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31 ott 2013

Rai Tv e Mediaset, con tutte le sue televisioni, ovvero la fine del mondo televisivo

Rai Tv e Mediaset, con tutte le sue televisioni, ovvero la fine del mondo televisivo in chiaro, o quanto meno la fine di un’era ben precisa segue la sua logica economica: le televisioni perdono spazio, perché la raccolta pubblicitaria passa attraverso la rete.
La rete fa il suo gioco e ruba spazio alle vecchie televisioni: il nuovo non è sempre buono e intelligente, ma è spesso è solo fasullo e variopinto, pericoloso o libero, onesto o disonesto, ma non … ammuffito.


3 feb 2019

Televisioni e la scemenza per pensionati e casalinghe - Arduino Rossi

https://notizienews1.blogspot.com/search?q=giornali
https://notizienews1.blogspot.com/search?q=televisioni
Questi programmi ormai sono solo per analfabeti informatici, per persone che sono a casa il pomeriggio e anche al mattino.
Io non li vedo mai, ma capita di avere un giorno di riposo dal lavoro e stancamente, per pochi minuti, giocare con il telecomando della televisione: tra mutande con il pizzo, tende e stufe a gas, tra poltrone e sedie per invalidi ecco spuntare l'esperto giornalista, sempre in giacca e cravatta regolamentare, con tono altezzoso e sprezzante, mentre spara minchiate storiche. 
So bene che dietro alla Rai e a certe televisioni ci sono gli interessi forti, loro ormai hanno dalla loro i poveri vecchietti in pensione, decrepiti, che ritengono giusto sempre l'opera dei magistrati, credono nei sindacati e nel Papa, nel Presidente della Repubblica e hanno un istinto di sottomissione nei confronto di chi indossa abiti eleganti, da bancari, come quelli del funzionario di banca, che ha rifilato a questi poveretti la fregatura.... dei titoli sicuri. 
Sì, speriamo che internet spazzi via tutta questa spazzatura televisiva, per sempre. 

28 apr 2013

Blog ... Beppe Grillo ha vinto la sua prima grande battaglia, il M5S è all'opposiziome


Mentre il regime italiano si rafforza e non c'è una sola critica dalla stampa e dalle televisioni, fatto terribilmente preoccupante, solo il M5S resiste e sta all'opposizione.
Il fatto è grave perché tutto il sistema si mantiene sulle nostre spalle e giornali, televisioni li paghiamo noi, da questo fatto scaturisce la crisi finanziaria, mentre se si togliessero i contributi a Rai, televisioni private, giornali e partiti il Paese sarebbe libero da pesi immani, da una parte della corruzione ed altro ancora, per esempio una parte della mafia e del clientelismo.
Questi parassiti cercheranno di imporre la censura e il regime sarà perfetto, prima di crollare, per il suo immane peso, su se stesso.

18 dic 2012

Blog .... Beppe Grillo e tutto il potere a Internet

Lo scontro è chiaro, Internet contro le televisioni, nel senso contro i canali televisivi: la guerra è ovvia, anche in un Paese come l'Italia dove la rete è poco sviluppata, perché gli italiani sono parecchio pigri e non amano le innovazioni.
Così Beppe Grillo ha aperto le ostilità alle .... televisioni, ai poteri che stanno alle spalle di esse: multinazionali, reti lottizzate dai partiti oppure possedute dal cavaliere.
Non è solo Google e Facebook contro il resto del mondo, ma la rete che teme di essere censurata dalla sua nemica storica, ovvero dalle televisioni che lei vuole inglobare.

1 nov 2012

Beppe Grillo e le televisioni.. amore e odio

Beppe Grillo non ama le televisioni eppure lui andò e partì dalle televisioni, oggi invece, emarginato e isolato, ha conquistato mezza Italia con a rete.
Lui sa bene che certi presentatori televisivi sono delle vere..... doppie facce e agiscono sorrisini da venditori di cianfrusaglie  da porta a porta.
I grillini in televisione sono ingenui e finirebbero male, se non ci fosse lui, la vecchia volpe.

15 mag 2011

Ultimissima - Beppe Grillo e la guerre dei Mondi- Internet contro televisioni e giornali



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La guerra dei mondi è ormai aperta, quella che se ne accenna sul Blog di Beppe Grillo: Internet contro televisioni e giornali.
Il destino è certo, ci sarà la fine dell'impero politico ed economico di un vecchio tipo di economia e di politica, legata ai finanziamenti pubblici ai partiti, ai scambi di favori, tra politici corrotti e imprenditori che odiano il libero mercato e la concorrenza di più degli ultimi vetero comunisti fuori moda.
Lo scontro è iniziato e un mondo di verità certe si sta sgretolando, pure i nostri politici non sanno come fare: cercano di fermare Internet con leggi e leggine, oggi pagando, con i nostri soldi pubblici, una stampa che sbuffa e fatica a sopportare la concorrenza dei blog e dei ragazzini con il computer.
Si sa già chi vincerà, bisogna solo accelerare la fine del vecchio mondo: sì, fare dell'eutanasia, per motivi umanitari, per accorciare l'agonia di una classe politica ed economica che ci costa tantissimo.

5 dic 2011

parlamento Governo Mario Monti - la vaselina per tutti attraverso giornali e televisioni


Il governo delle fanfaronate, delle spacconate e della televisioni con la vaselina, ha iniziato la sua opera: la pensione sarà una fregatura terribile, infatti converrà, da oggi in poi, lavorare in nero, evadere i contributi e farsi una pensione alternativa, che nessuno potrà toccare, magari in qualche paradiso fiscale.
Poi, quando si avrà raggiunto l'età pensionabile, si potrà ottenere la sociale, non pagare i ticket per le visite e vivere nelle case popolari, che non sono il massimo, ma costano poco, o meglio nulla.
Perché la casta ama questi furbi, questi disonesti, protegge i delinquenti, i fannulloni?
Perché ognuno ama i suoi simili, è ovvio e noi siamo i fessi che lavoriamo e li manteniamo tutti, ci facciamo scippare, lasciamo che i nostri figli si perdano nel giro della droga e li.. votiamo.
Siamo fessi o masochisti?

23 nov 2010

Esiste tutto un mondo di spacconi che ne raccontano tante e si vantano di successi immaginari in rete.

C'erano radio e televisioni locali, ma che rappresentavano poco in confronto al potere di persuasione dei due monopoli televisivi, monopoli protetti da leggi dichiarate incostituzionali, giustamente, dalla Consulta.

Oggi altre televisioni prendono piede, non solo via etere e Internet diventa sempre più una fonte di diffusione delle idee, come è prevedibile.

Il tentativo di censura su Internet però non è finito e ci saranno altre proposte legislative per limitarne l'uso, sicuramente in futuro.

Così il diritto di replica del Ministro Maroni è stato chiesto alla Rai, ma mai su Internet si sarebbe chiesto un tale diritto, perché ancora in pochi ne conoscono la forza e i numeri di diffusione: solo i titolari dei siti e i pubblicitari conoscono la diffusione reale di ciò che esce in rete.

Esiste tutto un mondo di spacconi che ne raccontano tante e si vantano di successi immaginari in rete.

8 ott 2011

Vergogna - Politica italiana - Forza gnocca sarà il nostro partito di maggioranza nel futuro?


A quanto pare gli irriducibili della politica vedono in Silvio il loro protettore e non è una questione di destra o di sinistra, ma di pensiero …. debole.
Silvio è alle corde e ormai si preoccupa solo dei suoi interessi personali, andando contro a quelli dei suoi colleghi imprenditori, anche contro il mondo della finanza e dei ricchi nazionali.
Lui deve difendere il suo impero in declino inarrestabile, perché le televisioni in chiaro non potranno resistere all'avanzare delle nuove tecnologie, di Internet, delle televisioni via cavo.
La pubblicità gli sfugge dalle mani e va ai rivali internazionali, ma lui cerca di fermare tutto questo creando un suo regno personale, tappandoci occhi e orecchie.
Forza gnocca è il nostro futuro?
No, sarà solo una grande …. inculata, anche sena Nichi Vendola.

16 mag 2010

15/5 Google e la libertà di espressione in Italia (Arduino Rossi)



E' in corso una battaglia epocale: la guerra del predominio sulla pubblicità.
E' lo scontro tra Google contro il resto del mondo.
Dietro la limitazione delle rete ci sono i soldi, quelli della pubblicità, che passano dai giornali, dalle televisioni alla rete e in particolare a Google.
Internet non si può fermare, solo il piazzista più bravo al mondo, Silvio Berlusconi (così l'aveva definito sempre Indro Montanelli) riuscirà nei suoi intenti.

Beppe Grillo e Silvio Berlusconi sono i due grandi nemici storici di questo periodo: Silvio è votato da quella Italia che si tappa il naso, come diceva Indro Montanelli, perché teme questa sinistra confusa e divisa.
Invece il Grillo nazionale rappresenta non il vecchio delle televisioni, ma il nuovo di Internet.
Difende gli interessi di qualcuno?

4 nov 2010

Siamo verso la fine dell'era delle televisioni commerciali e la rete, che vive grazie alla pubblicità, diventerà negli anni il principale veicolo di diffusione, con i i banner.

Il primo miliardo di euro nella pubblicità vi Internet in Italia è previsto per il 2010: c'è un incremento della raccolta pubblicitaria del 3,2% in genere, ma per Internet sarà del 15% ed è ormai verso la soglia del Miliardo: il mercato pubblicitario si sta trasferendo in rete, ma in molti non se ne sono accorti.

Siamo verso la fine dell'era delle televisioni commerciali e la rete, che vive grazie alla pubblicità, diventerà negli anni il principale veicolo di diffusione, con i i banner.

Inoltre Internet è internazionale e la raccolta sarà internazionale, così o l'Italia impara a ...navigare in rete, o perdere i proventi della pubblicità propria, che andranno a ditte straniere.

Tutto dipende dai web-men italici: se si sapranno ingegnarsi hanno l'occasione di conquistare spazi e proventi, altrimenti verremo colonizzati da altri.

9 nov 2011

news Politica italiana – Governo caduto - E’ la fine di un’era


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E’ la fine di un’era, quella dominata dalle televisioni commerciali ed inizia un’altra, quella dominata da Internet e dalle televisioni a pagamento o dei canali televisivi inseriti nella rete.
Sì, parlo di questa questione perché Berlusconi non è riuscito a cambiare strumento di comunicazione, poi non manca il suo impegno politico diretto che lo ha … danneggiato.
Lo ha reso il bersaglio facile dell’astio comune, delle delusioni e del malcontento.
Silvio è finito politicamente, ma come imprenditore esiste ancora e la sua influenza indiretta sulla politica nazionale sarà presente ancora per anni.

humor Politica italiana – Governo caduto - E’ la fine di un’era


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E’ la fine di un’era, quella dominata dalle televisioni commerciali ed inizia un’altra, quella dominata da Internet e dalle televisioni a pagamento o dei canali televisivi inseriti nella rete.
Sì, parlo di questa questione perché Berlusconi non è riuscito a cambiare strumento di comunicazione, poi non manca il suo impegno politico diretto che lo ha … danneggiato.
Lo ha reso il bersaglio facile dell’astio comune, delle delusioni e del malcontento.
Silvio è finito politicamente, ma come imprenditore esiste ancora e la sua influenza indiretta sulla politica nazionale sarà presente ancora per anni.

6 ott 2010

le elezioni mostrano scarsissimi risultati se non una sconfitta vergognosa

Udite, udite, Gianfranco Fini è al 7%?
Futuro e Libertà vincerà?
Sì, il resto è mancia.
Pare proprio di sì, leggendo i sondaggi che girano sui quotidiani filo Fini: si ipotizza un fantastico 7%, qualcuno però parla di un 2%, sempre in caso di elezioni anticipate.
Dubitando di questi dati, anche perché numeri del lotto la nostra stampa spesso li dà per esaltare gruppi politici, come i radicali in passato, che, secondo questi … misteriosi e improbabili sondaggi, avrebbero dovuto trionfare, come una … novità elettorale, poi le elezioni mostrano scarsissimi risultati se non una sconfitta vergognosa.
Sarà ancora una volta così?
E’ vecchio il trucco di gonfiare le cifre, far credere che quel partito non rappresenta un inutile spreco di consensi elettorali: gli indecisi così butteranno il loro voto nell’urna, sperando di non averlo gettato via.
Gianfranco Fini è sicuramente appoggiato da forze economiche il cui volto e nome si scorge appena dietro di lui.
Faccio dei nomi?
Il Corriere della Sera sta certamente con Fini, così il salotto buono della finanza italiana, ma anche i gruppi economici internazionali, che tanto peso hanno sulla nostra economia nazionale.
Infine c’è pure qualche potentissima società e industria multinazionale italiana, stanca di quel occhio di riguardo eccessivo verso Mediaset, che ha il governo attuale.
Non bisogna scordarsi che il Cavaliere non ha nulla a che fare con la rete, anzi ostacolato l’avanzata di Internet in Italia: la nostra classe politica, i potentati economici si comportano come mullah integralisti, paventano questo strumento “misterioso”, spesso sconosciuto a molti uomini politici italiani.
Lo temono come il diavolo sfugge l’acqua santa,
Non lo capiscono e intuiscono un pericolo mortale per il loro potere: Silvio poi ha la faccenda della pubblicità da gestire, ovvero del pericolo che questa passi dalle sue televisioni ai blog, a Youtube, ai motori di ricerca, se non alle nascenti televisioni via Internet.

30 ago 2012

Curiosity . Marte e esplorazione spaziale è poco interessante ... per la stampa italiana


L’esplorazione del robot Curiosity di Marte non interessa la stampa e le televisioni, ma su internet ha un grande successo: si vede che ciò che viene trasmesso dalle televisioni non è quello che interessa alla gente e viceversa.
In questo caso il fascino dell’esplorazione spaziale è l’occasione di rinvigorire nella gente l’amore per la scienza, per le molte discipline che costituiscono la base di una esplorazione simile: abbiamo la geologia, la fisica, la chimica, l’astronomia, ma anche la matematica, le molte tecnologie messe in atto, dalla produzione energetica, all’estrazione di minerali, metalli dal suolo, in questo caso marziano.
Invece la stampa su internet, ben foraggiata, sa solo parlare di gossip, di idiozie, di polemiche per faccende politiche vuote, ma non trattano di questioni valide, come appunto la scienza e l’esplorazione di un robot su un deserto rosso.

7 dic 2010

Spesso scaturisce dai discorsi di molti signori della stampa, pseudo- intellettuali da salotto televisivo: gli intellettuali seri e veri non si presentano in televisioni, si vergognerebbero come cani a dialogare con showgirl scosciate, presentatori

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Il caso Yara Gambirasio sta portando alla disperazione un'intera provincia, quella di Bergamo.

La rabbia e il senso di impotenza è grande: quando si è annunciato la cattura del 22enne marocchino subito la rabbia è montata.

I soliti giornalisti, che spesso hanno qualche difficoltà a utilizzare Internet, si sono accorti di due cartelli xenofobi a Brembate, ma ovviamente non delle valanghe di insulti e la rabbia contro lo straniero, che in questo caso era marocchino, da parte della popolazione giovanile.

Si è sentito parlare di ..pulizia etnica, si sono visti nelle scuole i saluti romani, nelle superiori, con tanto odio feroce contro i magrebini, oltre a un sentimento ostile che implicava pure gli altri extracomunitari, contro sempre loro, i marocchini.

Il fatto è terribilmente preoccupante, prima cosa c'è l'angoscia per la scomparsa di una ragazzina, poi c'è un mondo giornalistico, che ormai si rivolge solo agli ultra quarantenni, lasciando, io dico con soddisfazione, indifferenti chi usa Internet.

I modi ...accomodanti e le notizie addomesticate che si sentono nei telegiornali nazionali, non entrano più nelle teste dei giovani: non ci cascano più.

Però ciò che si vede non è più il mondo ovattato dei loro padri, ma quello durissimo e feroce della realtà virtuale.

I ragazzi hanno visto il cadavere di Sarah Scazzi su Facebook, con tantissimi altri orrori: la crudeltà entra nelle loro teste come qualcosa di naturale.

Se si somma alla rabbia per le colpe vere o presunte di quello straniero, il quadro è tragico.

Sui telegiornali nazionali, dai giornali di partito sono uscite banalità e luoghi comuni: al primo posto c'è sempre un razzismo vecchio stile, che in Italia non è mai esistito.

Uno dei titoli più stupidi che ho letto era quello che "parlava di caccia al nero" a Brembate Sopra, paese di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa: la realtà è mille volta più complessa, forse un giorno vedremo i negri che daranno la caccia agli arabi e i cinesi che si scontreranno con gli indiani.

Si vede che qualche giornalista si è rivisto un vecchio film sul Sud degli Stati Uniti degli anni Trenta, con i linciaggi, senza processo, dei neri accusati di stupro.

In realtà a Brembate forse c'era solo la caccia al mostro e visto che questo mostro non ha ancora un volto, non si sa neppure dove si trovi Yara, la rabbia è tantissima e feroce.

Ora il primo "mostro" per caso, con un nome e un volto, oltre a un'identità doveva essere trovato: la tensione e la paura per le proprie figlie, per tutti gli abitanti, sia italiani che stranieri, era straboccante.

Tutti gli altri commenti sono solo polemiche inutili, anche razziste, vergognosamente razzisti, contro i bergamaschi.

Sì signori, esiste un razzismo, che spesso è solo vecchio regionalismo o odio della metropoli, o disprezzo se preferito, verso la provincia.

Spesso scaturisce dai discorsi di molti signori della stampa, pseudo- intellettuali da salotto televisivo: gli intellettuali seri e veri non si presentano in televisioni, si vergognerebbero come cani a dialogare con showgirl scosciate, presentatori non troppo intelligenti e idioti urlanti.

In questi giorni ci si è scordato di Yara e si è parlato, in modo squallido, di razzismo, facendo del becero classismo, con vetusti atteggiamenti da contessine snob con i poveri villici rozzi.

Quanto cattivo gusto e quante idiozie si sono dette, oltre alle solite mezze verità, tra innocentisti a tutti i costi e i colpevolisti per partito preso.

6 ott 2010

Lo temono come il diavolo sfugge l’acqua santa

Udite, udite, Gianfranco Fini è al 7%?
Futuro e Libertà vincerà?
Sì, il resto è mancia.
Pare proprio di sì, leggendo i sondaggi che girano sui quotidiani filo Fini: si ipotizza un fantastico 7%, qualcuno però parla di un 2%, sempre in caso di elezioni anticipate.
Dubitando di questi dati, anche perché numeri del lotto la nostra stampa spesso li dà per esaltare gruppi politici, come i radicali in passato, che, secondo questi … misteriosi e improbabili sondaggi, avrebbero dovuto trionfare, come una … novità elettorale, poi le elezioni mostrano scarsissimi risultati se non una sconfitta vergognosa.
Sarà ancora una volta così?
E’ vecchio il trucco di gonfiare le cifre, far credere che quel partito non rappresenta un inutile spreco di consensi elettorali: gli indecisi così butteranno il loro voto nell’urna, sperando di non averlo gettato via.
Gianfranco Fini è sicuramente appoggiato da forze economiche il cui volto e nome si scorge appena dietro di lui.
Faccio dei nomi?
Il Corriere della Sera sta certamente con Fini, così il salotto buono della finanza italiana, ma anche i gruppi economici internazionali, che tanto peso hanno sulla nostra economia nazionale.
Infine c’è pure qualche potentissima società e industria multinazionale italiana, stanca di quel occhio di riguardo eccessivo verso Mediaset, che ha il governo attuale.
Non bisogna scordarsi che il Cavaliere non ha nulla a che fare con la rete, anzi ostacolato l’avanzata di Internet in Italia: la nostra classe politica, i potentati economici si comportano come mullah integralisti, paventano questo strumento “misterioso”, spesso sconosciuto a molti uomini politici italiani.
Lo temono come il diavolo sfugge l’acqua santa.
Non lo capiscono e intuiscono un pericolo mortale per il loro potere: Silvio poi ha la faccenda della pubblicità da gestire, ovvero del pericolo che questa passi dalle sue televisioni ai blog, a Youtube, ai motori di ricerca, se non alle nascenti televisioni via Internet.

9 nov 2011

destra e sinistra Politica italiana – Governo caduto - E’ la fine di un’era


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E’ la fine di un’era, quella dominata dalle televisioni commerciali ed inizia un’altra, quella dominata da Internet e dalle televisioni a pagamento o dei canali televisivi inseriti nella rete.
Sì, parlo di questa questione perché Berlusconi non è riuscito a cambiare strumento di comunicazione, poi non manca il suo impegno politico diretto che lo ha … danneggiato.
Lo ha reso il bersaglio facile dell’astio comune, delle delusioni e del malcontento.
Silvio è finito politicamente, ma come imprenditore esiste ancora e la sua influenza indiretta sulla politica nazionale sarà presente ancora per anni.

5 dic 2011

Liberazione - Governo Mario Monti - la vaselina per tutti attraverso giornali e televisioni


Il governo delle fanfaronate, delle spacconate e della televisioni con la vaselina, ha iniziato la sua opera: la pensione sarà una fregatura terribile, infatti converrà, da oggi in poi, lavorare in nero, evadere i contributi e farsi una pensione alternativa, che nessuno potrà toccare, magari in qualche paradiso fiscale.
Poi, quando si avrà raggiunto l'età pensionabile, si potrà ottenere la sociale, non pagare i ticket per le visite e vivere nelle case popolari, che non sono il massimo, ma costano poco, o meglio nulla.
Perché la casta ama questi furbi, questi disonesti, protegge i delinquenti, i fannulloni?
Perché ognuno ama i suoi simili, è ovvio e noi siamo i fessi che lavoriamo e li manteniamo tutti, ci facciamo scippare, lasciamo che i nostri figli si perdano nel giro della droga e li.. votiamo.
Siamo fessi o masochisti?

12 ott 2010

il presidente delle Repubblica del Cile vuole essere presente quando uscirà il primo minatore, mentre la stampa, le televisioni di mezzo mondo attendono il ritorno in vita dei sepolti vivi.

Sono due mesi trascorsi in fondo alla miniera: i 33 minatori intrappolati nella miniera cilena è ormai solo una questione di ore.
Entro la mezzanotte dovrebbero iniziare ad uscire e così potranno riabbracciare moglie, figli, madri:
Il crollo della miniera li ha costretti a restare in profondità, ma la trivella sta concludendo il lavoro: pure il presidente delle Repubblica del Cile vuole essere presente quando uscirà il primo minatore, mentre la stampa, le televisioni di mezzo mondo attendono il ritorno in vita dei sepolti vivi.