14 set 2011

La stampa - Periodici, giornali, quotidiani e l'onestà intellettuale, questa sconosciuta


Tante presunte vittime non sono state credute in molti processi poi chiusi con assoluzioni.
Tante false vittime, dopo molti anni, hanno cercato di guadagnare qualche soldo: hanno tentato il colpaccio per tanti denari, oso dire molto sporchi, accusando anche degli innocenti, tra cui dei preti e dei prelati.
Questi fatti passano sempre sotto tono sulla stampa nazionale e internazionale.
Il dramma della pedofilia, delle vittime, spesso o quasi sempre si consuma dentro le case, dentro le anime ferite: divora le sue vittime, con problemi psichiatrici da portare per tutta l’esistenza, con suicidi avvenuti anche decenni dopo i fatti.
Tutto questo però non ha nulla a che fare con gli starnazzi di questi giorni ed a dire il vero io provo una grande vergogna per qualcuno.
Se io fossi al loro posto, ma al loro posto non ci so stare” cantava Fabrizio De Andrè: pure io non ci sto e non vendo la verità, la logica e il buon senso, oltre alla razionalità per essere a servizio di un certo giornalismo scandalistico, che non vuole fare 2 + 2, per poche copie di giornali vendute in più.
Qualcuno non sa proprio cosa sia l’onestà intellettuale.