce quanto pesi a livello mondiale la speculazione cieca sugli alimenti e sui prodotti petroliferi: destabilizzano intere regioni strategiche, provocando fame e disperazione, violenza e favorendo il sorgere dell'integralismo religioso, con le conseguenze terrificanti che conosciamo.

La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

24 apr 2017

8XMille alla #Chiesa #Cattolica? No, per favore - ARDUINO ROSSI

Non solo alla chiesa papista, ho visto cose … turche e consiglio di non versare un centesimo a queste istituzioni …. Religiose: si facciano pagare dai loro seguaci… direttamente.
Non dare i soldi alla chiesa fa parte di  un dovere morale, per difenderci da questa istituzione che sta devastando il nostro Paese, con questa banda del vaticano, che, ormai è certo, sfruttano l’immagine di questo povero papa, per favorire traffici disumani di esseri umani.
Dire no è un dovere da cristiano vero, che poi va dal prete e gli dice, che non sono d’accordo con questa ospitalità che non dà frutto, che devasta le nostre città, con manovalanza del crimine e minaccia i nostri figli e nipoti: è in pericolo il loro presente con il crimine in crescita e il libero spaccio nelle strade.
Il loro futuro è minacciato dall’integralismo religioso dei cari e …graditi ospiti.

23 giu 2011

News - Terrorismo internazionale Al Qaeda - la guerra per il petrolio




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La guerra per l’energia, di questo ormai possiamo parlare chiaramente, sta perdendo i suoi scopi, i suoi fini, le sue vere motivazioni.
A questo punto lo scontro tra poteri visibili e occulti del pianeta si muoverà su altri fronti: esisterà la guerra dei mercati, ovvero del consumo delle merci prodotte, ma forse queste si combatteranno in altro modo, con strumenti più sofisticati, politici, di propaganda, con la pubblicità.
Invece è da capire come reagirà il mondo islamico, quando vedrà, fatto che si sta avvicinando sempre più, la fine delle riserve petrolifere.
Avremo una crisi economica fortissima, una crisi sociale e religiosa?
La primavera araba sarà poca cosa in confronto alle rivolte della popolazione … tradite, che non avranno più il sostentamento del petrolio, mentre le loro scaltre classi dirigenti si saranno rifugiate in Occidente con il denaro accumulato, in tutti questi anni di facili guadagni.
Le reazioni saranno forse opposte: una parte della società tenderà a chiudersi nell’integralismo religioso, in una devoluzione che non lascia ritorno.

12 gen 2011

Polica speculazione

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23 giu 2011

Petrolio - Terrorismo internazionale Al Qaeda - la guerra per il petrolio




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Ultime notizie - Terrorismo internazionale Al Qaeda - la guerra per il petrolio




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Guerra in libia - Terrorismo internazionale Al Qaeda - la guerra per il petrolio




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News - Terrorismo internazionale Al Qaeda - la guerra per il petrolio




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La guerra per l’energia, di questo ormai possiamo parlare chiaramente, sta perdendo i suoi scopi, i suoi fini, le sue vere motivazioni.
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Invece è da capire come reagirà il mondo islamico, quando vedrà, fatto che si sta avvicinando sempre più, la fine delle riserve petrolifere.
Avremo una crisi economica fortissima, una crisi sociale e religiosa?
La primavera araba sarà poca cosa in confronto alle rivolte della popolazione … tradite, che non avranno più il sostentamento del petrolio, mentre le loro scaltre classi dirigenti si saranno rifugiate in Occidente con il denaro accumulato, in tutti questi anni di facili guadagni.
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16 ott 2012

Hillary Clinton e l'attentato di Bengasi ... gli errori Usa

Hillary Clinton si prende le sue responsabilità per l'attentato avvenuto a Bengasi, che costò la vita all'ambasciatore statunitense: il fatto fu successivo alla diffusione del film contro Maometto, L'innocenza dei Mussulmani, ma chiaramente era una scusa per gli estremisti.
Sull'Web di filmetti e di filmati anti Islam ne abbiamo a migliaia, offendo l'Islam in particolare per sfidarlo, perché la rete è abitata da ... adolescenti di ogni età che amano il rischio e la censura è impossibile.
Quindi quella era una scusa per colpire gli Usa, ma il problema vero sta tutto nella politica Usa, che è sempre seguace di quella pessima politica Britannica colonialista e neo colonialista.
Si favoriscono personaggi tradizionalisti e fanatici, ma pacifici in apparenza, li si corrompono per fare buoi affari e loro governano la loro popolazione con l'integralismo religioso fanatico.
E' tutta roba vecchia, molto vecchia, troppo vecchia e tanto pericolosa.

12 gen 2011

Finanziaria speculazione

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Questa è la prova che le situazioni democratiche del Sud del mondo sono sempre a rischio, basta poco per metterle in pericolo, per provocare morte e distruzione.

Poi l'Algeria è anche un Paese che estrae petrolio e gas naturale, che vende pure a noi: mentre il prezzo della benzina sale, da loro è calato il prezzo del grezzo, provocando minore entrate e ...fame.

Si capisce quanto pesi a livello mondiale la speculazione cieca sugli alimenti e sui prodotti petroliferi: destabilizzano intere regioni strategiche, provocando fame e disperazione, violenza e favorendo il sorgere dell'integralismo religioso, con le conseguenze terrificanti che conosciamo.

La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

14 gen 2011

Tunisia e la guerra per il pane

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Questa è la prova che le situazioni democratiche del Sud del mondo sono sempre a rischio, basta poco per metterle in pericolo, per provocare morte e distruzione.

Poi l'Algeria è anche un Paese che estrae petrolio e gas naturale, che vende pure a noi: mentre il prezzo della benzina sale, da loro è calato il prezzo del grezzo, provocando minore entrate e ...fame.

Si capisce quanto pesi a livello mondiale la speculazione cieca sugli alimenti e sui prodotti petroliferi: destabilizzano intere regioni strategiche, provocando fame e disperazione, violenza e favorendo il sorgere dell'integralismo religioso, con le conseguenze terrificanti che conosciamo.

La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

10 gen 2011

Rivolta per il pane . Tunisia e Algeria

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In Tunisia e in Algeria sono scopiate diverse rivolte per il caro pane: sì, qualcosa che noi conosciamo bene, ma solo dalla storia.

L'ultima rivolta storica per il pane, che si ricordi, è quella repressa dal Generale Fiorenzo Bava Beccaris a Milano, nel maggio del 1898, al tempo della tassa sui macinati, che aveva provocato l'aumentato del prezzo del pane, del riso e della polenta del 30. 40%.

Invece è in corso un aumento del costo dei prodotti alimentari primari in tutto il mondo per motivi puramente speculativi e questo fatto porta alla fame interi popoli: specialmente quella parte dell'umanità che vive con meno di 3 dollari al giorno, circa la metà degli abitanti della terra, mentre addirittura circa un miliardo di persone campa con meno di un dollaro al giorno.

Si può dire che costoro sono sempre a rischio di morte per fame, che è sempre la prima causa di morte su questo pianeta: si muore di fame e di denutrizione, con le relative patologie.

La crisi economica è costata di più per i miseri della terra che per i popoli ricchi, anzi, per i ricchi della terra: è un'osservazione ovvia, banale, ma necessaria.

Chi ha ancora bisogno di pane per campare e non ha un reddito tale da permettersi di acquistarlo pure caro, senza troppi sacrifici, un aumento del prezzo lo porta alla disperazione e la rivolta: è una logica conseguenza, quando ci sono ancora forze per farlo.

Algeria e Tunisia sono due Stati moderati, specialmente la Tunisia, con un buon sviluppo economico industriale, con delle democrazia timide, ma anche coraggiose, con il rispetto delle minoranze, a dire il vero piccole, non islamiche, con leggi laiche.

Le rivolte per il pane stanno provocando diversi morti: in Tunisia si parla di 20 morti, per il governo e più di 20 per le opposizioni.

La polizia spara e i feriti non mancano.

Questa è la prova che le situazioni democratiche del Sud del mondo sono sempre a rischio, basta poco per metterle in pericolo, per provocare morte e distruzione.

Poi l'Algeria è anche un Paese che estrae petrolio e gas naturale, che vende pure a noi: mentre il prezzo della benzina sale, da loro è calato il prezzo del grezzo, provocando minore entrate e ...fame.

Si capisce quanto pesi a livello mondiale la speculazione cieca sugli alimenti e sui prodotti petroliferi: destabilizzano intere regioni strategiche, provocando fame e disperazione, violenza e favorendo il sorgere dell'integralismo religioso, con le conseguenze terrificanti che conosciamo.

La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

Da questi Paesi destabilizzati escono minacce dirette di conflitti e di terrorismo.

Le soluzioni sono tante, ma la principale è lo sviluppo sociale, economico, culturale di questi popoli, che non avranno più 5, 6 figli per donna, ma solo due, però che verranno mandati a scuola e avranno un destini migliore, facendo crescere il proprio Paese.

La rivoluzione per il progresso sta sempre nella scuola, aperta a tutti, che prepara gente almeno un po' istruita, che non diventeranno dei disperati, ma solo dei buoni lavoratori preparati e cittadini democratici.


1 ott 2015

Occidente in crisi? La politica neo colonialista è fuori dalla storia

L’intervento russo in Siria dimostra che ormai gli strilli di Obama fanno ridere le galline, ovvero lo scontro è tra Occidente ed oriente, ma con sfumature locali, sunniti contro sciiti, integralismo religioso contro minoranze.
Putin si sta muovendo bene, molto bene e si sa ben organizzare contro l’Isis, guadagnando punti.
La politica estera neo colonialista perde i colpi e spalanca la strada ad altri scenari: la fine della nato per esempio, la crisi della realtà europea, dell’Unione Europea, l’avanzata economica della Russia e della Cina, la crisi degli Stati Uniti con il debito Pubblico più alto del mondo.
Ora non basta armare il nemico del tuo nemico per vincere, altri sanno come muoversi e l’Occidente perderà i pezzi, avendo di fatto perso la Siria.

12 gen 2011

Economica speculazione

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Si capisce quanto pesi a livello mondiale la speculazione cieca sugli alimenti e sui prodotti petroliferi: destabilizzano intere regioni strategiche, provocando fame e disperazione, violenza e favorendo il sorgere dell'integralismo religioso, con le conseguenze terrificanti che conosciamo.

La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

Petrolio speculazione

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La fame porta ai disordini che fanno cadere le democrazie, oppure le rendono feroci, quasi delle dittature: il radicalismo diventa una soluzione, o così la gente crede e i conflitti si allargano all'estero.

10 gen 2011

News Algeria

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In Tunisia e in Algeria sono scopiate diverse rivolte per il caro pane: sì, qualcosa che noi conosciamo bene, ma solo dalla storia.

L'ultima rivolta storica per il pane, che si ricordi, è quella repressa dal Generale Fiorenzo Bava Beccaris a Milano, nel maggio del 1898, al tempo della tassa sui macinati, che aveva provocato l'aumentato del prezzo del pane, del riso e della polenta del 30. 40%.

Invece è in corso un aumento del costo dei prodotti alimentari primari in tutto il mondo per motivi puramente speculativi e questo fatto porta alla fame interi popoli: specialmente quella parte dell'umanità che vive con meno di 3 dollari al giorno, circa la metà degli abitanti della terra, mentre addirittura circa un miliardo di persone campa con meno di un dollaro al giorno.

Si può dire che costoro sono sempre a rischio di morte per fame, che è sempre la prima causa di morte su questo pianeta: si muore di fame e di denutrizione, con le relative patologie.

La crisi economica è costata di più per i miseri della terra che per i popoli ricchi, anzi, per i ricchi della terra: è un'osservazione ovvia, banale, ma necessaria.

Chi ha ancora bisogno di pane per campare e non ha un reddito tale da permettersi di acquistarlo pure caro, senza troppi sacrifici, un aumento del prezzo lo porta alla disperazione e la rivolta: è una logica conseguenza, quando ci sono ancora forze per farlo.

Algeria e Tunisia sono due Stati moderati, specialmente la Tunisia, con un buon sviluppo economico industriale, con delle democrazia timide, ma anche coraggiose, con il rispetto delle minoranze, a dire il vero piccole, non islamiche, con leggi laiche.

Le rivolte per il pane stanno provocando diversi morti: in Tunisia si parla di 20 morti, per il governo e più di 20 per le opposizioni.

La polizia spara e i feriti non mancano.

Questa è la prova che le situazioni democratiche del Sud del mondo sono sempre a rischio, basta poco per metterle in pericolo, per provocare morte e distruzione.

Poi l'Algeria è anche un Paese che estrae petrolio e gas naturale, che vende pure a noi: mentre il prezzo della benzina sale, da loro è calato il prezzo del grezzo, provocando minore entrate e ...fame.

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Da questi Paesi destabilizzati escono minacce dirette di conflitti e di terrorismo.

Le soluzioni sono tante, ma la principale è lo sviluppo sociale, economico, culturale di questi popoli, che non avranno più 5, 6 figli per donna, ma solo due, però che verranno mandati a scuola e avranno un destini migliore, facendo crescere il proprio Paese.

La rivoluzione per il progresso sta sempre nella scuola, aperta a tutti, che prepara gente almeno un po' istruita, che non diventeranno dei disperati, ma solo dei buoni lavoratori preparati e cittadini democratici.