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27 mar 2021

Idioti al potere, ladri e farabutti che ricevono la stima dei cretini.

Se non ci fossero i fessi i furbi morirebbero di fame, dicono a Napoli e in questo caso i farabutti e i fessi in questione si confondono tra loro.
Abbiamo politici che ne commettono tante da chiederci perché non sono in prigione, il caso dei banchi a rotelle è eclatante e sorprendente.
Nessun giudice indaga, nessuno vede nulla, neppure per il danno erariale, dei soldi buttati al vento, diciamo così.
Ora il presidente dell'Inps, ente che sta per crollare sotto i debiti, anche per il reddito di cittadinanza, ma anche per le doppie pensioni ai sindacalisti o gli enormi assegni per i politici, ai dirigenti pubblici, più dannosi che inutili, vuole fare saltare tutto, pagando il reddito di cittadinanza agli immigrati.
Con un debito pubblico così alto sarebbe la mossa che farebbe aumentare il rosso della spesa pubblica già alle stelle, provocando il fallimento dello Stato italiano.
Saremmo commissariati dall'Europa e ci troveremmo nelle strade le folle inferocite degli immigrati.
Non potremmo più uscire di casa, sempre se la nostra casa non sarà occupata dai migranti, da bande di costoro, sempre più arroganti.
I pensionati farebbero la fame, la droga sarebbe sempre più diffusa e l'Italia diventerebbe come le periferie delle megalopoli del Sud del mondo.
Se qualcuno non sa come si viva si faccia un viaggetto nelle grandi città dei Paesi in via di sviluppo e se tornerà a casa vivo potrà raccontare cosa ci attende.
Sono luoghi dove la polizia non mette piede, dove comandano le varie mafie, dove i bambini vivono come animaletti feroci in branco e aggrediscono gli sconosciuti come piragna.
Perché abbiamo una classe politica che vuole questo non è chiaro, o meglio lo è in un certo senso, perché loro non sanno fare nulla, lavorare e tanto meno governare, ma nelle emergenze possono restare ai loro posti, come i ragazzini caratteriali, che disturbano in classe per non permettere agli altri di studiare, così i loro ritardi non si notano.
Perché ci sono tanti, sempre meno grazie a Dio, che li votano ancora?
Sono il popolo dei fancazzisti, che non suda e non lotta, spera di restare tutta la vita e con loro i cari figlioli, a spese di chi lavora.
Peccato che sono deboli tutti in matematica e tutto crollerà prima o poi, a pagare saremo noi, ma la legge di mercato, liberista, premierà chi lavora, che producono reddito e loro finiranno male.
Pagheremo tutti, perché i pensionati, con 40 anni di lavoro, avranno una pensione da fame.
I risparmiatori si troveranno derubati e la sicurezza, specialmente dei più deboli, non esisterà più, anzi già oggi la polizia non riesce a proteggerli.
Quindi lo scontro vero è tra liberismo vero e feroce contro i vari privilegiati in un sistema italiano che o cambia o salta.
Che i fancazzisti vadano finalmente a pulire i cessi ne sono felice, ma sono preoccupato per tutti gli altri, chi ha lavorato e risparmiato per la vecchia e i figli per esempio.
Il tentativo demenziale è evidente, Letta spera di restare al potere, con tutti i vantaggi da figlio di democristiano, chiamando folle di immigrati, ovvero vuole trasformare l'Italia in un Paese da Terzo Mondo, dove loro possono ancora regnare e dietro abbiamo il popolo dei raccomandati, sempre meno numerosi, ma sempre più dementi, che seguono i loro capi, temendo che la sciagura di......... dover lavorare per campare cada sopra loro.
Come finirà questa terribile storia italiana?
Tutti i ladri mangia pane a tradimento finiranno male, ma con loro anche i poveracci, per esempio chi sale sulle impalcature a 60 anni, rischia di finire i suoi giorni male, con 500 euro di pensione. 
La sinistra non era egualitaria?
Oggi è solo parassitaria e ladra di futuro di tutti noi, dai vecchi ai bambini, non scordiamoci poi i preti, i vescovi, le varie curie untuose, che hanno visto lo stipendio tagliato........... poverini, dovranno andare a lavorare come San Paolo, per esempio, che faceva il tessitore e predicava il Vangelo.
Capirebbero finalmente cosa significa essere nel mondo senza vantaggi personali e sarebbero più sinceri ed onesti,...... forse.

10 ott 2010

Anzi un'organizzazione che tende a proteggere non tanto i più deboli, qualche volta capita, ma soprattutto i parassiti, o meglio i poveri che si rifiutano di lavorare, come tutti, per guadagnarsi il pane, ma preferiscono vivere nella miseria, sostenu

Perché non bisogna dare soldi alla Caritas Italiana?

Perché questa associazione non è tanto un'organizzazione caritatevole, ma un ….partito politico.

Anzi un'organizzazione che tende a proteggere non tanto i più deboli, qualche volta capita, ma soprattutto i parassiti, o meglio i poveri che si rifiutano di lavorare, come tutti, per guadagnarsi il pane, ma preferiscono vivere nella miseria, sostenuti da questa associazione.

Sono tanti i rom che se ne approfittano di questo gruppo...politico, non sono tutti i rom dediti all'accattonaggio e ai furti, ma una parte particolarmente vistosa ed aggressiva si pone davanti alle chiese.

Sempre questa politica insana favorisce così tutte le "corti dei miracoli", ovvero quelle organizzazioni criminali che sfruttano l'accattonaggio.

Mandano avanti pezzenti, paralitici, bambini per impietosire i passanti.

Queste organizzazioni criminali hanno un'antica data: erano presenti pure nel Medioevo, ma oggi sono ritornate con l'emigrazione dall'Est Europa.

Poi abbiamo i venditori ambulanti, sempre più aggressivi con la gente: spesso impongono l'acquisto di cianfrusaglia di origine illecita, contrabbando o altro, ai passanti, specialmente alle donne sole e agli anziani.

Tutto questo è da sempre protetto, anzi difeso in modo vergognoso dalla Caritas italiana a da certi preti poco.....cristiani.

E' giunta l'ora di far capire a loro che non siamo più disposti ad accettare i loro sermoni..... particolari, quelli politici e sociali, che non siamo più disposti a finanziarli: tagliare i fondi a costoro è un dovere cristiano, preferendo sempre le missioni, dove i soldi arrivano veramente in realtà difficili e autenticamente povere.

Quindi dal singolo prete, al parroco, al cardinale, come il grasso Tettamanzi, è necessario dire che stanno uscendo dalle loro competenze, che noi dobbiamo difendere il nostro futuro, quello dei nostri figli e dei nostri nipoti.

Rispondiamo chiaramente che pur restando cristiani, non siamo disposti ad accettare questa carità pelosa, ipocrita, questo pietismo con molti risvolti pericolosi: i nuovi arrivati sono sempre più prepotenti e violenti, commettono crimini, ma anche mille e mille irregolarità.

Da buoni cristiani vogliamo la giustizia e quindi sono loro, questi spesso grassi prelati, che sono nel torto, nel torto marcio: rispondiamo a loro da tutti i luoghi possibili, qui usiamo internet, ma pure poche parole chiare servono e bastano.

Sì, tagliamo i fondi alla Chiesa Italiana e se questo non basta, torniamo a far pagare l'Ici a tutte le loro proprietà: facciamo capire a loro che vivono grazie a noi e non ci possono fregare, lasciando gironzolare gli zingarelli sui pullman, i ladri di appartamento, pure gli spacciatori.

Non è pietà cristiana, aiutando chi non vuole lavorare, chi conosce solo la prepotenza e la muove contro gli anziani, contro le donne.

Alziamo la voce una volta per tutti e diciamo.

Caritas, o cambi o ti tagliamo i viveri!



10 mag 2022

Miliardi rubati dai nostri politici, ma tutti tacciono.

Si sa che la politica costa molto e in modo assurdo è sulle spalle degli italiani, infatti da noi, i soldi tolti dal nostro lavoro, con le tasse, spesso vengono sprecati, con la malasanità, le tangenti e i favori ai gruppi parassitari, in cambio di voti.
Talvolta spuntano dei diritti, che però non sono accompagnati a dei doveri.
Il reddito di cittadinanza, a persone sane fisicamente e mentalmente, è una rapina verso chi tutti i giorni si alza per lavorare e magari è attivo anche quando è in pensione, fatto...... criminale per i 5 Stelle, da punire.
Io ricordo due situazioni eclatanti, due rapine storiche miliardarie, con i principali colpevoli lasciati liberi.
Il primo caso sta nel crac del Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica del mondo, con 6,5 miliardi svaniti nel nulla, o meglio finiti in altre mani, di personaggi....... sconosciuti o se si preferisce troppo noti.
L'altro, che la gente non ricorda, fu lo scandalo dei petroli, degli anni Ottanta del secolo scorso, ovvero il furto dell'accisa sul carburante e derivati petroliferi per anni, valutato all'epoca mille miliardi di Lire di allora, circa 6 miliardi di Euro o più di oggi.
Se si sommano tutte le tangenti pagate, quelle individuate e quelle mai scoperte con tangentopoli, si spiega il nostro debito pubblico e la sua origine, che non è dovuto alle spese autentiche per la sanità e le pensioni, i giornalisti sono dei bugiardi luridi e deboli, debolissimi in matematica. 
Chi ha rubato? Dove sono finiti i nostri soldi, che dobbiamo pagare con stenti e sacrifici per non fallire come Paese?
Nelle zampe di loschi individui che hanno accumulato grandi patrimoni, spesso depositati all'estero in paradisi fiscali, oppure in imprese succhia sangue, attaccate all'apparato pubblico.
Un tempo si compravano voti favorendo assunzioni nel parastato, nelle municipalizzate, dove i raccomandati stavano in riposo e altri, non raccomandati, lavoravano anche per loro.
Questi poveri idioti, dal sorriso da furbetti, mediocri, ma incapaci di fare qualsiasi cosa oggi non sono più assunti, ma si dà a loro i soldi del reddito di cittadinanza, perché votino a favore dei mascalzoni in politica e della banda criminale che sta attorno, tutti individui che non finiranno mai in prigione, in modo da costringerli a restituire il denaro rubato.
Così per decenni tutti sapevano che c'erano tanti ladri attorno alla politica nazionale, ma tutti tacevano, votavano, con il naso tappato, la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista e il Partito Comunista.
Poi ci fu Mani Pulite e i politici si sono riciclati in nuovi partiti, anzi in vecchi partiti che ogni tanto mutavano la sigla ufficiale.
Erano gli stessi musi e lo stesso apparato, avevamo le stesse tecniche di rapina, che non cambiavano, compreso gli insabbiamenti delle indagini, di magistrati coraggiosi, che non facevano mai carriera e finivano in sedi disagiate.
Di chi è la colpa di tutto questo?
Perché avviene tutto questo?
È semplice, il primo furto lo si ha quando qualcuno ottiene qualcosa che non merita, ovvero il cretino, con il sorriso ebete, appoggia il corrotto, con voto e fedeltà politica.
Oggi però i soldi sono pochi e bisogna tagliare posti pubblici, sprechi, oltre alle pensioni e alla sanità, così si importano immigrati, che diventano la plebe violenta e criminale delle nostre periferie, con un buonismo demenziale che sta trasformando le nostre città simili alle megalopoli dei Paesi poveri, con stupri liberi e spaccio di droga, violenze e rapine.
Questi nuovi venuti li vogliono con la cittadinanza e il diritto al voto, al più presto, per un atto di civiltà, così chiamano le loro porcherie, per celare le loro schifezze, con voti comprati, per coprire le perdite di consenso negli ultimi anni.
Questa politica ci porterà alla rovina, per tutti, se non reagiremo, pretendendo veramente i controlli sugli sprechi pubblici, con sistemi di verifica incrociati, automatici.
La pagheremo noi, ma soprattutto i nostri figli, ma non servono altri sacrifici.
Abbiamo bisogno semplicemente di lavoro per tutti e chi non lavora veramente muoia pure di fame, chi è corrotto paghi con i lavori forzati, i suoi beni vengano sequestrati e utilizzati per lo sviluppo della nostra povera Italia.
Tutto il resto è solo complicità di crimini evidenti, che tutti vedono e per mille euro al mese, di fancazzisti, spesso molti non vogliono vedere, anzi per poche centinaia di euro in reddito di cittadinanza oggi.

7 feb 2019

Mandiamoli a lavorare tutti - Arduino Rossi


Quanti sono i parassiti in Italia?
Tanti, tantissimi, i peggiori però non sono chi lavora poco o nulla, ma chi si inventa, per esempio i nostri burosauri, le procedure insensate, doppie e dannose, che ostacolano lo sviluppo economico.
La guerra contro la carta nelle pubbliche amministrazioni si scontra con la stupidità diffusa, ma anche alla scaltrezza di costoro, organizzati politicamente e sindacalmente.
Loro sono le palle di piombo che ostacolano il nostro sviluppo economico e tecnologico, sono il passato da buttare nella spazzatura della storia, ma per ora mi basterebbe che andassero veramente a lavorare, per qualcosa di utile e sensato.

10 ott 2010

Non è pietà cristiana, aiutando chi non vuole lavorare, chi conosce solo la prepotenza e la muove contro gli anziani, contro le donne.

Perché non bisogna dare soldi alla Caritas Italiana?

Perché questa associazione non è tanto un'organizzazione caritatevole, ma un ….partito politico.

Anzi un'organizzazione che tende a proteggere non tanto i più deboli, qualche volta capita, ma soprattutto i parassiti, o meglio i poveri che si rifiutano di lavorare, come tutti, per guadagnarsi il pane, ma preferiscono vivere nella miseria, sostenuti da questa associazione.

Sono tanti i rom che se ne approfittano di questo gruppo...politico, non sono tutti i rom dediti all'accattonaggio e ai furti, ma una parte particolarmente vistosa ed aggressiva si pone davanti alle chiese.

Sempre questa politica insana favorisce così tutte le "corti dei miracoli", ovvero quelle organizzazioni criminali che sfruttano l'accattonaggio.

Mandano avanti pezzenti, paralitici, bambini per impietosire i passanti.

Queste organizzazioni criminali hanno un'antica data: erano presenti pure nel Medioevo, ma oggi sono ritornate con l'emigrazione dall'Est Europa.

Poi abbiamo i venditori ambulanti, sempre più aggressivi con la gente: spesso impongono l'acquisto di cianfrusaglia di origine illecita, contrabbando o altro, ai passanti, specialmente alle donne sole e agli anziani.

Tutto questo è da sempre protetto, anzi difeso in modo vergognoso dalla Caritas italiana a da certi preti poco.....cristiani.

E' giunta l'ora di far capire a loro che non siamo più disposti ad accettare i loro sermoni..... particolari, quelli politici e sociali, che non siamo più disposti a finanziarli: tagliare i fondi a costoro è un dovere cristiano, preferendo sempre le missioni, dove i soldi arrivano veramente in realtà difficili e autenticamente povere.

Quindi dal singolo prete, al parroco, al cardinale, come il grasso Tettamanzi, è necessario dire che stanno uscendo dalle loro competenze, che noi dobbiamo difendere il nostro futuro, quello dei nostri figli e dei nostri nipoti.

Rispondiamo chiaramente che pur restando cristiani, non siamo disposti ad accettare questa carità pelosa, ipocrita, questo pietismo con molti risvolti pericolosi: i nuovi arrivati sono sempre più prepotenti e violenti, commettono crimini, ma anche mille e mille irregolarità.

Da buoni cristiani vogliamo la giustizia e quindi sono loro, questi spesso grassi prelati, che sono nel torto, nel torto marcio: rispondiamo a loro da tutti i luoghi possibili, qui usiamo internet, ma pure poche parole chiare servono e bastano.

Sì, tagliamo i fondi alla Chiesa Italiana e se questo non basta, torniamo a far pagare l'Ici a tutte le loro proprietà: facciamo capire a loro che vivono grazie a noi e non ci possono fregare, lasciando gironzolare gli zingarelli sui pullman, i ladri di appartamento, pure gli spacciatori.

Non è pietà cristiana, aiutando chi non vuole lavorare, chi conosce solo la prepotenza e la muove contro gli anziani, contro le donne.

Alziamo la voce una volta per tutti e diciamo.

Caritas, o cambi o ti tagliamo i viveri!



22 lug 2017

#Profitto a tutti i costi #causa di tutti i #mali - ARDUINO ROSSI

Esiste un sistema che spinge avanti il profitto a tutti i costi: è  quello degli investimenti di piccoli o grandi capitali, di famiglia o di gruppi di persone, per assicurazioni e pensioni integrative, che sta trasformando il nostro mondo in un inferno.
Loro, tutti loro, oso dire, tutti noi, vogliamo che il proprio  gruzzolo, piccolo  o grande che sia, dia frutto, per fare questo altri devono lavorare e far lavorare, produrre macchine e altro, puntando al guadagno.
A pagare sono i poveri della terra,  gli ultimi, l'ambiente in genere.
Si va dall'olio  di palma sino all'uso di persone, disperate, sotto pagate, come cavie umane, per nuovi farmaci.
Le discariche vanno nel Sud del mondo o negli oceani, mentre tutto è  condito da bugie .....pietose, raccontate dai mass media, che tutti sanno falsi, ma per ipocrita comodità, per soffocare la coscienza, tanti fanno finta di credere nei nostri meschini pennivendoli.

30 dic 2011

da colorare Buon anno a tutti – buon 2012 - auguro a tutti un bel calcio in culo ai soliti noti


L'anno 2011 vi è parso difficile?
Allora attendete il 2012, l'anno più duro degli ultimi decenni: sacrifici e tagli per tutto e per tutti.
Le tasse abbonderanno e molti perderanno il lavoro.
Sono pessimista?
No, sono felice perché, anche se si soffrirà, forse gli italiani capiranno quale è il loro problema: la casta e tutti i lecca-culi affiliati ai partiti e potentati.
E' ora di buttarli a mare?
Basterebbe mandarli a lavorare, loro e i fannulloni, che non sono una categoria particolare, statali e simili, ma sono in ordine sparso in tutti i settori: sono i figliocci della casta.
Quindi il 2012 sarà l'anno del declino della casta e amiconi: io ne sono certo.
Auguri a tutti. 

17 mag 2011

Notizie news - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

30 dic 2011

blog Buon anno a tutti – buon 2012 - auguro a tutti un bel calcio in culo ai soliti noti


L'anno 2011 vi è parso difficile?
Allora attendete il 2012, l'anno più duro degli ultimi decenni: sacrifici e tagli per tutto e per tutti.
Le tasse abbonderanno e molti perderanno il lavoro.
Sono pessimista?
No, sono felice perché, anche se si soffrirà, forse gli italiani capiranno quale è il loro problema: la casta e tutti i lecca-culi affiliati ai partiti e potentati.
E' ora di buttarli a mare?
Basterebbe mandarli a lavorare, loro e i fannulloni, che non sono una categoria particolare, statali e simili, ma sono in ordine sparso in tutti i settori: sono i figliocci della casta.
Quindi il 2012 sarà l'anno del declino della casta e amiconi: io ne sono certo.
Auguri a tutti. 

17 mag 2011

Extracomunitari - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

News - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

Migranti - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

Ultima ora - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

30 dic 2011

divertenti Buon anno a tutti – buon 2012 - auguro a tutti un bel calcio in culo ai soliti noti


L'anno 2011 vi è parso difficile?
Allora attendete il 2012, l'anno più duro degli ultimi decenni: sacrifici e tagli per tutto e per tutti.
Le tasse abbonderanno e molti perderanno il lavoro.
Sono pessimista?
No, sono felice perché, anche se si soffrirà, forse gli italiani capiranno quale è il loro problema: la casta e tutti i lecca-culi affiliati ai partiti e potentati.
E' ora di buttarli a mare?
Basterebbe mandarli a lavorare, loro e i fannulloni, che non sono una categoria particolare, statali e simili, ma sono in ordine sparso in tutti i settori: sono i figliocci della casta.
Quindi il 2012 sarà l'anno del declino della casta e amiconi: io ne sono certo.
Auguri a tutti. 

Buon anno a tutti – buon 2012 - auguro a tutti un bel calcio in culo ai soliti noti


L'anno 2011 vi è parso difficile?
Allora attendete il 2012, l'anno più duro degli ultimi decenni: sacrifici e tagli per tutto e per tutti.
Le tasse abbonderanno e molti perderanno il lavoro.
Sono pessimista?
No, sono felice perché, anche se si soffrirà, forse gli italiani capiranno quale è il loro problema: la casta e tutti i lecca-culi affiliati ai partiti e potentati.
E' ora di buttarli a mare?
Basterebbe mandarli a lavorare, loro e i fannulloni, che non sono una categoria particolare, statali e simili, ma sono in ordine sparso in tutti i settori: sono i figliocci della casta.
Quindi il 2012 sarà l'anno del declino della casta e amiconi: io ne sono certo.
Auguri a tutti. 

17 mag 2011

Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.