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27 giu 2010

Gesù e Abramo

VANGELI E ATTI DEGLI APOSTOLI - SCARICA CLICCANDO SU QUESTO LINK

31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?». 34 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 35 Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre; 36 se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 37 So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. 38 Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!». 39 Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! 40 Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto. 41 Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!». 42 Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. 43 Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, 44 voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. 45 A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. 46 Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? 47 Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».
48 Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?». 49 Rispose Gesù: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. 50 Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica. 51 In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte». 52 Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte". 53 Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». 54 Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "E' nostro Dio!", 55 e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò». 57 Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?». 58 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». 59 Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

18 giu 2012

Giovanni - Gesù e Abramo

Gesù e Abramo

 31  Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli;  32  conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».  33  Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?».  34  Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.  35  Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre;  36  se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.  37  So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi.  38  Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!».  39  Gli risposero: «Il nostro padre è Abramo». Rispose Gesù: «Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo!  40  Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto.  41  Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero: «Noi non siamo nati da prostituzione, noi abbiamo un solo Padre, Dio!».  42  Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato.  43  Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole,  44  voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna.  45  A me, invece, voi non credete, perché dico la verità.  46  Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete?  47  Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio».
 48  Gli risposero i Giudei: «Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?».  49  Rispose Gesù: «Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate.  50  Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica.  51  In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte».  52  Gli dissero i Giudei: «Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte".  53  Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». 54  Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "E' nostro Dio!",  55  e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola.  56  Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò».  57  Gli dissero allora i Giudei: «Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?».  58  Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».  59  Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio...

22 ott 2014

Google news e il bisogno di dire la verità, solo la verità, niente altro che la verità


Google news e il bisogno di dire la verità, solo la verità, niente altro che la verità, in una società di commedianti, di venditori di fumo, di gente che non vuol abbassare la schiena per lavorare e preferisce leccare, specialmente nel giornalismo.
Dire e raccontare le cose sotto un punto di vista che abbia almeno l’onestà intellettuale è sempre pericoloso e si rischia di essere schedati, di essere odiati, infatti il filosofo della verità e Socrate e  Gesù Cristo morirono per aver detto la verità, crimine che i bugiardi odiano più di ogni altra cosa.

27 giu 2010

Discorso nella sinagoga di Cafarnao

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22 Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti. 23 Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. 24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
26 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27 Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28 Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». 29 Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
30 Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? 31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 32 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; 33 il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34 Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35 Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. 36 Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. 37 Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò, 38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. 39 E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. 40 Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
41 Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo». 42 E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
43 Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi. 44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47 In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
48 Io sono il pane della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 53 Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58 Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
59 Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao. 60 Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?». 61 Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? 62 E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? 63 E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65 E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
66 Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.

15 set 2012

Giovanni - Discorso nella sinagoga di Cafarnao

Discorso nella sinagoga di Cafarnao

 22  Il giorno dopo, la folla, rimasta dall'altra parte del mare, notò che c'era una barca sola e che Gesù non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma soltanto i suoi discepoli erano partiti.  23  Altre barche erano giunte nel frattempo da Tiberìade, presso il luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie.  24  Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla ricerca di Gesù.  25  Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?». 26  Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati.  27  Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».  28  Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?».  29  Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
 30  Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi?  31  I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo».  32  Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero;  33  il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».  34  Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».  35  Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.  36  Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete.  37  Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo respingerò,  38  perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.  39  E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno.  40  Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
 41  Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il pane disceso dal cielo».  42  E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può dunque dire: Sono disceso dal cielo?».
 43  Gesù rispose: «Non mormorate tra di voi.  44  Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.  45  Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.  46  Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre.  47  In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna.
 48  Io sono il pane della vita.  49  I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti;  50  questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.  51  Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
 52  Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».  53  Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.  54  Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.  55  Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.  56  Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui.  57  Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 58  Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
 59  Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga a Cafarnao.  60  Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?».  61  Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza?  62  E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima?  63  E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita.  64  Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito.  65  E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre mio».
 66  Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui.


17 ott 2010

Così si diventa santi anche dicendo la verità tutta la verità, nient'altro che la verità: la verità ti libera.

Papa Benedetto XVI ha proclamato sei nuovi santi tra cui l'australiana Mary MacKillop, che denunciò un prete pedofilo: la santità quindi non più una questione di fedeltà all'autorità, ma anche di lealtà all'onestà, alla dignità e lla fede, oltre con il dovere di difesa dei bambini, degli ultimi.

Così si diventa santi anche dicendo la verità tutta la verità, nient'altro che la verità: la verità ti libera.

Quindi l'ipocrisia e il tacere, nascondendo il male, l'ingiustizia non porta il paradiso.

9 ott 2014

Facebook chat mobile, le scelte di dire la verità, solo la verità e null’altro che la verità

Facebook chat mobile, le scelte di dire la verità, solo la verità e null'altro che la verità, porta inevitabilmente allo scontro con un mondo ipocrita, mafioso, clientelare, corrotto.
E' pericoloso dire apertamente la verità, quella oggettiva e evidente, ma se non avete nulla da perdere o quasi, dite tutto ciò che sapete, il marcio deve venire a galla: la verità ci libera.

27 giu 2010

Discorso sull'opera del Figlio

VANGELI E ATTI DEGLI APOSTOLI - SCARICA CLICCANDO SU QUESTO LINK

19 Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa. 20 Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati. 21 Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole; 22 il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio, 23 perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. 24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. 25 In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno. 26 Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; 27 e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo. 28 Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno: 29 quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. 30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
31 Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera; 32 ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace. 33 Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità. 34 Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi. 35 Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
36 Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. 37 E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto, 38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato. 39 Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza. 40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
41 Io non ricevo gloria dagli uomini. 42 Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio. 43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste. 44 E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo? 45 Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è gia chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza. 46 Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto. 47 Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

3 nov 2012

Giovanni . Cap. 3 Colloquio con Nicodemo

Cap. 3

Colloquio con Nicodemo

 1  C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei.  2  Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui».  3  Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio».  4  Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?».  5  Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.  6  Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.  7  Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto.  8  Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito».  9  Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?».  10  Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?  11  In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.  12  Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?  13  Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo.  14  E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo,  15  perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
 16  Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.  17  Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.  18  Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio.  19  E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie.  20  Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere.  21  Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appa

20 set 2012

Giovanni - Discorso sull'opera del Figlio

Discorso sull'opera del Figlio

 19  Gesù riprese a parlare e disse: «In verità, in verità vi dico, il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.  20  Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, e voi ne resterete meravigliati.  21  Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole;  22  il Padre infatti non giudica nessuno ma ha rimesso ogni giudizio al Figlio,  23  perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.  24  In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.  25  In verità, in verità vi dico: è venuto il momento, ed è questo, in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e quelli che l'avranno ascoltata, vivranno.  26  Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso al Figlio di avere la vita in se stesso; 27  e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell'uomo.  28  Non vi meravigliate di questo, poiché verrà l'ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e ne usciranno:  29  quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.  30  Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
 31  Se fossi io a render testimonianza a me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera;  32  ma c'è un altro che mi rende testimonianza, e so che la testimonianza che egli mi rende è verace.  33  Voi avete inviato messaggeri da Giovanni ed egli ha reso testimonianza alla verità.  34  Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché possiate salvarvi.  35  Egli era una lampada che arde e risplende, e voi avete voluto solo per un momento rallegrarvi alla sua luce.
 36  Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.  37  E anche il Padre, che mi ha mandato, ha reso testimonianza di me. Ma voi non avete mai udito la sua voce, né avete visto il suo volto,  38  e non avete la sua parola che dimora in voi, perché non credete a colui che egli ha mandato.  39  Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza.  40  Ma voi non volete venire a me per avere la vita.
 41  Io non ricevo gloria dagli uomini.  42  Ma io vi conosco e so che non avete in voi l'amore di Dio.  43  Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel proprio nome, lo ricevereste.  44  E come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene da Dio solo?  45  Non crediate che sia io ad accusarvi davanti al Padre; c'è gia chi vi accusa, Mosè, nel quale avete riposto la vostra speranza.  46  Se credeste infatti a Mosè, credereste anche a me; perché di me egli ha scritto.  47  Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

27 giu 2010

Colloquio con Nicodemo

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Cap. 3

1 C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. 2 Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». 3 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». 4 Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». 5 Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. 6 Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. 7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. 8 Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito». 9 Replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». 10 Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose? 11 In verità, in verità ti dico, noi parliamo di quel che sappiamo e testimoniamo quel che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12 Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? 13 Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. 14 E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 15 perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
16 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 17 Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. 18 Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è gia stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. 19 E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. 21 Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio.

22 apr 2011

Pasqua e passione di Gesù - Vangelo S. Giovanni



L'ORA DI GESU': LA PASQUA DELL'AGNELLO DI DIO

1. L'ULTIMA CENA DI GESU' CON I SUOI DISCEPOLI

La lavanda dei piedi

 1  Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.  2  Mentre cenavano, quando gia il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo,  3  Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava,  4  si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita.  5  Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. 6  Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?».  7  Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo».  8  Gli disse Simon Pietro: «Non mi laverai mai i piedi!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».  9  Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!».  10  Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti».  11  Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete mondi».
 12  Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Sapete ciò che vi ho fatto?  13  Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.  14  Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.  15  Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi.  16  In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato.  17  Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica.  18  Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno 19  Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono.  20  In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

Annunzio del tradimento di Giuda

 21  Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà».  22  I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse.  23  Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.  24  Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Dì, chi è colui a cui si riferisce?».  25  Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?».  26  Rispose allora Gesù: «E' colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.  27  E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto».  28  Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo;  29  alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.  30  Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte.

L'addio

 31  Quand'egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui.  32  Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.  33  Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho gia detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire.  34  Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri.  35  Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri».
 36  Simon Pietro gli dice: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi».  37  Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!».  38  Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte».

Cap. 14
 1  «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.  2  Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto;  3  quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.  4  E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
 5  Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?».  6  Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.  7  Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».  8  Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».  9  Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?  10  Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.  11  Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
 12  In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.  13  Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.  14  Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
 15  Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.  16  Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,  17  lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.  18  Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi.  19  Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.  20  In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.  21  Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui».
 22  Gli disse Giuda, non l'Iscariota: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?».  23  Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.  24  Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
 25  Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.  26  Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.  27  Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.  28  Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.  29  Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.  30  Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me,  31  ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui».

Cap. 15

La vera vita

 1  «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.  2  Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.  3  Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato.  4  Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.  5  Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.  6  Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.  7  Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.  8  In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.  9  Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.  10  Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.  11  Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
 12  Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.  13  Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.  14  Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.  15  Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi.  16  Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.  17  Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

I discepoli e il mondo

 18  Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.  19  Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.  20  Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.  21  Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato.  22  Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato.  23  Chi odia me, odia anche il Padre mio.  24  Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio.  25  Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.
 26  Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;  27  e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.

Cap. 16
 1  Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi.  2  Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio.  3  E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me.  4  Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato.

La venuta del Paraclito

Non ve le ho dette dal principio, perché ero con voi.
 5  Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai?  6  Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore.  7  Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò.  8  E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.  9  Quanto al peccato, perché non credono in me;  10  quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più;  11  quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato.
 12  Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.  13  Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future.  14  Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l'annunzierà.  15  Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l'annunzierà.

L'annunzio di un pronto ritorno

 16  Ancora un poco e non mi vedrete; un pò ancora e mi vedrete».  17  Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: «Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un pò ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?».  18  Dicevano perciò: «Che cos'è mai questo "un poco" di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».  19  Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un pò ancora e mi vedrete?  20  In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.
 21  La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo.  22  Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e  23  nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla.
In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.  24  Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena.
 25  Queste cose vi ho dette in similitudini; ma verrà l'ora in cui non vi parlerò più in similitudini, ma apertamente vi parlerò del Padre.  26  In quel giorno chiederete nel mio nome e io non vi dico che pregherò il Padre per voi:  27  il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato, e avete creduto che io sono venuto da Dio.  28  Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre».  29  Gli dicono i suoi discepoli: «Ecco, adesso parli chiaramente e non fai più uso di similitudini.  30  Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che alcuno t'interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».  31  Rispose loro Gesù: «Adesso credete?  32  Ecco, verrà l'ora, anzi è gia venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
 33  Vi ho detto queste cose perché abbiate pace in me. Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!».

Cap. 17

La preghiera di Gesù

 1  Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: «Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te.  2  Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato.  3  Questa è la vita eterna: che conoscano te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo.  4  Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l'opera che mi hai dato da fare.  5  E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.
 6  Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola.  7  Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te,  8  perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato.  9  Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi.  10  Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro.  11  Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
 12  Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura.  13  Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia.  14  Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
 15  Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno.  16  Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.  17  Consacrali nella verità. La tua parola è verità.  18  Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo;  19  per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.
 20  Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me;  21  perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
 22  E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.  23  Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
 24  Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
 25  Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato.  26  E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l'amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Cap. 18

2. LA PASSIONE

L'arresto di Gesù

 1  Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c'era un giardino nel quale entrò con i suoi discepoli.  2  Anche Giuda, il traditore, conosceva quel posto, perché Gesù vi si ritirava spesso con i suoi discepoli.  3  Giuda dunque, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi.  4  Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?».  5  Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era là con loro anche Giuda, il traditore. 6  Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra.  7  Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno».  8  Gesù replicò: «Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano».  9  Perché s'adempisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato».  10  Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco.  11  Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la tua spada nel fodero; non devo forse bere il calice che il Padre mi ha dato?».

Gesù davanti ad Anna e a Caifa. Rinnegamenti di Pietro

 12  Allora il distaccamento con il comandante e le guardie dei Giudei afferrarono Gesù, lo legarono  13  e lo condussero prima da Anna: egli era infatti suocero di Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno.  14  Caifa poi era quello che aveva consigliato ai Giudei: «E' meglio che un uomo solo muoia per il popolo».
 15  Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote;  16  Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare anche Pietro.  17  E la giovane portinaia disse a Pietro: «Forse anche tu sei dei discepoli di quest'uomo?». Egli rispose: «Non lo sono».  18  Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.
 19  Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina.  20  Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto.  21  Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto».  22  Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?».  23  Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?».  24  Allora Anna lo mandò legato a Caifa, sommo sacerdote.
 25  Intanto Simon Pietro stava là a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono».  26  Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?».  27  Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

Gesù davanti a Pilato

 28  Allora condussero Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua.  29  Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò: «Che accusa portate contro quest'uomo?».  30  Gli risposero: «Se non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato».  31  Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere a morte nessuno».  32  Così si adempivano le parole che Gesù aveva detto indicando di quale morte doveva morire.
 33  Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Tu sei il re dei Giudei?».  34  Gesù rispose: «Dici questo da te oppure altri te l'hanno detto sul mio conto?».  35  Pilato rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua gente e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?».  36  Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù».  37  Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».  38  Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?». E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa.  39  Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?».  40  Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.

Cap. 19
 1  Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare.  2  E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano:  3  «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi.  4  Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa».  5  Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!».  6  Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io non trovo in lui nessuna colpa».  7  Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una legge e secondo questa legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».
 8  All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura  9  ed entrato di nuovo nel pretorio disse a Gesù: «Di dove sei?». Ma Gesù non gli diede risposta.  10  Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?».  11  Rispose Gesù: «Tu non avresti nessun potere su di me, se non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato nelle tue mani ha una colpa più grande».

La condanna a morte

 12  Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridarono: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque infatti si fa re si mette contro Cesare».  13  Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette nel tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà.  14  Era la Preparazione della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!».  15  Ma quelli gridarono: «Via, via, crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?». Risposero i sommi sacerdoti: «Non abbiamo altro re all'infuori di Cesare».  16  Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

La crocifissione

 17  Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota,  18  dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo.  19  Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei».  20  Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco.  21  I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei».  22  Rispose Pilato: «Ciò che ho scritto, ho scritto».

La divisione dei vestiti

 23  I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo.  24  Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca. Così si adempiva la Scrittura:

Si son divise tra loro le mie vesti 
e sulla mia tunica han gettato la sorte.

Gesù e sua madre

E i soldati fecero proprio così.
 25  Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.  26  Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».  27  Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

La morte di Gesù

 28  Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete».  29  Vi era lì un vaso pieno d'aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca.  30  E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.

Il colpo di lancia

 31  Era il giorno della Preparazione e i Giudei, perché i corpi non rimanessero in croce durante il sabato (era infatti un giorno solenne quel sabato), chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via.  32  Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe al primo e poi all'altro che era stato crocifisso insieme con lui.  33  Venuti però da Gesù e vedendo che era gia morto, non gli spezzarono le gambe,  34  ma uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua.
 35  Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera e egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.  36  Questo infatti avvenne perché si adempisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso 37  E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

La sepoltura

 38  Dopo questi fatti, Giuseppe d'Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù.  39  Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre.  40  Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com'è usanza seppellire per i Giudei.  41  Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto.  42  Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.

Cap. 20

3. IL GIORNO DELLA RISURREZIONE

La tomba vuota

 1  Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.  2  Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!».  3  Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro.  4  Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.  5  Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò.  6  Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra,  7  e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte.  8  Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.  9  Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti.  10  I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa.

L'apparizione a Maria di Magdala

 11  Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro  12  e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù.  13  Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».  14  Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.  15  Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo».  16  Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro!  17  Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro».  18  Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.

Apparizione ai discepoli

 19  La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».  20  Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.  21  Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».  22  Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo;  23  a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».
 24  Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.  25  Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
 26  Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».  27  Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».  28  Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».  29  Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».

4. PRIMA CONCLUSIONE

 30  Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.  31  Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Cap. 21

EPILOGO

Apparizione sulla sponda del lago di Tiberiade

 1  Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così:  2  si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.  3  Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.
 4  Quando gia era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.  5  Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».  6  Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.  7  Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «E' il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.  8  Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri.
 9  Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.  10  Disse loro Gesù: «Portate un pò del pesce che avete preso or ora».  11  Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.  12  Gesù disse loro: «Venite a mangiare». Enessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.
 13  Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.  14  Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.
 15  Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16  Gli disse di nuovo: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci le mie pecorelle».  17  Gli disse per la terza volta: «Simone di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: «Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecorelle. 18  In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi». 19  Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: «Seguimi».
 20  Pietro allora, voltatosi, vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, quello che nella cena si era trovato al suo fianco e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?».  21  Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: «Signore, e lui?».  22  Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, che importa a te? Tu seguimi».  23  Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che rimanga finché io venga, che importa a te?».

Conclusione

 24  Questo è il discepolo che rende testimonianza su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera.  25  Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe

24 dic 2012

Buone feste 2012 un augurio da Google con Doodle, con simpatia

Buone feste  da Google e anche da noi, di Notizie News: queste festività siano di pace e di verità, sì, la verità fa tanto bene a tutti, la verità, quella negata dalla televisione pubblica e da quella privata, dalla stampa, ci liberebbe dalla crisi economica.
La verità ci salverebbe dai figli disoccupati e disperati, la verità ci aiuterebbe a trovare l'onestà e a punire i disonesti, dai mille volti.
Quindi auguriamo a tutti un Natale e un buon anno nuovo di ... verità

21 set 2013

Blogger blog libero.. la guerra per un pezzetto di verità. rubata alle menzogne ufficiali

La verità non sta nei documenti segreti, questi svelano poco o nulla di ciò che si sa già, come gli attentati ai treni e nelle piazze, nelle banche negli anni Settanta, furono uomini protetti dallo Stato, ormai è una verità storica.
E' una verità storica anche il fatto che il terrorismo islamico ha diversi finanziatori, tra cui loschi individui dell'Occidente.
Abbiamo la verità sull'ambiente e sulla miseria dei poveri.
Abbiamo molte verità che nascono dal confronto e dal ragionamento onesto, non prezzolato come quello dei giornalisti.

28 set 2014

Gesù Cristo... cristianesimo, cristiani perseguitati per colpa della verità

Essere cristiani significa essere perseguitati, ma il motivo principale sta nel fatto che essere veri cristiani significa dire sempre la verità,  chiaramente non solo nei tribunali, ma nella vita quotidiana. 
In questo mondo, specialmente quello occidentale, ricco di fanfaroni, spara sentenze e venditori di pentole senza coperchi, dire la verità comporta molti rischi.
Non c'è crimine  che questo mondo perdona, dall'omicidio di papà e mamma, dei figli, dalle violenze di ogni tipo, ma un ... crimine non perdona mai, la verità non deve essere mai detta, o si rischia di essere insultati, caluniati, minacciati, odiati... senza alcuna giustificazione, o teorie psicologica accomodante.
Socrate fu ucciso perché fu il filosofo della verità,  mentre Gesù fu messo in croce per la sua testimonianza, per la verità detta.

26 gen 2014

Crimine e bugie, la verità da dire non in Italia o la paghi cara.

Scusate se mi sfogo, ma qualcuno mi deve svegliare da questo incubo: vi racconterò le mie vicissitudini.
Ho scritto in questo blog, tempo fa, la verità, tutta la verità,  solo la verità,  anche su un quasi di 40 anni, che beve, si droga, ma ha la copertura del decoro, della piccola borghesia lombarda.
Così,  stanco di prepotenze, di insulti, di calunnie assurde, di minacce di morte, andai a denunciarlo, ma non avevo le prove di ciò che dicevo, in conseguenza non lo feci, ma mi limitai a scriverlo.
Lui mi ha querelato ed ora trovo assurdo, perché la verità ti libera, dice la Bibbia, ma a quanto pare la giustizia italiana non conosce la verità. 

28 nov 2015

Notizie News, chi siamo e cosa vogliamo?

Nel libro dei Proverbi, della sacra Bibbia c'è  una frase, da non prendere come un luogo comune: "La verità  ti libera."
Noi vogliamo dire la verità,  tutta la verità,  solo la verità, quindi non stupitevi del nostro.... criticare tutti e tutto, che ci hanno resi odiosi a molti, infatti non c'è  crimine peggiore, che non si perdona.
Nella storia la verità  è  costata cara a Galileo, Socrate e Gesù, quindi non non vorremmo finire come costoro, sotto processo: di giudici iniqui se ne trovano sempre.

27 mag 2011

Internet - i nuovi assolutisti, i nuovi fascisti


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Ci sono individui che minacciano, che vogliono imporre le loro verità come assolute, che le urlano e guai a smentire.
Mi è capitato di essere definito un soggetto, anzi, con tono arrogante un tizio ha scritto: “qualcuno deve spiegare a questo soggetto”.
Il soggetto in questione ero io e la verità da spiegare era quella diffusa dalla stampa pagata da noi, come La Repubblica e simili, che impone come nuovi dogmi di fede certi discorsi.
Io avevo fatto notare che un prete, dalla cronaca, era un omosessuale, per gli ambienti che frequentava,
Era un fatto oggettivo per di più scritto,, ma non fatto osservare dalla stampa, poco attenta a questi particolari.
Costui pretendeva che pubblicarsi sotto il nostro blog la sua verità, che è quella di moda: i gay non sono ...mai dei pedofili, o qualcosa di simile.
Io censurai la frase, anche perché questa perché io non credo nelle verità imposte.
Il dramma sta nel fatto che la sinistra vuole imporre una legge anticostituzionale sull'omofobia, legge da abrogare a furor di popolo, che imporrebbe questa verità assoluta e sarebbe impossibile esprimere pareri differenti né criticare moralmente gli omosessuali.
Questi sono i nuovi democratici di sinistra, come saranno i fascisti.