Il rapporto della ex commissione creata dalla Chiesa in Belgio ora presenta 124 denunce contro il clero belga: i dati sono sconfortanti e angoscianti, ci sono 102 preti accusati di pedofilia, mentre le vittime sono 327 uomini e 161 donne, 19 casi non avevano argomentazioni sufficienti, con però 13 suicidi tra le vittime.
Questi numeri assoluti mostrano sempre una percentuale minima del clero dedito al vizio maledetto: praticamente questi fatti rappresentano decenni di vita della chiesa belga e i pedofili sono sempre una minoranza del clero.
Il problema è sempre lo stesso.
Perché nessuno è intervenuto prima?
Perché nessuno credeva alle vittime, perché per gli uomini e le donne normali la pedofilia non può avere un senso: così si riteneva che questo orribile vizietto fosse una faccenda per pochi psicolabili, da rinchiudere in un manicomio.
Infatti per anni si è supposto che questi individui fossero addirittura tutti incapaci di intendere e di volere: alcuni casi tragici portarono alla reclusione appunto in manicomio di qualche mostro.
Nella cultura popolare i "maniaci" che infastidivano i bambini erano sempre dei poveri emarginati: gli "uomini neri" erano scuri anche per la barba lunga e lo sporco da barboni.
Erano pure gli scemi del villaggio, o così si credeva, non erano mai il parroco, il farmacista, il maestro, che erano persone al di sopra di ogni sospetto: mai un bambino avrebbe potuto denunciare il prete di turno, il dottore, o altri simili personaggi.
Sarebbe stato deriso, sarebbe stato accusato di essere lui un pervertito, sarebbe stato rinchiuso in manicomio.
Oggi il vaso di Pandora sta per essere scoperchiato, ma, io ripeto le mie accuse, senza mai ricevere una risposta, nemmeno un "vai all'Inferno", o altro.
La faccenda riguarda solo il clero cattolico?
In alcuni casi ho lanciato pure delle provocazioni pesanti, non per difendere i pedofili con l'abito talare, ma per vedere finalmente denunciati e puniti, anche curati, tanti altri personaggi, che magari si scandalizzano quando sentono parlare di un prete con questo vizietto, ma loro sono peggiori, loro si nascondono dietro la loro ...professionalità.
Come il prete, il farmacista e il signor dottore del paesino di montagna di 50 anni fa, loro restano degli intoccabili.
Ci sono poi dei gruppi che abilmente farebbero le vittime e il coro della stampa li appoggerebbe, diciamo pure di una certa stampa.
Io amo i dati statistici, quelli seri e non quelli inventati da qualche idiota su Facebook: i preti pedofili sono dallo 0,5% al 1,3% dei preti totali, circa un 1% di tutti i religiosi.
Questo dato equivale a un altro dato: circa 1% degli abitanti dell'Europa sono pedofili (7 sono maschi e 3 sono femmine).
Quindi una folla di 500mila, seicento mila pedofili si aggira in questo vecchio continente: il numero in percentuale è basso, ma visto come dato assoluto è altissimo.
Lo stesso calcolo lo si può fare con la popolazione italiana, 60milioni di italiani dovrebbero avere 600mila personaggi con questa orribile tendenza sessuale tra loro.
Scusate, ma altro che preti pedofili!
Cosa capita in molte scuole?
In quanti luoghi e gruppi di aggregazione giovanile si nascondono costoro?
Dove ci sono bambini gli orchi vanno, allora, senza fare del terrorismo psicologico, smettiamo di trasformare lo scandalo dei preti pedofili in uno scoop e vediamo la faccenda i modo più ampio.
Qui si rischia di trasformare tutto in una discussione da bar, o da parrucchiere per signora.
La caccia ai signori pedofili, pure alle signore con il vizietto, deve avere il fine di prevenire prima di punire, per evitare guai terribili alle loro vittime: tutto il resto è solo un chiacchiericcio futile, spesso idiota.
Di grandi sacerdoti nel Sinedrio, che si strappano le vesti, non ne abbiamo bisogno: ci servono persone con una loro morale e non degli ipocriti moralisti.