Sono 7.500 i posti di lavoro che andrebbero persi se chiudessero 4 o 5 raffinerie. 
Così sostiene il presidente dell'Unione Petrolifera, De Vita: “…. il calo di consumi e di esportazioni porterà alla chiusura di 4 o 5 raffinerie, che sono di troppo ....... Ogni raffineria dà lavoro, con l'indotto, a circa 1.500 persone”.
C’è stato un calo del consumo di petrolio del 4,9% in Italia rispetto al 2008: il costo del petrolio importato è di 41,4 miliardi di euro e si è risparmiato 16,4 miliardi sul 2008.
Quindi il petrolio costa di meno e se ne consuma pure di meno, anche per un uso più intelligente delle risorse energetiche: la crisi ha dei risvolti tristi, ma la perdita di posti nel settore delle raffinerie porta invece a 18 miliardi di euro che rimarranno in Italia, invece aumentano gli investimenti nel settore delle energie rinnovabili.
Aiutare alla trasformazione dei settore in crisi, per i dipendenti in esubero, è doveroso, ma forse questa è una bella notizia: in questo anno si è dato meno denaro ai petrolieri, in particolare arabi, con un motivo in più per sperare nella pace e nella libertà.
E’ la guerra per il petrolio che foraggiano e favoriscono i conflitti regionali, come in Afghanistan, in Somalia, in Palestina, in Cecenia ...........
POLITICA, CULTURA, CRONACA, ARTE, RELIGIONE, SCIENZA, PENSIERO LIBERO. Quasi Giornale online. scritto a più mani da una redazione coraggiosa, da dei volontari. Responsabile Arduino Rossi-
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