10 mag 2022

Miliardi rubati dai nostri politici, ma tutti tacciono.

Si sa che la politica costa molto e in modo assurdo è sulle spalle degli italiani, infatti da noi, i soldi tolti dal nostro lavoro, con le tasse, spesso vengono sprecati, con la malasanità, le tangenti e i favori ai gruppi parassitari, in cambio di voti.
Talvolta spuntano dei diritti, che però non sono accompagnati a dei doveri.
Il reddito di cittadinanza, a persone sane fisicamente e mentalmente, è una rapina verso chi tutti i giorni si alza per lavorare e magari è attivo anche quando è in pensione, fatto...... criminale per i 5 Stelle, da punire.
Io ricordo due situazioni eclatanti, due rapine storiche miliardarie, con i principali colpevoli lasciati liberi.
Il primo caso sta nel crac del Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica del mondo, con 6,5 miliardi svaniti nel nulla, o meglio finiti in altre mani, di personaggi....... sconosciuti o se si preferisce troppo noti.
L'altro, che la gente non ricorda, fu lo scandalo dei petroli, degli anni Ottanta del secolo scorso, ovvero il furto dell'accisa sul carburante e derivati petroliferi per anni, valutato all'epoca mille miliardi di Lire di allora, circa 6 miliardi di Euro o più di oggi.
Se si sommano tutte le tangenti pagate, quelle individuate e quelle mai scoperte con tangentopoli, si spiega il nostro debito pubblico e la sua origine, che non è dovuto alle spese autentiche per la sanità e le pensioni, i giornalisti sono dei bugiardi luridi e deboli, debolissimi in matematica. 
Chi ha rubato? Dove sono finiti i nostri soldi, che dobbiamo pagare con stenti e sacrifici per non fallire come Paese?
Nelle zampe di loschi individui che hanno accumulato grandi patrimoni, spesso depositati all'estero in paradisi fiscali, oppure in imprese succhia sangue, attaccate all'apparato pubblico.
Un tempo si compravano voti favorendo assunzioni nel parastato, nelle municipalizzate, dove i raccomandati stavano in riposo e altri, non raccomandati, lavoravano anche per loro.
Questi poveri idioti, dal sorriso da furbetti, mediocri, ma incapaci di fare qualsiasi cosa oggi non sono più assunti, ma si dà a loro i soldi del reddito di cittadinanza, perché votino a favore dei mascalzoni in politica e della banda criminale che sta attorno, tutti individui che non finiranno mai in prigione, in modo da costringerli a restituire il denaro rubato.
Così per decenni tutti sapevano che c'erano tanti ladri attorno alla politica nazionale, ma tutti tacevano, votavano, con il naso tappato, la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista e il Partito Comunista.
Poi ci fu Mani Pulite e i politici si sono riciclati in nuovi partiti, anzi in vecchi partiti che ogni tanto mutavano la sigla ufficiale.
Erano gli stessi musi e lo stesso apparato, avevamo le stesse tecniche di rapina, che non cambiavano, compreso gli insabbiamenti delle indagini, di magistrati coraggiosi, che non facevano mai carriera e finivano in sedi disagiate.
Di chi è la colpa di tutto questo?
Perché avviene tutto questo?
È semplice, il primo furto lo si ha quando qualcuno ottiene qualcosa che non merita, ovvero il cretino, con il sorriso ebete, appoggia il corrotto, con voto e fedeltà politica.
Oggi però i soldi sono pochi e bisogna tagliare posti pubblici, sprechi, oltre alle pensioni e alla sanità, così si importano immigrati, che diventano la plebe violenta e criminale delle nostre periferie, con un buonismo demenziale che sta trasformando le nostre città simili alle megalopoli dei Paesi poveri, con stupri liberi e spaccio di droga, violenze e rapine.
Questi nuovi venuti li vogliono con la cittadinanza e il diritto al voto, al più presto, per un atto di civiltà, così chiamano le loro porcherie, per celare le loro schifezze, con voti comprati, per coprire le perdite di consenso negli ultimi anni.
Questa politica ci porterà alla rovina, per tutti, se non reagiremo, pretendendo veramente i controlli sugli sprechi pubblici, con sistemi di verifica incrociati, automatici.
La pagheremo noi, ma soprattutto i nostri figli, ma non servono altri sacrifici.
Abbiamo bisogno semplicemente di lavoro per tutti e chi non lavora veramente muoia pure di fame, chi è corrotto paghi con i lavori forzati, i suoi beni vengano sequestrati e utilizzati per lo sviluppo della nostra povera Italia.
Tutto il resto è solo complicità di crimini evidenti, che tutti vedono e per mille euro al mese, di fancazzisti, spesso molti non vogliono vedere, anzi per poche centinaia di euro in reddito di cittadinanza oggi.