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5 feb 2019

Genocidi e storia scritta per celarli - Arduino Rossi


Il discorso è complesso e semplice allo stesso tempo, ma credere che a uccidere furono solo i cattivoni storici, come Hitler e Stalin, è ridicolo: nessuno nega che costoro commisero orrori e provocarono la morte di milioni di persone, ma ritenere che furono gli unici è demenziale.
Le cifre sono alte, il nazismo uccise 12 milioni di persone nei lager, Stalin 20 milioni, ma come è da capire bene, poi, ecco la sorpresa, il colonialismo uccise …80 milioni di persone.
Il neocolonialismo quante ne ammazza ancora oggi?
Il crimine, per gli storici un po’ ambigui, è solo quando è provocato volontariamente, quindi se i morti sono ….accidentali non abbiamo crimine umanitario.
In pratica Hitler uccise 6 milioni di ebrei non perché li rinchiuse nei lager, facendoli morire di stenti, ma perché affrettò il loro decesso con le camere a gas.
In pratica ancora oggi, furbescamente, i negazionisti, sostengono che le camere a gas sono un’invenzione degli alleati vincitori.
In realtà sia che esistettero, sia che non esistettero, il genocidio ci fu e fu volontario, ma non fu l’unico del Novecento: abbiamo quello degli stalinisti, nell’Unione Sovietica e poi nell’Est Europa, con 20 milioni di morti, provocati specialmente dalle condizioni disumane dei Gulag, più che dalle fucilazioni.
Abbiamo anche gli 80 milioni di morti nelle colonie, ma qui la strage si misura quasi tutta non in azioni dirette, ma indirette, ovvero con deportazioni e con malattie provocate sulla popolazione, scelte che hanno creato ghetti e condizioni disumane, ma anche campi di concentramento, con morie per la mancanza delle elementari norme igieniche…appositamente negate.
Oggi i massacri come funzionano?
E’ semplice, si utilizzano i tiranni che rendono economicamente, per gli affari che favoriscono, poi i dittatori vengono condannati ….moralmente.
I genocidi peggiori sono stati causati dagli embarghi e dalle guerre ….umanitarie, sì, i crimini contro l’Umanità sono sempre diffusi, come quello che favorisce l’immigrazione dall’Africa, che causa circa la morte della metà di questi disperati.
Una minima parte di costoro muore in mare, mentre quelli che crepano nel deserto, o nei vari luoghi di concentramento, a Sud del Mediterraneo e anche da noi, nessuno li denuncia.
Sì, i buoni borghesucci, in pantofole, davanti alla televisione, sono sempre molto …umani e ospitali, ma  è giusto ricordare a loro che stanno avvallando dei crimini disumani, con i loro atteggiamenti buonisti.

15 mag 2011

Nella storia genocidi nel mondo e attuali


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Da tempo mi interesso di massacri e del concetto di genocidio, non per un gusto macabro e sadico, ma per capire ed evitare altri orrori: sì, perché c'è genocidio e genocidio, c'è tecnica e tecnica.
Oltre alle camere a Gas naziste, che si basano sulla cultura industriale tedesca, tutto efficienza e risultati, abbiamo anche altre forme di genocidio, più subdole: io le chiamo le passeggiate della morte, mentre le altre le vacanze dei morituri.
In pratica si basa sul semplice principio, storicamente dimostrato e ben conosciuto: le guerre provocano tantissimi morti sui civili.
Come?
Con la mancanza di cibo, con la diffusione di malattie infettive, favorite dalla debolezza per denutrizione delle popolazioni e dal movimento di truppe, che spesso sono portatrici sane o malate di virus tra le popolazioni civili.
Tutto questo avviene da sempre, quando c'è un conflitto bellico, invece il problema sta quando all'interno di uno Stato in guerra e nell'occupazione di un territorio ci sono civili che possono fraternizzare con il nemico, oppure quella popolazione è considerata ostile al potere.
A quel punto si scelgono due soluzioni, per eliminare i nemici interni: la deportazione forzata, che avviene spesso in zone desertiche, o in aree gelide, nel peggior periodo dell'anno.
Gli esempi storici possono essere benissimo quello della deportazione degli armeni dall'Anatolia ai campi di raccolta in Siria, durante la Prima Guerra Mondiale, avvenuta in pieno luglio e quella dei ceceni, deportati in Siberia per ordine di Stalin, sempre avvenuto ovviamente a gennaio.
Questi popoli si muovevano a piedi, sospinti da guardie ostili, in marce forzate: i morti furono a milioni.
Altra tecnica storica è quella di togliere “l'acqua ai pesci”, ovvero concentrare la popolazione civile che fiancheggia la guerriglia, dentro campi di concentramento, dove, inedia e malattie fanno stragi, come per i Boeri nella guerra Anglo Boera tra il XIX e il XX secolo.
Di esempi storici ce ne sono tantissimi, ma per tutti questi genocidi non si è mai istituito un tribunale internazionale e ancora oggi la Corte di Giustizia dell'Aja, per i diritti umani, non ha mosso un dito: si dovrebbe rivedere tutta la storia moderna e contemporanea
Ci sono fatti terribili, che avvengono sotto i nostri occhi, anche ai giorni nostri, lontano dalla cronaca, da una giusta cronaca giornalista, che non si interessi solo degli avvenimenti bellici, come per una partita di calcio, facendo il tifo per i vincitori o per i perdenti.
Così, se una potenza, un tiranno, una ….grande società senza scrupoli, volesse eliminare la popolazione locale, autoctona, fastidiosa, ribelle, che vuole rispettati i propri diritti sulla sua terra, ecco che arrivano i mercenari multietnici che li terrorizzano e li scacciano, costringendoli a fughe disperate in zone malsane, con bambini, donne e vecchi.
Questo avviene ogni giorno in Africa, ma pure in Asia e in America Latina e i morti sono tantissimi.
Molti fuggono dalla miseria pura e semplice, altri cercano un futuro in Europa, ingannati da immagini televisive, da paradiso terrestre, che giungono sino a loro: inizieranno una marcia lunga centinaia, talvolta migliaia di chilometri.
Quanta gente muore lungo questi tragitti?
Nessuna statistica si interessa a loro, ma saranno il 20%, il 30%, anche il 50%, poi c'è l'imbarco, con soldi che dovrebbero servire per nutrire i figli, ma che vengono dati ai mercanti di schiavi, per un passaggio sulla costa europea del Mediterraneo.
In Europa, specialmente in Italia, costoro diventano spesso, anche dopo aver ottenuto un permesso di soggiorno provvisorio, dei clandestini e vengono arruolati dai negrieri per pochi soldi, o dai malavitosi.
Quanti di costoro muoiono per malattie e per il pessimo cibo, in baracche gelide e umide?

17 mag 2011

Notizie news - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

Extracomunitari - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
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5 dic 2010

I buoni e democratici occidentali hanno la coscienza pulita?



I buoni e democratici occidentali hanno la coscienza pulita?

Giammai!

I colonialisti nel Novecento, con tecniche simili se non peggiori, provocarono almeno 80milioni di morti, tutti avvenuto sotto gli occhi dell'Occidente che se ne infischiava se in Africa o i India morivano dei poveretti per la costruzione di ferrovie o strade, che costringevano interi gruppi etnici ad andarsene dalle loro terre.

Il neocolonialismo poi è il peggior genere di attività criminale che la storia abbia conosciuto dalla costruzione delle piramidi egiziane ad oggi: si prende un colonnello, un gorilla stupido e feroce, lo si mette a capo di un Paese e gli si forniscono armi e vantaggi, così da poter sfruttare liberamente, senza troppi clamori, quello Stato.

Nasce così una polizia feroce e sanguinaria: chi si oppone finisce in carcere, dove muore per le botte e le condizioni pessime (le solite come hanno insegnato gli anglosassoni), in fine tutta la popolazione soffre fame e violenza.

Poi altri, interessati alle materie prime, alla terra da coltivare per banane o altro ancora, spingono e armano dei guerriglieri per rompere le scatole al presidente scimmione di turno: qualche volta i guerriglieri vincono e con le spalle coperte da altri interessi stranieri e da multinazionali, proseguono lo sfruttamento di questi poveracci.

Tutto questo appartiene al passato?

No, illusi, è sotto i nostri occhi e sotto l'indifferenza dell'Occidente, con la stampa addomesticata, con i soliti pennivendoli a disposizione e il terzomondismo idiota delle fanciulle e dei fanciulloni urlanti, che strillano da una parte e dall'altro mangiano solo banane, importate da quei Paesi, per la gioia degli sfruttatori (chiaramente non sono solo le banane che importiamo dalle nostre....colonie).

Ora tornerò a parla re delle case popolari e chiuderò il cerchio: gli interessi dei negrieri sono giunti sino a noi: dando le case popolari a gente che non le sa tenere, le danneggia, si provoca la rabbia dei nostri poveri, che pure loro si scaglieranno contro i nuovi arrivati, anzi saranno la base popolare di una reazione violenta contro gli stranieri.

I fanciulloni minchioni, invecchiando, mostreranno il loro volto feroce e così avremo la pulizia etnica, ma ovviamente quella soffice, all'inglese, democratica: finiranno sulle piste del deserto o dentro in centri di raccolta, rigorosamente gestiti dai dittatori gorilla, che si faranno pagare per il lavoro sporco.

Il dittatore verrà giudicato dalla storia e in Occidente ci sentiremo tutti con la coscienza pulita: così questa storia orrenda di genocidi e violenze non ci riguarderà.

Chi leggerà questa mia ricostruzione storica dirà....nulla, o mi insulterà perché ho toccato il suo gruppo politico, i suoi interessi economici.

Lasciatemi dire una cosa?

Io sono certo che un giorno arriverà il giudizio di Dio e non voglio essere tra coloro che hanno scelto i crimini contro i poveri, italiani o stranieri.

17 mag 2011

Ultimissima - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
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Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
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A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
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Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
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A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
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Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
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Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
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Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
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I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.

Ultimissime - Immigrazione in Europa e massacro nascosto alle cronache


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Parlo ancora di massacri e di situazioni non denunciate alla corte dei diritti Umani dell’Aja: i giudici, si sa, sono spesso distratti ed hanno altro da fare, come i problemi dei crocefissi nelle aule, dell’ora di religione da inserire oppure no, del burqa come “diritto” oppure no, (è un diritto “acquisito”? Chi l’ha se lo tiene per generazioni e deve tacere?).
I disattenti giudici non si sono accorti dei genocidi che avvengono sotto gli occhi di tutti, tranne dei giornalisti professionisti della grande stampa internazionale.
Parlo dei milioni di morti per la fuga verso l’Occidente opulente da terre misere.
A casa loro molti poveri, ma non i poverissimi della terra, vedono le nostre città solo sotto gli occhi delle telecamere pubblicitarie: si immagino che il nostro mondo sia felice, dove tutti sono ricchi, dove tutti mangiano e vivono …. allegri.
Da noi, secondo queste visioni fantastiche, il lavoro c’è ed è ben pagato: così decidono di giungere e stabilirsi qui, in Europa, attraversando deserti e mari.
Per far questo devono vendere tutto ciò che hanno, rischiare di morire di fame e di sete lungo le piste mal tracciate dell’Africa, poi da noi devono vivere in luoghi malsani, umidi, sporchi, governati da malavitosi, che li fanno lavorare per pochi euro.
Tutto questo ha un costo altissimo in vite umane, ma nessuno ha voluto fare il conto dei morti: lo farò io e sulla base di altre migrazioni simili della storia si può parlare di almeno una mortalità del 30% sino a un 50% tra i migranti.
Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
Deve essere un “segreti di ……… Stato”.
Capire in quanti muoiono lungo le piste del deserto, quanti di malattia per le pessime condizioni di vita e igieniche da clandestini, in Italia e in Europa, permette di capire cosa sia questa terribile ricerca di una terra ricca da parte di milioni di individui.
Si stroncherebbero i flussi migratori se si eliminassero le cause, ovvero il lavoro nero, illegale e dando un minimo salariale ad ogni lavoratore, anche per gli appartenenti delle cooperative, con le ferie e i giorni di malattia retribuiti.
Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
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Esagero?
Intanto non si sa dove finiscono i corpi degli extracomunitari deceduti, neppure quanti siano.
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Sino a quando questi diritti non si vedranno per tutti continuerà ad arrivare una folla di disperati, che si offrirà per lavori anche pericolosi e malsani, a prezzi sempre inferiori, con nessuna sicurezza sul posto di lavoro.
Poi si deve spiegare, nel limite del possibile, alla gente che vuole arrivare da noi, che l’Europa non è un paradiso, specialmente per gli ultimi arrivati, ma per far tutto questo serve una volontà politica ed economica che non si vede.
Così il massacro dei disperati continua e nessuno ne parla, tranne quando affonda qualche barcone: allora, per qualche strano barlume improvviso, tutti iniziano a urlare.
Sì, sono affogati davanti alle nostre coste e ci riguarda, ma quando muoiono nel deserto o di malattia, di stenti, per cercare di giungere nel nostro territorio, questo non ci interessa, non è un nostro affare.
La guerra dei poveri, italiani contro extracomunitari o stranieri contro altri stranieri, non ci riguarda: è per gente che non è …… alla nostra “altezza sociale”.
I miserabili della terra si devono scannare per una pagnotta?
Pare proprio di sì e questo avviene nelle nostre strade ormai.
Ci sono però dei responsabili di tutto questo: sono tutti coloro, di entrambi gli schieramenti, che non impongono soluzioni a questa politica sciagurata dello sfruttamento dei più poveri.
Sono i politici e anche molti difensori dei lavoratori a chiacchiere.
I nostri politici si strappano le vesti e basta?
Non agiscono e non vogliono agire per questa migrazione unica nella storia umana: mai si è visto una folla così numerosa e così variegata di gente che cerca nuove condizioni di vita come oggi
Questa è la più grande fusione di popoli della storia umana: attendiamoci disordini e scontri violenti.